2008 Italiani Stranier
5.7 Approfondimento Modelli innovativi di gestione della posidonia spiag giata per la sostenibilità turistica: il caso “Sidonia”
Questo approfondimento si concentra sui risultati di una ricerca condotta nell’ambito del Progetto STRATUS (Strategie Ambientali per un Turismo Sosteni-
bile) finanziato dal programma Interreg “ItaliaFrancia Marittimo” 20142020, di cui il CRENoS è capofila. Il progetto ha coinvolto tre regioni: la Sardegna (Villasi- mius), la ProvenzaAlpiCosta Azzurra (SanarysurMer) e la Liguria (Parco delle Cinque Terre).
Gli obiettivi generali sono quelli di rafforzare la competitività del settore tu- ristico marinobalneare, supportandone lo sviluppo sostenibile per tutto il terri- torio di cooperazione, di facilitare l’adozione di strumenti di gestione che favo- riscano e migliorino la sostenibilità delle imprese dei territori costieri e, infine, di creare un marchio per i prodotti ecoturistici delle tre aree geografiche consi- derate. Nell’ambito delle attività realizzate per creare il marchio STRATUS, ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico so- stenibile), in collaborazione con l’Area Marina Protetta di Capo Carbonara (AMP) situata nel territorio di Villasimius, ha realizzato una serie di attività finalizzate a promuovere una gestione sostenibile della Posidonia spiaggiata. In questa dire- zione, è stata realizzata anche un’attività di sensibilizzazione della domanda tu- ristica in merito al rilevante ruolo che la Posidonia svolge per l’ambiente marino e costiero, in particolare, attenuando i danni provocati dalle mareggiate e contri- buendo, al contempo, a contrastare il fenomeno dell’erosione delle spiagge. Nel periodo agostoottobre 2018, ENEA ha realizzato un primo studio esplorativo su un campione di 84 turisti in vacanza a Villasimius con l’obiettivo di individuare il loro livello di conoscenza e apprezzamento per le attività svolte dall’AMP. Più in particolare, è stata analizzata la valutazione del campione rispetto all’uso di “cuscinoni” brevettati dall’ENEA e costituiti da un involucro di fibra biocompati- bile riempito di Posidonia oceanica raccolta dalle spiagge e riposizionata nel suo contesto naturale al termine della stagione turistica.
Il breve questionario comprendeva delle domande finalizzate a rilevare alcu- ne informazioni di carattere generale (es. nazionalità e giorni di permanenza); l’eventuale conoscenza dell’esistenza dell’AMP al momento della prenotazione della vacanza a Villasimius; se trovare Posidonia spiaggiata potesse rappresenta- re un problema per i rispondenti; il grado di apprezzamento da parte dei rispon- denti sull’utilizzo di Posidonia spiaggiata per riempire i cuscinoni da essi stessi utilizzati.
Il 68% del campione è costituito da turisti Italiani, mentre il restante 32% è composto da turisti stranieri. La maggior parte dei rispondenti (79%) ha dichiara- to di trascorrere a Villasimius una vacanza di tre o più giorni; l’11% ha dichiarato di trovarsi a Villasimius per trascorrere un weekend o, comunque, una vacanza di non più di due giorni. Il restante 10% degli intervistati è composto da escursio- nisti, ossia turisti che alloggiavano fuori dal territorio di Villasimius.
L’80% degli intervistati ritiene che la qualità ambientale a Villasimius sia ot- tima. Inoltre, la maggior parte, al momento della prenotazione della vacanza, era
a conoscenza dell’esistenza dell’AMP (61%) e ha dichiarato che questo aspetto ha influito sulla scelta di questa località (45%). È interessante notare come l’esi- stenza dell’AMP abbia influito in maniera importante anche sulla maggior parte delle persone che non ne erano a conoscenza; ben il 70% di questi individui ha dichiarato che l’aver appreso dell’esistenza dell’AMP durante il soggiorno a Vil- lasimius abbia aumentato il loro livello di gradimento complessivo nei confronti della vacanza. Significativo anche il fatto che ben il 71% dei rispondenti ritenga adeguate le misure che l’AMP adotta per favorire e promuovere la tutela e la valorizzazione ambientale del territorio di pertinenza.
Nonostante il processo di creazione e adozione del marchio STRATUS da parte delle imprese turistiche sia stato intrapreso poco prima l’inizio della sta- gione turistica 2018, è interessante segnalare come il 15% dei rispondenti fosse già a conoscenza dell’iniziativa. Considerato questo 15%, una buona parte dei rispondenti ha dichiarato che la presenza del marchio ha influito molto (38%) o abbastanza (31%) sulla scelta della destinazione e dei servizi turistici in essa presenti. Inoltre, il 66% ha dichiarato che la presenza del marchio ha contribuito ad aumentare il proprio livello di gradimento e di soddisfazione. In ogni caso, considerato il campione nel suo complesso, ben l’88% ritiene che la certificazio- ne (conosciuta prima o durante la vacanza) sia comunque un’iniziativa positiva e meritevole e che possa davvero contribuire a una maggiore preservazione e valorizzazione dell’ambiente nella destinazione.
Il 79% dei rispondenti ha dichiarato, inoltre, di aver avuto la possibilità di trovare la Posidonia spiaggiata in alcune delle spiagge della destinazione durante il soggiorno e nel 26% dei casi ha affermato che questo può rappresen- tare un problema e una sorta di disservizio per i turisti. Interessante rilevare che quasi la totalità dei rispondenti (95%) che ha partecipato all’indagine riten- ga che la scelta di utilizzare la Posidonia per riempire i cuscinoni sia un buon modo per aumentare lo standard dei servizi sulle spiagge, preservando con- temporaneamente l’ambiente marino e costiero. Ben il 74% dei rispondenti ha dichiarato, inoltre, che l’uso del cuscinone non compromette affatto il livello di comfort del turista (comodità di seduta, assenza di odori sgradevoli, ecc.). Nel complesso, stando a questa prima rilevazione campionaria di tipo esplorativo, i cuscinoni sembrano rappresentare una valida innovazione tecnologica e di prodotto che consente di preservare e valorizzare l’ambiente marino costiero. Tale iniziativa non sembra compromettere il livello di soddisfazione dei turisti che, al contrario, la apprezzano proprio per il contributo che offre nel garantire la sostenibilità del modello di sviluppo turistico del territorio. Inoltre, i fruitori sono anche informati e sensibilizzati sul ruolo ecologico della Posidonia. I ri- sultati ottenuti dalla presente ricerca suggeriscono l’opportunità, se non addi- rittura la necessità, che le istituzioni e i destination marketers si preoccupino
di sensibilizzare ulteriormente e capillarmente gli operatori turistici coinvolti nell’erogazione dei servizi balneari, affinché si faccia un maggior uso di questa innovazione di prodotto anche in altri ambiti costieri, a maggiore carico turisti- co e vulnerabilità ambientale.
5.8 Considerazioni conclusive
Il quadro delineato in questo capitolo sul settore turistico della Sardegna evi- denzia molti elementi positivi, sia dal lato della domanda sia dal lato dell’offerta. Nel 2017 le presenze sono cresciute a un tasso superiore rispetto alla media ita- liana (+5,5% contro +4,4%); l’Isola continua ad essere al 3° posto per numero di giornate medie di vacanza (circa 5 giorni) e le presenze straniere mostrano una crescita a doppia cifra (+10,4%), superiore a tutte le regioni competitor analizza- te. Inoltre, la quota dei turisti stranieri raggiunge per la prima volta il 50%, egua- gliando la media italiana. Per quanto riguarda l’offerta, in Sardegna aumentano sia le strutture ricettive (+1,2%) sia i posti letto (+0,9%). La capacità delle strut- ture extralberghiere cresce di più rispetto alle strutture alberghiere (+1,7% con- tro +0,2%). Quest’ultimo dato influisce positivamente sull’indice di utilizzazione delle strutture alberghiere dove si rileva un aumento del 4,7% rispetto al 2016, la variazione più elevatatra le regioni competitor. Tra gli elementi negativi e per il secondo anno consecutivo, nel 2017 aumenta l’incidenza del turismo sommerso. Sicuramente la diffusione della sharing economy, insieme all’incremento delle prenotazioni online da parte di un numero sempre più ampio di turisti hanno determinato un’amplificazione del fenomeno.La stagionalità dei flussi è sempre molto elevata: l’82% delle presenze si concentra nei mesi tra giugno e settem- bre. Tuttavia, il fattore di picco stagionale migliora rispetto all’anno precedente per entrambi i segmenti della domanda. A tal proposito, occorre segnalare che l’incremento della componente straniera tende a mitigare tale criticità, dato che questa supera la componente italiana soprattutto nei mesi di spalla (aprile, mag- gio, giugno, settembre e ottobre).
Secondo i dati provvisori forniti dal Servizio della Statistica Regionale, in linea con le dinamiche nazionali e internazionali, nel 2018 i turisti in Sardegna conti- nuano ad aumentare.
Il primo approfondimento descrive le potenzialità dell’uso di Google Trend per realizzare delle previsioni sui flussi turistici. Nello studio sono state considerate cinque località sarde: Bosa, Santa Teresa di Gallura, Orosei, Carloforte e Pula. Le ricerche effettuate dagli utenti su Google su queste località rappresentano una variabile utile per predire la variazione degli arrivi turistici. I risultati mostrano che le previsioni expost ottenute con questo metodo possono essere considera-
te piuttosto accurate e, pertanto, un utile punto di riferimento per operatori ed enti pubblici nella fase di programmazione dell’offerta dei servizi turistici.
Il secondo approfondimento riprende il tema analizzato nella precedente edizione del Rapporto sulla sostenibilità ambientale del turismo. Nella stagione 2018 a Villasimius sono state svolte una serie di attività finalizzate a promuovere una gestione sostenibile della Posidonia spiaggiata con il coinvolgimento di un campione di turisti di cui si è rilevata l’opinione. I risultati di questa prima indagi- ne esplorativa mostrano che i turisti sembrano apprezzare le azioni che mirano a garantire la sostenibilità del modello di sviluppo turistico, esportabile in altri ambiti costieri ad elevato carico antropico e fragilità ambientale.
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