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23/1997 – APPROVAZIONE DEFINITIVA - Presidente

Illustra il provvedimento l'Assessore Adobati, a cui cedo la parola.

Prego Assessore.

Assessore Adobati

Grazie Presidente. Si tratta del Piano di recupero denominato <Porta Nuova>, è il complesso della Cassa Rurale, via Cesare Battisti angolo via S. Martino. Si tratta della sistemazione urbanistica delle funzioni terziarie e delle funzioni di istruzione superiore che si svolgono in quel plesso, una situazione che come ricordate, ne avevamo parlato in sede di adozione, è viaggiata per qualche tempo con un’autorizzazione di tipo temporanea e che qui viene posta a sistemazione urbanistica.

L’adozione è avvenuta con delibera 63 del 23 giugno 2009, l’Asl ha dato parere favorevole, non sono state presentate osservazioni nei termini, il piano quindi è ritransitato in Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 26 ottobre 2009, ed è sottoposto alla vostra attenzione per l’approvazione definitiva. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione. Nessuno chiede la parola? Dichiaro chiusa la discussione. Pongo in votazione il punto n. 5 all'ordine del giorno, avente ad oggetto, punto n. 4, perdonatemi, il punto n. 4 all'ordine del giorno, avente ad oggetto, Piano di recupero in variante al PRG vigente, denominato <Porta Nuova>, relativo al complesso immobiliare posto in via Cesare Battisti, proposto dalla Cassa Rurale BCC di Treviglio, ai sensi dell’art. 25, comma 1, della L.R.

n. 12 del 2005 e successive modificazioni e ai sensi degli artt. 2 e 3

della L.R. 23 del ’97. Procediamo con la votazione in forma palese e con sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione.

(interventi in sottofondo)

Va be’, chi è assente togliamo la scheda e chiudiamo il voto.

(interventi fuori microfono) Consigliera Siliprandi

… (intervento fuori microfono)… posso fare la dichiarazione di voto?

(interventi fuori microfono)

Non si può fare la dichiarazione di voto?

(interventi fuori microfono) Presidente

Ne mancano due, io chiudo. Uno? Chi è che manca?

(interventi fuori microfono)

Togli la scheda. Dichiaro chiusa la votazione. 17 voti a favore, un voto contrario e un astenuto, il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Abbate, Bonfichi, Borghi, Brambilla, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Manenti, Mangano, Merisi, Pignatelli, Pirola, Reduzzi, Scarpellino e Zordan, astenuta la Consigliera Siliprandi, contrario il Consigliere Riganti.

Pongo in votazione anche l’immediata esecutività della delibera ora assunta. Procediamo con votazione in forma palese, con sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Chi manca? Due voti. Dichiaro chiusa la votazione. 18 voti a favore, un voto contrario nessun astenuto, il Consiglio approva.

(interventi fuori microfono)

Hanno votato a favore i Consiglieri Abbate, Bonfichi, Borghi, Brambilla, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Manenti, Mangano, Merisi, Pignatelli, Pirola, Reduzzi, Scarpellino, Siliprandi e Zordan, contrario il Consigliere Riganti.

Procediamo col punto n. 5 all'ordine del giorno.

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 17 novembre 2009 Punto n. 5)

APPROVAZIONE DEFINITIVA TERZA VARIANTE AL VIGENTE PIANO DI ZONA, AI SENSI DELL’ART. 34, DELLA LEGGE 22-10-1971, N.

865, CON LE PROCEDURE DI CUI ALL’ART. 25, COMMA 8 BIS DELLA LEGGE 11-3-2005, N. 12 E DELL’ART. 3 DELLA L.R. 23/1997 Presidente

Per l’esecutivo illustra il provvedimento l'Assessore Adobati, a cui cedo la parola. Prego, Assessore.

Assessore Adobati

Grazie. Si tratta della variante stralcio adottata da questo Consiglio Comunale con delibera 40 del 7 aprile 2009, una variante stralcio del Piano di zona vigente, che riguarda il comparto denominato come comparto n. 19, della Gobba, l’area meglio conosciuta come Litolatta e che assegna, il vigente Piano di zona, a detta area 3.800 metri cubi.

Come ricordate in sede di adozione abbiamo acquisito un impegno da parte dell’operatore di introdurre nell’intervento una quota pari a 3.800 metri cubi in edilizia da convenzionarsi per l’affitto secondo le modalità stabilite dalla legge regionale, quindi housing sociale.

Nel periodo di esposizione non sono pervenute osservazioni, è transitata in Seconda Commissione consiliare il 26 ottobre 2009, questo, si tratta per chiarezza di tutti, di un provvedimento che va a stralciare questa quota di metri cubi dal vigente Piano di zona, ma poi l’intervento di trasformazione urbanistica andrà comunque perfezionato con un Piano attuativo o con un Piano di recupero previsto dallo strumento vigente. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione. È iscritta a parlare la Consigliera Siliprandi, ha la parola.

Consigliera Siliprandi

Be’, dalla documentazione inerente il Piano di edilizia economica-popolare emerge che questo piano era stato dimensionato per 300.000 metri cubi, quantità confermata anche nelle successive varianti

apportate. Dai dati pubblicati dal Comune risulta che ad oggi sia stato attuato l’82% del piano e manchi da attuare il 18%, corrispondente a circa 45.000 metri cubi, pari quindi a circa 200 appartamenti.

Non si comprende come mai in un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato dalla crisi economica che sta mettendo in seria difficoltà tante famiglie appartenenti ai ceti sociali più deboli, non si comprende come mai l’attuale Amministrazione Comunale, dichiaratamente schierata a sinistra, tolga di fatto senza una plausibile giustificazione e motivazione dal PRG vigente, nonché dal PEP in questione, aree da destinare all’edificazione di edifici per alloggi da assegnare a canone sociale, per famiglie a basso reddito.

Su questo argomento, cioè quello dell’assegnazione degli alloggi, dovremmo sottolineare che gli stessi andrebbero assegnati preferibilmente alle famiglie meno abbienti italiane e non a quelle extracomunitarie, come è stato fatto anche nel recente passato, basta verificare quello che è successo per gli alloggi di via Galilei. In questi anni, dall’avvento dell’Euro, i prezzi degli alloggi hanno avuto un incremento pari al 60-70% del loro valore, riducendo così progressivamente il numero delle famiglie in grado di acquistare una casa, questo fenomeno è stato ulteriormente accentuato dall’attualissima crisi economica mondiale di cui parlavamo prima, e dal sistema bancario che ha di fatto negato alla maggior parte delle famiglie l’accesso al mutuo per l’acquisto della prima casa.

Storicamente lo scopo di costruire edifici di edilizia economico popolare è quello di immettere sul mercato edilizio alloggi a basso costo per calmierare i prezzi dell’edilizia libera, in un periodo come questo un’Amministrazione Pubblica di sinistra cosa fa? Toglie l’edilizia popolare, cioè la possibilità di immettere sul mercato dell’affitto una quota di alloggi ad un prezzo accessibile a chi si trova in grande difficoltà per agevolare i costruttori immobiliari, che hanno goduto negli anni scorsi di un boom dell’edilizia con pochi precedenti o comunque di agevolare le cooperative, che ormai sappiamo tutti che tanto cooperative non sono. Per spiegare meglio il concetto è d’obbligo annotare come con riferimento al comparto Bergamo Est, se si osserva l’allegato g), comunque questo dopo lo rileggo anche nell’altro punto, perché è uguale, inerente la relazione economica sulla fattibilità dell’intervento, al paragrafo dei ricavi si vede come il prezzo di vendita degli alloggi edificati in regime di edilizia convenzionata, vedi cooperative edilizie, sia pari a 1.780.000 Euro al metro quadro, che per una zona estremamente…

(interventi fuori microfono)

… sì, scusate, io con l’Euro mi trovo da cani, devo sempre pensare, traduco in lire, scusate…

(interventi in sottofondo)

… sì, lo sapete che con l’Euro ho difficoltà, è ovvio, 1.780 Euro al metro quadro, cioè pari a tre milioni di lire circa, tre milioni e qualcosa, per una zona estremamente periferica come quella della via Bergamo, è un prezzo che addirittura supera quello attualmente praticato per zone simili dall’edilizia libera, cioè promossa da società immobiliari ed imprese private.

Quindi, in considerazione del fatto che oltretutto abbiamo visto come primo punto, che abbiamo votato un ordine del giorno in cui appare molto evidente che c’è una crisi economica, si deduce comunque che questa Amministrazione non gliene può fregare de meno delle famiglie italiane in difficoltà economica, ma piuttosto questa Amministrazione punta a salvaguardare i costruttori edili e le cooperative, specialmente quelle rosse. Ma comunque sia, ogni tanto si dimentica anche gli oneri di urbanizzazione, ad esempio il punto che prima velocissimamente voi avete approvato e che riguardava la Cassa Rurale, mi sembra che ci siamo dimenticati degli oneri di urbanizzazione e penso che questi oneri di urbanizzazione avrebbero potuto tradursi in finanziamenti per le famiglie in crisi, motivo per cui la Lega nel punto precedente si è astenuta.

Presidente

Nessun altro chiede la parola? Procediamo con la replica da parte dell'Assessore. Prego Assessore Adobati.

Assessore Adobati

Rispetto alla questione posta dalla Consigliera Siliprandi sul punto 4, solo per una parentesi, non è riportata la cifra nel testo qui riportato perché è il testo della bozza di convenzione, però la variazione d’uso paga come dovuto gli oneri di urbanizzazione e le monetizzazioni che sono riportate anche nella convenzione, per quei 4.800 metri quadri.

Per cui, come dire, quanto dovuto e previsto è nel deliberato di adozione, consegnato a suo tempo, era riportato.

Per quel che riguarda il punto 5, condividendo pienamente la preoccupazione rispetto all’accesso al bene casa, che è un tema che, come dire, che è di grande rilievo, il fatto, forse non mi sono spiegato prima adeguatamente, i 3.800 metri cubi vengono sostanzialmente portati all’interno del più grande tema dell’edilizia sociale a edilizia da convenzionarsi per l’affitto. Questo perché è un tema che si è discusso in più sedi, anche in questo Consiglio Comunale in sede di adozione di questo provvedimento, perché stante l’attuale situazione economica, la

difficoltà di accesso alla casa, si ritiene più efficace, nelle possibilità che l’Amministrazione Comunale ha a disposizione, intervenire con più leve e la situazione italiana e quella trevigliese unitamente a quella italiana presenta una condizione di un mercato dell’affitto che è un po' particolare, diciamo così, non particolarmente, come dire, in movimento;

il fatto di lavorare sull’affitto, a canone concordato, convenzionato, moderato, secondo le modalità stabilite dalla Regione, consente di rivolgersi a uno spettro più ampio di utenti, come dire, di cittadini che magari hanno difficoltà, che hanno sicuramente difficoltà di accesso all’edilizia privata, ma che possono avere difficoltà anche nell’accesso al bene casa in proprietà, ad esempio, accendendo un mutuo e quindi, come dire, è una formula che corrisponde a un segmento di domanda che in alcuni casi nella nostra Regione non ha casa, la Regione Lombardia da molto tempo lavora per incentivare questo tipo di provvedimenti, è un segmento di rilievo.

Quindi abbiamo ritenuto con questo obbligo che abbiamo fatto sottoscrivere all’operatore, di 3.800 metri cubi, di muoverci in una direzione che è una direzione che riteniamo essere di massima efficacia rispetto a quelle che sono le possibilità di un’Amministrazione Comunale in questo tempo. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore.

(interventi in sottofondo) Consigliera Siliprandi, prego.

Consigliera Siliprandi

Lei dice che questa Amministrazione ritiene più efficace intervenire con più leve, ma qui mi sembra che la leva sia una sola, perché quella del possibile accesso al bene casa, intendendo come acquisto, qui viene totalmente negato. Perché un’Amministrazione che si occupa dei cittadini più deboli dovrebbe anche intervenire presso gli istituti finanziari per trovare anche un mutuo agevolato forse, molti Comuni lo fanno e comunque sia non negare completamente la possibilità di acquisto di una casa popolare. Cioè, io, noi non condividiamo assolutamente questo tipo di logica. Grazie.

Presidente

Nessun altro chiede la parola? Dichiaro chiusa la discussione.

Procediamo con le dichiarazioni di voto, invito i Consiglieri Capigruppo a iscriversi. Nessuno chiede la parola per dichiarazione di voto?

Consigliera Siliprandi, prego.

Consigliera Siliprandi

La Lega Nord voterà contro per i motivi che ho velocemente indicato prima, perché vedo che questa sera c’è una velocità di conduzione esorbitante, perché uno non può neanche andare un attimo in bagno perché già si conclude e si nega la parola, ma non è la prima volta che succede…

(interventi in sottofondo)

… e quindi non per questo ovviamente vota contrario, ma evidentemente, Presidente, ha antipatia per la Lega, ma siamo alleati, Presidente, mi risulta, no!

Presidente

… (intervento fuori microfono)… se lo ricordi…

Consigliera Siliprandi

… così dovrebbe essere, ma comunque lei dovrebbe essere il Presidente di tutti…

(interventi fuori microfono)

… cioè, mi si nega di andare in bagno, ma non ha importanza.

Comunque il discorso, e ritorno a prima, degli oneri di urbanizzazione, qui non l’ho trovato e per cui adesso andrò a fondo anche di questo.

Comunque la Lega Nord, in considerazione del fatto che non c’è nessuna sensibilità nei confronti delle famiglie a basso reddito, vota contrario.

Presidente

Consigliera Bonfichi per dichiarazione di voto, prego.

Consigliera Bonfichi

Grazie Presidente. Il Partito Democratico e i suoi Consiglieri voteranno a favore dell’approvazione definitiva di questo provvedimento, che è già passato in aula precedentemente ed è stato oggetto di ampio dibattito, anche con riferimento all’analisi delle tabelle che riguardano gli oneri urbanizzativi. In particolare con questo provvedimento siamo particolarmente contenti dell’accordo che è stato raggiunto perché consente all’Amministrazione, in questo ultimo periodo, di avere deliberato sia dei Piani di edilizia economico popolare finalizzati all’acquisto, che degli accordi con i privati che consentissero di soddisfare altra utenza ancora più fragile e più debole e arrivare anche

a degli accordi a canone sociale. Quindi il Partito Democratico è a favore proprio per questa azione diffusa e differenziata sul territorio.

Grazie.

Presidente

Grazie. Nessun altro è iscritto, pongo in votazione il punto n. 5 all'ordine del giorno, avente ad oggetto, approvazione definitiva terza variante al vigente Piano di zona, ai sensi dell’art. 34 della legge 22 ottobre ’71, n.

865, con le procedure di cui all’art. 25, comma 8 bis, della legge 11 marzo 2005, n. 12 e dell’art. 3 della L.R. 23/1997. Procediamo con votazione in forma palese, con sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione.

(interventi in sottofondo)

Ne manca uno, chi non ha votato? Dichiaro chiusa la votazione. 14 voti a favore, tre voti contrari, tre astenuti, il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Abbate, Bonfichi, Borghi, Brambilla, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino e Zordan, astenuti i Consiglieri D’Auria, Mangano, Pignatelli, hanno votato no i Consiglieri Manenti, Riganti e Siliprandi.

Pongo in votazione anche l’immediata esecutività della delibera testè assunta. Procediamo con votazione in forma palese e sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione.

17 voti a favore, un voto contrario e due astenuti, il Consiglio approva.

Hanno votato a favore i Consiglieri Abbate, Bonfichi, Borghi, Brambilla, Bussini, Cremonesi, D’Auria, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Manenti, Mangano, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino e Zordan, astenuti i Consiglieri Pignatelli e Siliprandi.

Procediamo col punto n. 6 all'ordine del giorno.

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 17 novembre 2009

Punto n. 6)

PIANO DI RECUPERO DENOMINATO <EX CANTINE RADAELLI>, RELATIVO AD EDIFICI POSTI IN VIA LOCATELLI, PROPOSTO DAI SIGG. NICOLAI EDDA, DEVIZI MARIAROSA, RADAELLI ANNA, RADAELLI GIOVANNA, RADAELLI GIUSEPPE, RADAELLI FRANCESCA, AI SENSI DELL’ART. 25, COMMA 1, DELLA L.R. 11-3-2005, N. 12 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, ED AI SENSI DEGLI ARTT. 2 E 3 DELLA L.R. 23/97 – ESAME DELL’OSSERVAZIONE E APPROVAZIONE DEFINITIVA

Presidente

La parola all'Assessore Adobati per l’illustrazione. Prego Assessore.

Assessore Adobati

Grazie Presidente. Si tratta del Piano di recupero denominato <Ex Cantine Radaelli>, che è stato adottato da questo Consiglio Comunale con delibera 78 del 22 luglio 2009, riguarda l’attività di cantine Radaelli dismessa in via Locatelli. Nel periodo di esposizione del piano è pervenuta una osservazione e riguarda il parcheggio, o meglio, quella sezione di parcheggio che il piano presentato aveva posto, ha posto come parcheggio privato ad uso pubblico e che è stato oggetto di discussione in questo Consiglio Comunale in ordine alle modalità di regolamentazione.

L’osservazione, a partire dalle modificazioni che il Consiglio Comunale aveva introdotto nella bozza di convenzione allegata alla delibera, sostanzialmente ritiene di non condividere quel tipo d’impostazione e propone all’Amministrazione Comunale di realizzare, di portare al collaudo la struttura e poi di consegnarla gratuitamente all’Amministrazione Comunale, che dovrà poi darsi carico della gestione dello stesso. Nella stessa osservazione è presentata anche una richiesta di, come dire, di avere per i residenti del complesso Radaelli la possibilità di una qualche facilitazione nell’utilizzo del parcheggio al di fuori della regolamentazione del Piano della sosta, cioè quando il Piano della sosta non ne prevede l’utilizzo pubblico, con le modalità da stabilire. Su questa osservazione, essendo una questione legata agli aspetti gestionali, non si può che rispondere che è demandato al

redigendo Piano della sosta le modalità con le quali si disciplina la vita di una struttura pubblica.

Per quel che riguarda invece l’osservazione relativa alla cessione gratuita e quindi l’acquisizione al patrimonio comunale disponibile del parcheggio, si ritiene accoglibile, ed è demandata, come dire, discussione e valutazione a questo Consiglio Comunale. Il provvedimento è transitato anche in Seconda Commissione consiliare nella seduta del 2 novembre 2009 ed è oggetto di approvazione definitiva questa sera. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione. È iscritto a parlare il Consigliere D’Auria, ne ha facoltà.

Consigliere D’Auria

Non ho capito, il parcheggio c’è o non c’è?

(intervento fuori microfono) C’è, okay…

(intervento fuori microfono)

… a uso pubblico…

(intervento fuori microfono)

Assessore Adobati

Allora, il Piano di recupero ha assunto come obbligatorietà la realizzazione di 780 metri quadri di parcheggio, che era quanto stabilito dal Piano regolatore generale, come parcheggio all’autostrada, era una discussione che si era fatta in sede di adozione, chi ha presentato il Piano di recupero ha ritenuto preferibile dare soddisfazione a questi 780 metri quadri in una sezione del parcheggio posto al primo piano interrato, sotto l’edificio, ed è un parcheggio che è stato proposto come privato di uso pubblico, analogamente ad altri casi. Stante, parcheggio che poi, come dire, sviluppa, stante il disegno, 21 posti auto e cinque o sei posti per motociclette, con un ascensore dedicato e un accesso indipendente rispetto al parcheggio poi pertinenziale dell’immobile.

Stante le modificazioni introdotte in questo Consiglio Comunale, legate alla regolamentazione stessa del parcheggio, nella bozza di convenzione, i richiedenti hanno osservato, ritenendo preferibile dal loro punto di vista cederlo completamente al patrimonio del Comune e quindi poi lasciare in carico la gestione e la manutenzione al Comune.

Presidente

Consigliera Siliprandi, prego.

Consigliera Siliprandi

Grazie. Il discorso dei parcheggi ci lascia molto, non solo confusi, ma soprattutto siamo anche estremamente critici, perché, adesso lo dico con parole semplicissime, l’Amministrazione obbliga, ma anche giustamente in un certo senso, i parcheggi ai privati, a istituire dei parcheggi, però non fa altrettanto, cioè predica bene e razzola malissimo, perché poi i parcheggi dell’Amministrazione non ci sono, piazza Setti, boh, sparita, non si sa, un parcheggio al cimitero, dove praticamente ci vanno soltanto quando vanno a trovare i morti, a cosa serve un parcheggio al cimitero? Cioè il parcheggio deve essere vicino al centro, non può essere lontano. Quindi l’Amministrazione dei parcheggi veramente, li disattende, però obbliga il privato e fin qui mi sta bene obbligare il privato, però dovrebbe comunque avere, come dire, la sensibilità sociale di capire che i parcheggi sono indispensabili.

Per quanto riguarda l’osservazione e la richiesta per i residenti di avere la possibilità di una facilitazione dell’utilizzo dei parcheggi, mi sembra sacrosanta, ma non mi sembra, come dire, molto corretto che venga poi demandata la regolamentazione, perché questo vuol dire tutto e niente, può anche darsi che si dica di no, a questa richiesta voi dite di sì o dite di no? Poi il fatto di regolamentarla può essere anche, però allora io potrò votare anche in base alla vostra risposta a questa osservazione, cosa che io non ho capito quale sia. Qual è la risposta all’osservazione?

Presidente

Consigliere Gatti, prego.

(interventi in sottofondo) Consigliere Gatti

Quanti minuti ho, Presidente?

Presidente Cinque.

Consigliere Gatti Cinque?

Presidente

Sì, a meno che intervenga al posto del Capogruppo e allora è dieci.

Consigliere Gatti

Ah. No, no, va bene, faccio bastare cinque, nella prima. Quello del parcheggio nei Piani di recupero sembra essere un problema marginale e piccolo rispetto alle volumetrie che vanno a insediarsi, ma così non è ed è testimoniato dal fatto che sia in questo Piano di recupero che in quello che vedremo successivamente sono proprio la questione dei parcheggi e del loro uso in modo permanente che hanno generato le uniche osservazioni da parte dei proponenti stessi. Fatta questa premessa, corre l’obbligo di fare un’altra premessa, ed è quella che ciò che distingue i PII dai Piani di recupero, adesso la dico in modo tagliato giù alla grossa, non certo con, è che nei PII le quantità sono da definire,

Ah. No, no, va bene, faccio bastare cinque, nella prima. Quello del parcheggio nei Piani di recupero sembra essere un problema marginale e piccolo rispetto alle volumetrie che vanno a insediarsi, ma così non è ed è testimoniato dal fatto che sia in questo Piano di recupero che in quello che vedremo successivamente sono proprio la questione dei parcheggi e del loro uso in modo permanente che hanno generato le uniche osservazioni da parte dei proponenti stessi. Fatta questa premessa, corre l’obbligo di fare un’altra premessa, ed è quella che ciò che distingue i PII dai Piani di recupero, adesso la dico in modo tagliato giù alla grossa, non certo con, è che nei PII le quantità sono da definire,

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