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APPROVAZIONE PIANO LOTTIZZAZIONE RESIDENZIALE “VIA F

CASSANI”, PROPOSTO DA SOCIETA’ “COSTRUZIONI BRB” E ADOTTATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 27 DEL 5-4-2006 -

Presidente

Per l’illustrazione la parola all'Assessore Simonetti. Prego, Assessore.

Assessore Simonetti

Se posso riprendere, Piano attuativo n. 11, Piano di lottizzazione residenziale denominato “Via F.lli Cassani”, sono due osservazioni.

Esaminiamo anche in questo caso un atto proposto dall’Amministrazione precedente, adottato, abbiamo avuto due osservazioni che siamo qui a controdedurre in riferimento alle controdeduzioni tecniche dell’Ufficio. Allora, io leggerei le osservazioni.

Osservante, Rivoltella Angelo, osservazione n. 1. La sintesi dell’osservazione effettuata dall’ufficio, l’osservante nel richiamare la deliberazione consiliare di adozione del 2006 e le relative prescrizioni in ordine al calibro della strada privata, il cui sedime risulta in parte di proprietà, fa rilevare quanto segue:

1) la strada privata al servizio dei lotti edificandi sarà interessata da un notevole incremento di traffico veicolare, in luogo del modesto traffico che oggi interessa il sedime; ritiene oltre a sollevare dubbi sulla sussistenza della servitù non distinguibile la parte di strada di proprietà rispetto alla strada ampliata al di fuori della proprietà stessa, con conseguente aggravamento della servitù;

2) ritiene inoltre che l’aggravamento di servitù in assenza del consenso del proprietario servente risulta illegittimo per contrasto con l’art.

1067 del Codice civile e quindi richiama l'Amministrazione Comunale in ordine all’imposizione a privati cittadini di oneri in pregiudizio della proprietà;

3) non è ritenuta legittima la strada privata che si è resa pubblica, su richiesta comunale, in quanto parte del sedime da acquisire risulta di proprietà di soggetto estraneo al Piano di lottizzazione, con imposizione di oneri ad un privato cittadino, in difetto dei presupposti

di legge. Anche la clausola di salvaguardia dei diritti di terzi è ritenuta usuale per i permessi di costruire, ma non per le lottizzazioni e a tal proposito richiama l’art. 12.5 della L.R. 12-2005;

4) viene inoltre fatta presente l’inesistenza di sentenze, contratti o altro, che hanno costituito o riconosciuto una servitù a carico dei mappali di proprietà dell’osservante o quanto meno nella misura ed ampiezza necessaria per la concreta attuazione del P.L.;

5) lamenta il mancato accertamento da parte del Comune della sussistenza della servitù e sua ampiezza prima dell’adozione del P.L.;

6) il ricorso alla procedura di approvazione ai sensi della L.R. 23-’97 appare inapplicabile, in quanto l’area compresa nel P.L. è già stata interessata da una variante stralcio di edilizia economica popolare, di edilizia economica pubblica, deliberazione del Consiglio Comunale 24/2001, invocando l’art. 2, lett. b), della L.R. 23-’97, che vieta il ricorso alla procedura accelerata nel caso in cui le aree siano già state oggetto di stralci in sede di approvazione dei Piani generali.

A fronte di questa osservazione l’Ufficio risponde: relativamente ai punti 1) e 2) della sintesi dell’osservazione si rappresenta che l’incremento di traffico viene di fatto a determinarsi per effetto della realizzazione delle nuove costruzioni residenziali e che ciò può ritenersi, nel caso specifico, possibile per effetto dell’ampliamento del calibro stradale, fino a metri nove in luogo di metri 5,30-5,44, ampliamento del calibro stradale che tende a migliorare il transito sulla stessa via e l’accesso e uscita sulla via Cassani. Per quanto attiene l’aggravamento di servitù lamentato in assenza del consenso del proprietario servente, si richiama la giurisprudenza in materia non sempre costante, nonché le controdeduzioni del proponente il Piano di lottizzazione pervenute il 26 luglio 2006, protocollo 33933.

Per il punto 3) si ricorda che quanto lamentato è conseguente a una prescrizione del Consiglio Comunale, che andrebbe corretta per la giusta osservazione, sostituendo il quarto e quinto rigo della prescrizione come segue: adottato con impegno a rendere pubblico in futuro e a richiesta del Comune della nuova strada, omissis, sostituzione con impegno a rendere pubblico in futuro il sedime in proprietà del lottizzante di detta strada e a richiesta del Comune. Per il punto 4) si richiamano le controdeduzioni del proponente il Piano di lottizzazione, pervenute il 26 luglio 2006. Per il punto 5) si dà atto del mancato accertamento della sussistenza della servitù, significando che come da consuetudine l’accertamento di tali servitù per i Piani attuativi avviene prima della sottoscrizione, sotto forma di atto pubblico della convenzione, è stato verificato solo il titolo di proprietà trasmesso in allegato alla domanda di approvazione. Per il punto 6)

sull’inapplicabilità della procedura ai sensi della L.R. 23-’97, non si concorda con l’osservante, ritenendo la variante assunta ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. f) e non nella fattispecie invocata, art. 2, comma 2, lett. b) e altre fattispecie.

In buona sostanza l’Ufficio Tecnico propone un parziale accoglimento, perché accoglie alcune parti e altre le rinnega. L’Amministrazione concorda con questa proposta di parziale accoglimento, che è il punto 3) in sostanza, dove c’è questa variazione, da adottato a sostituzione e propone al Consiglio il parziale accoglimento, come proposto dall’Ufficio Tecnico. Votiamo questa semplicemente?

Presidente

Sì, grazie Assessore. Dichiaro aperto il dibattito. Assessore, non illustra la seconda? La illustra dopo?

(intervento fuori microfono) Vogliamo fare due dibattiti?

(intervento fuori microfono)

Illustri anche la seconda, per cortesia, facciamo...

(intervento fuori microfono) Consigliere Zordan

Siccome sono un po' articolate, se è possibile, sono sei punti, proprio poter precisare, mi pare però che sia abbastanza chiaro. Accogliere il primo, respingere il secondo, accogliere, cioè, chiarire quali accogliamo e quali respingiamo, in maniera che sia chiaro per tutti, perché sono proprio elencati, uno, due, tre, sei punti di osservazione. Il primo, il secondo, il terzo, il quarto, in maniera che è chiara la posizione e mi pare che le proposte che vengono fatte siano abbastanza precise e a mio avviso accoglibili.

Assessore Simonetti

Ritenevo di discuterla in questa fase, perché è articolata, però se vogliamo illustrare anche la seconda e poi aprire il dibattito su tutto, facciamolo.

Presidente

Illustriamo anche la seconda.

Assessore Simonetti

Illustriamo anche la seconda? Osservazione n. 2, presentata il 26 luglio 2006, dal dott. Marco Birolini, legale rappresentante la società Costruzioni BRB, proponente il Piano di lottizzazione. Sintesi dell’osservazione. L’osservante richiama le modifiche di carattere tecnico e convenzionale introdotte dal Consiglio Comunale in sede di adozione del P.L. in argomento, delibera 27/2006 e ritiene le stesse non migliorative per la zona, viabilità, funzioni e qualità urbana, nonché di alcun giovamento al resto del comparto e di pregiudizio alla realizzazione dei fabbricati previsti dal P.L. L’osservante non ritiene giustificato l’ampliamento a metri nove del calibro stradale, sia per prevedibili flussi di traffico e sia per futuri ipotetici collegamenti viari con le aree e/o zone a nord; peraltro lamenta che il proseguimento della strada fino al confine nord di proprietà non permette l’accesso allo scivolo, collegamento interrato delle future costruzioni e va ad interessare giardini privati di edifici recentemente realizzati e accessibili da via Isser.

L’osservante ritiene che la strada privata dovrebbe consentire l’accesso ai soli comparti edificatori prospettantisi di essa e sulla quale hanno diritto di passo, in quanto ulteriori carichi di traffico dalle zone retrostanti mal si conciliano con lo sbocco sulla Strada Statale 11 e quindi confermando per le zone retrostanti l’utilizzo della via Isser, come oggi avviene e la cui immissione sulla Strada Statale 11 è semaforizzata.

Per quanto sopra viene richiesto quanto segue: riduzione dell’allargamento della strada privata da metri nove a metri 7,50, metri lineari uno in più rispetto al calibro di 6,50 previsto dal P.L. in argomento e sempre quello della strada, con formazione di marciapiedi metri 1,50 sul lato est, area di proprietà del proponente il Piano di lottizzazione. L’osservante ritiene che quanto proposto è idoneo a garantire un ordinato deflusso del traffico veicolare in condizioni di sicurezza, senza pregiudicare l’attuazione della possibilità e quindi della realizzazione degli edifici in progetto. Conferma del tracciato della strada come previsto dal P.L. fino allo scivolo di accesso ai nuovi edifici, senza la prosecuzione fino al confine nord, che non risulta di nessun vantaggio o utilità per la retrostante proprietà privata, che sembra non abbia manifestato alcun interesse e pregiudica l’accessibilità alle future costruzioni previste dal P.L. Limitare l’impegno a rendere pubblica in futuro, a richiesta del Comune, la strada privata in argomento per la parte di proprietà, non potendo la stessa assumere impegni su sedimi di altra proprietà, sui quali è solo titolare il diritto di passo.

Per meglio illustrare le richieste, l’osservante ha presentato un elaborato grafico. L’Ufficio: trattandosi di osservazioni relative a prescrizioni del Consiglio Comunale, si rinvia allo stesso Consiglio Comunale ogni decisione. Per l’ultima richiesta dell’osservante, limitare l’impegno a rendere pubblica in futuro la strada privata, si ricorda che l’argomento viene trattato anche dall’osservazione n. 1, a nome Rivoltella Giovanna, punto 3), a cui si rinvia. Visto che l’Ufficio in questo senso rimanda al Consiglio, l'Amministrazione propone di accogliere quanto previsto dall’osservante, con la riduzione dell’allargamento della strada privata da metri nove a metri 7,50 e con la conferma del tracciato della strada come previsto dal P.L. Questa è la proposta dell'Amministrazione e pertanto di integrare la controdeduzione dell’Ufficio e di portare, potremmo dire, un parziale accoglimento, perché poi la parte del terzo punto dell’osservazione viene già trattata dall’osservazione prima, in sostanza è un accoglimento comunque e questa è la proposta. La dicitura corretta è parziale accoglimento, ma con le modalità qui specificate.

Presidente

Grazie, Assessore. Dichiaro aperto il dibattito, invito i Consiglieri a iscriversi. Non vi sono Consiglieri iscritti… prego Consigliere Zordan.

Consigliere Zordan

Volevo precisare. È una questione abbastanza complessa, che è stata dibattuta e si trascina da parecchio tempo in quell’area, però mi pare che la proposta che sia stata fatta sia una proposta sensata, che dovrebbe trovare un equilibrio e una mediazione tra le esigenze dell’uno e dell’altro osservante, perché la prima osservante è la proprietaria dell’area confinante, che lamenta un aggravio di servitù, eccetera, il secondo osservante è invece quello che vuole realizzare questo nuovo edificio. La soluzione proposta mi pare che trovi una mediazione tra le due posizioni, per cui, almeno, sono anch’io d’accordo nell’accogliere questa proposta fatta dall'Amministrazione.

Presidente

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riganti, ne ha facoltà.

Consigliere Riganti

Grazie dei chiarimenti. Leggo, questa è l’osservazione Rivoltella Angela, vedo che ce ne sono due uguali con date diverse, però il testo è precisamente uguale, per cui io chiamo la uno e diciamo che è

questa. Dice l’osservante, fa tutta una serie di osservazioni e poi arriva un punto a pag. 3 e dice: suscita a tal riguardo stupore che nella delibera comunale n. 27, penso che sia del 2006, in oggetto, l'Amministrazione...

(intervento fuori microfono)

... - non era allegata questa delibera, c’è allegata alla delibera ma non l’avevo allegata coi documenti -, l'Amministrazione Comunale si sia accontentata di una dichiarazione della BRB, ove la stessa darebbe per scontata la sussistenza a favore della stessa società di un diritto di passo carrale pedonale. Allora, dice poi: in realtà tale asserita servitù non sussiste. Cioè, la BRB dichiara al Comune che esiste un diritto di passo carrale pedonale, però questa dice, non sussiste e anzi, va avanti e dice, procedura corretta avrebbe al contrario richiesto che il Comune di Treviglio si accertasse unicamente a mezzo di produzione di atti pubblici se effettivamente l’asserita servitù esistesse o meno, ed entro quali limiti. Dice, perciò in presenza di un’acclarata corrispondenza tra la servitù come asserita dalla BRB e la servitù come effettivamente esistente, solo in quel caso il Comune di Treviglio avrebbe potuto procedere all’adozione della delibera in oggetto.

Perciò, o c’è una delibera viziata prima o questa qui dice qualcosa che non funziona. Se la delibera era viziata prima, smontiamola, non so, rimandiamola, cassiamola, facciamo quello che dobbiamo fare, perché stiamo parlando di una delibera che non doveva essere adottata, questa era una domanda.

La seconda, è il mio invito all'Amministrazione Comunale, visto che questa Amministrazione Comunale prima all’Opposizione e proprio su questo argomento in quel Consiglio Comunale aveva caldeggiato la soluzione che la strada fosse di nove metri e che la strada andasse fino a nord, a raccogliere e a svincolare quella via Isser tanto intasata di traffico, perché è una stradina di tre metri dove ci gravano su dei condomini che non riescono a venirne fuori e so che questi hanno fatto lamentele ovunque, si sono portati a fare azioni anche legali e stanno agendo in questo modo, anche se qui da qualche parte ho letto che quelli non si interessano del problema, mi risulta tutto diverso.

Ecco, le mie domande sono, uno, come mai è stata approvata dal Consiglio Comunale una delibera talmente viziata, che oggi viene portato l’argomento e secondo, invito l'Amministrazione che oggi gestisce questa città a rispettare quanto aveva caldeggiato nel passato Consiglio. Grazie.

Presidente

Grazie, Consigliere Riganti. Vi sono altri Consiglieri iscritti? Nessun altro chiede di intervenire, la parola all'Assessore Simonetti per la replica.

Assessore Simonetti

Grazie. Consigliere Riganti, sul secondo aspetto, che è l’aspetto più propriamente di natura urbanistica, io ritengo che la soluzione attraverso un Piano di lottizzazione che è nato con un disegno limitato a quell’assetto fosse una soluzione di ripiego, possibile ma di ripiego, ciò che lei dice rispetto alla via Isser è vero, è un problema che questo territorio ha ed è nostro compito all’interno del Piano di governo del territorio cercare di individuare modalità di soluzione del problema, perché via Isser effettivamente ha bisogno di una soluzione, francamente credo che la soluzione all’interno di quel P.L. potesse risultare una soluzione un po' tampone e questa è la ragione per cui si è trovata questo tipo di risposta. Per l’istruttoria tecnica che l’Ufficio ha compiuto in riferimento ai temi della servitù, lascerei spiegare questa parte al geom. Finardi che qui mi assiste. Grazie.

Geom. Finardi

Per quanto riguarda l’osservazione fatta dal cittadino signora Rivoltella in merito alla non dimostrata servitù di uso pubblico di quest’area, cioè quindi contrariamente a quanto dichiarato dalla società proponente, l’arch. Maraniello nelle controdeduzioni ha citato delle controdeduzioni tecniche che proprio in seguito a queste segnalazioni formulate dall’osservante sono state richieste alla proprietà, alla società BRB, che ha trasmesso degli atti pubblici e una relazione spiegando e giustificando che su quell’area, quella oggetto del contenzioso, esiste questa servitù. Credo che sappiate tutti che le questioni sui diritti di servitù, di passo, non sono sempre così facilmente individuabili, però proprio perché nell’osservazione veniva fatto presente che poteva esserci questa mancanza, è stata richiesta una relazione, ed è quella che è citata nelle controdeduzioni che ha letto prima l'Assessore, delle controdeduzioni con degli atti notarili allegati, in cui viene spiegata l’origine di questa servitù e quindi la società BRB sostiene e giustificata come diritto di servitù che ha.

Dopo sappiamo tutti che, appunto come dicevo prima, non essendo sempre così chiara la questione, è ovvio che non spetta né all’Ufficio Tecnico, né al Consiglio Comunale, dirimere questioni su questo fatto e quindi se per caso, non sarebbe tanto l’atto dell'Amministrazione che va ad assumere viziato, ma eventualmente la documentazione fornita dalla società che sarebbe viziata, rimane sempre all’osservante, cioè al

signor... ???... la possibilità di procedere per altra via, alfine di tutelare gli eventuali suoi diritti. Questo noi riteniamo, ripeto, con questa ulteriore documentazione presentata, che possa far sì che l’atto adottato dal Consiglio Comunale non sia viziato. Ecco, questo era.

Assessore Simonetti Grazie geom. Finardi.

Presidente

Assessore, ha finito l’intervento? Grazie. È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà.

Consigliere Minuti

Allora, stiamo discutendo di un Piano attuativo su un’area, un lotto quasi intercluso che è stato interessato in passato da precedenti varianti urbanistiche, perché prima era soggetto a un Piano attuativo, poi soggetto ad edilizia economica e popolare, in parte era gravato di servitù di elettrodotto, insisteva una cascina, le vicende degli umani hanno visto i proprietari della cascina espropriati con una procedura d’asta e la classica immobiliare acquista il bene. La classica immobiliare acquista il bene e fa una proposta, magari con le dichiarazioni relative all’inesistenza di servitù, a quelle cose che sono già state discusse, presenta una proposta di Piano attuativo con un certo rigore. La precedente Amministrazione non adotta il Piano attuativo proposto dalla immobiliare, ma impone alcune modifiche, per esempio fare una strada un po' più larga, certo andando fuori dal perimetro del Piano attuativo, ma introducendo, Assessore, guarda caso, in anticipo, un meccanismo di perequazione su un contesto territoriale molto delicato, sei costretto a comprare un altro metro e mezzo di striscia di strada per fare una strada più sicura, in un luogo, a sfociare sulla via Francesco Cassani, che è la strada di maggiore, maggiormente percorsa dai veicoli, soprattutto in certi orari del giorno.

Era una forzatura, un elemento di perequazione, quella modifica del Piano rispetto alla proposta originaria.

Adesso voi ci proponete una cosa davvero molto strana, che non capisco e cioè la immobiliare fa un’osservazione tendente a ripristinare tutti i suoi appetiti e voi dite, accogliamo l’osservazione. Il privato che si è sentito espropriato, si è sentito, le vicende della vita l’hanno visto espropriato di questo bene, fa un’osservazione di sei, sette punti, non se ne accoglie uno, non è un accoglimento parziale, è la classica modifica dettata dall’Ufficio Urbanistico che dice, cambiamo il lessico di

una norma di Piano attuativo, non è l’accoglimento parziale dell’osservazione del cittadino, è una modifica d’ufficio, proposta dall’Ufficio Tecnico, è un aborto insomma, tra l’uno e l’altro comportamento. Io sono per sostenere l’accoglimento delle osservazioni del privato e sono per respingere l’osservazione della immobiliare, secondo una corretta interpretazione di equità e di una valutazione dei pesi che devono avere i cittadini nell’ascolto nella sala del Consiglio Comunale. E chiedo anche alla Maggioranza di fare qualche gesto di coerenza e di comportarsi coerentemente nello stesso modo.

Presidente

Grazie, Consigliere. Prego, Assessore.

Assessore Simonetti

Francamente, Consigliere Minuti, io credo che sostenere che questa soluzione fosse un meccanismo perequativo, capisco l’intenzione, ma mi sembrava una soluzione francamente poco gestibile, sia perché andava a interessare un’area a nord a confine con delle edificazioni fatte con tipologie non collegate alla realizzazione di questa strada, sia perché andava a gestire delle aree esterne al Piano attuativo con un vincolo che non era sostenibile all’interno di questo deliberato. A noi è parso, francamente, che questa soluzione, piccola, che sarà un’immobiliare è vero, però è all’interno di un suo comparto autonomo, rimanesse semplicemente più chiara e gestita all’interno di una soluzione che riporta all’ambito originario, ben sapendo che il tema sollevato del collegamento con la via Isser è un tema che va affrontato, ma sapendo che la soluzione non è quella lì.

Allora, se l’intenzione può essere buona e forse era opportuno anche dirlo che l’intenzione poteva essere buona, lo strumento ci sembrava un po' difettoso in questa sede, ci sembrava non adatto a perseguire nei tempi brevi quello scopo. E allora perché introdurre un elemento che avrebbe generato conflitti e contenziosi quando forse noi siamo in grado, attraverso un’opera di pianificazione a scala diversa di approntare una soluzione migliorativa rispetto a questo? Tutto questo, le sto rispondendo per dire che capisco e apprezzo l’intenzione che lei qui ribadisce, però francamente ci era parsa un po' tirata questa soluzione e in grado di generare più contenzioso che soluzione del problema. Grazie.

Presidente

Grazie, Assessore.

(interventi fuori microfono)

Non vi sono altri Consiglieri iscritti, dichiaro chiusa la discussione.

Procediamo quindi con la fase di voto. Anche in questo caso, avendo da deliberare su due osservazioni, procederemo alla dichiarazione di voto e poi alla votazione sull’una e quindi successivamente sull’altra. In sede di dichiarazione di voto poi chiedo all'Assessore, per conto dell’esecutivo, di chiarire la posizione appunto della Giunta sulle singole osservazioni.

Procediamo quindi con le dichiarazioni di voto sulla osservazione a firma Birolini. Assessore, interviene per primo?

Procediamo quindi con le dichiarazioni di voto sulla osservazione a firma Birolini. Assessore, interviene per primo?

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