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42 DEL 24-7-2006 – MODIFICA PERIMETRO PLIS - Presidente

Illustra il provvedimento l'Assessore Tura.

Assessore Tura

Praticamente quello che stasera viene posto in votazione è una riperimetrazione del territorio del Comune di Treviglio, che aderisce al progetto dell’istituendo Plis dei Comuni della Gera d’Adda e quindi è un po' d’obbligo spiegare la cronistoria di questa evoluzione e quindi perché siamo giunti a modificare il perimetro approvato a luglio. Allora, il perimetro era stato approvato a luglio, però subito dopo il Comune di Casirate ha chiesto di aderire anche lui a questo accordo di programma e di entrare anche lui nel Plis; per di più essendo una decisione piuttosto frettolosa del Comune, non era nemmeno attrezzato diciamo per dare un incarico specifico di riperimetrazione. Conosceva già tutti gli elementi per poter definire qual era l’area con cui diciamo sarebbe entrato nel Plis, però poi occorreva comunque presentare alla Provincia una planimetria unitaria. Questa planimetria unitaria di fatto si è resa disponibile a farla il Comune di Treviglio, per cui il Comune di Treviglio ha aderito a luglio al Plis, dopo di che tutti i Comuni convocati su richiesta del Comune di Casirate hanno deciso di fermarsi ancora un attimo e quindi aspettare ad inoltrare la documentazione alla Provincia perché era opportuno aspettare Casirate.

Casirate quindi ha fatto avere la propria documentazione e il Comune di Treviglio ha raccolto la documentazione di Casirate e ha predisposto questa planimetria unitaria, complessiva, che comprendeva tutti i Comuni e l’ha inviata al Comune capofila, che era Fara. Il Comune capofila ha dovuto comunque anche lui adeguare una serie di documenti che non aveva ancora completamente predisposto e quindi è stato mandato tutto in Provincia a dicembre. Nel mese di gennaio la Provincia ha fatto delle osservazioni che ha fatto pervenire al Comune di Fara in quanto capofila e il Comune di Fara ha fatto pervenire al

Comune di Treviglio. Le osservazioni sono di natura tecnica, in sostanza la Provincia ha fatto presente che sulla base della normativa regionale, definita con più puntualità in una delibera regionale di delega delle funzioni alle Province, nel Plis potevano entrare praticamente soltanto le aree agricole e le aree destinate comunque a delle attrezzature di interesse pubblico o infrastrutture e così via, non potevano essere compatibili col Plis delle aree destinate ad uso residenziale, industriale, commerciale e così via. Quindi per questo motivo la Provincia ha inviato una lettera contrassegnando in maniera, come dire, generica, perché ha fatto praticamente soltanto un bollo così, sulle aree del Parco del Roccolo, che erano aree già destinate ad uso residenziale ed in parte già edificate e su tutta l’area del Cerreto, in quanto era un’area praticamente già destinata ad uso residenziale ed in parte già edificata.

Quindi la Provincia non è entrata nel merito del singolo mappale, ha detto semplicemente: adeguate la planimetria con la quale intendete aderire al Plis, perché di fatto queste aree non sono comunque compatibili con la normativa regionale e poi con l’attuazione puntuale che la Provincia ha ritenuto di chiarire. Inizialmente l’Ufficio Tecnico ha, come dire, predisposto una prima planimetria, dove dava puntualmente attuazione alle indicazioni provinciali, per cui ha inteso escludere tutte le aree a destinazione residenziale o commerciale e così via, che comunque erano state incluse con riferimento al Parco del Roccolo e al Parco del Cerreto; una riunione diciamo che è stata fatta come Commissione Seconda ha sollevato il dubbio sul fatto che questa esclusione per intero del borgo del Cerreto fosse così necessaria, perché ha rilevato che comunque anche la stessa deliberazione regionale e la stessa nota della Provincia di fatto, nell’enunciare le aree compatibili e non compatibili, faceva comunque salvi i fabbricati rurali.

Per cui l’arch. Maraniello ha fatto un’ulteriore verifica in Provincia per concordare in sostanza la possibilità comunque di includere il nucleo storico di Castel Cerreto, quindi la casa padronale e le cascine. A questa richiesta dell’Ufficio Tecnico la Provincia ha dato un parere, per quanto come dire solo verbale, ma favorevole, quindi ha accolto questa richiesta.

Un’altra richiesta che è stata formulata in sede di Commissione Seconda è stata quella di raccogliere una raccomandazione espressa nell’ambito della seduta del Consiglio Comunale dello scorso luglio, quando appunto il Plis era stato approvato e quindi di estendere il territorio del Plis anche alle Battaglie. Quindi in sintesi la proposta di perimetrazione che viene stasera posta in approvazione è quella che vedete appesa e che quindi rispetto alla precedente pone due novità sostanziali, da una parte l’estensione dell’area delle Battaglie, intese in

senso ampio e su quest’area però l’Ufficio Tecnico ha avuto cura anche di escludere puntualmente tutte le aree che in questa zona sono comunque a destinazione residenziale o industriale, dopo di che nell’area del Parco del Roccolo ha escluso le aree che sono già a destinazione residenziale e per quanto riguarda il Parco del Cerreto ha escluso le aree ad uso residenziale del Parco del Cerreto, quindi del borgo sostanzialmente del Cerreto, lasciando però incluso il nucleo storico, quindi la casa padronale con le cascine.

E un’altra precisazione, nelle aree comunque che sono rimaste incluse nel Parco del Cerreto, sono comunque incluse, ma questo vale anche per altre zone, le aree destinate a infrastrutture, perché questo appunto è compatibile con la normativa regionale e anche con le indicazioni che la Provincia stessa ha dato, perché appunto compatibili con il Plis sono anche le aree destinate a infrastrutture, tanto è vero che addirittura appunto anche le infrastrutture viarie sono comunque compatibili, sono compatibili le aree destinate ad attrezzature sportive, a impianti sportivi e così via, quindi anche la scuola del Cerreto è rimasta all’interno del Plis e questa cosa non ha creato problemi con la Provincia di Bergamo.

Quindi questo, ripeto, è la sintesi che è emersa dalle proposte della Commissione consiliare e dagli ulteriori approfondimenti fatti dall’Ufficio Tecnico con la Provincia di Bergamo.

Presidente

Grazie, Assessore. Se ci sono richieste di chiarimenti o richieste d’intervento, invito i Consiglieri a prenotarsi. Ai Capigruppo è stata distribuita una cartina, più piccola di quella che abbiamo fatto esporre...

(interventi in sottofondo)

... ah, a tutti è stata distribuita? Ero convinta che fosse stata data solo ai Capigruppo, in ogni caso la cartina che è esposta è anche più grande. Scusa, non avevo visto, Consigliere Minuti, a lei la parola.

Consigliere Minuti

Io intanto volevo protestare per la disparità di trattamento dei Consiglieri di Maggioranza rispetto ai Consiglieri di Minoranza, vedo che per la prima volta in una delibera formale del Consiglio Comunale ci sono riportati, attesa la proposta del Consigliere Zoccoli, accolta come raccomandazione, ecco che ora viene tradotta in atto formale e in un ampliamento del perimetro del Plis, una delle tre proposte di modifica, per comprendere l’area delle Battaglie, che non mi convince del tutto, che però gradualmente sto accettando. Dico perché il trattamento diverso, perché anch’io feci la proposta di inserire, di fare una ulteriore interlocuzione perché aderisse al parco il Comune di Casirate e anche il

Comune di Arzago, poiché il Parco della Gera d’Adda, il Plis della Gera d’Adda arrivasse dal Tormo fino a su e ho visto che il Comune di Casirate ha aderito, sia pure all’ultimo momento ed è una cosa che mi fa piacere, mi faceva piacere, perché scuote la testa, Sindaco?

Sindaco

... (intervento fuori microfono)... perché Arzago non ha aderito e non sta mandando avanti neanche...

Consigliere Minuti

... ma non sto mica lamentando che c’è fuori Arzago, sto lamentando che una proposta di un Consigliere Comunale di Minoranza non assurge della citazione nella delibera. Detto questo, siccome poi si tratta di una modifica tutto sommato...

(interventi in sottofondo)

... no, ma era, non prendetemi sul serio, sennò, se mi prende sul serio guai… la modifica, così come ero d’accordo sulla perimetrazione precedente, sono a maggior ragione d’accordo su questa, che estende il perimetro complessivo dell’area di parco sul nostro territorio, corregge degli errori formali, introduce alcune cose che possono essere oggetto di futuro aggiustamento, perché è vero che è compatibile la scuola nella perimetrazione del Cerreto antico, ma non vorrei che le cascine dismesse debbano restare cascine a tutti i costi, quando ci sono tante altre cascine da mettere a posto, atteso che vi sarebbe in questo caso la sovrapposizione di uno strumento urbanistico attuativo, che è il Piano particolareggiato del Cerreto, che alcune cascine del nucleo antico che ora vengono soggiaciute a parco, consente che vengano in parte demolite e ricostruite e in parte ristrutturate, comunque con lo scopo di attivare della residenza e ci sarebbe questo contrasto.

Tuttavia la cosa fondamentale ora non è la disciplina dei singoli edifici, è il principio e il principio è buono, la modalità attuativa è condivisibile e io sono favorevole a questa cosa. Però come in altre circostanze, vedete, perché mi piacerebbe anche sovrapporre, se mi è consentito, un’altra carta, che è questa, che è una nota invece di dolore e faccio la premessa che più sono tante le parole e le ore che noi consumiamo e i testi, le relazioni, le pagine e meno meno sono importanti, incisivi, proporzionati i risultati. Vedete, tanto lavoro sul Plis, però settimana prossima la Regione Lombardia lo cambierà; esprimevo la soddisfazione del fatto che Casirate portava in dote una porzione del suo territorio al Plis della Gera d’Adda, autorizzerà questa cava di due milioni di metri cubi, profondità 30 metri, quindi in piena falda, nella zona... ??... di Grosso... dove c’era la riserva...

Presidente

Consigliere, le diamo un attimo il gelato, perché altrimenti non si sente la registrazione poi successiva e non resta agli atti...

Consigliere Minuti

... no, ma torno al mio posto, me pias mia a me ‘l gelato...

Presidente

Ah, ma allora il gelato proprio...

Consigliere Minuti

... e la cava che localizzano proprio lì a Casirate, tra Cascine S. Pietro e Casirate...

Consigliere ?

... (intervento fuori microfono)... dove c’è il laghetto...

Consigliere Minuti

... altro che protezione dell’ambiente! Noi scriviamo sulla carta la questione dell’ambiente, altri sopra di noi ce lo pregiudicano, ecco, questo volevo sottolineare.

Ma sottolineavo questo per dire, signor Sindaco, così come prima qualcuno sollevava, ma se si facesse la Commissione, la Commissione del paesaggio per un ambito più ampio, è anche per mantenere le stesse regole, ma sennò tra Comuni si fa concorrenza sleale, uno usa un metro elastico, un altro un metro più rigido e quello che per noi è una bruttura per altri invece è la regola, quindi è giusto, il perimetro ideale per governare il territorio. Ma anche nel Plis manca qualcosa, il periodo ideale era quello di convincere anche i cugini caravaggini e Calvenzano, però capisco che, come si dice, il meglio è nemico del bene e quindi bisogna fare le cose che si possono fare e che hanno le gambe per fare. Apprezzo comunque questo risultato, che è positivo.

Voglio però dire e confermare una posizione che ho da sempre e che trova viceversa, sconsolatamente, la non adesione del Consiglio Comunale, né del precedente né del nuovo, perché quando io proposi la costituzione dei due parchi comunali, del Roccolo e del… dissi, è solo

un primo passo, la salvaguardia reale del nostro territorio deriva dall’adesione al Parco dell’Adda. Noi abbiamo i cugini caravaggini, ma abbiamo i vicini cassanesi che se decidessero di sopravanzare l’Adda e di urbanizzare, come possono farlo, come sono tentati continuamente di fare, per l’esistenza delle infrastrutture necessarie, vi sono strade, c’è la fognatura, c’è tutto, Cascine S. Pietro e allora noi veniamo invasi dal milanese. La nostra salvaguardia forte è quella di aderire e di congiungere il territorio di Treviglio nella tutela del Parco dell’Adda.

Ecco, desidero formulare una raccomandazione e il Sindaco che ha questa sensibilità che ha dimostrato anche con questa proposta, si faccia parte attiva per verificare le condizioni, che non sono semplici perché occorre modificare, perché i parchi istituti con legge regionale per essere modificati richiedono una modifica legislativa e tuttavia anche se l’obiettivo è difficile, io credo che se noi perseguiamo quell’obiettivo, più facilmente tuteliamo nel futuro prossimo...

Presidente

Tempo, Consigliere...

Consigliere Minuti

... gli interessi della comunità di Treviglio, attesa la beffa che per ora con questa perimetrazione correggiamo degli errori, manifestiamo delle intenzioni, ma già settimana prossima saremo gabbati dalla localizzazione di una cava.

Presidente

Grazie, Consigliere.

Assessore Tura

Una sola precisazione, molto banale, la delibera che è stata consegnata ha un banale errore, nell’ultimo punto, quando riporta praticamente la superficie complessiva del Plis, per cui in ettari viene data in 3.155, in kmq 34,55, quindi invece di 31,55. Praticamente un errore di battitura...

Presidente

Se non ci sono altri interventi. Consigliere Gatti.

Consigliere Gatti

L’argomento Plis viene riproposto al Consiglio Comunale perché la Provincia ha formulato osservazioni alla perimetrazione approvata all’unanimità dallo stesso Consiglio nel luglio 2006. Dei rilievi della Provincia ne abbiamo avuto notizia a metà marzo, quando l'Assessore Tura partecipando all’apposita riunione della Commissione Seconda ha proposto una riperimetrazione del nostro territorio da offrire al Parco della Gera d’Adda. Sorvolo sul disappunto e l’amarezza nel constatare che dopo diversi mesi siamo ancora al palo di partenza con il Plis, abbiamo però convenuto fosse necessario un nuovo approfondimento complessivo della questione. Abbiamo quindi, insieme ad esperti, riesaminato ed approfondito tra l’altro la L.R. 86/83, le circolari e le deliberazioni regionali per i Plis, la L.R. n. 1/2000, il PRG vigente, il documento d’inquadramento del 2003, la variante n. 7 tutela delle risorse ambientali, culturali e naturalistiche Castel Cerreto e Roccolo, la L.R. 12/2005, ormai la conosciamo, il Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Bergamo, la variante n. 15 al PRG del 2006, adottata e ahimè ritirata stasera, relativa al recepimento da parte del Comune di Treviglio del Piano territoriale di coordinamento provinciale, gli elaborati del progetto vincitore a seguito del concorso comunale per l’attuazione dei parchi comunali del Roccolo e del Cerreto, il Bilancio 2007 e il triennale 2007/009 del Comune, la deliberazione del Consiglio Comunale del luglio 2006, l’allegato testo del cosiddetto accordo di programma, l’allegata perimetrazione, la perimetrazione individuata dai Comuni di Fara, ora con modifiche, Canonica, Pontirolo, Ciserano, Arcene, Casirate, che abbiamo fino a ieri soltanto potuto intravedere, ma che oggi finalmente abbiamo.

Le diverse nuove perimetrazioni elaborate e presentate dall'Assessore Tura, che abbiamo visto, si estendono dalla maxi-tipografia al confine di Casirate, passando per il Roccolo, la Geromina e il Castel Cerreto, sino alla Statale 42 per Bergamo, da via Da Verrazzano al confine con Arcene, infine lo schema di deliberazione che è stato consegnato privo di perimetrazione, ma che poi è stata fornita. Non solo ho analizzato questi documenti, ma abbiamo anche svolto dei sopralluoghi nelle zone interessate, partendo dai confini con Pontirolo, Fara, Cassano, Casirate, verso il Cerreto, verso la Geromina, verso la costa e lungo la stessa, sono andato nella zona del lupo, oppure meglio conosciuta come Valle del lupo, al Parco oasi degli alpini, al laghetto Trevizza, all’Isma, alla Pezzoli, alle altre cascine, alla maxi-tipografia, alle aree che da sopra la costa verso Treviglio stanno a destra o a sinistra di via Del Bosco e della Statale 11. Camminando nei prati e lungo le strade interpoderali, lungo le rogge, abbiamo riscoperto o scoperto direttamente ciò che di paesaggistico, ambientale e naturalistico, caratterizza tali zone, come abbiamo colto le peculiarità del territorio agricolo. Nell’occasione abbiamo pure incontrato e parlato con

agricoltori della zona, proprietari e affittuari residenti, che ci hanno ricordato ben altri problemi a loro cari.

Gli approfondimenti svolti e i sopralluoghi, seppur faticosi, sono risultati molto utili e ci aiuteranno nell’evitare di concorrere, seppure in buona fede, alla ripetizione degli stessi errori di valutazione del recente passato. Di seguito riassumeremo quindi il punto, il frutto del lavoro di approfondimento svolto, con sintetiche considerazioni e semplici proposte, che estenderò poi a tutti i Consiglieri di Maggioranza e di Opposizione, perché ritengo che l’ambiente e il territorio non sia tema di una parte, ma di tutti. I parchi Cerreto e Roccolo furono approvati dal Consiglio Comunale dopo un serio ed approfondito studio svolto dagli architetti Maraniello, Toffanelli e Vitale, il Parco del Cerreto con valenza paesaggistica, agricola e storica, il Parco del Roccolo con valenza naturalistica. La relativa normativa, art. 55 bis delle NTA del PRG, prevedeva tra l’altro che entro un anno dall’approvazione definitiva della variante le aree poste all’interno della perimetrazione a parco, classificate come salvaguardia per i tracciati delle infrastrutture di grande comunicazione e quelle agricole, classificate come E1 ed E2, fossero assoggettate ad uno specifico Piano di settore e relativo Regolamento. Con i Piani di settore si dovevano determinare i criteri e le modalità per la tutela, la conservazione e la gestione del patrimonio naturale, la disciplina delle attività consentite, comprese attività e manifestazioni sportive, culturali e ricreative ed agrituristiche, la gestione faunistica del parco, i criteri per l’accesso al parco, le modalità di fruizione del sistema, i percorsi e loro connessioni, i criteri per la valorizzazione dei beni architettonici e storici.

La Provincia in sede di studi preliminari per il PTCP ha attualizzato tra l’altro il territorio dei due parchi e il corridoio di collegamento, ha ricevuto i documenti sul tema predisposto dal Comune, ha esaminato osservazioni sia comunali che da parte dei privati. Tali studi, oltre che nelle relazioni, sono molto interessanti per l’istituzione del Plis, sono ben rappresentati e su alcune tavole significative e di corredo al PTCP, che se poi vogliamo possiamo guardare, perché le ho portate. Sono queste tavole da tempo vigenti e di riferimento per le parti prescrittive e che, è il caso di ricordarlo, per le zone dei due parchi prevede una nuova infrastruttura nota come IPB. Per le caratteristiche e le finalità sopra sintetizzate, utilizzando gli unici criteri comprensibili di valutazione, l’interesse sovracomunale emerge indiscutibilmente per la fascia di territorio direttamente caratterizzata dallo sviluppo nord-sud del terrazzo morfologico, con alcune importanti realtà circostanti quali l’Oasi fontanile Parco degli alpini, la Zona del Lupo, le rogge e il sistema irriguo, anzi, si può dire che tale realtà territoriale evidenzia sia interesse sovracomunale per il valore naturalistico-ambientale dei

luoghi, che per l’evidente requisito di intercomunalità che le comunità locali confinanti a nord, a ovest e a sud di Treviglio.

A fronte dell’interesse sovracomunale, come nel nostro caso, per l’istituzione di un Plis, i Comuni coinvolti devono necessariamente concordare la forma di gestione, le risorse relative, l’eventuale personale a tempo pieno o a contratto, non so se sia previsto qualcosa di questo, come ripartire la spesa in proporzione agli abitanti, oppure gli ettari di territorio coinvolto. Poi l'Assessore Tura magari ci illustrerà, il sistema di vigilanza. Per ottenere il riconoscimento del Plis da parte della Provincia bisogna riferirsi alla L.R. 86/83 e successive modifiche e alle conseguenti direttive; occorre tra l’altro definire una proposta di massima degli interventi da realizzare nel parco e le regole della gestione correlate alla forma giuridica scelta. La Provincia, dopo aver verificato la sussistenza dei requisiti di legge e quelli previsti dalle direttive e circolari regionali, approva con apposito provvedimento il riconoscimento del Plis istituito dai Comuni. Sempre alla Provincia compete contestualmente o in seguito a determinate modalità, la pianificazione e fornire indicazioni per la gestione, la promozione di forme di collaborazione con agricoltori, enti e privati, per favorire la fruizione pubblica delle aree attrezzate.

Ora, dovendo il Comune di Treviglio rivedere la perimetrazione della parte di territorio da destinare a Parco locale di interesse sovracomunale, tenuto conto di quanto ho detto in premessa e approfondita la normativa e le direttive regionali di riferimento, anche in relazione ai rilievi formulati dalla Provincia sulla questione, ho elaborato una proposta e un emendamento che vi fornirò, molto semplice, di nuova perimetrazione, schematizzata sulla tavola del PTCP. Tale

Ora, dovendo il Comune di Treviglio rivedere la perimetrazione della parte di territorio da destinare a Parco locale di interesse sovracomunale, tenuto conto di quanto ho detto in premessa e approfondita la normativa e le direttive regionali di riferimento, anche in relazione ai rilievi formulati dalla Provincia sulla questione, ho elaborato una proposta e un emendamento che vi fornirò, molto semplice, di nuova perimetrazione, schematizzata sulla tavola del PTCP. Tale

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