Figura 40 ‐ Report R26 Vendite agenti
6. Business Intelligence: mette le funzionalità di Business Intelligence (BI) a disposizione di tutti i dipendenti per consentire la condivisione, il controllo e il riutilizzo delle informazioni
6.4. Architettura di Sharepoint
Una soluzione per portali aziendali che vuole utilizzare la tecnologia Sharepoint deve essere costruita su un server Windows ed elaborata grazie al .NET Framework. Infatti la piattaforma Sharepoint vede, oltre all’appoggio di SQL Server 2005 come DBMS, l’essenziale ruolo di ASP.NET, che ne consente il funzionamento attraverso il rendering.
Uno schema che rende bene l’idea sull’architettura su cui si basa una soluzione SharePoint, ma soprattutto sulla piattaforma integrata in cui la Microsoft inserisce Sharepoint è il seguente.
Figura 45 ‐ Infrastruttura tecnologica per Sharepoint
Si può notare il posizionamento strategico della piattaforma Sharepoint Services rispetto alle altre sotto‐piattaforme che compongono il sistema, come le IT Infrastructure, le Application Infrastructure e le Information Worker Infrastructure. Dall’esterno l’intero sistema è accessibile sia mediante Microsoft Office che da altre Applicazioni Partner e anche dai sistemi di Business Management della Microsoft come Navision.
Quando arriva una richiesta di una risorsa contenuta in un portale Sharepoint, essa viene dapprima ricevuta dall’IIS (Internet Information Service) del server sul quale esso è installato, il quale, prima di inoltrare la richiesta all’effettivo Resource Manager, si preoccupa di rendere trasparente al browser tale richiesta, consentendo di prescindere dal tipo di applicazione che la fa (tipicamente è un browser che richiede risorse al server, ma spesso sono anche applicazioni esterne o dispositivi mobili); pertanto la richiesta viene passata al filtro ISAPI. Successivamente si considera se la risorsa è statica o dinamica: nel primo caso le estensioni ISAPI consentono di accedere a codice non gestito da Sharepoint o di far girare procedure remote richieste dalle estensioni del server di Frontpage. Nel secondo caso invece è necessario inoltrare la richiesta all’Handler del framework .NET, il quale, a seconda delle impostazioni settate dall’amministratore del server, effettua un accesso diretto (più veloce) o sicuro (seguendo politiche predefinite o personalizzate di security) al motore ASP.NET; una volta impostato tale accesso, sarà compito dell’ADO.NET effettuare letture e scritture per memorizzare/leggere informazioni riguardo al servizio richiesto e al profilo dell’utente che ha effettuato la richiesta, al fine sia di controllare il ruolo effettivo posseduto dall’utente, sia di garantire quella
personalizzazione all’end‐user, che fa di Sharepoint uno strumento potente. Sia nel caso di risorse statiche che di risorse dinamiche sarà ovviamente obbligatorio leggere le informazioni riguardo al contenuto da visualizzare e memorizzare eventuali cambiamenti. Figura 46 ‐ Richiesta di una risorsa nel portale Sharepoint 6.5. Integrazione tra Sharepoint e Reporting Services È possibile configurare un server di report per l'esecuzione in una distribuzione di un prodotto o una tecnologia SharePoint e l'utilizzo delle funzionalità per la collaborazione e la gestione centralizzata dei documenti di Windows SharePoint Services 3.0 o Office SharePoint Server 2007 con Reporting Services. Per UGShare non è stata effettuata l’integrazione, o meglio, è stata fatta manualmente attraverso la creazione dell’apposita Webpart; questo a causa dell’utilizzo della versione 2.0 di Windows Sharepoint Services. L'esecuzione di un server di report in una distribuzione di SharePoint più ampia garantisce i livelli di integrazione seguenti: • Archiviazione condivisa. • Protezione condivisa. • Possibilità di accedere dallo stesso sito a tutti i documenti aziendali, inclusi report, modelli di report e origini dei dati condivise.
Quando si integra un server di report con un'istanza di un prodotto o una tecnologia SharePoint, gli elementi e le proprietà vengono archiviati nei database del contenuto di SharePoint. Ciò consente di ottenere un livello di integrazione superiore tra le tecnologie server, che influisce sulle modalità di archiviazione, accesso e protezione del contenuto.
Poiché gli elementi e le proprietà dei report vengono archiviati nei database del contenuto di SharePoint, è possibile esplorare i tipi di contenuto del server di report tramite le raccolte di SharePoint, proteggere gli elementi utilizzando gli stessi livelli di autorizzazione e lo stesso provider di autenticazione che controlla l'accesso agli altri documenti aziendali ospitati in un sito di SharePoint, utilizzare le funzionalità per la collaborazione e la gestione dei documenti per l'archiviazione e l'estrazione dei report per la modifica, utilizzare gli avvisi per determinare se un determinato elemento è stato modificato, nonché incorporare o personalizzare la web part Visualizzatore report nelle pagine e nei siti dell'applicazione. Il server di report continua a svolgere tutte le attività di recapito, rendering ed elaborazione dei dati. Supporta inoltre tutte le attività di elaborazione pianificata dei report per snapshot e cronologia dei report. Nella figura seguente viene illustrata l'interazione tra i componenti server. Figura 47 ‐ Integrazione tra SharePoint e Reporting Services
Quando si apre un report da un sito di SharePoint, l'endpoint del proxy per il server di report si connette a un server di report, crea una sessione, prepara il report per l'elaborazione, recupera i dati, li unisce in un layout di report e visualizza il report nella web part Visualizzatore report. Dopo avere aperto il report è possibile esportarlo in vari formati di applicazione oppure interagire con i dati, eseguendo il drill‐down ai valori sottostanti o facendo clic su un report correlato. Le interazioni con il report e le operazioni di esportazione vengono eseguite sul server di report.
Il server di report sincronizza dati e operazioni con Windows SharePoint Services e tiene traccia delle informazioni relative ai file elaborati. Quando si modificano le proprietà o le impostazioni di un elemento del server di report, la modifica viene archiviata in un database di SharePoint e quindi copiata in un database del server di report, che viene utilizzato per l'archiviazione interna per il server di report.
6.6. Vantaggi e cambiamenti
L’introduzione del portale UGShare nella vita aziendale ha contribuito a migliorare i processi comunicativi intra‐aziendali. Se prima la condivisione di documenti, l’avviso di un’attività o di un evento, la richiesta di informazioni per reperire un agente comportavano come minimo l’invio di un fax o una telefonata, ora è reso tutto automatico e veloce dal potente strumento, grazie la condivisione di documenti e informazioni in tempo reale.
Ciò ha contribuito notevolmente a conseguire l’abbattimento dei costi della comunicazione che, come tutti i costi indiretti legati alle attività di supporto vanno drasticamente ridotti se si vuole conseguire un vantaggio competitivo. Oltre a ciò la consultazione di notizie, documenti, report, avvisi è dinamica e veloce. La possibilità di impostare la view da parte di ogni utente permette di mettere in risalto ciò che più è di suo interesse rispetto ad altro. Ad esempio un manager può essere interessato a mettere in risalto la web part dei report, perché è più frequente visitarli da parte sua, mentre una centralinista del call center potrebbe voler avere a portata d’occhi l’elenco dei contatti. Inoltre la suddivisione in livelli d’accesso per gruppi utente conferisce un buon grado di security ai dati aziendali, permettendo l’utilizzo del portale a tutte le tipologie d’utente senza pericolo di visualizzazioni non autorizzate e una corretta content management mirata al contesto in cui operano i singoli utenti.
Infine l’integrazione con il modulo di SQL Server Reporting Service consente di proiettare l’applicazione in ottica di Business Intelligence, colmando così le lacune della scelta della soluzione built‐in di Windows 2003 Server, e permette di ottenere un ambiente unico comunicazione – business intelligence, senza obbligare il management a dover utilizzare due ambienti diversi.
Insomma il portale UGShare rappresenta per Univergomma un vero e proprio “cruscotto” col quale gestire l’intero flusso informativo aziendale, fluidificando notevolmente gli ingranaggi di tutto il sistema azienda.