a. Finalità e Obiettivi
Le interrelazioni tra i paesi che si affacciano sul Mediterraneo – scambi economici, flussi migratori, reciproche influenze culturali – creano potenziali sinergie che rappresentano occasioni di crescita e sviluppo per tutta l’area. Sono relazioni di natura complessa che rappresentano un combinato di fattori che necessitano di competenze scientifiche su diversi ambiti disciplinari; elementi storici, geografici, economici, politici che contribuiscono in modo congiunto a determinare le dinamiche delle economie e degli assetti sociali e istituzionali dei singoli paesi e dell’intera area del Mediterraneo. Lo studio di queste dinamiche richiede un approccio che intersechi diverse metodologie di analisi e diversi ambiti temporali d’indagine. In questa prospettiva, analisi storiche di lungo periodo sulla AP o su porzioni di questa, contribuiscono alla comprensione di fenomeni economici e sociali attuali e ad aiutare a individuare efficaci interventi di policy.
Obiettivo della AP è fornire analisi dettagliate dei divari territoriali e sociali nel Mediterraneo nel lungo periodo dall’antichità a oggi (popolazione, istituzioni, flussi migratori, commercio, investimenti esteri ecc.), dei fattori storici che li hanno determinati e dei possibili scenari di sviluppo dei singoli paesi e dell’area. Una nuova area molto promettente sono i gender studies nell’area mediterranea. La AP contribuisce all’avanzamento generale delle conoscenze sulla la ricchezza delle culture del Mediterraneo antico e del loro impatto sulle altre culture mediterranee nel tempo e nello spazio e insieme all’avanzamento delle nostre conoscenze sui processi di differenziazione dell’area mediterranea nel lungo periodo, le identità culturali, le influenze reciproche, le religioni, le forme di articolazione sociale. Tali analisi condotte attraverso indagini storiografiche, con modelli economici teorici e studi empirici hanno lo scopo ultimo di contribuire all’avanzamento scientifico delle discipline coinvolte e allo sviluppo di politiche di intervento da parte di governi e istituzioni. Tali obiettivi sono perseguiti attraverso la pubblicazione di articoli scientifici, monografie e report con diffusione nazionale e internazionale e con l’organizzazione di seminari, workshops e conferenze di tipo accademico e divulgativo. Contribuire, nell’ambito delle linee di ricerca e della politica europea, all’identificazione delle specificità di storico-‐culturali dell’area mediterranea e alla conoscenza critica dei processi storico-‐istituzionali, politici, culturali, che hanno segnato nel lungo periodo la divergenza tra le diverse e regioni dell’area.
b. Contenuto Tecnico Scientifico
Il CNR ha svolto e svolge un ruolo centrale nelle ricerche collegate al Mediterraneo. È da sempre presente su questi temi con Istituti di ricerca, progetti specifici e attività divulgative. La produzione scientifica e la visibilità del CNR sui temi legati al Mediterraneo è estremamente ampia, consolidata nel tempo e abbraccia numerose discipline che includono economia, sociologia, storia, geografia, diritto. La tradizionale impostazione multidisciplinare del CNR consente di condurre i progetti afferenti alla AP in modo interdisciplinare e di coinvolgere altri Istituti, permettendo di raggiungere alti livelli di performance. Le attività previste sono molteplici. Prosecuzione delle attività di ricerca relative ai temi enunciati e produzione di monografie, rapporti annuali, articoli su riviste nazionali e internazionali; organizzazione di convegni, seminari e workshop; partecipazione a gruppi di ricerca; rafforzamento della rete di collaborazioni con università e istituzioni di ricerca nazionali e internazionali; partecipazione a bandi europei e nazionali per il reperimento di fondi; svolgimento di attività seminariali; raccolta di dati e documentazione sulla mobilità transnazionale e sulle migrazioni interne in Italia; elaborazione di modelli di fruizione in-‐situ del patrimonio culturale, storico e ambientale del territorio; creazione di una banca dati contenente i principali indicatori socio-‐economici dei paesi del Mediterraneo. Ricognizioni, prospezioni, scavi e ricerche museali in Italia e in altri paesi dell’area mediterranea. Elaborazione di studi storici, filologici, epigrafici, storico-‐religiosi e numismatici; elaborazione di rilievi e progetti di restituzione di monumenti e complessi archeologici; pubblicazione di studi, scavi e raccolte di reperti archeologici; attività didattica universitaria e corsi di formazione; progetti, prodotti multimediali, archivi e banche dati; partecipazioni a congressi, seminari e gruppi di lavoro nazionali e internazionali. Gli Istituti maggiormente coinvolti sono: ISSM, ISMA e ISEM.
La letteratura internazionale sui temi su cui insiste la AP è estremamente ampia e articolata. Sono numerosi, infatti, gli studi nei diversi ambiti disciplinari che si sono occupati di Mediterraneo. Una lunga tradizione di studi storici, economici, sociologici e politologici hanno analizzato sotto diversi aspetti le dinamiche dei paesi che si affasciano sul Mediterraneo partendo da epoche antiche. Tale interesse è testimoniato dall’esistenza di numerosi centri di ricerca impegnati sui temi dell’integrazione euro-‐ mediterranea attivi in Europa e nei paesi della riva Sud ed Est del Mediterraneo. Fare rete con questi centri è fondamentale al fine di accedere ai finanziamenti europei. Tra l’altro i recenti accadimenti che hanno interessato i paesi del Nord Africa, dalla primavera Araba allo sviluppo delle ostilità in Siria, hanno acceso ancor di più gli interessi scientifici e hanno accentuato la necessità di individuare prontamente efficaci ricette di politica economica e interventi istituzionali adeguati.
In ambito nazionale, pur registrando numerosi centri di eccellenza che vantano competenze consolidate nei diversi settori disciplinari, si registra uno scarso coordinamento delle attività svolte sui temi legati al Mediterraneo. Il mancato raccordo tra le istituzioni italiane coinvolte nelle ricerche sul Mediterraneo si traduce nell’incapacità di rafforzare il sistema paese e di accrescere il peso economico e politico dell’Italia in ambito euro-‐mediterraneo. Le ricerche vengono condotte in stretta collaborazione con: Regione Lazio, Regione Sardegna, Comune di Roma, Comune di Rieti, Comune di Santadi, Comune di Cottanello, MiBACT, MIUR, Accademia Nazionale dei Lincei.
d. Eventuali collaborazioni con le Università
Le ricerche saranno condotte in stretta collaborazione con: École Normale Supérieure Paris, Université Libanaise Beirut, CNRS, DFG, Musée du Louvre, British Museum, i musei archeologici di Madrid, Tunisi, Algeri, Rabat, Ibiza, Zagabria, Beirut, Istanbul e Mosca, Direction Générale des Antiquités du Liban; Institut National du Patrimoine Tunis; Collège de France; Paris, Bibliothèque Nationale; Accademia Nazionale dei Lincei, Ministero Antichità Cairo, Centro Archeologico Italiano Cairo, Chicago House Luxor, Université de Lion 2, Maison de la Mediterranée Aix-‐en-‐Provence.
e. Infrastrutture di ricerca
DARIAH ERIC, ERIHS, PARTHENOS.
Area Progettuale n. 12 [Popolazione, società, scienza, cultura e globalizzazione]
a. Finalità e Obiettivi
La AP si colloca al centro delle più rilevanti trasformazioni che stanno interessando la società italiana e mondiale e intende farlo in un’ottica interdisciplinare, sviluppando le sinergie, le collaborazioni e le interazioni tra i gruppi di ricerca coinvolti. I temi affrontati riguardano le dinamiche demografiche e migratorie, le tensioni identitarie che segnano i migranti (storia delle religioni), la cooperazione e il conflitto, la criminalità e la corruzione, la salute, i sistemi di welfare e le politiche sociali, la politica della scienza, della tecnologia e dell’alta formazione, i rapporti tra scienza e società, la globalizzazione, la creazione, l’accesso e la diffusione della conoscenza e delle tecnologie dell’informazione, le rappresentazioni condivise e gli artefatti sociali, quali norme e relativo enforcement, reputazione e gossip. Non a caso le principali parole chiave della AP (migrazioni, religioni, culture, corpi, invecchiamento, cambiamento demografico, welfare, innovazione sociale, normativa e istituzionale, cambiamento sociale, società della conoscenza, peer-‐review e valutazione, informatica sociale, rapporti scienza-‐società, formazione, globalizzazione) sono al centro dell’interesse della politica e del mondo scientifico e hanno un ruolo centrale sia in H2020 che nel PNR 2015-‐2020.
Le ricerche condotte possono collocarsi su tre dimensioni: una teorico concettuale, che punta all’inquadramento teorico dei problemi studiati; una metodologica, che mira all’affinamento e all’innovazione delle metodologie di analisi; e una empirica che mira all’analisi di specifiche realtà o situazioni e che si propone la realizzazione di esperimenti di laboratorio, sul campo, simulativi e misti. In particolare, gli obiettivi mirano ad analizzare e approfondire le seguenti aree tematiche: comportamenti sociali e demografici con attenzione alle differenze di genere; dialogo, incontro e scontro tra valori religiosi, culturali e sociali differenti; comportamenti (pro)sociali, come altruismo, norme, istituzioni e relativo enforcement, reputazione e gossip; comportamenti (anti) sociali quali criminalità e corruzione; popolazione e migrazioni; integrazione sociale e politiche del lavoro; innovazione e cambiamento nelle politiche sociali; risorse umane e società della conoscenza; comunicazione della scienza ed educazione; valutazione e peer-‐review, globalizzazione; informatica sociale e dinamica delle opinioni.
b. Contenuto Tecnico Scientifico
Il CNR presenta una solida collocazione nelle seguenti aree: analisi delle tendenze migratorie, con lo sviluppo di un approccio globale che ha permesso di considerare i diversi aspetti della mobilità e i legami con la sfera demografica, sociale, culturale, economica, politica e giuridica; analisi delle politiche del mercato del lavoro e del welfare, con un approccio multidisciplinare che collega aspetti demografici, economici e sociologici; modelli dell’ordine sociale, che comprendono un’analisi di artefatti sociali e culturali quali norme, istituzioni, reputazione, sviluppati a partire da una visione micro-‐macro dell’azione sociale e adottando un approccio che unisce modellistiche socio-‐cognitive a strumenti computazionali, e cross-‐metodologico in grado di combinare modelli cognitivi, esperimenti di laboratorio e simulazioni al computer; governmentality dell’istruzione e delle politiche sociali, con l’analisi delle dinamiche di cambiamento nella scuola e nella assistenza sociale, indagati anche attraverso la pratica dell’invecchiamento attivo; disuguaglianze di genere nel privato e nella sfera pubblica; divario di genere nell’uso del tempo; violenza di genere, matrimoni forzati e mutilazione genitale femminile; analisi delle risorse umane e della società della conoscenza con un approccio interdisciplinare, con l’esplorazione di questioni trasversali quali carriere nella ricerca, divario di genere nelle istituzioni scientifiche, integrazione delle ICT nei servizi per i cittadini; analisi del rapporto tra ricerca e processo politico; analisi documentale e tecniche di previsione e costruzione del consenso per definire e validare indicatori; analisi dell’impatto della crisi economica globale sull’innovazione; ricerca sugli ecosistemi digitali per la rappresentazione delle interazioni all’interno di sistemi complessi sociali e sociotecnici.
Le attività hanno riguardato: lo studio delle relazioni tra tendenze demografiche e cambiamenti sociali con l’obiettivo di comprendere i comportamenti e fornire spunti per le azioni politiche, con attenzione alla prospettiva di genere; l’analisi delle migrazioni interne e internazionali, delle tendenze demografiche e delle condizioni di salute; analisi delle varie dimensioni del sistema di welfare, con particolare attenzione alle politiche del lavoro; ricerche sulla trasformazione dello stato sociale e l’innovazione nelle politiche sociali; ricerche su politica scientifica e risorse umane, questioni di genere, migrazioni qualificate e transnazionali,
nuove tecnologie e comportamenti sociali, archivi aperti ed e-‐publishing, l’integrazione delle ITC nei servizi sanitari e sociali; ricerche sulla scienza e la società, le conoscenze scientifiche, metodi partecipativi nel campo della scienza e della tecnologia; studio delle relazioni tra globalizzazione e innovazione; studio delle organizzazioni internazionali e dei processi di democratizzazione; studio di metodi, modelli e piattaforme per migliorare l’accessibilità dei dati e delle informazioni; studi simulativi delle dinamiche delle opinioni, della peer-‐ review e dell’emergenza e stabilizzazione della cooperazione; studi cross-‐metodologici del cambiamento e innovazione delle norme (in contesti legali e non), del gossip e reputazione. Gli Istituti più coinvolti sono IRPPS e ISTC.
c. Eventuali collaborazioni nazionali/internazionali
Su tutti i temi d’interesse della AP si è sviluppata in questi anni una rete vastissima di collaborazioni, non sintetizzabile negli spazi previsti, per cui su questo punto si rimanda a quanto riportato nelle schede degli Istituti.
d. Eventuali collaborazioni con le Università
La AP vanta numerose collaborazioni con Università italiane e straniere.
e. Infrastrutture di ricerca