• Non ci sono risultati.

7. Segni e sintomi delle patologie dell’articolazione

7.2 Disturbi infiammatori

7.2.4 Artriti infiammatorie

Le artriti infiammatorie rappresentano un gruppo di disrdini nei quali le superici articolari si infiammano; se ne possono distinguere cinque diversi tipi:

➡ Artrite traumatica: un macrotrauma ai mascellari può essere abbastanza forte da provocare cambiamenti delle superfici articolari e quindi una loro infiammazione. Il paziente riferisce una artralgia costante accentuata dai movimenti. L’apertura della bocca è limitata ed i movimenti possono essere ridotti. L’end-feel è solitamente elastico. Se è presente un versamento articolare, può insorgere una malocclusione acuta. La palpazione dell’articolazione affetta è spesso assai dolorosa.

➡ Artrite infettiva: una reazione infiammatoria infettiva delle superfici articolari può essere associata a malattie sistemiche, invasioni batteriche o risposte immunologiche. Può anche essere la conseguenza di una ferita penetrante, una diffusione infettiva dalle zone adiacenti o anche di una batteriemia successiva ad una infezione sistemica. È solitamente presente un dolore costante accentuato dai movimenti. Clinicamente possono essere associati un gonfiore dell’articolazione ed un aumento della temperatura nei tessuti infiammati. Gli esami del sangue e del liquido aspirato dalla cavità articolare possono aiutare nella diagnosi.

➡ Artrite reumatoide: l’artrite reumatoide è una malattia sistemica del tessuto connettivo dimostrante cronicità, variabilità e periodi di esacerbazione e remissione. Attualmente l’eziologia, come pure le cause delle remissioni, è sconosciuta. La caratteristica più comune è un’infiammazione bilaterale e simmetrica delle membrane sinoviali delle varie

Introduzione: segni e sintomi delle patologie dell’articolazione temporo-mandibolare

articolazioni. Sono colpiti dall’infiammazione anche i tessuti molli come i tendini, i legamenti, le fasce e i muscoli. Quando l’infiammazione si diffonde, i tessuti connettivi circostanti alle articolazioni diventano ispessiti e sensibili. A causa dei riflessi difensivi e dei meccanismi difensivi e dei meccanismi eccitatori centrali insorgono spesso splintaggi o spasmi muscolari ad aggravare il quadro clinico. L’infiammazione colpisce principalmente la membrana sinoviale dando luogo ad una sinovite cronica (con aumento del liquido sinoviale e della pressione). Le cellule sinoviali sono convertite in cellule “pannus” che rilasciano degli enzimi chiamati metalloproteinasi (collagenasi tipo I - II - III, gelatinasi, proteoglicanasi) che degradano le proteine tissutali. A livello dell’ATM le superfici articolari del condilo e dell’osso temporale vanno incontro ad erosione e nei casi più gravi subentra la necrosi avascolare.

La malattia inizia (contrariamente all’artrite degenerativa, dove la prima lesione si verifica al centro) alla periferia dell’articolazione e da qui procede verso il centro. Se la malattia insorge durante lo sviluppo, può essere disturbato l’accrescimento della mandibola. Nei casi più gravi, nell’ATM, p u ò i n s t a u r a r s i u n ’ a n c h i l o s i f i b r o s a a c a u s a d e l l a trasformazione delle cellule “pannus” in fibroblasti.

L’artrite reumatoide dell’ATM non è, di solito, dolorosa, eccetto che nelle fasi precoci. la prima fase è caratterizzata da un’edema intracapsulare con capsulite posteriore e retrodiscite. In questi casi, il paziente non può stringere i denti ed il condilo si sposta anteriormente. Se il fatto infiammatorio acuto colpisce tessuto osseo e cartilagineo prende il nome di osteocondrite. L’ostreocondrite si manifesta più spesso in giovani donne dai 14 ai 17 anni. Nella fase

acuta, la linea mediana inferiore, in posizione di riposo, è deviata verso il lato opposto. Quando il paziente tenta di aprire la bocca, la mandibola devia verso il lato affetto. Nelle fasi croniche, il condilo si erode eccessivamente, lo spazio articolare aumenta notevolmente e la fossa è similarmente erosa (a volte subentra una necrosi avascolare). Radiografie transcraniali in questi casi rivelano una fossa allargata ed ovale con un condilo piccolo, lobulato ed eroso. Quando c’è uno spazio articolare eccessivo, nell’artrite reumatoide cronica, si avverte poco o nessun dolore durante la funzione (a parte i fenomeni miositici). Esiste tuttavia un tipo osteo-artritico di artrite reumatoide cronica che è solitamente doloroso e caratterizzato da uno spazio articolare ridotto con rimodellamento periferico o progressivo del condilo con formazione di osteofiti. In questo caso potrebbe verificarsi la sovrapposizione dell’artrite degenerativa classica alla forma reumatoide.

La forma più grave di artrite reumatoide è quella giovanile, detta anche malattia di Stell. Ovviamente, in questi casi può insorgere una grave ipoplasia dell’intera mandibola e può instaurarsi anche una ipoacusia.

➡ Artrite uricemica: a volte problemi del ricambio associati ad una dieta errata possono provocare iperuricemia (gotta). Quando esistono elevati livelli di acido urico nel sangue, urati possono riscontrarsi nel liquido sinoviale e precipitare nei tessuti articolari; il risultato è una infiammazione di questi tessuti. Il dolore può essere presente o meno ed essere aggravato con i movimenti. Gli esami del sangue dimostrano alti livelli di acido urico confermando la diagnosi.

➡ Artrite psoriatica: l’artrite psoriatica si manifesta con una certa frequenza nei pazienti affetti da psoriasi. È una

Introduzione: segni e sintomi delle patologie dell’articolazione temporo-mandibolare

condizione grave che può provocare anche una completa necrosi del condilo e in minor misura della fossa (similmente a quanto avviene nell’artrite reumatoide) e può portare anche ad una anchilosi fibrosa. La frequenza di questa manifestazione è maggiore nei pazienti giovani. La patologia si manifesta di solito inizialmente con una retrodiscite e capsulite posteriore con i loro sintomi tipici e cioè: notevole dolore all’ATM affetta nel tentativo da parte del paziente di portare i denti in contatto, spostamento controlaterale del condilo nella posizione di riposo e deviazione omolaterale della mandibola quando il paziente tenta di aprire la bocca. L’apertura è limitata. Radiograficamente e clinicamente l’artrite psoriatica è quasi identica alla reumatoide.

Documenti correlati