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2. Fisiologia dell’articolazione temporo-mandibolare

2.5 Ruolo della membrana sinoviale

La membrana sinoviale è un tessuto di derivazione mesenchimale Introduzione: fisiologia dell’articolazione temporomandibolare

che si applica alla faccia profonda della capsula fibrosa, ricoprendo tutte le superfici interne della cavità articolare, a eccezione della cartilagine, del dico e delle cosiddette aree nude dell’osso subcondrale, comprese tra l’inserzione della capsula e la cartilagine articolare. In condizioni di normalità è rosea, liscia, umida e rettilinea, ma può estroflettersi in piccole sporgenze digitiformi: i villi sinoviali. Alcuni di questi villi si proiettano nel lume della cavità articolare, formando pieghe e frange festonate. La membrana è interposta tra il sistema vascolare della capsula e la cavità articolare: l’assenza di una membrana basale ne condiziona varie caratteristiche morfologiche e funzionali. La membrana sinoviale è costituita da una membrana limitante detta intima che poggia su un tessuto subsinoviale, o subintima, molto vascolarizzato, in continuità con le c o m p o n e n t i c o l l a g e n e d e l l a c a p s u l a . N e l l a m a t r i c e extracellulare del’intima si riconoscono da uno a quattro strati di sinoviociti: i cosiddetti sinoviociti di tipo A presentano caratteristiche macrofagiche; i sinoviociti di tipo B caratteristiche di tipo fibroblastico e infine quelli di tipo C con caratteristiche intermedie. I sinoviociti secernono numerose sostanze nell’ambito del fluido sinoviale, comprese alcune glicoproteine di matrice come la fibronectina e la laminina, probabilmente responsabili dell’ancoraggio delle cellule della matrice, fibre collagene di tipo I e III, proteasi e loro inibitori, interleuchina 1. In particolare, la s i n t e s i e l a s e c r e z i o n e d e l l ’ a c i d o i a l u r o n i c o , d e i proteoglicani e della LGP-1 (o lubricina) sono state attribuite ai sinoviociti di tipo B.

La membrana sinoviale svolge numerose importanti funzioni Introduzione: fisiologia dell’articolazione temporomandibolare

nell’assicurare il corretto rapporto posturale e funzionale delle componenti articolari, garantendo la normale fisiologia e la dinamica di tutte le articolazoni diartrodiali. Queste funzioni sono principalmente rappresentate da:

✓ produzione di liquido sinoviale, per dialisi del plasma sanguigno, associata alla produzione di numerosi costituenti molecolari di liquido stesso;

✓ non aderenza nei confronti delle formazioni intracavitarie. Numerose teorie sono state proposte per spiegare la non aderenza della membrana sinoviale nei confronti delle formazioni intracavitarie. La fibronectina, ampiamente rappresentata della membrana limitante o intima, oltre a garantire l’aderenza reciproca tra le cellule intimali della membrana sinoviale e l’impermeabilità della matrice extracellulare nei confronti del liquido sinoviale durante i movimenti articolari, sembra parimenti garantire la non aderenza sulla superficie della membrana sinoviale stessa. Le catene di fibronectina contengono inoltre particolari domini con notevole affinità di legame nei confronti dell’acido ialuronico, normale costituente del liquido sinoviale nonchè lubrificante per eccellenza della membrana sinoviale e delle strutture articolari. Il legame dell’acido ialuronico con le catene di fibronectina presenti sulla superficie intimale della membrana sinoviale. Per spiegare la non aderenza superficiale della membrana sinoviale si ricorre a un’altra spiegazione, che vede nei continui movimenti articolari la causa della rottura si qualsiasi legame si possa stabilire tra la superficie della membrana sinoviale e la membrana sinoviale stessa e tra la membrana sinoviale e le strutture all’interno della cavità articolare. Altri autori spiegano la non aderenza

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della superficie della membrana sinoviale sulla base delle particolari caratteristiche elle popolazioni cellulari della membrana limitante: queste includono la grade capacità fagocitica attribuita principalmente ai sinoviociti di tipo A, deputati a eliminare i prodotti di rifiuto dei condrociti, rimuovendoli dalla cavità articolare. Infine, anche la collagenasi prodotta dalle cellule dell’intima potrebbe essere coinvolta nel fenomeno della non aderenza della membrana sinoviale;

✓ produzione di una bassa forza frizionale tra le strutture articolari e tra le superfici della stessa membrana sinoviale: se paragoniamo la membrana sinoviale a una guarnizione deformabile si può capire come questa consenta un’ampia varietà di posizioni dei segmenti articolari, permettendo cambiamenti sia delle strutture articolari che della pressione intrarticolare. I villi sinoviali che individualmente si proiettano, anche a grande distanza, nella cavità articolare permettono l’adattamento ai cambiamenti di posizione. La bassa forza frizionale propria della membrana sinoviale durante i movimenti articolari è garantita inoltre dall’omogenea superficie tissutale della membrana sinoviale e dalla lubrificazione delle superfici articolari che avviene per mezzo del liquido sinoviale e dei componenti surfattanti ivi presenti (acido ialuronico, lubricina, lubrificante della membrana);

✓ diffusione dei fattori nutritivi per i condrociti. I fattori nutritivi, per raggiungere i condrociti, devono diffondere attraverso la parete endoteliale dei vasi subsinoviali, la matrice extracellulare della membrana sinoviale, il liquido sinoviale e, infine, attraverso la matrice extracellulare

della cartilagine articolare. La diffusione attraverso la parete endoteliale dei vasi subsinoviali è facilitata dalla presenza di capillari fenestrati. La parete endoteliale limita inoltre la permeabilità della membrana sinoviale nei confronti delle proteine, mentre la matrice extracellulare della membrana sinoviale limita la permeabilità nei confronti delle molecole con basso peso molecolare. La permeabilità attraverso la matrice extracellulare della membrana sinoviale è dovuta all’assenza di una membrana basale tra la porzione intimale e la porzione subintimale. Una volta raggiunta la superficie intimale della membrana sinoviale, i fattori nutritivi raggiungono i tessuti articolai per mezzo del liquido sinoviale e diffondono attraverso la matrice extracellulare della fibrocartilagine articolare aiutati dai movimenti articolari;

✓ eliminazione delle scorie prodotte dalle cellule della cartilagine articolare. La membrana sinoviale partecipa anche alla rimozione dei prodotti di rifiuto dei condrociti che diffondono attraverso la matrice extracellulare della fibrocartilagine nel liquido sinoviale. Questa funzione viene espletata dalle vescicole, dai vacuoli pinocitici e dai lisosomi secondari contenuti principalmente nei sinoviociti di tipo A. Inoltre l’eliminazione del materiale di scarto presente all’interno della cavità articolare avviene attraverso gli spazi interposti tra le cellule dello strato intimale della membrana sinoviale attraversi i linfatici drenanti la cavità articolare per mezzo della compressione meccanica che si verifica durante i movimenti articolari, mantenendo in tal modo la pressione osmotica differenziale.

Nell’ATM, durante lo spostamento del condilo mandibolare, la Introduzione: fisiologia dell’articolazione temporomandibolare

membrana sinoviale, con il tessuto retrodiscale da essa ricoperto, riempie il vuoto formatosi a seguito della traslazione anteriore del condilo, sia attraverso l’espansione delle trabecole della membrana sinoviale, sia attraverso la dilatazione del plesso venoso del tessuto retrodiscale, grazie al riarrangiamento meccanico tissutale cui sono sottoposte queste strutture. Allorquando il condilo ritorna nella posizione di riposo comprime il tessuto retrodiscale provocando la fuoriuscita del sangue e del liquido contenuto rispettivamente nei vasi sanguigni e nelle trabecole della membrana sinoviale. L’espansione, la contrazione e il riarrangiamento meccanico della membrna sinoviale, dei vasi, delle trabecole e del tessuto retrodiscale sono garantiti dalla presenza di fibre di elastina che ne favoriscono la deformabilità. Questo fine meccanismo risulta essenziale per lo svolgimento di tutte le altre funzioni.

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