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COINVOLGIMENTO SOCIALE N° Indicatore Risposte possibil

4. durante gli spostamenti e la permanenza nelle località, il turista non svolge solo un'attività di consumo di beni e servizi, ma si trova ad

3.1.3 Le asimmetrie informative

Le conoscenze incomplete o parziali del fenomeno turistico comportano spesso scelte inefficaci, inefficienti o addirittura contro producenti rispetto ai fini preposti.

“Le informazioni sul mercato hanno principalmente lo scopo di ridurre l'in- certezza e di correggere le eventuali distorsioni che possono essere cau- sate dalla presenza di informazione imperfetta e incompleta, come quelle che nella teoria economica sono definite asimmetrie informative.”61

Ridurre queste asimmetrie è dunque uno dei ruoli di un Osservatorio turi- stico.

La Antonioli-Corigliano ne individua all'interno del turismo due di notevole importanza a cui noi aggiungiamo una terza:

1. La diversa informazione nell'interazione tra turista ed operatori loca- li.

2. La diversa conoscenza sul mercato tra operatori concorrenti. 3. La scarsa informazione del settore pubblico

L'asimmetria fra turista ed operatori locali ha una duplice valenza. La pri- ma è quella che riguarda l'informazione a disposizione del turista. Egli si trova quasi sempre a comprare un servizio da consumare in un altro luo- go. Questo comporta che non abbia quasi mai certezze sulla qualità del servizio in senso assoluto e sulla relativa corrispondenza ai propri bisogni. “L'assunto di fondo della teoria economica che il consumatore è sempre perfettamente informato su ciò che acquista e che il prezzo ne costituisce

il veicolo di informazione si è sempre rivelato irrealistico”62, questo assun-

to si dimostra ancora più fallace nel settore turistico, visto che l'incertezza è dovuta alla trasposizione spaziale e temporale del bene da acquistare. L'operatore locale invece conosce bene il prodotto che vende. Anch'egli è però in una condizione di asimmetria informativa: non ha idea di chi sia il turista e delle sue esigenze, ma più in generale non sa se ci saranno turi- sti o meglio quanti saranno. Inoltre non sempre è direttamente responsa- bile della commercializzazione del proprio prodotto per cui non conosce neppure approfonditamente le modalità con cui questa avviene.

La seconda asimmetria è praticamente una costante del mercato turistico: tutti gli operatori, visto lo sviluppo dei mercati internazionali a livello glo- bale, non possiedono mai tutta l'informazione, ma generalmente ne pos- siedono in misura e qualità differenti gli uni dagli altri. Le scelte vengono così effettuate quasi sempre in una carenza d'informazione che spesso porta alla sostituzione del metodo scientifico con il metodo intuitivo. Pur cioè sapendo che la conoscenza del mercato è una variabile strategica si procede senza neppure studiare in maniera adeguata l'informazione che si ha a disposizione.

La terza asimmetria riguarda il settore pubblico e la collettività nel suo in- sieme. Spesso cioè la capacità attrattiva turistica è un bene pubblico, na- turale e non rinnovabile. Questo significa fra la domanda e l'offerta la me- diazione non è solo la qualità del servizio effettivamente venduto, ma an- che il tipo di risorsa che costituisce la capacità attrattiva della località turi- stica. Ecco allora che chi opera nel turismo non vende tanto il proprio pro- dotto, ma offre servizi complementari per il godimento del bene principale. Mentre la capacità attrattiva di un museo dipende dalle capacità di quel 62 ibidem

museo di avere opere importanti, la capacità di un hotel dipende molto dal luogo in cui si trova; gli operatori hanno cioè una rendita di posizione; una asimmetria nella qualità dei servizi offerti, l'insoddisfazione del turista allo stesso modo difficilmente sarà limitata al solo servizio ma si riverbererà in maniera globale; sarà l'intero contesto ad essere valutato allorché si tire- ranno le somme e quindi sarà la qualità complessiva dell'area ad essere messa in gioco. Organizzare questa qualità richiede conoscenze molto più estese ed approfondite che negli altri casi.

Chi però fa le scelte sono gli operatori pubblici che pertanto si trovano a dover avere informazioni sulle risorse, sul mercato degli operatori e sulla domanda. Chiaramente questa è un quantità di informazione enorme. Pe- raltro alcune politiche saranno inefficaci se non ci sarà collaborazione con i privati, occorre sempre un'ampia collaborazione con l'offerta e anche con la domanda.

Per collaborare con l'offerta occorre stabilire in maniera condivisa delle re- gole, riuscire a convogliare gli sforzi dei singoli in una direzione comune. La difficoltà di collaborare con la domanda è palese: la domanda non è espressa sempre dagli stessi soggetti, questi variano, non sono identifica- bili a priori e non possiedono organi rappresentativi eletti. Ecco allora che studiare la domanda nei suoi caratteri peculiari ed informare preventiva- mente in maniera corretta diventa uno dei pochi modi per governare que- sto rapporto e far sì che abbia ricadute positive sul territorio.

La teoria esposta del titolo dell'abitante è peraltro essenziale per provare a costruire una domanda nota. Se difatti le politiche fossero volte a costruire abitanti, si ovvierebbe al problema di trovarsi ogni volta di fronte ad una domanda sconosciuta. Questo comporta chiaramente un ruolo attivo delle località nella definizione degli abitanti non stanziali. Fare politiche per la

costruzione degli abitanti significa cioè avere la possibilità di incidere su quelli che saranno i turisti di domani piuttosto che attenderne in maniera passiva (come spesso accade) l'arrivo di qualcuno. Da una concezione del “purché arrivi” ad una concezione dello “scegliamolo”. Si badi bene, que- sto non significa che spariranno i turisti ed i turismi “cattivi”, significa solo che si cercherà di promuovere quelli “buoni” a scapito dei primi. In gene- rale in una località con una qualche capacità attrattiva il numero delle per- sone transeunti è molto più alto di quello degli abitanti; tra tutti coloro che arrivano avremo perciò una buona possibilità che ve ne sia una percentua- le adatta, che noi stiamo cercando. Il ruolo dell'Osservatorio sta nel dare al decisore politico la capacità di riconoscerla ed avvantaggiarla nella sua permanenza, per gettare le basi per la costruzione nel tempo di un titolo di abitante.