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2. Il Neoruralismo e la ‘voglia di campagna’

2.1 Gli aspetti economico-social

Le motivazioni che spingono un individuo allo spostamento in campagna a fini residenziali sono molteplici. Innanzitutto a questa scelta può spingere la ricerca di una casa a prezzi più accessibili di un alloggio in città: molto spesso l’abitazione in campagna con annesso giardino costa come un appartamento in centro, se non anche meno. E’ possibile inoltre scegliere la campagna per motivi logistici, in quanto le vie di comunicazione sono meno trafficate ed è più facile raggiungere luoghi nevralgici e di snodo come caselli autostradali ed aeroporti.

Uscendo dalla sfera della motivazione puramente economica ed avvicinandoci a quella sociale, il cittadino che si sposta in campagna cerca di soddisfare un bisogno di sicurezza e tranquillità: è cresciuta la percezione di una sempre maggiore delinquenza ed è nata la sensazione del rimanere intrappolati senza vie di fuga che hanno condotto l’individuo alla ricerca di spazi meno urbanizzati e popolati. E tuttavia anche nel contesto della campagna non si è esenti dal timore: si sono venute a creare delle gated communities102, delle comunità chiuse, con case circondate da alti muri, dotate di allarme e videosorveglianza, cani da guardia e di proprietari sempre più inclini al possesso del porto d’armi per difesa personale103.

Ma in realtà, la vera motivazione principale alla base di questo contro-esodo è la diffusione di una nuova cultura dell’abitare che vede la casa singola con orto e giardino come un ambiente

102 “Comunità residenziale chiusa rispetto all’esterno (da gate, «cancello, barriera»), che si configura spazialmente come enclave, area avente caratteristiche peculiari e differenti rispetto a quanto la circonda” http://www.treccani.it/enciclopedia/gated-community_(Lessico-del-XXI-Secolo) - consultato il 15/09/2016

103 Eclatante in questo senso fu il duplice omicidio in villa dei coniugi Pellicciardi, ad opera di tre malviventi stranieri, nel comune di Gorgo al Monticano, in provincia di Treviso, nel 2007. A fare scalpore la violenza delle sevizie subite dei coniugi a cui seguì un furto che fruttò solamente 20 euro

http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/treviso-coniugi/fermati-3-stranieri/fermati-3-stranieri.html - consultato il 15/09/2016

41 sia domestico che lavorativo. La crescente possibilità di lavorare da casa, grazie alle nuove

Information Technologies, e la pratica sempre più diffusa della coltivazione di un piccolo orto

per autoconsumo, ridanno, in parte, una dimensione lavorativa all’abitazione in cui si risiede, anche non trattandosi – ed è qui la novità – di una prima casa, bensì di una seconda. La moda della seconda casa è un altro stimolo allo spostamento in campagna ed è vista, appunto, non più solo come luogo di villeggiatura e riposo, ma anche come luogo in cui praticare delle attività diverse da quelle che si praticherebbero in città, come la cura dell’orto e del giardino.

La campagna assume quindi una connotazione post-produttiva: una campagna senza agricoltura e, per inverso, un’agricoltura senza campagna104. Nelle aree rurali si vive e si spende il proprio tempo libero, anche attraverso attività e pratiche connesse da sempre alla campagna (basti pensare al possesso di animali da cortile) che tuttavia sono svolte con un obiettivo diverso da quello tradizionale: gli animali sono considerati come ‘da compagnia’ ed il massimo sfruttamento nei loro confronti si limita alla raccolta delle uova delle galline, ad esempio. All’opposto, la trasformazione dell’agricoltura che l’ha condotta ad avere sempre meno bisogno della campagna: l’allevamento intensivo è circoscritto all’interno di luoghi chiusi, mentre determinate coltivazioni vengono effettuate in serra o, se all’aperto, sempre con l’ausilio di strumenti e prodotti sempre più avanzati, e di fatto artificiali.

Le problematiche legate agli aspetti sociali di questo fenomeno sono collegate anche agli aspetti paesaggistici. La ricerca di uno spazio di fatto privato in campagna, che si esprime nella casa singola con giardino ed orto rigorosamente cinti da siepi e mura, comporta un’estraneazione dell’individuo dal contesto che lo circonda. Le persone acquistano un lotto

104 “Increasingly dependent on the ‘upstream’ supplies and the ‘downstream’ demand, a farmer on such a commercialized farm may reach a stage where resembles a spacialized assemly-line worker or a

technician-entrepreneur rather more than his peasant predecessors” in T. Shanin, Defining peasants: essays

concerning rural societies, expolary economies, and learning from them in the contemporary world, Basil

42 di terreno ma non condividono il territorio105, portatore di un suo retaggio culturale e sociale che rischia di venir perso. Con la chiusura nel proprio ambito privato viene a mancare la partecipazione alla comunità, così tipica delle vecchie comunità rurali, e di conseguenza un’assenza di identità – la cui ricerca peraltro è inserita tra le motivazioni di un movimento verso la campagna, ma forse sbandierata ormai solamente come un ideale irraggiungibile. E’ un processo di densificazione rurale che vede l’aumento di una residenzialità diffusa e a bassa densità abitativa e che comporta la perdita delle connotazioni peculiari delle aree rurali – i campi, i filari di alberi, le strade bianche, i fossi ecc. –, connesso al più ampio fenomeno di

urban sprawl106.

Nonostante il fenomeno frequente del recupero di vecchi rustici di campagna, appartenenti alle generazioni precedenti, motivato da un vantaggio economico – costa meno dell’appartamento in città – ma anche da un ‘ricongiungimento’ alle radici famigliari ed un recupero, come già detto, dell’identità famigliare, il rischio è quello di creare un’area sospesa a metà strada tra natura e cultura, tra campagna e città, senza essere pienamente né l’una nell’altra, mescolandone le pratiche, gli stili di vita e le abitudini107, una città diffusa, una nuova realtà non più contenuta entro dei limiti spaziali definiti, ma sparsa sul territorio, con la conseguenza di perdere irrimediabilmente i caratteri essenziali di un paesaggio rurale centenario.

105 J.-D. Urbain, Paradis verts. Désirs de campagne et passions résidentielles, Paris, Payot, 2002

106 “Urban sprawl is basically another word for urbanization. It refers to the migration of a population from populated towns and cities to low density residential development over more and more rural land. The end result is the spreading of a city and its suburbs over more and more rural land. In other words, urban sprawl is defined as low density residential and commercial development on undeveloped land”

http://www.conserve-energy-future.com/causes-and-effects-of-urban-sprawl.php - consultato il 16/09/2016 107 V. Merlo, Voglia di campagna. Neoruralismo e città, cit., p. 172

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