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SITUAZIONE SANITARIA

4.5. Aspetti normat

4.5.1 La legislazione mauritana in termini di igiene delle

carni

La Mauritania, come paese islamico, segue anch’essa i precetti della macellazione a fini religiosi seguendo i rituali tipici di queste popolazioni (Corrò, 2012).

Attualmente, in Mauritania, vi è una presa di coscienza da parte delle autorità competenti nei riguardi della tutela dei consumatori e delle esigenze dei mercati, sia per il mercato interno che d’esportazione. Ciò ha portato all'adozione del Code d’hygiène (Codice di igiene) e del Code

de l’élevage (Codice dell’allevamento) oltre che alla firma di un accordo

con l'OIE per la modernizzazione della legislazione veterinaria (Lemine, 2012). La normativa attualmente in vigore in Mauritania sulla macellazione delle carni e sulle operazioni ad essa correlate, si poggia

sul Decret 95.153 del 26 gennaio 1965 portant règlement de l’inspection

sanitaire et de salubrité des produits alimentaires d’origine animale, destinés à l’alimentation humaine (J.O. du 26 janvier 1966) (che

stabilisce l'ispezione e la sicurezza dei prodotti alimentari di origine animale destinati al consumo umano). Questo decreto si riferisce a tutti i prodotti alimentari destinati al consumo umano contemplati nella cultura mauritana, ed in particolar modo all’ispezione delle carni di dromedari e piccoli ruminanti. Il documento tratta in forma essenziale tutti gli elementi riferibili all’ispezione delle carni, comprendendo anche le disposizioni dell’autorità competente sul riconoscimento delle strutture in cui si svolge la macellazione e sulle pratiche svolte al di fuori dei macelli autorizzati, pur non entrando nello specifico di quali debbano essere i requisiti delle stesse strutture.

L’attribuzione della qualifica di “boucher” (macellaio) è definita nell’ambito del Décret n° 72-122/PR/MDR «fixant les conditions

d’attribution de la carte professionnelle de boucher» (sulle condizioni

d’attribuzione della licenza di macellaio); a partire dal 1 gennaio 1972 l’esercizio della professione di macellaio è consentito solo a persone che siano titolari di una «carte professionelle» (licenza) rilasciata dall’amministrazione (art. 2).

Può esercitare la professione di macellaio, colui che durante le operazioni di macellazione segua i precetti dell’Islam. Le imprese di macellazione possono impiegare solo personale qualificato (art.3).

La “carte professionelle de boucher” viene rilasciata solo secondo particolari prerequisiti e documentazioni (art.4) dal Gouverneur du

district de Nouakchott e dai prefets (dal governatore del distretto di

Nouakchott e dai prefetti) (art. 5). La licenza è soggetta a rinnovo annuale; nel caso di mancata osservanza dei precetti dello stesso Decret e dei precetti islamici, potrà essere ritirata dall’autorità competente, (art.6).

L’impianto sanzionatorio e le modalità di applicazione del Decret 95.153, sono state aggiornate all’interno dei più attuali Décret n° 2007.064 del 13 marzo «fixant les conditions de contrôle de la qualité et de respect des

normes des produits destinés à la consommation humaine et animale » e

la Loi n° 2010-003 del 14 gennaio «relatif à la normalisation et la

promotion de la qualité», che apportano nuove condizioni di controllo dei

prodotti destinati al consumo umano ed animale.

4.5.2 I controlli di frontiera

Per garantire un elevato livello di qualità e sicurezza alimentare a disposizione dei consumatori, la Direction de l’Elevage è impegnata nel rafforzamento dei sistemi d’ispezione e di controllo delle Derrate di Origine Animale (DOA) ai posti d'ispezione frontalieri (Lemine, 2012). A questo scopo sono aperti al porto e all'aeroporto di Nouakchott due posti di controllo veterinario (con Arrêté (Decisione) n° R670/MDRE du 07 avril 2000, portant ouverture de deux bureaux d'inspection et de

contrôle sanitaires vétérinaires des animaux et produits animaux entrant sur le territoire national par le port et l'aéroport de Nouakchott -

sull’apertura di due uffici di ispezione e controllo sanitario veterinario degli animali e dei prodotti animali in entrata sul territorio nazionale tramite il porto e l’aeroporto di Nouakchott); questi controlli vengono effettuati dagli agenti del Service de Législation et Contrôle Vétérinaire della Direction de l’Elevage. L’attività ai posti d'ispezione frontalieri consiste in un controllo di tipo documentale e fisico sui prodotti di origine animale importati. Se viene riscontrata un’anomalia, l’ispettore esegue un campionamento per le successive analisi di laboratorio. Esistono anche altri tre uffici tra Nouadhibou e Rosso (elevage.gov.mr). Non sono stati ritrovati dati ufficiali sulla situazione dei controlli di frontiera nella Regione Tiris- Zemmour (Di Lello, 2014). Qui, giornalmente arrivano presso i recinti del mercato del bestiame di Zouèrat, animali provenienti dalla capitale, Nouakchott, e dalle regioni più a nord, dall’ area sub sahariana, soprattutto dromedari e pecore. Questi giungono attraverso il deserto, viaggiando su auto o camion destinati al trasporto di persone, oltre che di beni di prima necessità. Non è possibile verificare l’origine esatta di questi animali, ma soltanto

primi mesi del 2015, la Mauritania ha chiuso le frontiere a est con il Mali a causa degli episodi di Ebola che hanno colpito questo paese (reuters.com).

Sul versante opposto che, si affaccia sull’oceano Atlantico, non sono presenti dati sul trasferimento di animali via mare (elevage.gov.mr). Si rendono quindi possibili gli scambi con le regioni Sarahwi20, a nord-

ovest, e quelle con l’Algeria e con il sud del Paese; sia con le regioni meridionali mauritane che con Senegal e Mali. Nella Regione Tiris- Zemmour gli animali non viaggiano con un documento che ne attesti la provenienza, non è previsto un sistema di anagrafe del bestiame, ne tantomeno un passaporto e non vengono effettuati “controlli su strada”. Gli animali, come verrà descritto in seguito, a volte sono identificati con dei marchi a fuoco a livello del collo o con altri segni distintivi utili agli allevatori per distinguere gli animali nei pascoli comuni (Camara, 2014). Non esiste un vero e proprio sistema di controllo transfrontaliero sul versante mauritano della wilaya di Zouèrat, data anche la scarsità di personale sanitario. Ci si affida ai controlli effettuati all’origine, ad esempio a livello dei principali paesi esportatori, quali Marocco e Senegal (dotati di un sistema veterinario più strutturato). Questo rimane un punto debole del sistema relativo agli scambi nazionali ed internazionali (Di Lello, 2014).

I territori da percorrere sono sabbiosi ed incerti e le distanze da coprire sono a volte anche fino ai 1000 km, come per esempio per raggiungere il confine nord. Il mezzo a disposizione del personale veterinario, è un pick-up, non tropicalizzato, che non consente lunghi ed impegnativi spostamenti. Questo rende ancora più incerto il sistema di controllo del bestiame e delle relative malattie trasmissibili (Camara, 2014).

20 CAMPI PROFUGHI a sud del Sahara sotto controllo della RAST, territori ancora contesi con il

CAPITOLO 5

NORMATIVA

5.1. L’ispezione delle carni in Italia prima del Pacchetto