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ASPETTI TECNICI E DIMENSIONALI-­‐PANEL DELLE GESTIONI DI RIFERIMENTO: DATI GENERALI

Innanzitutto chiariamo che, in questo paragrafo, sulla base dello studio condotto dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, intendiamo come “gestori” tutti i soggetti che, «in virtù di qualunque forma di titolo autorizzativo,

gestiscono il servizio sul territorio, inclusi i Comuni che li gestiscono in economia»

(cfr. art. 2, punto 2.1, delibera 347/2012/R/idr). Di conseguenza, basandosi su questa definizione, è stato precisato che i soggetti giuridici gestori del panel di riferimento sono 268 e alcuni di essi operano in più Regioni e/o in più ATO, per un totale di 285 gestioni. Nelle tavole suddivise per Regione, tuttavia, sono stati elaborati i dati di 284 gestioni ed è stata esclusa, per motivi di confrontabilità di dati forniti dall’Istat con le

altre regioni, quella dell’ATO interregionale Lemene44.

Nella tabella 5 è indicata la distribuzione geografica del panel di gestori che è stato esaminato, precisando in quanti ATO sono presenti i gestori stessi e mettendo tale dato in relazione con il numero totale di ambiti esistente nelle diverse Regioni, per avere un’indicazione del grado di copertura del panel. Dal momento che la maggior parte dei dati elaborati non sono di recente aggiornamento, si è ritenuto più coerente fare riferimento al numero totale di ATO previgente le nuove delimitazioni definite dalle recenti leggi regionali.

Una prima caratteristica che emerge è quella dell’eterogeneità dei soggetti inclusi nel

panel, che riflette la disomogeneità esistente sul territorio nazionale. La tavola 6,

infatti, evidenzia la numerosità della popolazione residente e il numero di comuni serviti dai gestori, suddivisi per tipologia di servizio fornito (distinguendo tra servizi di acquedotto, fognatura e depurazione). Il dato medio suggerisce dimensioni gestionali piuttosto ridotte, sia in termini di popolazione sia in termini di comuni serviti, pur riassumendo dati di gestioni ampie (fino a 4 milioni di popolazione residente servita e 288 comuni) e di entità micro-dimensionali (con un minimo di 23 abitanti residenti per il servizio di fognatura). Confrontando il numero medio degli abitanti serviti dalle

                                                                                                               

44  Studio  condotto  dall’AEEG  sulla  base  dei  dati  forniti  dai  gestori-­‐Relazione  annuale   sullo  stato  dei  servizi  e  sull’attività  svolta,  31  Marzo  2013.  

gestioni dei singoli servizi contenute nel panel con quello degli ATO, emerge una significativa difficoltà a creare aggregati seguendo criteri di prossimità territoriale che potrebbe essere parzialmente temperata con l’integrazione di alcune attività.

Tab. 5

La tavola 6 riporta il grado di copertura del panel, pari al 55% della popolazione totale per il servizio di acquedotto e al 43% per il servizio di depurazione, con percentuali ancora più ridotte di copertura dei comuni serviti. È da notare tuttavia che in particolare i dati sulla depurazione e sulla fognatura risentono di una copertura infrastrutturale del servizio che non ha ancora raggiunto la totalità del territorio nazionale.

4. Stato dei servizi idrici

252

Una prima caratteristica che emerge è quella dell’eterogeneità dei soggetti inclusi nel panel, che riflette la disomogeneità esistente sul territorio nazionale. La tavola 4.5, infatti, evidenzia la numerosità della popolazione residente e il numero di comuni serviti dai gestori, suddivisi per tipologia di servizio fornito (distinguendo tra servizi di acquedotto, fognatura e depurazione). Il dato medio suggerisce dimensioni gestionali piuttosto ridotte, sia in termini di popolazione sia in termini di comuni serviti, pur riassumendo dati di gestioni ampie (fino a 4 milioni di popolazione residente servita e 288 comuni) e di entità micro-dimensionali (con un minimo di 23 abitanti residenti per il servizio di fognatura). Confrontando i valori medi degli abitanti serviti dalle gestioni dei singoli servizi contenute nel panel con quello degli ATO,

REGIONE GESTORI

DEL PANEL

ATO IN CUI I GESTORI DEL PANEL FORNISCONO

IL SERVIZIO

ATO PREVIGENTI ALLE NUOVE DELIMITAZIONI EX LR

Piemonte 29 6 6

Valle d'Aosta - - 1

Liguria 15 4 4

Lombardia 122 10 12

Trentino Alto Adige - - -

Veneto 9 4 8

Friuli Venezia Giulia 6 4 4

Emilia Romagna 11 6 9 Toscana 7 4 6 Umbria 3 2 3 Marche 18 2 5 Lazio 7 4 5 Abruzzo 7 3 6 Molise 4 1 1 Campania 16 4 4 Puglia 1 1 1 Basilicata 0 0 1 Calabria 2 2 5 Sicilia 27 7 9 Sardegna 0 0 1 TOTALE 284 64 91

Fonte: Elaborazioni AEEG su dati dei gestori.

Distribuzione geografica del panel di gestori di riferimento

TAV. 4.4

sembra emergere una significativa difficoltà a condurre processi di aggregazione gestionale fondati su criteri di contiguità o prossimità territoriale, che potrebbe essere parzialmente temperata da processi di integrazione per linea di attività (rilevabili dal numero di gestioni leggermente superiori a quello dei gestori).

A corredo delle informazioni tecniche, la tavola 4.5 riporta il grado di copertura del panel, pari al 55% della popolazione totale per il servizio di acquedotto e al 43% per il servizio di depurazione, con percentuali ancora più ridotte di copertura dei comuni serviti. È da notare tuttavia che in particolare i dati sulla depurazione e sulla fognatura risentono di una copertura infrastrutturale del servizio che non ha ancora raggiunto la totalità del territorio nazionale.

  46  

Tavola 6

Nella figura 7, invece, sono rappresentati i gestori del panel per classi di popolazione residente servita, con la dimensione delle sfere che indica il numero di gestori che rientrano nella corrispondente classe di popolazione servita.

Dal grafico emerge come la gran parte dei gestori del panel sia di dimensione

molto ridotta (servendo meno di 5.000 abitanti), e come solo cinque gestori per i

servizi di acquedotto e fognatura e tre gestori per il servizio di depurazione servano

più di un milione di abitanti.

Le medesime conclusioni possono essere tratte sulla dimensione delle gestioni misurata in termini di comuni serviti, come risulta dalla figura 8: la maggior parte

4. Stato dei servizi idrici

Statistiche descrittive delle gestioni del panel

TAV. 4.5

Fonte: Elaborazioni AEEG su dati dei gestori del panel.

POPOLAZIONE RESIDENTE SERVITA (ABITANTI)

ABITANTI EQUIVALENTI SERVITI (A.E.)

COMUNI SERVITI

ACQ FOG DEP DEP ACQ FOG DEP

Media per gestore 124.224 116.046 138.240 227.776 12 12 16

Max 4.060.595 3.981.387 3.972.744 6.097.386 283 286 288

Min 31 23 79 106 1 1 1

Grado di copertura

del panel 55,0% 46,0% 43,1% 38,0% 34,7% 35,4%

Nella figura 4.3 sono rappresentati i gestori del panel per classi di popolazione residente servita, con la dimensione delle sfere che indica il numero di gestori che rientrano nella corrispondente classe di popolazione servita.

Dal grafico emerge come la gran parte dei gestori del panel sia di dimensione molto ridotta (servendo meno di 5.000 abitanti), e come solo cinque gestori per i servizi di acquedotto e fognatura e

tre gestori per il servizio di depurazione servano più di un milione di abitanti.

Le medesime conclusioni possono essere tratte sulla dimensione delle gestioni misurata in termini di comuni serviti, come risulta dalla figura 4.4: la maggior parte delle gestioni del panel serve un unico comune, mentre solo due-tre gestori (a seconda del servizio fornito) sono presenti in più di 100 comuni.

Gestori del panel per classi di popolazione residente servita

FIG. 4.3

Fonte: Elaborazioni AEEG su dati dei gestori del panel.

117 116 71 24 28 19 8 6 6 63 45 39 46 36 47 5 5 3

0-5.000 ab. 50.001-100.000 ab. 500.001-1.000.000 ab. 5.001-50.000 ab. 100.001-500.000 ab. oltre 1.000.000 ab.

delle gestioni del panel serve un unico comune, mentre solo due-tre gestori (a seconda del servizio fornito) sono presenti in più di 100 comuni.

Par.  1.7  

CONCLUSIONI  

Dopo aver analizzato ed argomentato le caratteristiche principali del settore idrico italiano, mi è parso doveroso trarre delle conclusioni riassuntive.

Innanzitutto, dalla nostra ricerca, è emerso quanto le imprese multi utilities siano state messe in discussione; molte imprese locali, negli anni, hanno preferito tornare a concentrarsi su business specifici abbandonando così, l’idea dell’integrazione dei servizi.

Un ulteriore punto che emerge è la debolezza delle imprese del Sud e delle Isole che mostrano performance peggiori rispetto a quelle localizzate nell’area settentrionale del Paese.

Abbiamo affrontato anche il tema delle infrastrutture legato a quello della tariffa poiché, proprio quest’ultima, rappresenterebbe la fonte primaria di finanziamento

ipotizzata, con l’88% circa degli investimenti da coprire45.

Ancora aperto, e al centro dei dibattitti, è l’aspetto legislativo: in particolare, il referendum del Giugno 2011 ha stabilito che la risorsa acqua deve rimanere un bene pubblico. In merito, sono in corso dei veri e propri scontri fra chi amministra questo bene primario e chi di fatto non crede che sia gestito in modo efficace, efficiente e

                                                                                                               

45  Gruppo  Intesasanpaolo,  Servizio  studi  e  ricerche  e  SRM,  Febbraio  2013   4. Stato dei servizi idrici

254

Gestori del panel per classi di comuni serviti

FIG. 4.4

Fonte: Elaborazioni AEEG su dati dei gestori del panel.

Acquedotto

Con riferimento specifico al servizio di acquedotto, la tavola 4.6 sintetizza le principali grandezze tecniche e dimensionali del panel, evidenziando il dato medio, il valore minimo, quello massimo e la deviazione standard.

Oltre alle grandezze già commentate nel paragrafo precedente, si evidenzia una notevole eterogeneità anche per gli altri parametri considerati (popolazione fluttuante, lunghezza rete, utenti totali e domestici, volumi di acqua fatturati e consegnati). Si osserva inoltre la differenza tra numero di utenti e popolazione servita (residente e fluttuante), che deriva sia dalla presenza di utenze non domestiche, sia dalla numerosità dei nuclei familiari, sia, infine, dalla circostanza che l’utenza domestica non coincide sempre con l’unità abitativa laddove il condominio abbia stipulato un unico contratto con il gestore.

Una considerazione merita anche la differenza tra i parametri del volume d’acqua fatturato e del volume d’acqua consegnato alle utenze, che evidenzia un diffuso utilizzo della fatturazione

per minimi impegnati, già da tempo non ammessa per l’utenza residenziale, ma solo per altre tipologie di utenti.

Un dato non riportato nella tavola è quello relativo alla numerosità dei contatori e alla percentuale di contatori dichiarati non funzionanti: in media i gestori hanno dichiarato che solo il 3% dei contatori non è funzionante, ma con situazioni ampiamente diversificate, comprendenti una maggioranza dei gestori che dichiarano di avere tutti i contatori funzionanti, fino a giungere a un caso di non funzionamento pari al 98%. Questi dati, sia pur da assoggettare a tutte le necessarie verifiche e ad approfondimenti, unitamente alle considerazioni che riporteremo nel successivo paragrafo sulle perdite di rete, supportano l’esigenza di controlli specifici sull’efficienza e sull’efficacia dei sistemi di misura attualmente presenti sul territorio nazionale.

La tavola 4.7 riporta le medesime grandezze medie della tavola precedente, suddivise per regione, indicando il grado di copertura

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 1 2-10 11-30 31-50 51-100 oltre 100

numero di comuni serviti Acquedotto Fognatura Depurazione

razionale. Rimane comunque marcata la frammentazione del sistema idrico italiano, con una prevalenza della formula delle società in house, con la quale la gestione del servizio viene direttamente assegnata a un gestore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO  2  

La  corporate  governance  delle  aziende  idriche:  letteratura  e  

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