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RamIRO

,alcunicorsari.1 precedenti,

»*

Ram. Sposa

!...

Che

miro!....

Oimè!...respiraappena,..

(Pausa.)

pah.accosta» osiadElvira. ) L’annunzioinaspettato L’haprivatadicensi.

Ma

tu.... (aLauri. )

Lau.

Non

ci hopensato,

pah. a Ramiro.)

M>

iovi ave* purdettodinon venir

é presto...

Ram.

Ah

1eh’«gn* indugioornaimisirendea molesto.

Sposa ••••

^ «

pai. Colàsirechieseledoniaita.

(Fabrivo;Ramiroeleduedonne trasportano El-virainun appartamentocontiguo. AÌnqansor du-rante questascena saràrimasto in unlatotra le bracciad'Alì.)

S

C E N A

XV,

Alì, Almansor.

Al).

Signor

••ft

Al.

Dove

sonio!

Al).

Deh

!1’almatuasmarrita

Ornai rinfranca. Vieni a respirarealtrove.

Al. Agitato.... confuso....

Dove m

1aggiro? ....doveì....

Alì. Usciam.Quali vicendeunsologiorno aduna!

Vieni, bendegnooggettodi

men

crude!fortuna.

(Almansor,sostenutodaAl),partedallatooppa* stoaquellodoveèstataportataElvira,)

Finedell'attaquarto.

ATTO

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ATTO QUINTO.

49

SCENA PRIMA.

Ma,

Laura

,Fabrizio.

I**.1V±A

,via, chemale hofattoi

Fab. Unacosa diniente!

Imparaastarealmondo,sciocchissima, imprudente.

Nel darlebuone nuoveci vuoldell’accortezza; Più cheil dolor,può nuocere Feccessod’allegrezza.

Lau.

Ma

forse

Don

Ramironon venneinquestoloco?

Fab.

E

dettoio nont’aveadi trattetelo unpoco?

Signornò,per dispetto volestiquiscortarlo.

Ma

quandoioparlo teco,almuro,alventoio parlo.

Se all’impensatagioia Elvira soccombea?

Sefossemorta?eh?

Lau. Ioquesto noisapea

.

Ma

giànoialtredonne siamsimiliallegatte,

Non

simuore giammai, seil nasononsi batte.

E«£.Ucieltisalviilnaso.Peraltro,il pregherei

A

scorciarti lalinguaunpalmoeditasei.

Lau. Grazioso!

Fab. Chiacchierina!....

Ma

zitto,giunge Elvira Unitaalcaro sposo.

Lau.

Ed

Almansor?

.Fab. Sospira.

SCENA

II.

Elvira, Ramilo,

Isabella.I precidenti.

Ttv.

(Consorte

amato!unsognomisembratuttavia,

Dopo

tantasventura,tantafortuna mia.

Qualprodigiodelcielo aquestoseatirende?

Lau.Sì,diteci.. .

Fab.

Ma

taci

.

Fa, *

Dopo

rievicende,

D

* Di

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<?>

ATTO

Diriabbracciarti,osposa,credutoiotionavreit

Nelterribilconflitto,incui periròi miei, 10soltrovailoscampo. Alfiancomio pugnava 11fidoAlonso mentre all’arrembaggiostava Ilnemico naviglio. Cadesti immota alsuolo:

Estinta ioticredei;mi tolse i sensiilduolo.

IntantodellanaveAlonso sventurato Preseil comando,ecaddeio'vecemiasvenato*

E/v.

Misero!-f

ab. Oracapiscol’equivocoaccaduto;

limorto comandantefosteda ognuncreduto, itf*.Lodealciel, sietevivo;dunquesiapace a’morti, Ita.Qta d’entrambiil coreappieno si conforti.

Elv,E’vero;i^ciel propizioarespirar c’invita.

Ra.

Ah

!sì,questomio corerinascea nuova vita.

Faf>.{Piango di tenerezza')

R

a,

Ma

do?’ èilvirtuoso,

!

IlmagnanimoBei?Sondi mirarloansioso.

Elv.

Dovè

Almansor?

R

a,

: Dov’

è

l’illustremio nemico.

Che

undìsul

Tago

amai qua!prediletto amico/

fateeh’ iopossaalui rendermercè.

E

ab. (Ilmarito

Tornò da’campi elisi,edeglisen’èito.)

Ha. Chi maicrederpotea1’ospitenuonel Bei!

Lau,Che lolasciastestare,signore,iovidirei,

E

ab.Zitto. (SottovoteaLaura.)

Lau. Cose... meravigliose

.

E

ab.Veldiròio. Quest’oggiilBeisisentemale...

Male...che...

Ma

sopmedico:soilmale quantovale, Ra.

Ed

appagar nondegp.io,nè possoildesìimio?

Eh.

Fotriast pur..,

(e

Fabrizio.

) ^

Fab. Intendamichi può,che m’intend’ io. Ita.S’avanza alcuno

.

Fab. E’ Alì

.

Eh.

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QUINTO.

Ètv. Sentiam checosadice.

Ra

.Dunque Almansor..;

Fab. ' Peroravederloavoinonlice.

D’Almansorrecelate,signoramia,l’amore.

(Sottovoce*)

SCENA

IH.

All seguitoda

Omar

eda due mori che recanosopra duebaciliunfinimentodigemmeper

Elvira

ed

unariteaspada per

RaMiro,

edagli schiavi europeiliberati.1 precedenti.

•'///.IPRANCHI,ilvoler s’ascoltidavoi delmiosignore.

Colànelvicin portoprontelenavistanno, Che ver1’Europain brevelevelespiegheranno.

Quant’èd’uopoal viaggioogninaviglioaccoglie;

Ivi ritrovereteleavoi rapitespoglie.

Propizioèil vento;almareitene pur.

(

CU

europeis'inchinanoepartono.)

Alì. Signora,

Inpegno d’amistadedelprencechev’onora, Queste

gemme

aggradite

.

tau.

E

per noinoncr

ènulla?

Fab.Ehi morditi la lingua:

Che

testadicoculla!

Alì.

Un

compensoal valorein questaspadaabbiate.

(

A

Ramiroeh'è inattodiparlare.) Tuttoancornon vi esposi; adunque m'ascoltate.

Vuole Almansoreh1entrambiorgitealporto.

’Ka.

Ah

Jpria

Deggio alsuo piè...

Elv. Vederlo,equindi...

Fab. Sotto voceadElvira.) Andatevia.

Ubbidirviconviene. (

Ad

altavoce.) Isa.sottovoce.)

Andiamo

,padroncina;

La prudenzalovuole; andiam verlamarina.

Ra.

Ma

di tantifavori,orqualmercè ...

Al). < Mercede

Ilmiosignorrtdrt brama;obbedienzaeichiede.

(Breve pausa.

)-Ra.Ilsuovoler s’adempia;

ma

sappiailtuosignore,

D

2

Che

<

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52 «•

-.ATTO

Chementreio midiparto,grato quirestailcare

Elv. Lamiariconoscenza,finch’io rimangain vita, Lararasuavirtudeavrònelsenscolpita. Diteglicheildestino...

No,

nongli diteniente, (Pronunziaqueste parolein modo che Ramironon

possaascoltarle.

)

Solprestategli aita... Egli,per

me

dolente, Forse...

Ma

dove mai trascorre illabbromio?...

AD

,velraccomando. ..Voim'intendete«.«Addio.

«(ParteconRamiroeconIsabella, seguitida'due morico'doni.)

SCENA

IV.

Ali,Fabrizio,

Laura

,

Omar

.

^.(Rr

virtù,perbellezza,donnafatai!potea

Almansornon amarti!) Fab.

% (Su questolido Enea

,

Giustailcantordi Manto,lasciòlabellaDido; Ora Dido siparte

,erestaEneasullido.} Lau.Chebrontoli f*a'denti?

Fab.

Ma

taci,mogliemia.

Signor,digrazia,diteci:andardobbiamo via?

Seguirdobbiam ladamae.ilcavalieri

Mi.

, Se vuole,

Resti FabrizioaTunisi.

Fab.

Non

facciopiùparole;

Del Beistaròal servizio.

Mi.

Misero!d'uopo avrà

D'aita,diconsiglio,nelsen dell’amistà.

X<r«.Oh!io fatòdituttoperfarlorallegrare;

Socantar,soballare,in finso

Fab. Chiacchierare.

Om.

Ma

perchèmai vuolperdere colei eh’ egliamatanto?

Ali. Perchè pura virtudeèilsuoprimiero vanto.

Lau. Vedetelo:dolenteeglicolàsiaggira.

Ali.Vanne,edallapartenzafachesiaffretti Elvira;

Nuocerpotrial’indugio.

(Omarparte.)

SCE-t

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*

Q.

U

I

N T O.

5)

SCENA

V.

Al), Fabrizio,

Laura.

Irab.

Eoli

sistrugge iopianto.

Lau. Poverino!è buono.

Al). (

Mi

scoppiailcor. . .

Ma

intante Sevacillassemaiinluitantacostanza?

Setuttavianutrisseun’ombradi speranza,

E

rivedervolesse...Alsuopentirlavia : S’impedisca.DelBeilagloriaègloriamia

.

Z<*«.Alì pensafrasi. (Sotto voctaFabrizio. ) Fai. sottovoceaLaura.)Ben,lascialopensare

.

Lau.(Curiositàmisprona;lovogliointerrogare.) Signore,achepensate?

Al).

A

te,figliuolacara;

Penso,chediparolegiammai timostriavara

.

Fab.Anzi,èprodigaasegno,che perderialatesta Riserbandolalingua.

Lau. Che maravigliaèquesta!

~ Finalmenteiosonfemminacheparla,sissignore}.

Ma

cheallabbroloquacesempre rispondeilcore.

Non

fomaleanessuno.

Ma

tantecene stanno

,

Che

parlano pochissimo,

ma

fanno, fannoe fanno.

Fab.

A

lmansorquis’inoltra.

^

.

Al).

AI

suo doloreinbraccio .

Ritornòl’infelice.

Lau.

Eh

!

Amore

èunbricconaccio.

Alì.Taci.

Lau.

Oh!

nonparlopiò.

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\}4

ATTO

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