I
J
®^
1)1
-
L’ AFFRICANO GENEROSO,
COMMEDIA IN CINQUE ATTI ED IN VERSI
D
I*
GIOVANNI SCHMIDT LIVORNESE,
,t \
DEDICATA
*
A L
S IG.N O R
• *
.•*
GIUSEPPE DE-MARINI,
*DISTINTO ATTORE COMICO*
NAPOLI»
Dalla
TipografiaFlautina.
è >
\
GIU
.
AL SIGNOR
'•
i •.
•
!
'
SEPPE. DE-MARINI.
Xl
tesserequi
gli elogj delprimo
tra iprimi comici
attoriitaliani,sarebbe, lo stes- • so
che
ripeterequanto
lanostra
Italia dice di voi, e
quanto spande
di voiper ogni dove
laFama}
ilvostro nome adun-
% •
que non ha
d*uopo
deliamia penna
}
que-
staha
d’uopo
bensì delvostro nome
,ed è per
ciòche
ilpresente mio lavoro
v*in- titolo.« - *
.
... *
l , <•
Giovanni Scumidt.
A
aIN.
I - * »
k
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INTERLOCUTORI
ALMANSOR,
Beidi Tunisi.«
DON RAMIRO,
npbilespagnuolo,militare,DONNA ELVIRA,
suamoglie, ALI', primoministrodelBei.FABRIZIO,
medicoitaliano,LAURA
,suamoglie,ISABELLA,
camerieradi DonnaElvira,OMAR, Agà
delleguardie,SOLIMANO
,corsaro.Guardie delBei
, *
Corsari
.
Schiavinegri ,
Schiavi europei
.
Lascenaènellevicinanzedellacittàdi
T
urtisi, epro- friamente alBardo,soggiorno delBei, in una sala conterrazzoinfondo,dacuisiscorge parte della città edilmareindistanza.L’ÀF-
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5
L’AFFRTCANO GENEROSO.
ATTO PRIMO.
a
SCENA PRIMA.
„ AlI,
Omar.
Alì.T’accheta,
Omar.
Sivede,enon misembrastrano,Che
inmateriad’amorenonseicheun, affricano .Tuttociòche sorpassaquelchetuamente intende.
Qual rara maravigliaal
sommo
tisorprende.Estimi stravaganza1'amor delnostroBei
,
Perchè daluidiverso,
Omar,
troppotu sei.A
variare avvezzo ledonne atuodiletto, InAlmansorcondanni unostinatoaffetto.
Piuttosto ilcompatisci,e ilgran
Macon
ringrazia,Che
d’ essereunabestiaconcessea te lagrazia.
Om.Bestia?
Ma
tumioffèndi.Al).
Ma
se lasofferenzaMi
fai scappardavvero.Om. Bestia! E’ un impertinenza.
Al).Vii,rientrainte stesso,rispettailtuopadrone,
E
tidiròcheseiunuom
piendiragione.Om. Dunqueperchèin luibiasimoun amorosofoco,
Natocolàin Europa,ornaiqui fuor di loco,
Poichél’amatadonna,che tantoilfapenare.
Separano daluileimmenseondedelmare;
Dunqueperchè desiderovederlo sollevato
Da
unumormalinconico, cheilguidaa brutto stato, lo misaròunabestiaìAl). Desiderareilbene,
*
Omar,
delsignor nostro,soltantoa noiconviene;Non
biasimardobbiamoseun importunoamore,A
3 PerDigitizedbyGoogle
6
ATTO
Persuadisavventura,impressogli ènelcore.
Tu
mi potrai risponderechealuinonmancailmodo
<Ondepotersi scioglieredasì molestonodo;
Che
di beltàpur molteilsuosoggiornoabbonda,Che
ancodisuuilgenereèi’Affricafeconda;Che
sceglierpuòfraqueste quellachepiòglipiaccia,Che
unafiammanovellatalor laprimascaccia.Omar,
mi appongoalveroiChedici?A
pròdelBei Cosìrisponderesti?O/n. . Così risponderei.
Alì.
Oh
quante volte,amico,gii diediuntalconsiglio!Non
passaundì,chesecol'usato stilripiglio.Eranpiù lunescorsedi’ei nonvedea lesoglie Diquelserraglio incui rarabeltà siaccoglie.
Fatima hanome;alBei,perfargli
sommo
onore, Qualprelibatodono,mandollailGranSignore.Ventiannicompie appenalagiovane gentile, Biancaqùal giglio,erossaqualrosain su l'aprile;
Gliocchiduestellesembrano, lelabbradi rubino, D’avorio•!denti
;in
somma
,tutto è inleiperegrino.Ne'serici lavorinonv’hachi lapareggi; Nel vederlafralealtre nonfiacheilcoreondeggi, Giacchélesuecompagne, non privedi vaghezza, Deggionoafòrzacederlenelpregio dibellezza.
Un
giorno,a gravestento,indussiilmestosireA
visitarlaschiava:cedettealmiodesire.Pressoilserraglioattesi conanimoansioso, Sperando daquelvoltoeffettoportentoso.
EsceAlmansor; miaccosto:a
me
stendelamano;
Fatimaqualtisembraìdomandoalmiosovrano;
Ed
egli,atal richiesta,miguarda, indi sospira;Fatima, dice,èbella;
ma
non somiglia Elvira.Om.Maledettoqueldiaboloche loportòin Ispagna!
Senell’andarvagandosolquestosiguadagna, Vo’rimanermi sentiredentrolepatriemura, Dov.eTamordi certononmifaràpaura.
Ma
comemais'indusseaprenderquellavia!Alì.Credeasieheivolesse, scorrerlaBarbaria.
Diceaciascunche Algieriedi Maroccoilregno visitarbramasse*Benaltroavea disegno
.
EgH
k
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P R
IM
iO.
7 Eglisentiasi mossodalnobile pensieroDi
profittardegliusid’un popolostraniero.* VerlaSpagnaveleggia, da semplice privato , Poiché ragion voltacelasseil propriostato Sorto nemicocielo.IvicbnobrbeElvira, Dicui larimembranzamaisempre iomartiri, Orn. Perché nonrimanersidipiùcolàsul
Tago
A
sospirar vicinoalladoraraimmago?Al).Algenitor cadenteparcheAlmansorpensasse,
E
quindiilsuoritornoaTunisiaffrettasse; In fatti,appenaalsenostrinsel'amaro figlia, Quel buon vecchio monarca inpacechiusei!ciglio.Ma,
non più:d’Almaqporreilseguitosiappressa.Om.Guardalo beneinvoltafélamestiziastessa.
Alì. Lasciami. (Omar pane.)
SCENA
ifjProceduto daltuo corteggioysiavanza
Almavsor
mesto epensieroso;siedesopraunxaS,ricusa lapippaiht glivienpresentata-flaunosibiavoyecon ung'S’ocon- gedagliastanti.A
LÌs inchina,inattodi partire.SCENA
III,AlmansoK,
Alì.Al. j
A.
lì,trattienti.Lafedetua perfetta E'l'unico sollievocheil cormionon rigetta.Siedialmiofianco.Alhnein questodì festivo 11 giubbilocomune,cotantointempestivo
A
chi nonsachegemere,cessò. Quantomolesto, Ioticonfessoil vero,amatoAlì,mi èquesto Popolare,barbaricoestolidocostume _Che
fache l'uomsiprostrialBei,qual fosseunnume.
E
poi,chevai vedermiuomini ognorsoggetti,
Se schiavo sonoiostesso de’miei tiranni affetti? Al).Signor, volgonseilunechefesti anoi ritorno.
Ognun
dirivedertidesideravail giorno.'A4
IoDigitizedbyGoogle
8
ATTO
Ioforsepiùd’ognialtro unsìbeldìbramai ,
lo,chene’ tuoi verdi anniqual figlio t’educai.
Ma
che timiro appena,e,daf dolore oppresso.In teron riconoscoquell'Almansorreistesso Incuibrillarvedessi1’amenitàsulciglio Pria*chedanoi sen gisse...
AL
abbracciandolo.) Ahi padremioIAli.
Mio
figlio!... .Piangi!
M.
Rossor ne provo;eppurfrenarnon posso Lelagrime che origine hannodaicorcommosso.Natodi maschie tempri, hnornoifecimai;
Viidebole77.ail piantad’almaviri! stimai;
Ma
pur,tanto è possefhela sortemiatirannaChe
,dime
stessoadonta,a piangermicondanna.Vergognandoaragione,d'ognunlavistaiosfuggo,
E
solfray
tue bracciainpiantoio mi distruggo.^//.Signore, fétenon-biasmo;sensibilfostiognora;
Unavirtude è questa,per cuiciascunri onora.‘ Finda’ primieri
^nri
cheareggere imprendesti D'Tunisi ilgoverno,umane»essersapestiA
segnotal,cheil popolo,insuanaturafiero, Fassi ognidìpiùmitesorto iltuo(folce impero.Solduolmidi vederti
,insulfiorirdeglianni ,
Logorarlatuavitamfraipiùcrudiaffanni .
Langueintegiovinezza,e ilpallidosembiante Deli egro corpoè indizio.
Oh
quantevolte,ohquante Fe’tuoisìcarigiorni sonoatremarcostretto!Né
fiache alcunsollievo?...Al. Mira:timostro ilpetto.
Alì.Qualcicatrice
!...
Al.
Un
ferro ...Alì.
Deh!
come...Al.
Un
ferroimpresseInAlmansortalsegno,priachealdolor sidesse.
Miralo.
Or
di’,1>oss’io qnicancellarlo mai?...Ma
di quelchenonvedi,amico,chedirai?Questamiapiaga,iltempoedunamanoesperta Furoa sanarbastanti
;l’altratuttoraé aperta ,
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PRIMO.
9E
priache saldarpossasibarbaraferita, L’amico tuo dolentemancarvedrai di vita.Del corneipiùprofondo,colei,che non haeguale, Perasprimiasventura,a
me
piantòlo strale.Ragion, dovreatrarnelo m’indussero sovente;
Ma
radicarsi addentrovie più’lsentiapungente.Chenonfeci!
ma
indarno.Alì.
Or
comeil sentrafitto...Al.Odimi.
Da
Madridad Arangueitragitto Pensai'di far,bramando veder nuova contrada.Suìl’^nrra?dellanotteedio romitastrada Stuolo'* 4* masnadieria
me
sifad’innante;Pochi seggaci homceoj
ma
core insen bastante.Costor minacciatimorte,setostoognunprosteso
Non
poneaterrail vqjto;d’iramisentoacceso; Piùcolpidipistola scarico agliempjpetti;Me
imitano i mieiservj.A
soggiacereastretti Siamodal maggiornumero;rimiroestintialsuolo Ifidi miei: rimangointanta pugnaiosolo.Vendicain partealmeno questamiadestrailsangue Diqua’meschini:uccido,equasiio cado esangue
.
Dellamasnadailresto,chespentogiàmicrede,
. Oroe
gemme
involandomi,rapido’moveilpiede.Alt,piùnon vivrei;
ma
ilcielrecommiaita,, Trattenendoquest'anima insulconfìn divita.
Con
numerosascortain quelseqtierpassavaDonna
distinta inpunto ch'io boccheggiandostava.Ridóttoatal’estremo appenaellamivide.
Che
dipietàl’uffizioco'servi suoidivide. ,Sulle feriteilsanguedi rattenerprocura, Quindinelproprio legnofarmiadagiare ha cura.
Diunnobilsuocastello,aquelsenriervicino
,
A’destrierlentamentefaprendere ilcammino».
Daliarombamitogliemedicamanoinbreve*...
Ma,
oimè!piagapiùacerbaquestomiocorriceve.Elviraco’begliocchi,pressoaimio lerroassisa.
Sento che da
me
stessohaP anima'divisa,E
selabiancamanoministramialimento,Dolce velenoailabbroapprossimarmiio sento.
Ratte due lune passano cheinquel diviasembiante Pa-
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IO
ATTO
Pascogli sguarditiroidi;
ma
sguardierarid’amante.S’ èverche incorgentile più forte èunprimo amore, Iononpotei
,nèpossopiù trarroelodalcore.
Perchè,se adogn’istante morirmiioquidovea,
E
nonpotermorire,perchè,fortunarea, Questomiocorpo miserodi rispettartipiacque?PerchèAlmansorsul
Tago
co'fidi suoinon giacque?Ma
!riserbatoiosonoatrardolentigiorni ,Senzasperarcheun'ombradi calmain
me
ritorni.
Ali,t'ènotaappienol'istoriamiafunesta;
L’amico tuocompiangi;sol questoben gliresta.
Alì.
Uom
,chediselceilcorenonabbiasifranoi ,Ha
dagemere aforza,signor,su icasituoi.Ma,
di’,l'amatadonna,chetedatedivide.Giunseasapertuafiamma?
Al. ^Jo,mai nonsene avvide.
Al miodelirio inpreda, ragione, onor,virtù Dominaronquest’alma, sebbeneinservitù.
Dell’ospitalitade,digratitudin,mai Levenerandeleggi io non dimenticai.
Inoltre,Elvira, avvintadanodoavventuroso.
Amanteriamataeradi undegno sposo Alì,condanni,ilvedo, l’ingiustafiamma mia.
10stessoneho rimorso,rimorsoio n’ebbiin pria.
Amore
....Ah!
1*amor mioscusarmiinvan presume;Ma
delfalloholapana,emipunisceilnume.SCENA
IV.Omar
,Almansor
,Alì.i \ f # 9
T \
Or».JLlforteSolimano,carcodi riccheprede,
‘A
Tunisi ritorna,* d’ inchinartichiede.Glischiavich’eiaui traggesonprivi dicatene;
Lefeciad essi togliere,onde scemarlorpene
.
Senonintutto, inparteoggi imitarvogPio 11tuocoremagnanimo.
Ai. • ' E’questoildesirmio.
*
Ah!
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V R IMO..
itAh
!'perchèmaidoveanascercoll’uomla guerra.Come
mancasser maliafunestarlaterra? (Sisente strepito.)Che fia ? . -
Om. Fra’ prigionierital femminasi-trova,*.
Che
, per farlatacere, rimedio alcun non giova*/.E’questa un’ italianadi spinobaldanzoso,
Che
verMajorcaandava unitaalproprio sposo.Solcosteinonpaventa del morovincitore ,
Mentre omin degli schiavicompreso è da timore;
E’ temerarioasegno che,. conardire insano.
Scaricatoha due pugni sulnasoa Solimano;
E
perchè suo marito videaggravardi lacci,A
piùdisei corsariellaacciuffò.imustacci.Odilacome grida?
Al.alzandosi
.
) All,tuacurasia
Che
agl’ infelicischiavimolestia non sidia .Inveir controimiserièun’empietà inaudita, Colpasimile,il giuro,non manderò impunita.
Priadi tutto,ledonne$ien rispettate;il voglio.
Io sopportarnon possoquel sìferoce orgoglio,
Checontroil minorsesso induceilmusulmano
Ad
esserdiscortese,adessereinumano.Oda
ciascunmiei cenni; tremi quell’alma audace,Che
al miovolersupremofossediostarcapace.(Parte.)
SCENA
V.Om.
Omar
,Alì.V^uanta
delicatezzaversoledonne!All,Dimmi
laverità,lapensitucosi?Noicredo. Colle femmine, che danno all’uommolestia, Siavràtantoriguardo? Perchè?
Alì Seiunabestia*
(Parte.)
SCE-
l I
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la
ATTO scena
vr.Omar.
Rst,a
?...E
sondue. Se giungeadirmelolaterza,• Sapròfarlopentire.
Con Omar
nonsi scherza.Oh
! lasarebbebellacheperledonne adesso L’autorità perdessefra’mori il miglior sesso.Tantoserbar rispetto perfemminaèfollìa;
Nacqueperl’uomlafemmina;soggettaall’uomsi stia.
Fine dfirattoprimo.
/
\
ATTO
t
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V
. ’
ATTO SECONDO.
'*SCENA PRIMA.
Laura
,Solimano.
I«».^R.endimiilmiomarito....
Sol.
Non
tivo’renderniente.Lau.
No?
tenepentirai.Sol.
' '
‘1
Femmina
impertinente! r Lau.Chesì,brutto ceffone,cheun occhio orati caccio.
Sol. lodi fartiarrabbiare ohquanto mi compiaccio!
Lau.Saipur chequestemanison fatteproprio apposta Perdarti,cómeIneriti
,rispostaaliaproposta.
Rendimicoliebigine,rendimi iiinio manto,
Altrimenti tifacciocrepareintiSichito. •
Le femmined’Italia,dimmi,conosci afondo/
Sappichepermalizianon hannouguali almondo.
10poi socertiarcani,bestiacciamusulmana,
Da
ridurtiallatómbainunasettimana.Una
parolasolachem’esca dallabocca, 11 mal’augurio sorge;guaiitese titocca!Quandomenoteicredi
,concertomio incantesimo Farò cheSolimano nonsaràpiòilmedesimo. Sol.Che intenditudifare/
Lau. (Par ch'egli abbia paura.)
Te
l’hogiàdetto,in breveridurti insepoltura*.
Sol.Eh! via,miburli...'(
Oimè
!chesguardospiritato!(Lauraloguardaattentamenteygirandoglid'intorr.o.)
Che
dicessedavvero! undìmifu narrato;QuandofuischiavoaNapoli,chevisontertedonne
Che
prendonolaformadi gatte,cagneemonne,E
che,sebenricordomi,streghesonnominate.) Finitohai diguardarmi?...(Oimè!chebrutte occhiate!) lau.V*
ben.
Sol.
Come
va bene? ^ •Lan, • Per orbasta così.
Sol,Spiegati.
•
Lau*
DigitizedbyGoogl
14
ATTO
Lau.
Non
occorre. r\
p n
Sol.
Ma
dimmialmeno,di'. . .Lau.Poverote!
Sol.
Ma
farla ... - -,Lau. Sei giunto a malpartito.
Sol.Dicilaveritàì,,
•
Lau. Rendimiilmiomarito.
Sol.
Non
posso.Lau.
Che
!non puoil(Guardandolo dinuovo, ).Sol.
Da
gaiantuora,nonposso.Lau.Galantuomoun corsaro?
Sol. ( . . .(
Ho
lospavento addosso.) Lau. Così,me
IovuoirendereiSol. Eccoachi deiparlare;
Queglièilprimoministro.
Lau. pi-tm,'
Umano
alvoltoappare.Oh
!certo egli èbuonuomo
;ilcore io già glivedo Priacheseco iofavelli.
Sol. (E’strega,sìlocredo.)
Ha
indovinatosubitod’AliI’ottimo core.) SC E N A
;II.'
3ofLÙ,un eunuconegro.Iprecedenti,
• 'i r<
Z,«.Uka
miseradonnaalvostro, piè,Signóre....yd/i.Sorgi.
Lau. Signor,sentite:Quelceffomostruoso
Mi
vuoldivisaaforza dalpovero 'mio sposo.. Sonquattromesi appenaeh' iosono maritata,
E
non ancora d’esserlo,signor, misontediata.SentadelmioFabrizio,io non avròmai pace.
Rendetelo almiopianto;daquellamanrapace.
Perpietà, iotogliere,.Chisa quaitrattamenti Soffreilpeschino!,
‘
•Alt. Donna,ticalma;invanpaventi
.
Ilmio signore,acui dièilcielo almacortese, Ha;pietà
a
deglioppressi;latua sventuraintese,
E
permio mezzo imponeatutt’ iservi suoi .*“•**
Dì
DigitizedbyGoogle
SECONDO.
' 15 Dirispettargli schiavi.Assicurartipuoi.Lau.
Ma
ilmioFabrizio...
Alì.
Dimmi:
chefudisuomarito?Set.
Da
quattromieicorsari lotengocustodito.Alì.Fa chequivenga subito...
Sol. Inbreve arriverà.
Lau.Che siatebenedetto!
Sol. Lasciatol’hoincittà,
OrdinandochealBardoloavesseroscortato
.
Alì.Udisti? (a Laura. )
Lau.
Oh me
felice! Ilcielovihamandato.Alì. Fintantoeh’ egliarrivi,incasa miastarai .
Lau. Incasavostra!... ecome? ... ,
Alì. * Sicuraivisarai
.
Non
vi sono che donne.Lau.
Ah!
ah!cosìvabene.Alì,Colà puoi daresfos:oatutteletuepene
.
Guidala
Mahamud
. (Alnegro.) Lau. •' Cheamabil morettine?!
Buonvecchio,visonserva.Andiancene, Arlecchino.
(Prendesottoal braccio/’eunucoeseco parte.) .
SCENA
III.Alì
,Solimano
.Alì.
Povera
giovinetta!Che
haspirtononsi nega.Sol.Signore,bada bene;cotestadonnaè strega'>(Parte. )
». 4
T
S
G E N A
IV.Alì
,Almansor
.Alì.
on
sochedire intenda...EccoAlmansor. Signore,Ad
emular ciascunosi affrettailtuobuon core.Lagiovane
,dicui
Omar
tifavellava-,Stantegli ordinituoi,solodi nomeèschiava
E
senoa-tièdiscarorenderleilsuo Fabrizio,Non
tantoinsopportabilealeisaràilservizioDigitizedbyGoogle
1
16
ATTO
Al.Fabriziotu dicesti
ÌE
chiémaiquesti?Alì. Dice
Ch’èmogliea untalFabrizio,ech’é periuifelice.
Al.Ebben,che aleisirenda. Elviraa
me
diceaChe
dalmaritai nodofelicitàtraea.Non
hamaivereh’ iosciolgadueanimecostanti.Al).(
Ha
sempre Elvirainbocca.Ma
l’uso è degliamanti.) Al.Omar
testémidisseche UsbckaquestespondeTorna,epiùriccapredaeglifaceasulleonde;
Ma
che innavai conflittoperdémolti seguaci,Che
gl'inimicifuronella difesaaudaci.Ilcrederesti? Duoimilaperditade'miei,
Ma
nonmiaffannamenoquelladeglieuropei.. Tuttoquest'almasentedellapietàl’effetto;
Uom
che nonsiadi-sasso,debbeprovarlain petto.Finor pace 1-ichiesia’miei nemiciinvano;
L’odioloros’accrescevie piùver1’affricano
;
E
se propongon pace, con leggetaleilfanno,Che
insopportabilforaelavergognae’ldanno.Alt.Colàfra letueguardieun prigioaiersi vede.
Al. Liberoinquestesogliefach’egliinoltri ilpiede.
(Alìparte.)
SCENA
V.Fabrizioin abitoda viaggio)
Almansor.
Fab.{
o
Escuiapio? chedicid'untuo fedelseguace?Vediaqualriodestinoun pover’
uom
soggiace!Un
giorno Medicina, Chimica,Chirurgia,. Botanicanonsolo,infinoAnatomia
S’inchinavan,dicendomi: Viva Fabrizioilbravo!
Nelpassar,gliospedali finmi diceano:schiavo...
Ahi!misero Fabrizio1persortetuaspietata, Schiavo pur tropposei,el’Hannoindovinata. ) (Almansor facennoaFabrizio d'avanzarsi.)v
Fab.(
Oh?
chisarà?...Sivada, lomicredea cheilBei Ricevermidovesse;ma
qui v'éunsol.. .) Al., . _ Chisei?
T’
avan-DigitizedbyGoogle
SECONDO.
*7 T’avanzapur.F
ab. (Qual voce!)Al. Sei tu forseilconsorte
Diquellagiovinetta?...
Fab.'
Oh
ciel!Al. Chivedo!
Fab.
^
I
Oh
sorte!Al.
M’
inganno!Fab.- (Desso.'...) Voi!...
» Rakfiiinfi*I
tab.
Da’ masnadierferito!...
Al. ' • Iostesso.m
Oh
lietoistante!Fabriziotu!...
limercante
Vienial mio sen...
Fab. Traveggo!
Alm.
Oh
miobenefattorePer Elvira,perte,trattodauntier malore...
Ma
qualpropiziasorteaTunisi tiguida?Fab.Chiamatelapiuttosto sortebriccona,infida.
Perpietà,liberatemi datanti manigoldi.
Essi non solmi tolserolalibertade, 1soldi,
Ma
finlamoglie....Ah
Laura!...Chi saquella meschina!...10socheinqueste muraque’mostri dirapina
,
TestéV hanno condotta....
...
. ,A
Al. Respira; cheiltuofato
Non
è,cometicredi, cotanto divietato.
Fab.Dispietatononè!Signor, cheditemai!
Udite: a'rapitori miamoglie reclamai
, Appunto jeri1*akro,e dilegnateunfracco Ebbi inrisposta,a guisadipresedi tabacco.
Al. (Crudi1)Respira, dico;fìapago ogni tuo voto.
Fab. Quia Tunisi? Noicredo,nonsontantodevoto Tragentesìferoce.
Al.
v
Umanitàsionora,
Siapprezza lagiustizia tragli africaniancora.
Di’,saitu chison io?
Fab,
Un uomo
dibuon fondo,*11sol fraquanti rrovansi maomettani almondo.
.In Ispagna più mesiiov esperimemai
B
Al-' r
i
DigitizedbyGoogle
18
ATTO
AHor
cheleferite,signor,vimedicai.di.Sai tuqual èilmiogrado?
Fab. Quello dimercatante.
di.Sotto privato aspettoio ticomparvi innante.
Sappi,miobuon Fabrizio,cheilcielo a
me
procura Dicompensartiilmodo d’ogm pietosacura.Fab. Fateeh’ io parlialBei:altrodavoinonchiedoJ
Mi
dicon chesia buono.
di. Vedilo.
Fab. Ov’è? Noivedo.
v
Qui nonv’è alcun.di. T’inganni.Guardami,ehiosonquello.
Fab.
Oh
!scherzar voivolete ;eh!via,signormiobello.di.Ti rassicura,amico.
Da me
tuttootterrai.Fab.Sogno!vaneggio forse!...11Bei!...
Che
ditemai?di. Olà!
SCENA
VI.Omar
, 1precidami.Om.
Sire.
sFab. (
Oh
Stupore!..E
fiach‘ iobene intenda?) di.Quanto aguest’uom sitolse, chesubitosirenda.Om. Vadoaparlar colRais.(Questi saràil marito Diquellalinguacciuta.) (Parte.)
r i" -
SCENA
VII.Ajlmansor, Fabrizio.
di.
J Xa,
distupir finito?( Fabrizio
/
inainoci hta;dlmansorgliporgelamanoelorialza.) *
Fab.
Ah
!signor .../perdonate....Felicimiecatene, Setanto miprocuranoinaspettato bene!Lasciate eh’io vibacila
man
dlt ‘ * '-* •
No,
noi vogl’io.A’tuoi pietosiufficinondebboilviver
mio?
Ebbcn,dinuovoabbracciin
me
V amicogrator
IIDigitizedbyGoogle
\ .
SECONDO.
l9 Ilbeneficoamico.Lungi umiltà.Tuo
stato Vedrai cangiar;dischiusi titianoimiy
tesori; Liberosei; tiservano,setihannooffésoimori.Inquestareggiaimponi:tuttoa teha concesso.
Fab. Dal
sommo
miostuporenon sono ancor rimesso....Anima
generosa! . .Al. Abbandonarmi,iospero,
Non
mivorrai sìpresto.Fab. '
#
•-
Nemmeno
per pensiero..Al. Sì, Fabrizio,ilmiocore had’uopodiconforto;
lomi ritrovo,ahimisero! in tìerdoloreassorto.
EaAChe
midite,signore?O
mè! che avetemai?/N Al. Qualèlamiasciagurain breveascolterai
.
Parlamipriad’Elvira,di quell’almagentile,
Che,
pervirtù magnanima,non ha,nè avràsimile.Che
fa,tostopalesami,lamiabenefattrice.Colsuodilettosposo vivetuttorfelice?
Fab. Saranno cinque mesi eh’ iosondalei partito ,
E
lalasciaicontentacoigiovine marito.Di rivederbramoso1’Italiaed iparenti,
Caco
de’donisuoi,spiegailevelea’venti. ,InMajorcapromisi dirivederla ungiorno Allor chedalia patriaiofattoavrei ritorno.
Al. InMajorca perchè?
Fab. Perchè governatore
Dell’Isola,il sapete,d’Elvira èilgenitore;
/ Ed
ivi coilosposoinbreveellaneandava Perrivedereilvecchio,ch’ambo colàinvitava.Ionondovevainpatriaalungofardimora;
Ma
questocorea untrattodi Laura s’innamora;• Lachiedo,
me
lasposo,ein capoa quattromesi InAncona m’imbarco;quindijfncorsarcihapresi...Ma
ditemi,signore,che fudellamiasposa? Al. Sradi donneincustodia;divederti èbramosa.Fab.Stafra ledonne?E’ benelasctarvelaanche un poco.
Ella, cheperparlare hanellalinguail foco, * , Potràinciarlepassarsela.Spiegatemifrattanto
Qualsia lavostrapena;servirvia
me
havanto.Al. Ionon ho pace.Amore...
M
assisti,o son perduto.Fab.(Diavolo!èinnamorato,edeggiodargliajutu?}
B
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20
ATTO.
Sieteamante.? edichi?
Al. »
Tu
la conosci,amico;Bensaitudi chiparlo,se ilnomesuo nondi.a.
Ellaè l’idol cheadoro,per leisol vivoin doglie.
Fab.( Oh,*cospettodi Bacco!parlassedi mia moglie?) Al.Giovane, bella,amabile,oltreogni dir, modesta.
Fab.
(Che
dubbio!sissignore,lamiaconsorteèquesta.) Al.Dicorsensibilissimo.
Fab. (E’dessa...
Oh me
infelice\)Al.Mansueta,prudente,parla solquando lice,
Giammai dalvago labbrononesceunsoloaccento
,
Selaragion noidetta.
Fab. * (Gir»di poppail vento.
Lauraè rabbiosa;ciarlaperdodici persene,
E
,queleh'èpeggio,ciarlat«lorsenza ragione.Respiro:mingannai.)
Al.
Ma
rumisembri astratto.Fab.
No;
coll’originale iocopfondea ilritratto.Ma,
ditemi,di grazia,dichi parlatevoi?Qui nonconosco donne.
Al. Infonderminonpuoiì
D’Elviraioti favello.
Fab. -' (
Che
granchio chehopigliato! ) Al.Inme
vedi d'Elvira1 amante desolato.Predad’amor,non posso togliermialcrudoartiglio.
Deh!
l'amistàmi rechiconfortooalmenconsiglio.Che
deggio far?deporne ognipensieroornai?E
ciòti sembrafacile?Ah!
non meldir,no,mai.Sinoalrespiroestremo miè forzal'adorarla;
Morird’ affannoèforza,eanco morendo,amarli, .Privarsiil solein priavedraidelproprio ardore,
Che
smorztr misiadatolafiammachehonelcore.(Cavandosi dalpetto ilritrattod'Elvira.)
Suquestabella
immago
,miapena emiodiletto, L’alma'infelicee amanteesalerò.Fab. C Cospetto!
Non
soloincor,,ma
in testailcrudo-amorIo assale.Da
medico d’onore,èdisperato ilmale.Che
fardovrò?ritnedioalcuno qginonv7ha.)SCE-
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SECONDO.
ai*
SCENA
Vili.Omar
. Iprecedenti.Om.
Signor
. .Al.
Non
hounmomentoda starmiin libertà.Disbrigati.
Che
vuoiì »Om. Colànella meschita,
Orchel’oraèopportuna,il gran Dervis t’invita.
'Al. Vadasi.
Omar,
sepremeatela graziamia.Fachequest’europeo daognunstimato sia.
Inluideltuo signore vediunamico. Addio.
(
A
Fabrizio.) CirivedremSCENA
frapoco. (Parte.IX.) .Omar
,Fabrizio.Om.
Sei
medico?*Fab. Ilsonio.
Om. Detto mi fu.Giungestimolto opporrunfranoi.
Abbiam
ditebisogno,ede’rifhedj tuoi.Fab.Son qua
.
Om. Quale sventura! •
'
Fab. Dirvuoideltuopadrone?
Om. Oibò?delmio dolorebènaltraèlacagione.
Fab.
Omar
,ti spiega.Om. Cadde..
.
Fab. Chimai?
Om. Cadde ammalato
Il cavallodelBei;nessunl’harisanato.
Vieniafargli unavisita.
Fab. .
Dimmi,
dilettoOmaro,
Fra icortigiandelBei ci stanessunsomaro?Om.
No,
signor. ,Fab.
Che
peccato!Om. Perchè?
Fab. Sanarpotrei
L’infermo; esepercaso,
Omar,
malatosei,Con
unamia ricettatispiccioin unmomento.Om.Obbligato.(•Eglièunfurbochevàiealmen percento.) Finedellattoseconda.
.
B
3AT-
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*2
ATTO TERZO.
SCENA PRIMA.
Elvira,
Isabella,corsari.1sa.
1^^[a,
via,ci vuoi coràggio, amata padroncina;Confidarenel ciclo,ilciel tuttodestina.
In mezzoalladisgrazianon manchianoi costanza.
Chi saì forserisplendeun raggiodisperanza.
Almansor,chequi regna,èumanoegeneroso.
Dicesich'abbiadatoun ordin rigoroso Perchéstenrispettati iprigionieri suoi ,
E
massime ledonne.Siamdonneio evoi;Rispettate
«remo,
lospero,in questemura.E’talvoltaminore ilmal chelapaura.
Elv. Sapreitanto disastrosoffrirconalmaforte, Semecodividesse ilacci H mioconsorte.
Ma
di luipriva inquestebarbare,infausterive...Ah
!forse...ohtristaimmagine!Ramiropiùnonvive.ha..
E
sempreilmalpeggiorevorretefigurarvi?Cessate,miasignora,cosìditormentarvi;
Sperate...
Elv.
E
come mai dar locoallasperanza?Dopo
il funestocaso, che piùsperarmiavanza?Terribilesciagura! pococamminsull’onda Mancavaa noipergiungerealiabramatasponda.
Quandoquest’empia genteanoisifad’innante;
Tuona
il cannone..Oh
dio'chefierissimo istante! ,Dicederealnemicoil mioconsortesdegna; Eccoferocepugnadiquadi làs’impegna;
L’usode’ sensi ioperdo, e quel che accadde poi Intieramenteignoro.
Ma
tu...ha. Svenni convoi
.
Altrononso chequandoriapersigliocchialgiorno Que’bruttissimiceffimistavanod’intorno,
,
E
suleggieranave, chiamatasaetti a,Mi
vidi, al vostrofianco,condottain Barbaria.• Elv.
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T E R Z O.' L
23 Elv.Ma
diRamiroalcuna novella...ahi!Pinfelice«;Ira.
£
ritorniamda capo.Elv. Notivive,ilcormeldice.
Isa.Il miodiceilcontrario,e nonisbagliamai
.
Elv.
Mi
costornullasanno? (Accennandoicorsari.)Ira. Invangl’interrogai. ,
Mi
disseroeh’ è d’uoporitorniquellanave Comandatada Usbek,coluichecife’schiave...
Ma
zitto;alcunsiavanza.SCENA
II.All.
Leprecedenti .'ufi).
Che
umanità*A
voifanotoilBeiIo spronaapròdeglieuropei;
Che
ilvostrostato abbiettononèqual vi credete,Che
inseenrtàfranoiil tempopasserete Finchépervoid’aspettolasorte appiennon cangi, .Col rendervid’Europa... Giovane,perchè piangi?Elv.Ilpiantoa
me
conviene.ufi). Parla
.
Isa. . , La poverina
Prognostica,piangendo, lasuatotalruina.
Teme
sentirlanuova che ilcaro suomanto, rMercèi vostricorsari,pugnando,siaperito .
lo coraggiolefo,eda sperarlaesorto.
Elv. Incarità,signore, ditemi vois’èmorto.
Al).
Ma
tuchisei?Mi
sembrinon volgar donna.
Elv. < Iosono
D’illustresangue.Ilcielopietosoa
me
fe’dono Delmigliorefragliuomini.Infine,iosonlasposa Del comandante Ispano, cuil’alma generosa Fecea’vostri piraticaracostarvittoria ...Oh
per l’alme bennate talorfunesta gloria!...Ma
diremi,ven prego,diluinovellaalcuna Finorquigiunse?Al). Ignoroqual fula suafortuna;
Ma
inbreve anoifìanota.Ipassi miei frattanto, ' Donne,seguirvipiaccia.Rasciugheraiquelpianto^B
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24
ATTO-
Figlia,nondisperare. licielo,e spessoavviene*
Quandoil crediamnoimeno,sgombra danoilepene.
Elv. Ah.!voi miconsolate.
Ita. • (Chebarbarescoumano! )
Elv. Cielo,deh!fach'iopossanon lusingarmiinvano.
(Partono«)
SCENA.
III.Fabriziodecentemente vestito.
F
oco.signorFabrizio,stancal'avversasorte;Liberosiete,e fattogiàmedicodicorte.
OfFronsia voi danari,rendonsi avoi|lespoglie*
E,
perpiùcontentezza,vi rendonolamoglie.Lamoglie?...lol'amo,è vero;
ma
pure, a dirla schietta, Sempre cucitaal fiancoionon vorrei Lauretra.Appena mi ha vedpto
,hachiacchieratoasegno
*
Da
rormentargli orecchiancoadun uoradi legno.Qiandoladonnaègarrula,oh! la sarebbebella Se percent’ annialmenoperdesse la favella.
Ma
ffiesarà delnostrobeneficoAlmansorte? Dall'amoroso lacciochi lopuò maidisciorre?Ne
'hopietà. Percurarlointantamalattia, Ci vorrebbel'antidotodellafilosofia.Ma
questaal gicrnod’oggi innoi poco prevale,E
taloraconfondesi colfisicoil morale.Poichésuccedespessoche all’uomd’animo torpo
Ed
infermodi core,Vogliamcurareil corpo.Filosofiadi radocolmedicars’accoppia,
E
perciòlericetteil medico raddoppia.Crescesoventeil maleelasperanzacala.
L’ammalatopatiscee Iospezialesciala.
SCE-
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TERZO.
asSCENA
IV.Omar,
Fabrizio.E CCOIO
quicostui.) *Fab. ( Eccoquelpappagallo,
Che
voleaeh’ iotastassiil polsoadun cavallo.) Qm.(Non
loposto soffrire.Lo
vo’rimproverare )Franco, alpaesetuononsiusasalutare?
Fab. Soloco'nostrisimili usiamquestacreanza.
Om.
Ed
ionon sontuosimileìFab. C’èunpoco didistanza.
Sel’aspettoconsidero,un
uomo
mi rassembri;Sefavellart’ascolto,d'
uomo
nonhai cheimembri.Om.Sei troppo temerario. Peraltro,tale sei Perchèrti dà coraggiol’alto favordelBei.-
Fab.T’inganni;iotal non sono;
ma
sofarmi-valere Allor che uninsolentevuol farmelatenere.Om.(Sidissjmoli.)Incortedottordimedicina Nominatogiàfosti.
Fab. . IlBei talmidestina
,
Ed
orlaprimavisita fardebbo nel serraglio.Om.
Dove
stannoledonne?Fab. . Appunto. :
Om. Haipresoabbaglio.
Uominilànonentrano.Soltanto yienpermesso Agli eunuchicustodi d’averivi l’accesso.
Fab. Glieunuchialgiorno d’oggifranoi piùnonfanbene;
Quasituttal'Italiagliescludedalle scène.
Oggi laprima partesicantadaltenore; IItenorein iscenaèquelchefaall’amore.
DidoneeCleopatrasitrovano'contente D’ EneadiMarc’ Antoniochehan vocepiù possente.
Iopoi,acui naturaformò vocedibasso,
Al femminilserraglio, signor
Omar,
fo passo..» ... (Parte. ) .
SCE-
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zé
ATTO SCENA
V.Omar.
.^Jofrho
capitonullafinordiquelcheha detto.Forseup’ altrainsolenza...
Oh
!certo,ciscommetto.L’amistàd’Almansorregli dàcotantoardire;
Ma
saprò castigarlo, acostodi morire...Eccoquella ciarliera.Sì, sì,pervendicarmi, Occasion piò bellanon potea capitarmi
.
SCENA
VI.'
•
Laura
,Omar
. .Lou. vedestiasorteFabriziomiomarito?
Om.
Tuo
marito! ah ah.Lau. •
Che
risoscimunito!Infin,1’hai tu.veduto?
Om. . Lovidi.(
Or
glielascaglio.)m Lau.Dov’èì
Om. Son poch’istantieh’ èandatonelserraglio.
Lau.
A
che far?Om.
Da
Mabrucca.
Lau. , Mabrucca!...
Non
comprendo.Spiegatiunpoco meglio.
Om. ^ (Adessoglielavendo.} Lau.
E
così?via,rispondi.
Om. Mabruccaèuna donnina
Giovane,bella,amabile;ilBe>gliela destina' Inpremiodelsuomerito.
Lau. .
A
chiviendestinata.Om.
Non
capisci?A
Fabrizio; suasposaèdichiarata.Lau, Di’,malgrado lalegge delvostroMaometto,
Avresti,perdisgrazia, trincatonn bicchieretto?
Om. Donna,perquei eh’ iovedo,lenostreusanzeignori.
Averpiòd’unamoglie colpanonèfra’mori.
Lau.
Non
ètalmio manto.
Om. Eimusulmansièfatto.
*; Lau.
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TERZO.
27 Liti.Ho
capito: ubbriacosarai,senonseimatto.Om. Di’ purquello chevuoi,,pensacometipiace
;
Ma
la rivaiMabruccahai dasoffrireinpace.(Parti.)
SCENA
VII.Laura.
Duvcol... Eh.
1 via,costuivuoldarmela ad in- tendere...
Ma
,peraltro....Uh
!èimpossibile/ame
nonsi suolvendere Ilpane perfocaccia....Ma
pur,questaMabrucca....SeilBei...semiomarito...Via,taci,mammalucca.
Fabrizioio ben conosco,un
uomo
eglièposatoj Sarebbe farglitortoilcrederlocangiato....
Però...nelritrovarmi racchiusiin questesoglie.
Qual
uomo
che racquistalasuaperdutamoglie >Non
sembromtni Fabrizio....Appenadue paroleMi
disse-aboccastretta... sì,dueparolesole ....Eh
!via,Laura,vaneggi...Ma
certapulcein testa Si scacci.
SCENA
Vili. .'. - - «%
Solimano
,Laura
.Sol. (
IL
dessa.Or
voglio montarleun pòlacresta,Omar,
con pochiaccenti,midissequantobasta.) Lau.Oh
!sei qui, belcorsaro?Sol. Addio. (
Che
buona pasta!)Come
sista? v - ' .Lau. Sto bènequandomiseilontano
.
Sol.Eppur,piòchenon pensi, amico Solimano.
Lau. Graziedelsuofavore
.
Sol. (Sfrega!ti vo’acconciare-y De’pugnichemi destiiomisapròrifare.)
(Finge dipartiti.)
‘ ZtfK
1
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*s
atto
Lau.
Te
ne vai?òol. D*allegrezzaunagiornata è q«?sta}
Mustafà simarita;vadoa disporlafesta .
Lau.ChièquestoMustafà?
SoL Noisai?
leu.
Non
so chisia.Sol.F.*tal,cheperlagioja n’esultaBarbaria.
Se uninfedeleabbraccia laleggedelorofeta, E’la cittadeingiubbilo, ogni alma?ifalieta....
Ma
dalserraglio,appuntoquivieneMustafà.
Lau.
Non
vedo che Fabrizio.Sci. (Buono!)
* Lau. Egli viendi là'
(
Uh
!meschinellame
!)Sol. * (-Crepa.)Buon dì,ragazza.
. (Inattodipartire••) Lau.Fabrizio!
. (
Ad
altavoce.)Sol. retrocedendo.Zitto; zitto...Sei divenutapazza?
ChiamaloMustafà. Chifattoèmusulmano, -
Lasciailnomeprimiero.(
Oh
bravòSolimano! ) Lau.Ei musulmanoISol.
Ma!
. Lau. Fabrizio rinnegar*!
Sol.
Ma!
Lau. Soliman,,m’inganni?
Sol. . iomai non ho ingannato.
Lau. Musuiman miomarito!
Sol. Seistregae nonlosai ?
Lau. Vattepe, o ch’iot’ammazzo.
.S(J. . (Son vendicatoassai.)
(Parte.)
SCENA
IX...f
Laura
, Fabrizio.Lau.
Oh
ciei!mipareunsogno .... T’avanza,fur-.fantone. .
- 1 ' F*b-
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V
TERZO.
if Fab.A me
dici?Lau.
A
chidunque?marito,arcibriccone!Hai vedutoMabrucca,l’idolotuodiletto?
Passiaseconde nozze? giurasti aMaometto?
Cane birbo'assassino! animarinnegata!...
Fab. Perchècosìbeititoli*,consorte
m
a garbata?Lau. Consorte!a
me
consorte? Mabruccaèlatuasposa.D
immi,1’hai tulasciataplacidaodaffannosa?
Quandolapitali?quando? oggi?stasera? 11 Bei Tifaràda compare?
Oh!
certo:il giurerai.Buonpròti faccia,amabile, vezzoso Mustafa!
Salavb.luta.
(Inchinandosi
.
)
Fab. • Laura, chefu?qualnovità?
Lau. Novità'cose vecchie. Esulta I’affricano, hipreparalile nozzepertedaSolimano, Fab.Làura....(Convoce aita.)
Lau.
Non
som1’'Affrica,ma
f Asia collaMeccaG
ubbilandalcontento.... . ,Fab. anchepiù fotte.) Laura....
Lau. inchinandosi•)
•
- Salamelecco.
Lab.
Ma
dimoi»....’ ... JLau, Haci....
Fab. Diavolo!,.
Lau. v%. Ildiavolotgnorst,
Fiapronuboallenozze;èquestiiltuoMuftì*
Ma
giuroche Mabrucca,che tu,bricconmainato.Meco
dafarl’avrete...Medicorinnegato1 (Piangendo.) Fab. Laura....(Forteefra*denti.
)
Lati,piangendo.)Dovesonio ...Laurettapoverina!
Peiché maitisposasti a.unuom dimedicina! .
Ecco,quest’empiomedico,.alparditantie “tanti, Ora t’ammazza».. .
Fab.forteassai.) Laura!...
Lau.
Ah!
schiumade’ birbanti!Fab. Così?finiaralaburla?
{ ,. .* k *
Lau. .,
Non
burla,no,Lauretta-»Fab.Vuoichedi legnqquassiotiscrivaunaricetta?
Leu. Bastone ame!bastone!Medicodeli’inferno,
0*1
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jo
atto:
Osi ancor minacciarmi?
Fab.
Ma,
-via,cessilo scherno.SCENA
X.. * > •
A
LÌ. 1 precedenti.. HEavvenne? ’ *Lau. Afa' lacagionesiete dimia sventura Pirati malandrini,obbrobriodi natura.
Alì.O
là,donna,rispetto.Saituchi son?...lab. Signore
,
Compatite,viprego,cotestosuofurore ,
'
E
ditemi seaiBardo v'èqualche luogoaddettoA’
pazzi dacatena.Ìmu.
Che
sento!Oh
maledetto!Iononsonpazza. In vece,di*che unafuriaiosono.
Al).Sì,
me
ne sonoaccorto*,J.au. Però pensoe ragiono.
Come
!una moglie giovane,che può chiamarsibeila, Buona comelozucchero,placidacomeagnelia....Fab. Caspita!
Lau.
Ha
davedersitradita,abbandonataDa
pnmostrodisumano?...Fab'. E’matta.
AD.
• Sì,sfrenata.Lau.Oitnè!...mi affoga...ilpianto...
Fab.
Ma
Laura^41). w * All’uso
moro
Procuradifrenarla.
Fab. ‘ Di rabbiaiomi divoro
,
Lau.
No,
morononsarà;laleggesuanarìa Riprenderà l’indegno,senonmiuccideinpria.AD-
Taci... Vedoleguardie;ilBeiqui portailpasso.Vattene;donna,altrove,chequinonsifachiasso.
Tu
1’accompagna.FaP*
Andiamo.Lau. 4 ' * »“•Fuggidagli occhi miei,
Ali.Presto,nonpiòdimora;eccosiavanzailBei
.
*
Uu.
•DigiiizedbyGoogle