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pABRrzio,

Elvira

.

J\jZ>.(,CjIrazie! nonha coraggio,e invecesuamilascia. ) Elv.Iaurizio?

E

ab. (Orastofresco! )

Eht

-v r

Digitizedby

G

Q U

A,

R T 0

. 4t

Elvt Toglietemid’ambascia.

Ramiro.. .

Fab. E*vivo...(Cielo, perdonalabugia.)

Elv.Fabrizio...

Fab.

Mia

signora? ...

Eh.

Dire.

.

Fab. ' . Signora

mia?..»

Eh.

Alìdi qualesposoor ormi hafavellato?

Fab.D'unrecipe...(Fingiamoparlareaun ammalato.) Qiiandoilmaleèinsanabile,recipe,si ricorre Alle polveriinglesi;Boerhavevi concorre Incertemalattiel.ipolvere anglicana Potrebbeconvertirsiin polvere affricana.

Almansor...m’intendete?...per suodestitimaledico, Aivostromal.,signora,vorrebbefar damedico

Ma

,quel eh' èpeggio,ilmedicoridotto é a tale stato Chepiùdell’ammalataritrovasiammalato..

Dunqueche farbisogna? Recipe ad ambidurV * L'unoel’altrasi appiglioggi a’rimedj'sui

.

(Elvira mostra nonintendere,efa unatto d’impazienza.) Comprendo ...Lericettesonpoicertefaccende.

Che

talor chi. le scrivepochissimoleintende.

Basta chelecapiscadeltuttolo speziale , Basra,chegli specifici sienoopportuni almale.

Almansor.. .m’intendete?...ilruttoavete udito..

A

LMAtfsOR...m’intendete...pensate...Oimè!qualveto

Agliocchimieisisquarcia!

Che

intesi/...giusto cielo/

Mi

ama

A

Iraansorre...

Come/

destinata sareif».

.

Forse mercé pretendedisuapietadeil Bai?...

No,

non ha. Benconosco lasuavirtudejOsmino

Rammenta

ad Aimansorre cheiltolsi alsuodestino.

i

Ma

sequalche speranza oranutrissein core Quest’affricati?se,mossodaun importunoamore...

Ah

!

4

*

ATTO

Xh

!sì,veroèpar troppo! Elvira,nont’inganni;

Quest’affanno mancavaatuoi soffertiaffanni! (Parte. )

SCENA

X.

Almaxsor,

Alì, Fabrizio.

Al.

ISJ^uova

cotantoinfausta potestidarlemaif

Recarglielasì:presto,Alì,nontivietai?

Alt.lotacqui.Solcomprenderelefeciin tronchidetti Latuafiammaperlei

.

Fab. ib i

Edio

visuccedetti.

Ma

»e1 .: - *

\

'

Alì. ..L’,aditoallaspemeschiaderealfintigiova*

DelfatodiRamiròinbreveudràlanuova;

A’franchi suoicommisi recargliela.

Al.

Men

duole.

Alt.Ognidolor,coltemposempre scemarsi suole .

Spera, signor,tidico,eil cigliorasserena.

Al.Ahlnorsentoin

me

stessocheognorvivrommiinpena.

Culto diverso alnostro èqueld’Elvira, e questo Siopponeaundolce vincolo ...

Alì. Ogpi pensief molesto

r Per or date discaccia.

Al.

Da

que’vezzosirat

Lungi,miocaroAlì,languiifinor,lo sai.

Strano eventodisposecheal finli rimirassi ,

E

chedalduolmiolan"0 alquantoiorespirassi.

Ma

unasegretavocemi parlaalcoree dice:

Di chemaitilusinghiì Vivrai sempreinfelice.

Fab.{Fabrizio,a te.)"L’ ardire scusate,omiosignore;

È’di virtùlavoceche, vifavellaal,core

.

Ascoltatelasempre.Se.pureilciel ricusa

Che

viviatecontento...

Ali. T’accheta

.

Feb.(adAlì.) - , Chiedoscusa.

Se pureilcielviniegad’Elvira oggiilposses<o...

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4*

Seilciel velacontrasta,voimiserosarete, Dubbio nonV'ha. Peraltro

,qualche confortoavrete.

Al.

E

quall

F

ab. D'animo* forteognunvedravviarmato ...

Al.

Ah!

Fab. (L’hodetto, èimpossibile guarirquest’ammalato.)

Eh.

'didentro.)Lasciami ...

Ita. didentro*

)

Deh

/fermate...

AL Oh

cielo/aleipalese

E’ lasuacrudasorte.

Fa. Certo,parche l’apprese.

Eccolaaquestavolta.Schivatela,signore.

Al)*

Ah

! ,vieni..*

Al.

Non

fiach’iosfWgga ilsuodolore.

Itene voi.. .

(

A

eFabrizioinsistonoperchè Almansorsi ritiri,

tgliautorevoledice:) . :

Sgombrate...Secorestar vogl’io., (AlìeFabriziosiritirano.)

SCENA

XT.

Elvira

,Isabella;•

Almamsor

.

*{

lsa.

.A.H

/signora,fermatevi.,.

E

qualcrudel deffo?...

Eh. Mi

lascia...

ha*

Ah!

no, nonmai.

Al. (Alpiantoellam’invita.)

Eh.

Dipesoinsopportabile ètroppo a

me

lavita;

Sopravviver non posso, nè deggioalaioconsorte.

Al.(

Oh

dio’•)

ha. NelcielSperate ...

Eh.

Spemenonhocheinmorte.

Ramiro’...doveseil...sposo!...tichiamaElvira...

Al.(Fra’1duoloe tra1’amorelamiseradelira.)

. ha.

I

\

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i

\

44

ATTO

Ita. Signora,per pietà,pensate...,

Elv.

Ah!

ch’io vaneggio;

Ramiropiùnoné!

Ita. Coraggio....

Et. ^ :

Oh

diofchiveggio!

Al.

A!

pardivoiinfelice••••

Elv. L’autorde’mali miei!

Fuggi,mostroinumano!tuttoperte perdei.

Al.Sisquarciaal vostroaffanno questomiocor....

Elv.' Qual' core!

Lasorgentenons cidelmiocrudeldolorel

Labarbaratuagente,mai semprealmareinfesta,

£’lacagions'iopiangolasortemiafunesta.*

Ma

no....forse....

Ah

!pur troppo! tu1’hai di vitatolro;

Illesoeìfudalle armi; tu,vileamanteestolto.

Tal'

uccidesti....

Al. . Io!

Elv. Speme1’empiotuocornutria

Che

,spegnendo ad.un tratto l'unicafiammamia....

Al.Donna,ildolor vitogliedisensiornai....

Elv. ' Rammenti,

Sconoscente,i tuoi danni? rimorsointenon semi D’averria mercede ....

Al. '

Non

più.Nullaobbliai.

Alma

racchiudoinpetto,chemainon cangia,mai

A

voidiquesta vira,sì,debitorsonio, Se pur vitasi chiamailtristovivermio;

.

Ma

posso,amata Elvira,restituirvi il dono.

Che

sconoscenteebarbaro,sialodealeie!,non sono

.

Del parpotessi rendervicoisanguemiolosposo,

Che

fora ilmiomoriremencrudo edaffannoso!

.Ma

poichénongliédatoil richiamarlo in vita.

Di vendicarloil

modo

,ecco,Almansorvi addita.

(Togliendotiilcangiarto e presentandoloadElvira

.

) Questoèunferro:impugnatelo;eccoviilsen,piagate;

Da

quella

man

lamorteper

me

hadolce; osate, Osate pur. Sol chiedoalvostro cor,selice, Di non credermiun empio; iosononninfelice.

V’ateo

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QUARTO.

45 V’

amo

....

Non

vi sdegnare:nullailmioamor vi

togliej V’adoro,v’ adorai tralevostresoglie; Ivi inserbarmii giorni, Elvira,m’uccideste

,

L'annoorvoi .e;

ma

solo quest'oggi losapeste.

Diròdi piò:vedendo lamia virtùinperiglio, linonpiùrimirarvicredeimiglior consiglio.

Ma

che maivaiprudenzacontrailpoterd’amorei

Me

rividelapatria,lasciaisul

Tago

il core.

Fatalitàguidovviaquest'infaustearene;

Nelrimirarvi,l’auremiparver più serene.

Or

poichéavoi venefichelefamiotristoaspetto, Ireneda

me

lungi,itealpaternotettoj

Altrooffrirviionon posso. Soldimorirvialpiede Degliuominiilpiù misero, Elvira, oravichiede.

Se undìlemieferitesanastecome amica, Riaprirle oggi vi piaccia,amabilmia nemica.

Eccovi il^en,colpite;solo poss’ io così Restituirvi ildonoche mi facesteundì .

Morirò

mcn

dolente,sefiachelamia morte Vendichia untempoElvirael’ombradel consorte, (Siprostra,lepresentailcangianot la offre ilpetto,) Elv.(Quaidetti!)

Jsa. (Qualvirtù!)

E/v, (

Che

maidirò!)

Al. - Uccidete;

Perpietà,vel domando.

ha. (

Che

dirpotrà?)

Elv.dopo alquanta pausa.) Sorgete

.

Ilvostrosangue renderlenonpuòquelchesospira.

crudaaquesto segnoèl’animad’Elvira.

Dipiantoenondisangueho d'uopo,e sino atanto Ch’iononcessidalvivere,noncesseròdalpianto.

Solo davoi desideropoterfinirmieigiorni DeHtniobuon padrealfianco

;fatechealuiritorni .

Miserovecchio! in breve,unitaalcaro sposo,

^Abbracciarmi doveva;eiciattendeabramose^*..

Fateeh’ io loriveda;-ormeldiceste,edio M’affidoa’vostridetti,

(

Ahmnsor

cospira.)Altro C da voidesio.

UdU

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4

6

ATTO

Udir*, Amai Ramiro, l’amo,1*adoro.«stinto

;

Utj’almaoltrelatomoapuoteserbarristinto

D

amarcosaterrena,io 1’ameròcostante; Dunque, Almansor,cessatedal dimostrarvi,amante,

A

quest’unicoprezioobblierail

m

Qcore Ch. debboallearmi vostreil miofataidolore.

E

se Almansor nemicohachemi tomi

m

mente.

Onde

nonabborrirvi,Osm'noavr1' presente.

Al.

Oh

raradonna!••••ohamore!..,.oh mia.... no;

Lungi neandrete...edio....io rimarrì>contento D’aver..,.(Lavoce mancami.... oimè! morir mi

.

1 sento^)

D’aver?•••se noa l*affanno...dal vostro sen...,

v

fugato....

(fattoalmen....chevediate....ilgenitoreamato.

(

Non

potendo pù frenareil suodolore, si abban-donaspra unsofà,nascondendosi il volto,) Jsa.(Misero )

£lv,

(Ancorchéinpredaalcrudoaffannomio.

Compiangerlo mi èfoua

. Trai franchilegni,prontiasciorlevelealvento.

Scegliilmigliar,....(.Resìsti miocore anche un momento.) Quest’doratadonnalàdi Majorca in.nva Guidisi ornai.

Che

parli!Qual mossa intempestiva?

Al.Il voglio.QuantoadunailTunisinoregno

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Q.

U A R T O.

47 Pipiòperfettoerar»,accolgailfranco legno.

Inoltre,ogn’infelicech’ebbeilnatalsul

Tago

Abbiasilibertade

,vada contentoepago.

Non

sirisparmil’oro.

Alì. peh!prendialtroconsiglio,

Elv.(loéonconfusa,)

Ah V

Udisti?

Al),

v Ma

tudi piantoilciglio...,

AL

fo!...no;t’inganniamico.

Al

ì. Donna,e lasciarpotrai

Un uom

eh’Europatuttaforse nonebbe maiI

(In

fittodi partire.)

SCENA

XIII.

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