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L’attuazione delle linee guida del REG 1698/2005 nel Programma di Sviluppo Rurale

CAPITOLO 2. LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 E IL

2.3.   L’attuazione delle linee guida del REG 1698/2005 nel Programma di Sviluppo Rurale

Tra le principali novità presenti all’interno del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2007/2013, attuativo del Reg. (CE) n. 1698/05, in particolare, per le misure 112, 121 e 123 dell’asse I del PSR (insediamento giovani agricoltori, ammodernamento delle aziende

agricole e accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali), e la misura 311

(diversificazione verso attività non agricole) dell’asse III, vi è quella di richiedere la realizzazione del Business plan da presentare nel modulo di richiesta dei fondi di cofinanziamento.

La misura 121 è una misura che introduce un regime di sostegno per le imprese agricole che realizzano investimenti materiali e immateriali per l’ammodernamento delle strutture e l’introduzione di tecnologie innovative, funzionali al raggiungimento degli obiettivi esplicitati nella misura, che dovranno comportare un miglioramento del rendimento globale dell’azienda agricola.

E’ previsto il sostegno per una migliore utilizzazione dei fattori produttivi, anche attraverso una riduzione dei costi di produzione, per promuovere la qualità, tutelare l’ambiente naturale e migliorare le condizioni sulla sicurezza del lavoro, igiene e benessere degli animali, per favorire la diversificazione delle attività agricole, anche verso settori non alimentari quali le coltivazioni a scopo energetico. La misura prevede diverse modalità di accesso, infatti può essere attivata con singole operazioni nell’ambito della stessa misura, oppure può essere inserita, secondo le disposizioni previste per l’attuazione della misura 112, da un giovane agricoltore al primo insediamento e nella progettazione integrata aziendale (articolo 1).

Nel punto “c” dell’articolo 4 del Bando Pubblico relativo alla misura, è indicato come requisito di accesso ai fondi, l’obbligo di presentare un piano degli investimenti (Business

plan) volto a dimostrare il miglioramento del rendimento globale dell’azienda.

Lo stesso articolo, continua descrivendo il Business plan come un documento che deve contenere una descrizione dell’insieme dei fattori e delle attività che caratterizzano l’impresa agricola che, unitamente alle informazioni ricavabili sullo stato patrimoniale dell’azienda e sul suo conto economico, dovranno consentire di valutare il miglioramento del rendimento globale dell’impresa. Sempre nello stesso articolo, viene specificato che l’analisi aziendale,

PSR ed il rendimento globale dell’impresa

39 terrà conto anche della misurazione e del calcolo di appropriati indicatori tecnico-finanziari, con riferimento sia alla situazione iniziale (ex-ante), sia a quella finale dopo la realizzazione dell’investimento (ex-post). Tali indicatori infatti saranno utilizzati per la valutazione dell’intervento programmato, anche ai fini della determinazione della sua ammissibilità.

Anche nelle misure 112 e 123 viene indicato che per ricevere gli aiuti previsti nelle misure, deve essere compilato e presentato un piano aziendale per lo sviluppo dell’attività, che contempli, almeno la situazione iniziale dell’azienda agricola o delle imprese laziali operanti nella lavorazione, trasformazione e/o commercializzazione di prodotti agroalimentari e forestali. In particolare, il piano aziendale deve consentire di dimostrare la congruità degli investimenti proposti con uno o più degli obiettivi strategici del PSR e in particolare i risultati economico finanziari attesi dall’investimento proposto e una valutazione della sostenibilità economica-finanziaria degli interventi proposti per consentire di valutare il miglioramento del rendimento globale dell’impresa.

All’interno della Determinazione N. 1867 della Regione Lazio (integrata con la Determinazione n. C 2601 del 14.11.2008) in seguito, viene stabilito che per la valutazione del miglioramento del rendimento globale dell’impresa agricola, ai fini della determinazione di ammissibilità delle domande di aiuto presentate nell’ambito delle Misure 112, 121, 123 e 311, da un punto di vista economico-finanziario, verranno considerati degli indicatori mostrati nella tabella 2.1.

La valutazione dell’impresa e dunque la sua ammissibilità, continua poi il testo, tiene conto di più annualità, così da rendere possibile anche il calcolo del relativo trend e gli indici, vengono valutati così nel loro complesso.

Tali indici secondo la Determinazione, dovranno evidenziare un trend positivo dell’impresa tra il periodo antecedente l’investimento ed il periodo riferito all’entrata a regime dell’investimento proposto.

Osservando questi indici, emerge che buona parte di questi sono indicatori che permettono una valutazione del rendimento dei capitali investiti nell’attività imprenditoriale per i quali è necessario oltre ad una ricostruzione dei ricavi e dei costi di produzione, che consentono di determinare la redditività delle attività produttive nel loro complesso, anche la ricostruzione della “consistenza” dei capitali investiti nell’impresa, attraverso i quali deve essere consentito

PSR ed il rendimento globale dell’impresa

40 svolgere anche una analisi della situazione finanziaria e debitoria dell’impresa sia prima che dopo l’investimento.

Tabella 2.1: Gli indicatori di valutazione dei piani aziendali sa nel nuovo PSR Lazio

misure

Indicatore 112 121 123 311

K/VA (Capitale agrario/ Valore aggiunto) X X X

RN/ULU (Reddito netto/ULU) X X X

ROE (Reddito netto/Capitale netto) X

ROI (Reddito operativo/Capitale investito) X X X X

ROD (Oneri finanziari/Fonti di terzi) X X X X

ROS (Reddito operativo/PLV) X X X X

ROI/ROD (Capitale investito /Capitale netto) X X X X

VA/VP (Valore Aggiunto/Valore della Produzione) X X X Leverage (Totale degli Impieghi / Capitale Proprio) X

MOL/OF (Margine operativo lordo/Oneri finanziari) X Rcec / CL10 G.extracaratteristica/Capitale lordo ad (Reddito operativo corretto +

inizio anno) X X X

Fonte: Determinazione n. 1867 dell'8.8.2008 integrata con la n. C 2601 del 14.11.2008

Il motivo che ha portato l’introduzione anche di indici finanziari è motivata dal fatto che i finanziamenti previsti per queste misure possono essere in conto capitale (da calcolarsi in percentuale sul costo totale dell’investimento ammissibile) e in conto abbattimento degli

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Aggiunto con la Determinazione n. C 2601 del 14.11.2008 per consentire una corretta valutazione delle imprese agricole che presentano una rilevante attività extra - caratteratteristica (trasformazione in azienda, vendita diretta, agriturismo,...)

PSR ed il rendimento globale dell’impresa

41 interessi sui mutui concessi da Istituti di Credito i quali devono rispettare i principi degli Accordi di Basilea II descritti nel capitolo precedente.

Inoltre questa esigenza da parte della Regione Lazio di valutare lo stato di salute delle imprese agricole e i loro progetti di investimento, si accentua con la formulazione di un accordo che nel mese di dicembre 2008 è stato siglato con le banche della Regione Lazio per permettere alle aziende agricole di affrontare mutui e altre forme di prestito in modo sereno, per sostenere le attività agricole e creare un volano di occupazione basata sulla sicurezza dei posti di lavoro.

Questo accordo consiste nella creazione di un fondo di garanzia di 4 milioni e mezzo di euro per dare agli agricoltori la certezza di realizzare tutti gli investimenti previsti dai progetti presentati con il Programma di Sviluppo Rurale anche in risposta alla crisi economica e finanziaria che sta coinvolgendo anche il settore agricolo con possibili ripercussioni sull’occupazione in agricoltura.

Questo accordo in sostanza punta a consolidare i rapporti tra le banche e gli agricoltori e queste risorse finanziarie confluiranno in questo fondo di garanzia, rientrante nelle attribuzioni istituzionali di ISMEA11 e Unionfidi Lazio,12 e destinato al rilascio di garanzie a fronte di operazioni bancarie per la realizzazione di investimenti coerenti e conformi con le tipologie di intervento previste nelle schede di misura del PSR.

La garanzia rilasciata da Unionfidi Lazio in particolare verrà rilasciata nella misura di un 75% dell’importo erogato a fronte dei progetti di sviluppo ritenuti dalla Regione Lazio, ammissibili.

La Regione Lazio, come vedremo nello specifico nei capitoli successivi, ha previsto la realizzazione di un software in grado di agevolare la realizzazione di un piano aziendale dell’impresa agraria, l’elaborazione automatica di indici economico – finanziari e che consente così la simulazione dell’effetto che l’investimento può avere sul complesso delle attività svolte dall’azienda.

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L’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, attraverso SGFA (Società Gestione Fondi per l'Agroalimentare), che gestisce ad oggi gli interventi per il rilascio delle garanzie dirette e delle garanzie sussidiarie (Dl 29 marzo 2004 n. 102, Dl 18 maggio 2001 n. 226 e 228).

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La Regione Lazio, al fine di favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti nell'industria, nell'artigianato, nel commercio, nel turismo, nell'agricoltura e nei servizi, ha promosso con Legge Regionale 22 maggio 1997 n° 11, all'art. 52 e successive modifiche e integrazioni, la costituzione di una Società regionale di garanzia sui fidi denominata Unionfidi Lazio la cui attività si esplica, direttamente o attraverso i Consorzi di garanzia associati.

PSR ed il rendimento globale dell’impresa

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