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L’AUTISTA DELL’AMBULANZA: LA FIGURA ED I SUOI COMPIT

Nel documento Registro Procedure, Linee Guida e Protocolli (pagine 106-109)

AUTISTA AMBULANZE

1. L’AUTISTA DELL’AMBULANZA: LA FIGURA ED I SUOI COMPIT

Durante l’orario di servizio deve indossare l’abbigliamento specifico e rimanere in attesa di eventuali chiamate.

All’autista delle ambulanze sono affidati due cellulari che deve tenere sempre con se durante il servizio, curandone la ricarica e il mantenimento in perfetta efficienza.

Spetta a lui mantenere in efficienza il mezzo meccanico, verificandone lo stato mediante apposita check-list (scaricabile dai protocolli autisti).

Una volta che sia chiamato per un servizio deve:

1. identificare il percorso più idoneo per raggiungere il target (è l’Autista il responsabile del raggiungimento del target nel più breve tempo possibile, compatibilmente con il traffico e la situazione metereologica); l’Infermiere, in assenza di medico, assume il ruolo di team leader;

2. salire sull’ambulanza per ultimo, dopo aver controllato che tutte le porte siano chiuse, allacciarsi e far allacciare agli altri occupanti le cinture di sicurezza;

3. in urgenza/emergenza usare la sirena ed i farogiri (il Codice della Strada, Art. 177 comma 1, prevede che sirene e girevoli debbano essere usati congiuntamente,

INDIRIZZATO A Autisti

107 continuativamente –non ad intermittenza- e solo nei casi di urgenza e/o emergenza,

sia

di giorno che di notte); l’uso di segnali acustici luminosi non autorizza a disattendere il codice della strada e a non guidare in sicurezza;

4. indossare i presidi di protezione individuale, ove indicato;

5. collaborare con i sanitari nel trasporto del materiale (defibrillatore, zaino 118, barella); 6. collabora con l’Infermiere nel carico e scarico del paziente, senza abbandonare lo stesso, per consentire all’Infermiere di eseguire le pratiche di ricovero o di ottenere le informazioni presso altre strutture in cui avvenga il trasferimento del malato (ospedali, case di cura, ecc..), a seconda delle indicazioni del team leader;

7. collaborare con l’Infermiere ed il Medico, compatibilmente con le proprie conoscenze delle manovre di primo soccorso, nella pratica delle manovre di rianimazione sul paziente, qualora si rendesse necessario un suo intervento;

8. preparare il presidio più idoneo al trasporto del malato o quello indicato dai sanitari presenti (tavola spinale, barella a cucchiaio, sedia, ecc..);

9. collaborare al trasporto del paziente;

10. identificare il percorso più adatto al rientro in sede utilizzando i sistemi di allertamento, se necessario (rientro in sirena o meno);

11. collaborare al trasporto del paziente nel reparto di destinazione o al Pronto Soccorso;

12. collaborare per rendere operativo il mezzo al ritorno da ogni missione; ripristinare il materiale / barella utilizzati:

i. ripristinare la barella, lenzuola, telo, coperta e cuscino; ii. ripulire l’abitacolo da sangue, vomito, liquidi, fango, ecc.;

iii. raccogliere e gettare materiale usato: garze, medicazioni, materiale monouso aperto; iv. areare il vano sanitario;

13. in caso di trasporti a rischio infettivo eseguire la detersione e disinfezione del mezzo secondo le modalità previste (vedi protocollo specifico), se possibile farsi aiutare da un ausiliario, anche, dei servizi generali;

➢ Terminato il servizio, il mezzo deve essere rapidamente ripristinato, ossia essere disponibile con le caratteristiche descritte di ordine, pulizia e completezza.

108 ➢ Se il mezzo non può essere reso disponibile in breve tempo (guasto, ecc..), esso non può proseguire nel servizio e deve essere aggiustato o sostituito. A tal fine andrà redatto apposito foglio viaggio e richiesta riparazione secondo modulistica in dotazione.

14. Negli interventi su strada (incidenti), eccezionali visto il mancato coinvolgimento dei mezzi dell’ospedale da parte del 118, l’Autista deve posizionare il mezzo a protezione della squadra, ovviamente con i girevoli in funzione ed il motore acceso, ed in modo da non intralciare gli altri mezzi di soccorso eventualmente presenti. Quindi, nel caso l’ambulanza fosse il primo mezzo a giungere sul luogo dell’incidente, è meglio posizionarsi prima dei mezzi incidentati, se invece ci fossero già altri mezzi di soccorso, sarà preferibile posizionarsi a fianco degli stessi oppure oltre l’incidente, in modo da non ostacolare l’arrivo di altri mezzi di soccorso, e comunque sempre in zona protetta. Inoltre, se necessario, l’Autista dovrà proteggere il personale sanitario in azione, mediante mezzi visivi (segnalazione, deviazione del traffico) fino all’arrivo delle autorità preposte.

15. In caso di interventi in ambienti contaminati (luoghi nei quali l’aria è stata resa nociva dall’inquinamento di elementi chimico-fisici, che ne hanno alterato la composizione), si provvederà ad avvisare la Centrale Operativa, che invierà sul luogo il personale qualificato, e ci si asterrà dall’intervenire se non certi della sicurezza della scena.

2. CONTROLLI

2.1 Eseguire la preparazione, l’alloggiamento e la verifica dell’attrezzatura e del materiale dell’ambulanza

L’ambulanza deve essere sempre pronta ad affrontare qualsiasi situazione che si presenti durante il servizio.

All’inizio di ogni turno (o, comunque, ad ogni cambio turno) è necessario:

 Controllare lo stato meccanico del mezzo (Check-list mezzo meccanico)  Livello di benzina

 Stato di carica della batteria

 Impianto elettrico esterno (luci, frecce, lampeggianti, ecc..)  Impianto elettrico interno (luci della cellula sanitaria)

 Integrità della carrozzeria

 Perfetto funzionamento di portiere, portelloni, agganci della barella, ecc..  Presenza di eventuali segnalazione di anomalie (spie luminose e/o acustiche)

Necessità di segnalare i problemi riscontrati che non possono essere risolti immediatamente, utilizzando apposita modulistica e firma leggibile.

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2.2 Identificare le situazioni a rischio infettivo

 trasporti a rischio infettivo

 trasporto di soggetti con perdita di sangue

 presenza, nella cellula sanitaria, di liquidi organici  sospetto di malattie infettive

Sono ad ALTO RISCHIO INFETTIVO

Sangue, Feci, Saliva, Liquido cerebro-spinale (liquor), Sperma, Secrezioni vaginali, Altri liquidi biologici che contengono sangue in quantità evidente.

Sono a BASSO o NULLO RISCHIO:

Secrezioni nasali, Sudore, Lacrime, Vomito

Altri liquidi biologici (liquido amniotico, peritoneale, pleurico, pericardico e sinoviale, urine) sono normalmente sterili, ma in certe patologie (ad es. urine in caso di infezione urinaria, liquido pleurico in presenza di tbc, ecc..) possono essere ad alto rischio infettivo.

Ogni utente trasportato è da considerarsi a potenziale rischio infettivo .

Il rischio infettivo per i soccorritori è uno dei più importanti rischi professionali.

Per tale motivo, le MISURE DI PREVENZIONE devono sempre essere adottate nei confronti dei materiali biologici: sangue, feci, urine, espettorato, saliva, sudore, vomito. USARE MISURE DI BARRIERA: guanti. Quando si prevedono schizzi di sangue o altri liquidi utilizzare anche mascherine, occhiali, tute.

Le PRECAUZIONI UNIVERSALI per la protezione del personale includono: il buon senso (primo presidio!), l’uso dei mezzi barriera (guanti e mascherine) ed il corretto lavaggio delle mani (vedi allegato, per la tecnica di lavaggio).

L’operatore deve essere in grado di riconoscere il reale rischio infettivo legato ad ogni singolo servizio. La tabella 1, presentata nell’appendice, sintetizza le vie di trasmissione e le misure di prevenzione essenziali delle principali malattie infettive.

Nel documento Registro Procedure, Linee Guida e Protocolli (pagine 106-109)