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L'avvento al potere del Partito: memorie ufficiali e strumentalizzazione

CAPITOLO II: TRAUMI E MEMORIE IN CINA

2.1 L'avvento al potere del Partito: memorie ufficiali e strumentalizzazione

non solo perché contribuisce alla creazione dell'identità di un gruppo, ma anche perché, di conseguenza, è una potente forma di legittimazione. Nel momento in cui un regime politico cessa di esistere, quello che lo sostituisce sfrutta la memoria come strumento di propaganda per legittimarsi e per screditare tutti coloro che lo hanno preceduto. Ciò è vero anche nel caso della Cina.

Cinese (RPC), il Partito Comunista (PCC) utilizzò i ricordi individuali del periodo nazionalista per legittimarsi e per mostrarsi come la migliore forma di governo possibile: negli anni Cinquanta, infatti, iniziò la pratica dello “speaking bitterness”, ovvero si spinsero le persone comuni a parlare e a raccontare i traumi e le esperienze negative subite prima del 1949, strumentalizzando politicamente i ricordi dei fatti passati. Se, inizialmente, l'arrivo dei comunisti venne percepito come una delle tante incursioni militari del periodo nazionalista, dopo l'ascesa ufficiale al potere e dopo l'emanazione delle prime leggi, nelle memorie individuali il 1949 si cristallizzò come l'anno della Liberazione, che segnò la fine della “vecchia società feudale” e diede il via alla promessa comunista di un futuro migliore.1

Si sceglie qui di prendere in considerazione lo studio sulla memoria collettiva del recente passato cinese portato a termine da Hershatter.2 In esso l'autrice dedica un certo spazio

all'analisi dei ricordi pre- e post-Liberazione, in cinese jiefang qian e jiefang hou. Quando alle donne intervistate viene chiesto di parlare della loro vita prima dell'arrivo dei comunisti, le loro parole sono ancora oggi influenzate dallo “speaking bitterness”: queste anziane signore descrivono la “vecchia società” come feudale e la vita di quegli anni come tormentata e carica di dispiaceri, mentre ricordano il 1949 come l'anno della Liberazione e dell'inizio di una “nuova società”. Della vita sotto il regime nazionalista ricordano la fame, le carestie, le malattie e le separazioni forzate dai loro cari: le catastrofi individuali si ricollegano spesso ai grandi fatti storici come la siccità del 1928, l'epidemia di colera del 1932, la fame del 1942, la coscrizione militare del Guomindang (GMD) in tempo di guerra.3

Fu soprattutto la condizione della donna a essere strumentalizzata politicamente: il PCC spinse le donne a parlare della loro vita quotidiana durante il regime nazionalista, per mostrare come questa fosse mutata e migliorata radicalmente. Per esempio, le donne intervistate da Hershatter, ricordano di non essere mai state riconosciute come delle vere e proprie persone prima dell'avvento del PCC e rammentano con tristezza il loro stato di inferiorità rispetto ai mariti o ai padri; il simbolo di questo stato di subordinazione all'uomo era la fasciatura dei piedi: considerati per secoli simbolo di bellezza ed erotismo, i “piedi piccoli” erano condizione indispensabile per andare incontro ad un buon matrimonio. Con la Liberazione le donne iniziarono a uscire dalle case, a intrecciare amicizie, a lavorare nei

1 Gail HERSHATTER, The Gender of Memory. Rural Women and China's Collective Past, Los Angeles, University of California Press, 2011, p.34.

2 Nella sua opera The Gender of Memory. Rural Women and China's Collective Past, l'autrice spiega di aver intervistato, a partire dal 1996, donne residenti in alcuni villaggi della parte centrale e meridionale della provincia dello Shaanxi, sulla vita durante gli anni del socialismo. Ivi, p. 3.

campi: i piedi sani erano essenziali per la mobilità delle donne nella “nuova società”:4

Se avessi avuto i piedi fasciati come avrei potuto gestirmi? La gente della mia età aveva piedi così piccoli […], ma i miei erano grandi. La gente diceva “nessuno ti vorrà con dei piedi così grandi, la famiglia di tuo marito non li vorrà nemmeno vedere”. Quando mi trasferii a casa di mio marito, né lui né mio suocero dissero nulla. Lavoravo scalza nei campi. Lavoravo in montagna tutti i giorni. Portavo il bestiame al nord e tagliavo la legna da ardere. Tiravo l'aratro, il rastrello e livellavo la terra.5

In relazione al miglioramento delle condizioni della loro vita quotidiana, le donne intervistate da Hershatter ricordano anche le nuove possibilità di scelta portate dalla Legge sul Matrimonio:6 le loro parole spesso sono cariche di preoccupazione e angoscia per le

conseguenze di una possibile separazione dal marito. Infatti, anche se molto spesso una donna conosceva poco il compagno o non lo amava, nonostante ciò, voleva bene alla famiglia che l'aveva accolta e considerava la suocera al pari di una madre. Si veda, ad esempio, la storia di Chaofeng: la donna ricorda gli anni del Grande Balzo in Avanti come gli anni più difficili della sua vita, non per la situazione economica del paese, ma per la scelta di divorziare da un marito violento; ella si era, però, affezionata alla suocera e per lungo tempo, per non recarle dispiacere aveva rimandato questa decisione e, anche dopo essersi allontanata da quella casa, aveva cercato di mantenere con lei dei buoni rapporti.7

Le donne ricordano anche con piacere il miglioramento delle condizioni igienico- sanitarie del periodo jiefang hou, la diffusione delle “nuove ostetriche”, la diminuzione dei parti letali per donne e bambini e il minor numero di casi di infezioni, come il tetano neo- natale; ad esempio, una donna nata nel 1934 ricorda: “Quando ero giovane sentivo spesso parlare di donne morte durante il parto, ma dopo che sono cresciuta non ne ho più sentito parlare”.8

Questi esempi qui brevemente descritti sono importanti per due motivi.

Innanzitutto, lo sfruttamento dei ricordi traumatici individuali da parte del PCC dopo essere salito al potere ha fatto si che nella memoria collettiva il 1949 diventasse l'anno della 4 Ivi, pp.33-64.

5 Ivi, p.41.

6 Emanata nel 1950, la Legge sul Matrimonio stabilì a tutti gli effetti che le donne erano persone e che, come tali, erano in grado di prendere delle decisioni autonomamente. Più nello specifico la legge proibiva i matrimoni combinati, il concubinaggio e i figli fuori dal matrimonio, stabiliva che le vedove potessero risposarsi e che le donne si potessero sposare solo dopo aver compiuto diciotto anni e gli uomini dopo aver compiuto vent'anni; venne, inoltre, introdotto il divorzio. Ivi, pp. 96-128.

7 Ibidem. 8 Ivi, p.170

Liberazione, il simbolo del cambiamento positivo portato da Mao, la fine di tutte le sofferenze: ciò significa che tutto quello che era successo in Cina prima dell'avvento del Leader venne dimenticato, in quanto descritto come un qualcosa di assolutamente negativo e non in linea con la nuova situazione del paese.

In secondo luogo, gli esempi delle donne fanno capire che ciò che viene ricordato (o dimenticato) non è determinato dagli obiettivi della politica e dello stato, ma dai cambiamenti che le decisioni al vertice del potere portano nella vita quotidiana dei cittadini, dalle esperienze che questi vivono in prima persona; nello specifico caso delle testimonianze riportate e analizzate da Hershatter, come la stessa autrice ricorda,9 il genere è molto

importante: le donne ricordano in maniera diversa dagli uomini, sia per una maggiore sensibilità, sia perché i mutamenti nella loro quotidianità sono stati maggiori. Come si vedrà nella prossima sezione, ciò è vero soprattutto per le memorie relative al Grande Balzo in Avanti.