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CAPITOLO IV: IL MASSACRO DI NANCHINO NEL CINEMA

4. Nanjing! Nanjing!: sinossi

Il film si apre con l'arrivo delle truppe giapponesi a Nanchino. La maggior parte dei soldati cinesi si è già data alla fuga, ma un piccolo gruppo male equipaggiato è rimasto in città. Tra questi ci sono il luogotenente Lu Jianxiong, un bimbo di nome Xiaodou, addetto ad estrarre i proiettili dalla cartucciera, e un uomo di nome Shunzi. Dopo un aspro combattimento, le truppe giapponesi guidate dal tenente Kadokawa hanno la meglio, i cinesi vengono fatti prigionieri e giustiziati in diversi modi: sepolti vivi, bruciati vivi, uccisi a colpi di baionetta o di armi da fuoco. Anche Lu Jianxiong, Xiaodou e Shunzi sono condannati a morte, ma, dopo l'esecuzione, il piccolo bimbo e Shunzi si scoprono sorprendentemente vivi e scappano verso la Zona di Sicurezza.

Qui, per togliere ai soldati giapponesi qualsiasi desiderio carnale, le donne vengono costrette a tagliarsi i capelli, levarsi smalto, rossetto e indossare abiti da uomo. Nonostante ciò, i soldati nipponici fanno incursioni durante la notte, stuprando non solo donne, ma anche bambine. Anche di fronte a questi atti brutali, una donna di nome Xiaojiang si rifiuta di rinunciare alla propria femminilità. Sempre all'interno della Zona di Sicurezza, il signor Tang, segretario di John Rabe, cerca di imparare il giapponese e di far ripetere a memoria alcune frasi utili ai suoi famigliari.

Nel frattempo lo spettatore segue le vicende di Kadokawa. Questo giovane e impaurito tenente giapponese si innamora di una “donna di conforto” giapponese di nome Yuriko: con lei ha il primo rapporto sessuale, le porta dei regali per l'inizio del nuovo anno e sogna di sposarla. Si vedono anche scene della vita quotidiana dei soldati giapponesi, mentre cantano, ridono e pensano alla propria madre.

Dopo aver ricevuto l'ordine di lasciare la Cina per sempre, Rabe lo comunica al signor Tang, il quale decide di sfruttare la sua conoscenza del giapponese in cambio di benefici per sé e per la propria famiglia. Egli si reca, infatti, al comando nemico per fornire informazioni: dichiara che all'interno della Zona di Sicurezza sono nascosti dei soldati cinesi; grazie a questa soffiata diventa “vero amico” dei giapponesi. L'esercito irrompe nell'ospedale della Zona di Sicurezza, uccidendo tutti i soldati feriti e cercando in ogni angolo eventuali fuggitivi. Agli occhi dei soldati non sfuggono, però, le donne: uno di questi pretende di avere la cognata di Tang, che, disperato, gli mostra il documento che attesta la sua posizione privilegiata; nonostante ciò la sua piccola bambina viene defenestrata a e la cognata rapita.

Dopo questa incursione, il tenente Ida Osamu convoca tutto il Comitato della Zona di Sicurezza e lo mette di fronte a un ultimatum: giacché all'interno dei loro cancelli ritengono

siano nascoste delle prostitute, o cento di esse andranno a intrattenere i soldati giapponesi o l'intera Zona verrà distrutta. Rabe, in un pianto disperato, comunica questa notizia alle donne: la prima a offrirsi volontaria per la salvezza di tutti i rifugiati è proprio Xiaojiang.

Kadokawa vede queste donne arrivare, assiste alienato allo stupro di Xiaojiang e vede il suo cadavere mentre viene caricato e portato via. Allo stesso modo prende atto della fine della cognata del signor Tang: la donna perde il senno e viene uccisa con un colpo di pistola da Osamu.

Quando Rabe lascia Nanchino, gli è concessa la possibilità di portare con sé il signor Tang e sua moglie e un altro assistente. Giunti, però, ai cancelli della città gli viene comunicato che solo uno tra i due uomini può varcare i confini della Cina. In un primo momento Tang approfitta della sua amicizia con Osamu, ma, all'ultimo torna indietro e informa la moglie di voler rimanere a Nanchino per cercare la cognata, sapendo benissimo di andare incontro a morte certa.

Dopo la partenza di Rabe i giapponesi iniziano a smantellare la Zona di Sicurezza, concedono documenti di identità ai civili, ma non hanno smesso di dare la caccia ai soldati. Tornano in scena, a questo punto, Xiaodou e Shunzi. Il bimbo viene lasciato stare, ma Shunzi viene esaminato, riconosciuto come soldato e destinato a un'altra esecuzione. Tra le urla disperate delle donne che vedono i propri uomini portati via, Minnie Vautrin (la pellicola non specifica il nome della donna, ma la somiglianza dell'attrice con Minni Vautrin è sorprendente e non lascia dubbi sull'identità del personaggio) fa un accordo con Osamu: ogni donna può salvare un uomo caro, uno soltanto. Jiang Shuyun, collaboratrice degli occidentali nella Zona di Sicurezza, per salvare quanti più uomini possibile si toglie la fascia bianca dal braccio e si copre il capo: Kadokawa sembra accorgersi dell'inganno, ma non fa nulla; al contrario. Osamu ferma la donna e la porta via. Mentre viene allontanata, Jiang implora Kadokawa di ucciderla e lui realizza il suo desiderio sparandole in testa.

Kadokawa torna alla casa di conforto per vedere Yuriko, ma viene a conoscenza del fatto che la donna, costretta a seguire le truppe al fronte, ha perso la vita. Ritenendola sua moglie, chiede per lei un funerale.

Alla fine del film si vedono Kadokawa e un altro soldato condurre fuori città Shunzi e Xiaodou con lo scopo di ucciderli, ma egli li slega e li lascia liberi di andarsene. Kadokawa si toglie la vita.