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Azioni della scuola per l’inclusione

3. L’OFFERTA FORMATIVA

3.3 Azioni della scuola per l’inclusione

L’I.C. Cavour promuove per tutti gli alunni le seguenti azioni inclusive:

- accoglienza per le classi prime;

- progetti di educazione alla salute dello studente;

- progetti didattici disciplinari e interdisciplinari volti a valorizzare le risorse di ogni alunno;

- sportello psicologico d’istituto;

- attivazione attività di recupero scolastico;

- attenzione alle fasi di transizione nel percorso di studi (orientamento in entrata e in uscita)

- realizzazione di un Protocollo per gli alunni adottati (consultabile sul sito della scuola)

ANALISI DEL CONTESTO

PER REALIZZARE L’INCLUSIONE SCOLASTICA

Inclusione PUNTI DI FORZA

L'istituto comprensivo 'Cavour' ha sempre tenuto in debita considerazione la formula 'La scuola per tutti ma diversa per ciascuno', ed individua quattro parole chiave per delineare il suo profilo: 'accoglienza', 'partecipazione', 'integrazione', 'eccellenza'.

Ciò vuol dire che gli insegnanti curricolari, l'insegnante specializzato e gli operatori scolastici programmano interventi personalizzati, offrendo a ciascun alunno opportunità formative atte a far acquisire competenze adeguate ad un proficuo inserimento nella vita sociale. Si sono verificati successi davvero lusinghieri in tal senso, che andrebbero documentati uno per uno. L'insegnante curricolare partecipa alla formazione del PEI, monitorandone periodicamente l'evoluzione con l'insegnante specializzato e l'equipe medica dell'ASL di riferimento. In materia di temi interculturali e di valorizzazione delle diversità il Dirigente Scolastico, nell'anno 2015, in rappresentanza della scuola tutta, ha ricevuto un importante riconoscimento da parte del 'Corpo Consolare della Sicilia Orientale', proprio per 'il concreto e costante impegno nella integrazione culturale e multietnica". Una testimonianza della spiccata vocazione all’inclusività della nostra è l’attivazione di percorsi di Italiano L2 per alunni stranieri.

PUNTI DI DEBOLEZZA

Non si può non ricordare in questa sede l'annosa questione della riduzione, nella scuola primaria, del tempo scuola da 30 a 27 ore, la soppressione delle ore di compresenza durante le attività curricolari e la riduzione del FIS, tutti elementi che hanno fortemente limitato tutte quelle attività che potenziavano e sostenevano il successo formativo degli alunni, rendendo la scuola primaria italiana tra le migliori in assoluto. Nello specifico di una scuola come la Cavour, in particolare, la mancanza di un mediatore linguistico a supporto di alunni e famiglie che non parlano lingue comunitarie, anche nella scuola secondaria di primo grado, rende difficile l'approccio iniziale.

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Recupero e potenziamento PUNTI DI FORZA

La scuola primaria si distingue per il rispondere alle diversità e alle difficoltà di apprendimento collegando l'attività' didattica con l'esperienza dell'alunno, propone elementi di novità e sorpresa, ponendo gli alunni in una situazione attiva, nella quale si chiede loro non solo di ascoltare ed eseguire, ma soprattutto di FARE, interrogare e ricercare. La scuola secondaria di I grado, nelle sue attività' pomeridiane, prevede corsi esplicitamente dedicati al recupero degli studenti che presentano insufficienze, segnalati dal coordinatore e dai vari insegnanti in base alla specifica disciplina. L'alunno che ha colmato le sue eventuali lacune può, a tal punto, sospendere quest'attività e ritornare a quella da lui inizialmente selezionata (culturale, sportiva, ecc.) La partecipazione a gare e concorsi, sia interni che esterni alla scuola ('Olimpiadi di Matematica', 'Chi è l'Asso', etc.) implica negli studenti che vi partecipano una stimolante attività di approfondimento scientifico sulle varie discipline del curricolo. La maggior parte delle attività pomeridiane sono dedicate ad approfondimenti e al potenziamento.

PUNTI DI DEBOLEZZA

Oltre ai diversamente abili, gli alunni che presentano maggiori difficoltà di apprendimento sono spesso alunni provenienti da ambienti socio-economico-culturale poco stimolanti, alunni con disturbi specifici di apprendimento e alunni di lingua madre diversa dall’italiano. Per tutte queste situazioni non è previsto un organico aggiuntivo di docenti. In secondo luogo, considerato l'alto numero di alunni diversamente abili, di cui alcuni particolarmente gravi, risulta spesso insufficiente il numero di insegnanti di sostegno in organico. Pertanto, nonostante il rapporto 1/1, non si riesce a coprire tutto il tempo scuola di questi alunni con attività significativamente calibrate. Aree critiche sono poi anche quelle dei cosiddetti BES, in particolare studenti stranieri con forti difficoltà' linguistiche. Le attività' di recupero hanno raggiunto solo in parte i risultati attesi e sono possibili percorsi di rimodulazione. Le attività per il potenziamento rappresentano ancora una percentuale insufficiente delle risorse stanziate nelle attività pomeridiane.

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI)

▪ Dirigente scolastico

▪ Docenti curricolari

▪ Docenti di sostegno

▪ Specialisti ASL

▪ Famiglie

DEFINIZIONE DEI PROGETTI INDIVIDUALI

Processo di definizione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI)

La definizione del PEI fa seguito alla Diagnosi Funzionale e al Profilo Dinamico Funzionale, strumenti contenuti nella legge 104/92 e nel DPR 24 febbraio 1994, per l'integrazione scolastica degli alunni con certificazione di handicap, ai sensi della legge 104/92. È il documento nel quale vengono descritti gli interventi, integrati ed equilibrati

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tra di loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione, di cui ai primi quattro commi dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992. (D.P.R. 24/02/1994).

Il documento individua gli obiettivi di sviluppo, le attività, le metodologie, le facilitazioni, le risorse umane e materiali coinvolte, i tempi e gli strumenti per la verifica; tiene presenti i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche.

Soggetti coinvolti nella definizione dei PEI

Va redatto entro il primo bimestre di scuola, cioè entro il 30 novembre di ogni anno scolastico; si verifica periodicamente. È redatto congiuntamente dal gruppo docente della classe dell'alunno, dall'insegnante specializzato, con la collaborazione degli operatori socio-sanitari e della famiglia.

MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE

Ruolo della famiglia

La scuola si propone di favorire la partecipazione della famiglia al percorso di apprendimento e di orientamento di tutti gli alunni.

Essa rappresenta il primo e il più importante agente educativo con il quale la scuola ed i suoi operatori devono saper costruire un rapporto di reciproca collaborazione.

La famiglia:

- è coinvolta nella procedura per la certificazione della disabilità e provvede a richiedere l'aggiornamento della diagnosi funzionale, in particolare nel passaggio da un grado all'altro di istruzione;

- sceglie il tempo scuola e concorda con la scuola la possibilità di una riduzione dell'orario settimanale;

- sottoscrive il PEI e ne condivide le linee progettuali, impegnandosi a favorire il raggiungimento degli obiettivi condivisi previsti nell'ambito familiare e secondo le proprie competenze;

- condivide la formulazione e l'aggiornamento del PDF;

- si rapporta con gli specialisti che seguono l'alunno e favorisce la programmazione degli incontri d'équipe;

- è coinvolta nelle attività di orientamento finalizzate alla scelta della scuola superiore.

Inoltre è presente una componente genitore nel Gli d'istituto per collaborare con i docenti e con gli operatori dell'ASL e gli esperti.

Modalità di rapporto scuola-famiglia Partecipazione a incontri periodici

RISORSE PROFESSIONALI INTERNE COINVOLTE

▪ Docenti di sostegno

Partecipazione a GLI, rapporti con le famiglie, attività individualizzate e di piccolo gruppo, attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori, ecc.)

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▪ Docenti curricolari

Partecipazione a GLI, rapporti con le famiglie, tutoraggio alunni, progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

▪ Assistenti alla comunicazione

Attività individualizzate e di piccolo gruppo, attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

▪ Personale ATA

Assistenza alunni disabili

RAPPORTI CON SOGGETTI ESTERNI

▪ Unità di valutazione multidisciplinare

Analisi del profilo di funzionamento per la definizione del Progetto individuale, Procedure di intervento sulla disabilità.

VALUTAZIONE, CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO

Criteri e modalità per la valutazione

La valutazione tiene conto del processo di apprendimento, attraverso l’osservazione e la valutazione delle modalità di apprendimento, delle abilità sociali e del livello di partecipazione degli alunni alle attività proposte, e dell’apprendimento inteso come prodotto. Infatti, si valuta la graduale acquisizione di conoscenze e abilità nell'ottica di una didattica per competenze e considerando anche i progressi rispetto alla situazione iniziale. Per gli alunni Bes si fa riferimento agli obiettivi stabiliti nei rispettivi PEI o PDP.

La valutazione è espressa con voto in decimi.

Continuità e strategie di orientamento formativo e lavorativo

Per garantire un percorso formativo improntato sulla continuità educativa e didattica, l’Istituto mette in atto una serie di attività (riportate all’inizio) che guidano l’alunno lungo un percorso lineare ed omogeneo nello sviluppo delle competenze, dall'ingresso nella scuola fino ad orientarlo nelle scelte future (continuità verticale). L’Istituto opera altresì perché non ci siano fratture tra vita scolastica ed extra-scolastica facendo sì che la scuola si ponga al centro di un sistema più vasto ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale).

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