Austria* U U U Belgio* BS BS I Bulgaria BC S I Cipro BC S I Danimarca* U U U Estonia U U U Finlandia* BS BS I Francia* BC BC, S I Germania* U U U Grecia* BC S I Irlanda* BC BC BC Italia* BC BC, S I Lettonia U U U Lituania BC S I Lussemburgo* BS BS I Malta U U U Olanda* BC BC, S I Polonia B S I Portogallo* BC BC, S I Rep. Ceca BC S I Romania BC S I Slovacchia BC SI SI Slovenia BC S I Spagna* BC BC, S I Svezia* U U U Uk* U U U Ungheria U U U Legenda: * = Paesi membri UE
B = Autorità specializzata settore bancario; S = “ “ “ mobiliare; I = “ “ “ assicurativo; BS = “ “ “ bancario e mobiliare; SI = “ “ “ assicurativo e mobiliare; BI = “ “ “ bancario e assicurativo; BC = Banca centrale.
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27 1.3.1 Metodologia
Concentrando l’attenzione sui profili più strettamente metodologici dell’indagine in esame, si deve precisare che essa è di tipo comparativo e consiste nei seguenti passaggi essenziali:
1. costruzione di un Indice di Concentrazione dei poteri finanziari (FAU Index “Financial authorities unification index”), il quale esprime il grado di concentrazione dei poteri di regolamentazione
e vigilanza finanziaria riscontrabile in ciascuno Stato
considerato, dato il numero di autorità ivi operanti. Lo si costruisce attribuendo a ciascun tipo di autorità un valore numerico secondo la seguente scala, tenendo presente che quanto più concentrati presso un’unica autorità sono i poteri di regolazione e vigilanza sui tre settori considerati, tanto più elevato è il valore che assume l’indice di concentrazione:
· 7 = supervisore unico per tutti e tre i settori;
· 5 = supervisore unico per i settori bancario e mobiliare; · 4 = supervisore unico per i settori bancario e assicurativo; · 3 = supervisore unico per i settori mobiliare e assicurativo; · 1 = supervisori indipendenti specializzati su ogni settore
specifico31.
Il Fau nazionale di ciascun paese così ottenuto va altresì modificato nel modo seguente, a seconda che, a parità di altre condizioni, in uno stesso settore esista più di un’autorità, di cui
31 Come si può notare, allorquando vi è la presenza di un unico supervisore sia per il
settore bancario che per quello mobiliare, il valore (pari a 5) che viene attribuito è superiore rispetto a quello che si riconosce nel caso in cui il supervisore unico si occupi del settore bancario e, accanto a questo, di quello assicurativo. Questo trattamento differenziato trova la propria ragione nella maggiore importanza relativa che, in ogni industria finanziaria, l’intermediazione bancaria ha rispetto a quella mobiliare e quest’ultima rispetto a quella assicurativa. Dunque, a parità di altre condizioni, il grado di concentrazione dei poteri è considerato come più elevato quando ad una stessa autorità, insieme alla responsabilità sul mercato bancario, si associano quelle relative al mercato mobiliare piuttosto che quelle concernenti il settore assicurativo. Cfr. D. MASCIANDARO, La riforma delle autorità di supervisione finanziaria: lezioni internazionali per il caso italiano, in G. BRACCHI, D. MASCIANDARO, (a cura di), Fondazione Rosselli. Nono Rapporto sul sistema finanziario italiano. La competitività dell’industria bancaria. Intermediari e regole nel mercato italiano ed europeo, Edibank, 2004, p. 532.
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almeno una ha poteri con poteri in un secondo settore: aggiungendo 1 (e dunque aumentando il grado di concentrazione) se in un paese esiste almeno un settore con due autorità, e una di queste ha responsabilità almeno anche in un altro settore; sottraendo 1 (e dunque riducendo il grado di concentrazione) se in un paese esiste almeno un settore con due autorità, e nessuna di queste ha responsabilità in un altro settore; o altrove.
Due ulteriori considerazioni riguardo alla costruzione del Fau concernono la scelta di non tenere conto del “peso” dell’Agcm, trattandosi di un’autorità le cui competenze riguardano trasversalmente tutti i settori finanziari, e di selezionare le istituzioni coinvolte nei compiti di regolamentazione in base al numero ma non anche alla loro natura;
2. costruzione di un Indice di coinvolgimento nella vigilanza
finanziaria della banca centrale (CBFA Index “Central bank as financial authority index”). Esso assume valore 1 se la banca
centrale non ha responsabilità in nessun settore; valore 2 se essa ha responsabilità in un settore, 3 se ha responsabilità in due settori e, infine, valore 4 se «the central bank has
responsibility in all three sectors»32;
3. costruzione di un grafico (Grafico 1) che riporti sull’asse delle ascisse il CBFA Index e su quello delle ordinate il FAU Index. Tracciando, per ogni indice, una linea corrispondente alla metà del valore massimo assumibile (quindi 3,5 per il FAU e 2 per il CBFA), si divide il grafico in quattro aree. Queste corrispondono ai quattro possibili modelli di assetto regolamentazione e di vigilanza attraverso cui è possibile identificare ogni Stato considerato, dati dalle possibili combinazioni di un livello alto/basso di concentrazione dei poteri con un livello alto/basso di coinvolgimento della banca centrale.
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Di seguito si riportano la Tabella 2, relativa agli indici FAU e CBFA dei ventisette paesi UE effettivi ed aspiranti, ed il grafico 1, indicativo dei quattro possibili modelli di “european financial
regulation”.
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Tabella 2: Indici FAU e CBFA nei Paesi UE effettivi ed aspiranti (anno 2003)
F
onte: D. MASCIANDARO, A. PORTA, op. cit. PAESI SETTORE BANCARIO (B) SETTORE MOBILIARE (S) SETTORE ASSICURATIVO (I) FAU Index CBFA Index Austria* U U U 7 1 Belgio* BS BS I 5 1 Bulgaria BC S I 1 2 Cipro BC S I 1 2 Danimarca* U U U 7 1 Estonia U U U 7 1 Finlandia* BS BS I 5 1 Francia* BC BC, S I 1 3 Germania* U U U 7 1 Grecia* BC S I 1 2 Irlanda* BC BC BC 3 5 Italia* BC BC, S I 2 3 Lettonia U U U 7 1 Lituania BC S I 1 2 Lussemburgo* BS BS I 5 1 Malta U U U 7 1 Olanda* BC BC, S I 2 3 Polonia B S I 1 1 Portogallo* BC BC, S I 2 3 Rep. Ceca BC S I 1 2 Romania BC S I 1 2 Slovacchia BC SI SI 2 2 Slovenia BC S I 1 2 Spagna* BC BC, S I 1 3 Svezia* U U U 7 1 Uk* U U U 7 1 Ungheria U U U 7 1
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GRAFICO 1. Distribuzione del FAU e del CBFA nei paesi UE effettivi ed