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Benefici e caratteri generali delle imposte ambientali

CAPITOLO 2. LA TASSAZIONE AMBIENTALE

2.5 Le imposte ambientali: origine, terminologia e applicazione

2.5.1 Benefici e caratteri generali delle imposte ambientali

In questo paragrafo verrà motivata l'introduzione di una tassa ambientale e verranno illustrate le componenti fondamentali da considerare nel disegno di quest'imposta: l'aliquota fiscale e la base imponibile.

Le principali motivazioni che spingono i policy makers a introdurre un'imposta ambientale dipendono dal fatto che questa tassa:

 agisce direttamente e corregge il malfunzionamento del mercato aumentando il prezzo di un bene o di un'attività inquinante in modo tale che rifletta il costo del danno ambientale causato, senza alcuna discriminazione tra fonti inquinanti;

77

Fino all'inizio degli anni '80 il command-and-control è stato lo strumento di regolazione diretta più usato per attuare politiche ambientali. Si veda Nucara A., (1999), L'ambiente e l'Unione Europea: la fiscalità

 garantisce un cambiamento di comportamento degli operatori economici e offre ampi margini di flessibilità a produttori e consumatori nella ricerca e scelta di soluzioni alternative per ridurre l'impatto delle loro azioni sull'ambiente (soluzioni economicamente più vantaggiose, incentivo per l'abbattimento, l'innovazione);

 possiede due benefici economici, vale a dire l'efficienza statica, intesa come il raggiungimento di un obiettivo ambientale al più basso costo per la collettività, e l'efficienza dinamica, individuata nell'incentivo a ridurre le emissioni e nello stimolo all'innovazione tecnologica per evitare l'onere dell'imposta;

 assicura trasparenza in termini di costi e di applicazione, definendo chiaramente qual è l'obiettivo fiscale, chi sono i contribuenti, chi è esentato dal pagamento dell'imposta e qual è il costo per ogni unità di inquinamento prodotto;

 accresce il costo di determinati beni e attività in maniera diretta e prevedibile, rendendo più semplice la valutazione dell'impatto finanziario su imprese e consumatori e incentivando svariate opzioni di abbattimento (riduzione di consumo e produzione, processi produttivi più puliti, consumo di beni alternativi meno inquinanti e sviluppo di nuovi prodotti).

Nel disegno di un'imposta ambientale è fondamentale considerare attentamente un certo numero di fattori in modo che la sua applicazione sia efficiente ed efficace, in altre parole, in modo che venga raggiunto l'obiettivo di incentivare il disinquinamento al minor costo per la collettività.

I fattori critici da considerare sono base imponibile e aliquota fiscale.

Nella definizione di un'imposta ambientale, è importante che la base imponibile,78 sia facilmente calcolabile e che sia collegata il più direttamente possibile alle fonti inquinanti o alle attività che provocano un danno ambientale. Ciò incentiva l'abbattimento dell'inquinamento realizzabile attraverso varie opzioni di riduzione: processi produttivi più puliti, abbattimento di fine ciclo, uso di tecniche produttive innovative, scelta di prodotti meno inquinanti o sviluppo di nuovi prodotti, riduzione della produzione o del consumo. Le possibilità di abbattimento tendono a ridursi e i costi economici aumentano se, invece di

78Per base imponibile si intende il valore su cui si applica l'aliquota. Si tratta della base materiale sulla quale la

tassa è riscossa ed è solitamente una grandezza monetaria. Nel caso delle imposte ambientali è una unità fisica di uno specifico inquinante, di una risorsa, di un bene o prodotto connessi al deterioramento dell'ambiente.

tassare l'attività o la fonte inquinante, si applica l'imposta ad un prodotto intermedio. Il principio generale di tassazione da mettere in pratica è pertanto quello di riscuotere l'imposta su produzione, consumo e reddito finali.

L'aliquota 79 di un'imposta ambientale dovrebbe essere commisurata al danno ambientale causato per far sì che i costi sostenuti da produttori e consumatori riflettano anche il costo ambientale delle loro azioni.

In alcuni casi è semplice stimare i danni ambientali: si pensi ad esempio, al danno provocato dalle piogge acide sulla produzione di legname nelle foreste.

In altri casi, invece, risulta estremamente difficile quantificare l'entità del danno derivante dall'inquinamento o dall'eccessivo sfruttamento di risorse naturali poiché colpisce elementi che non possiedono un chiaro valore di mercato, come l'aria che respiriamo, la biodiversità, il clima.

Inoltre, bisogna considerare e valutare anche l'impatto sociale, ossia gli effetti e le conseguenze che tali danni hanno sulla salute umana (morbilità e mortalità). Questo processo di valutazione è più facile da realizzare se viene prima fissato uno specifico risultato ambientale come obiettivo da conseguire e poi, in base a tale target, viene determinata l'aliquota fiscale. Ciò è particolarmente utile quando si vuole ridurre il tasso di emissioni inquinanti di un certo ammontare.

In ultimo, è necessario che il livello di aliquota stabilito venga modificato e aggiornato nel tempo, di modo che continui a tener conto di una serie di fattori, tra cui l'inflazione, la crescita economica reale, il cambiamento delle preferenze dei cittadini per la protezione ambientale e l'effetto dell'innovazione sui costi di abbattimento.80

Altri aspetti da prendere in considerazione per un'attenta progettazione delle tasse ambientali riguardano l'attuazione graduale e il loro inserimento in un pacchetto di misure complementari, l'ampia consultazione con le parti interessate, la necessità di realizzare studi preliminari che ne prevedano gli effetti in termini di costi-benefici, e la diffusione dell'informazione.81

79L'aliquota fiscale è il tasso (fisso o variabile) espresso in forma di percentuale che si applica alla cosiddetta

base imponibile per calcolare l'imposta.

80

OECD (2010), Taxation, Innovation and the Environment, pp.136-149.

81Agenzia Europea dell'Ambiente, (2008), “Tasse Ambientali: Attuazione ed efficacia per l'ambiente”.

Nell'applicazione di una tassa ambientale bisogna poi fare valutazioni circa l'uso del gettito da essa derivante e analizzare l'impatto che l'imposta ha su distribuzione/redistribuzione del reddito e sulla competitività delle imprese. Per far ciò è necessario conciliare gli obiettivi ambientali, che si vogliono raggiungere introducendo la tassa, con gli altri obiettivi di politica economica e pubblica.