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L'effetto sulla distribuzione del reddito

CAPITOLO 2. LA TASSAZIONE AMBIENTALE

3.2 Elementi costitutivi della Carbon Tax

3.2.6 L'effetto sulla distribuzione del reddito

L'impatto di una carbon tax nazionale sulla distribuzione del reddito rappresenta un fattore fondamentale nel determinare la sua accettabilità. Per ragioni di equità e fattibilità, i decisori politici devono tener conto degli oneri distributivi che l'adozione di politiche di mitigazione delle emissioni, come la tassa sulla CO2, comporta nei confronti di famiglie appartenenti a diverse categorie di reddito e di imprese e settori ad alta intensità energetica.

Siccome le famiglie a basso reddito, rispetto ai ceti più abbienti, destinano una parte maggiore del loro reddito all'acquisto di prodotti energetici quali ad esempio l'elettricità, i combustibili per il riscaldamento o la benzina, con l'introduzione della carbon tax questo divario verrebbe ulteriormente accentuato, per effetto della regressività dell'imposta.117

Generalmente nelle analisi di incidenza viene utilizzata una misura del reddito

115Aumentando il prezzo dei combustibili fossili, la carbon tax comporta un aumento generale dei prezzi. Per

minimizzare l'effetto sui prezzi, l'incremento dei proventi derivanti dall'introduzione di un'imposta indiretta - la carbon tax- può essere compensato da una riduzione di altre imposte come l'IVA, ma la variazione dell'effetto sui prezzi dipende dalle modalità di compensazione fiscale.

116Zhang e Baranzini, op. cit.; Yu Jie 俞杰 (2013) “Double Dividend of Environmental Taxes and Orientation of

China's Environmental Tax System Reform” (环境税“双重红利”与我国环保税制改革取向 Hanjingshui “shuangchong hongli” yu woguo huanbao shuizhi gaige quxiang), Macroeconomic Research (宏观经济研究 Hongguanjingji yanjiu), 2013, n. 8, pp. 3-8; Guo Hao, Wang Dong, 郭昊,王东 (2014) “Review of the Research on Social Welfare Effect of Carbon Tax” (碳税社会福利效应研究评述 Tanshui shehui fuli xiaoying yanjiu pingshu), Journal of Dalian Maritime University (Social Sciences Edition) (大连海事大学学 报 (社会科学版) Dalian haishi daxue xuebao (shehui kexue ban)), 2014, vol. 13, n. 2, pp. 1-4.

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Per regressività fiscale si intende l'incidenza sul reddito delle imposte a carico dei contribuenti, dove le aliquote d’imposta decrescono all’aumentare del reddito. In altre parole, la percentuale di reddito disponibile dopo l’applicazione dell’imposta aumenta all’aumentare del reddito.

prodotto nell'arco di tutta la vita, poiché meglio riflette le possibilità di consumo di lungo periodo, anche se tale calcolo presenta difficoltà tecniche e di raccolta dei dati. Gli studi che hanno usato questa misura rispetto a una misura del reddito annuale, hanno rilevato un minore impatto regressivo delle imposte sulle emissioni di CO2 in confronto a quanto suggerito nelle analisi statiche.118

Una valutazione della letteratura sugli effetti distributivi ha mostrato che sebbene le imposte su emissioni di CO2 ed energia siano regressive, l'impatto sulle famiglie a basso reddito è relativamente moderato e dipende dal tipo di combustibile tassato e dalla distribuzione dei benefici derivanti dal miglioramento della qualità ambientale tra la popolazione.119 Tuttavia, nonostante gli effetti distributivi siano contenuti, il dibattito sulla distribuzione del reddito rimane intenso, probabilmente perché a differenza di strumenti alternativi, l'introduzione della carbon tax è percepita in modo più diretto come un aumento dei prezzi, pertanto, per essere accettata e sostenuta pubblicamente è indispensabile un serio e attento impegno politico nell'ideare il disegno di imposta.

Esistono diversi modi per attenuare il potenziale impatto regressivo della carbon tax: la concessione di agevolazioni fiscali a determinate fasce di popolazione e l'uso dei proventi sotto forma di redistribuzione forfettaria o per ridurre altre imposte e accrescere i benefici sociali.

La prima possibile opzione è quella di concedere agevolazioni fiscali per l'uso di una certa quantità di energia necessaria a soddisfare i bisogni primari, in particolare l'energia domestica, fino a una determinata soglia, oltre la quale l'energia sarebbe progressivamente tassata in maniera da incentivarne il risparmio.

Le altre possibilità di riduzione dell'impatto regressivo di imposte su emissioni di carbonio o energia riguardano invece l'uso dei proventi da esse generati.

In un caso il gettito fiscale verrebbe impiegato sotto forma di una redistribuzione forfettaria ex post alla popolazione, di modo che i gruppi a più basso reddito ricevano una somma maggiore, proporzionale al loro reddito, rispetto alle fasce di popolazione ad alto

118Si veda Parry, Ian W.H., Sigman H., Walls M., Williams Roberton C., (2006), “The Incidence of Pollution

Control Policies ” in T. Tietenberg e H.Folmer, cur., The International Yearbook of Environmental and

Resource Economics 2006/2007, Northampton, MA: Edward Elgar.

119Speck S., (1999), “Energy and carbon taxes and their distributional implications”, Energy Policy, vol.27, pp.

reddito. Tale impiego dei proventi d'imposta, tuttavia, diminuirebbe le entrate a disposizione per ridurre le altre imposte distorsive esistenti e potrebbe ripercuotersi negativamente sulle variabili macroeconomiche, in particolare su inflazione e occupazione.

Nell'altro caso andrebbe a compensare le famiglie più povere colpite dalla tassa e verrebbe utilizzato per ridurre le imposte sul lavoro e la tassazione sul reddito, oppure per modificare il sistema di previdenza sociale, aumentando i sussidi per gli alloggi e i benefici sociali in base alle reali esigenze e condizioni. Queste due opzioni possono portare a risultati migliori in termini di attenuazione degli effetti distributivi se comparate alla redistribuzione forfettaria.

Ad ogni modo, l'adozione di queste misure dovrebbe essere accompagnata da politiche redistributive complementari rivolte a quei gruppi sociali che non traggono un vantaggio diretto da questi tagli fiscali, come i pensionati e i disoccupati.

Esiste, dunque, un trade-off tra efficienza ed equità nell'utilizzo del gettito, per cui i benefici in termini di efficienza possono essere ottenuti solo sacrificando la neutralità distributiva e viceversa, gli aiuti a fasce di popolazione a basso reddito implicano rinunce di efficienza economica.120 In realtà sembra che non sia così rilevante, ai fini della loro accettabilità, il modo in cui il gettito, derivante da un'imposta sull'energia o sulle emissioni di CO2, venga redistribuito.121