ECOSISTEMI E SERVIZI ECOSISTEMICI Un ecosistema è formato da una combinazione complessa e dinamica di piante, animali, microrganismi e dal loro ambiente naturale non vivente che, interagendo, costituiscono un’unità funzionale (Convenzione sulla diversità biologica (CBD), sottoscritta a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992, ratificata in Italia il 14 febbraio 1994 con Legge n.124).
All’interno di un ecosistema gli organismi viventi hanno scambi di materiali e di energia con le sostanze non viventi all’interno di un’area delimitata.
Si possono riconoscere due grandi categorie di ecosistemi:
• naturali: ambienti che si sviluppano in modo autonomo e che riescono a raggiungere l’equilibro ecologico (climax) senza l’intervento dell’uomo. Al loro interno coesistono organismi animali e vegetali interdipendenti (il cui equilibrio è precario e, se alterato da esigenze umane, può portare a un impoverimento dell’ecosistema) che autoalimentano l’ecosistema e ne aumentano la produttività.
All’interno degli ecosistemi naturali si distinguono gli ecosistemi della terra (macchia mediterranea, foreste, deserto,…) da quelli acquatici, a loro volta suddivisi in ecosistemi di acqua dolce (laghi, fiumi, torrenti, aree umide,…) e in ecosistemi marini (oceani, barriera corallina,…);
• artificiali: ecosistemi naturali modificati dall’uomo per rispondere alle nuove esigenze sociali, culturali e legate alla produzione di materie prime.
Gli ecosistemi naturali sono dei sistemi ben organizzati che producono tutti i beni a sostegno della vita e dell’attività umana, fornendo beni e servizi ecosistemici all’umanità.
I beni prodotti dagli ecosistemi comprendono materie prime come cibo, acqua, legname, mentre i servizi ecosistemici (SE) costituiscono l’insieme di benefici a supporto della qualità della vita che vengono erogati naturalmente dai processi ecologici (Costanza et al., 1997; Daily et al., 2000). Tra questi ve ne sono alcuni di fondamentale importanza per la vita dell’uomo come, ad esempio, la purificazione dell’aria e dell’acqua (controllo e assorbimento degli inquinanti), il controllo del clima, il ciclo dei nutrienti, l’impollinazione, la formazione e la fertilità del suolo, la protezione dall’erosione e dalle inondazioni, la regolazione dello scorrimento superficiale delle acque, la fornitura di acqua (contro la siccità) e delle materie prime, il controllo delle malattie… (MEA, 2005).
I SE hanno rilevanza per il futuro sviluppo
economico-sociale (MEA, 2005), essi
forniscono benefici insostituibili, diretti o indiretti, alle popolazioni e concorrono a mantenere la funzionalità e la qualità ecologica dei sistemi paesistico-ambientali. Gli ecosistemi possiedono anche elementi che “producono cultura”; alcuni ambienti (boschi, laghi, sentieri, spiagge,…) sono luoghi ideali per l’aggregazione sociale, il turismo, il benessere fisico e psichico. Si osserva, di conseguenza, come siano in stretta relazione con le condizioni di
benessere di una comunità; il nostro
benessere dipende dai servizi presenti e prodotti dalla natura. Ciò rende difficile la loro misurabilità sia in termini fisici che economici perché sono legati alla percezione che la comunità può avere grazie alla loro presenza.
SE DI REGOLAZIONE – EQUILIBRIO E MITIGAZIONE
funzioni che gli ecosistemi svolgono a controllo:
• della qualità dell’aria e del sequestro di carbonio
• degli inquinanti dell’acqua e del suolo (fascia riparia di vegetazione)
• dell’impollinazione
• dell’assimilazione dei rifiuti
• della mitigazione dei rischi naturali, ivi compresi i Cambiamenti Climatici
Si tratta di servizi di cui viene fatto in genere un uso indiretto, spesso non percepito, ma fondamentale ai fini del mantenimento degli equilibri ambientali e della qualità delle risorse.
SE DI FORNITURA O APPROVVIGIONAMENTO
funzioni per la produzione di materie prime:
• cibo
• acqua potabile o di irrigazione • legname
• fibre • energia
• materie prime in genere, quali semi da fiorume locale, coloranti vegetali ecc. Si tratta di servizi di cui viene fatto in genere un uso diretto. Il beneficio viene quotidianamente percepito, ma la lontananza dei luoghi di produzione non permette di cogliere il legame tra la natura e i beni goduti.
LA CLASSIFICAZIONE DEI SERVIZI ECOSISTEMICI
Per la definizione e la classificazione dei SE il Millennium Ecosystem Assessment (in seguito MEA) costituisce il riferimento riconosciuto a livello internazionale. Il MEA distingue quattro grandi categorie di servizi in base alle funzioni che gli ecosistemi possono svolgere.
SE CULTURALI, RICREATIVI E COGNITIVI funzioni legate alla fornitura di beni immateriali:
• valori spirituali ed estetici (“ben essere” fisico, “ben essere” psichico)
• valori derivati da presenze storico- artistiche
• tradizioni e identità locali
• spazi idonei alla fruizione pubblica • ricreazione e turismo
• educazione
• miglioramento estetico e culturale di luoghi degradati
Si tratta di servizi che determinano
benefici non materiali che un ecosistema può erogare, godibili con modalità molto diversificate sia per gli aspetti culturali, che per il benessere psico-fisico, il
divertimento o la socialità che determinati ecosistemi possono fornire.
SE DI SUPPORTO
funzioni a sostegno della produzione di tutti gli altri servizi ecosistemici; comprendono: • conservazione della biodiversità a
vari livelli, da quella genetica a quella paesaggistica
• formazione di habitat naturali e processi evolutivi
• fertilità dei suoli • pedogenesi
Si tratta di servizi che determinano benefici indiretti, difficilmente percepibili, in quanto sono alla base dello sviluppo e della vita degli ecosistemi e di tutti gli altri SE. In sostanza non si notano, ma se vengono a mancare, si perdono anche tutti gli altri. Basti pensare a come la fertilità dei suoli agisce sui servizi di approvvigionamento.
QUALITÀ DEL PRODOTTO
LEGAME SE - BRAND - VENDITA Da
TERRA SANA
ECOSISTEMI SANI
A
PAESAGGIO SANO (SE)
Da
TECNICHE COLTURALI
A
SOSTENIBILITÀ CICLO PRODUTTIVO
(in parte SE)
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO
Prima di scendere nel dettaglio della metodologia adottata per l’analisi dei SE del Cluster e delle aziende, proponiamo una serie di immagini elaborate in occasione di alcuni incontri del gruppo di lavoro.
Le immagini e gli schemi riportati nelle seguenti pagine, aiutano a comprendere come l’approccio dei SE abbia un risvolto pratico ed aiuti a far emergere criticità ed opportunità che orientino le attività aziendali, contribuendo a legare l’azienda al proprio territorio e aumentandone la possibilità di incidere sempre più positivamente sul sistema socio- paesaggistico.
Terra sana, ecosistemi sani, paesaggio sano e diversificato, prodotti di qualità e qualità della vita.
Attraverso interventi mirati (cfr. § 2.4.4, I Progetti Pilota) ogni azienda agricola può plasmare i paesaggi dei territori gestiti ed incrementare la propria multifunzionalità, contribuendo all’erogazione di SE.
Competizione naturale –ciclo antagonisti delle specie dannose
Paesaggio variato Paesaggio uniforme
Grazie ai suoi meccanismi di adattamento
l’ambiente è stabile Ambiente instabile, caratterizzato da un circolo vizioso
SfruttandoLOTTA BIOLOGICA CICLO CHIUSO ImpiegoPESTICIDI CHIMICI CICLO APERTO
BENEFICI INDIRETTI:
AUMENTO QUALITÀ ACQUE E SUOLI
Senza l’impiego di pesticidi si mantengono le acque e i suoli puliti
ottenendo riso sano
COMUNICAZIONE NEL BRAND
della qualità del prodotto venduto
RICADUTE SULLA COMUNITÀ E SUL BRAND