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I beni culturali e il sistema museale

I beni culturali e il sistema

STRUTTURA AMMINISTRATIVA 9 Aree Dirigenziali

3.5 I beni culturali e il sistema museale

Collezioni ed esposizioni

Il Sistema Museale di Ateneo (SMA) origina e trae la sua identità dal Museo di Storia Na-turale (MSN) dell’Università degli Studi di Fi-renze, di cui conserva la tradizione materiale

e immateriale, lunga oltre quattro secoli.

Tre le sedi che compongono il Museo: Palaz-zo Nonfinito, sede del Museo di Antropolo-gia e EtnoloAntropolo-gia con le collezioni etnoantro-pologiche, osteologiche e le collezioni dell’ar-chivio storico fotografico; ‘La Specola’ con le collezioni di Ceroplastica, le collezioni di Mi-neralogia e Litologia e le collezioni della Zo-ologia; ‘La Pira’ sede del museo di Geologia e Paleontologia, delle collezioni di Botanica, degli impianti e delle collezioni dell’Orto bo-tanico. Le collezioni naturalistiche custodi-te dal SMA comprendono oltre otto milioni di esemplari e sono state visitate nel 2019 da circa 85.000 persone.

Il Sistema Museale d’Ateneo è regolato con Decreto del Rettore (n. 300 del 9 marzo 2018) e comprende nel suo ordinamento le due di-more storiche di Villa La Quiete e Villa Gali-leo, sulle colline rispettivamente a nord e a sud di Firenze.

Missione

Il Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino ga-rantisce conservazione, valorizzazione, pro-mozione e fruizione pubblica delle collezio-ni scientifiche, storico-scientifiche e

stori-co-artistiche che esso ospita. Al servizio del-la collettività e promotore di ricerca scientifi-ca e museologiscientifi-ca, è luogo di documentazio-ne e conservaziodocumentazio-ne della diversità della natu-ra e delle culture umane. Attnatu-raverso la frui-zione delle sue collezioni, il SMA mira a forni-re occasioni di riflessione e strumenti per in-terpretare la realtà complessa dell’interazio-ne uomo-natura, con particolare attenziodell’interazio-ne alla formazione culturale delle nuove gene-razioni in ordine alla sostenibilità ecologica. Il SMA adotta pratiche trasparenti e sostenibi-li e persegue l’abbattimento delle barriere fi-siche e culturali per garantire una più effica-ce fruizione e una più ampia diffusione della cultura e della conoscenza. Promuove la valo-rizzazione delle collezioni e dei beni possedu-ti anche attraverso azioni coordinate con al-tre istituzioni, enti e soggetti nazionali e in-ternazionali. Svolge attività educative e di-dattiche, instaura collaborazioni continuati-ve con le scuole di ogni ordine e grado per lo sviluppo di progetti congiunti finalizzati alla diffusione della cultura, stipula accordi con le associazioni di volontariato che svolgono attività di salvaguardia e diffusione dei be-ni culturali. Svolge, inoltre, attività di ricerca Il Sistema Museale dell’Università degli Studi

di Firenze si rivela molto importante in tema di sostenibilità. Oltre al grande contributo che esso fornisce alla cultura e alla diffusione della stessa, il Museo di Storia Naturale — suddiviso in tre diverse sedi — sensibilizza le nuove generazioni al tema della sostenibilità ambientale e alla conservazione delle biodiversità. Il museo promuove infatti la ricerca scientifica in relazione al patrimonio naturale e alla conservazione dello stesso.

e cura la produzione di pubblicazioni scienti-fiche e divulgative. Nell’insieme delle sue at-tività, il SMA è coadiuvato dalle strutture di Ateneo per la comunicazione e il marketing, i servizi logistici, i servizi di informatica e web e l’amministrazione e controllo di gestione.

Struttura organizzativa e stakeholder Il SMA è composto da un Consiglio Scientifi-co e un Comitato TecniScientifi-co Consultivo. Il Consi-glio Scientifico è formato dal Presidente, dal Direttore Tecnico, dal Dirigente d'Area e da esponenti del mondo accademico e gestio-nale. Il Comitato Tecnico è costituito dal Di-rigente di Area, dal Direttore Tecnico, dai Re-sponsabili di Sede e dal Responsabile della Segreteria Amministrativa.

Gli stakeholder comprendono da un lato l’Uni-versità degli Studi di Firenze, le strutture or-ganizzative che garantiscono l’assetto istitu-zionale e il personale del SMA per le rispettive e molteplici competenze, dall’altro i visitato-ri, gli studiosi, gli studenti scolastici e univer-sitari, le Soprintendenze, il Ministero dei be-ni e delle attività culturali e del turismo, il Mi-nistero dell'Università e della Ricerca, il Con-siglio Nazionale delle Ricerche i finanziatori pubblici e privati, le imprese affidatarie di be-ni e servizi, i volontari, la Regione Toscana e le altre strutture amministrative del territorio, gli altri musei e gli utenti del sito web e delle pagine social. Gli stakeholder del SMA hanno attese o obiettivi: il ruolo economico e sociale del SMA scaturisce dalla sua interazione con gli stakeholder e dalla risposta che esso forni-sce alle loro aspettative.

Le attività del SMA

Il personale SMA in servizio a tempo indeter-minato al termine del 2019 comprendeva 44 unità costituite da curatori, addetti alla ma-nutenzione, addetti alle pratiche colturali, fo-tografi, archivisti e personale dei servizi am-ministrativi. Il personale si è occupato delle attività di tutela, conservazione e incremen-to delle collezioni, nonché di valorizzazione, ricerca e divulgazione.

Catalogazione e conservazione

L’attività di catalogazione costituisce una delle operazioni fondamentali per conoscere e rendicontare il patrimonio culturale. Le col-lezioni SMA sono catalogate in forma carta-cea o digitale. Nel 2019 sono state compila-te 12380 schede su supporto digitale (con un incremento del 40% rispetto al 2018), delle quali 1300 inserite nel sistema SigecWeb

se-Museo di

*La sezione Biomedica è stata parte del Museo di Storia Naturale fino al settembre 2017

La Pira Palazzo

non finito La Specola

• Orto botanico

• Geo Paleontologia

• Botanica

• Antropologia

• Archivio storico

• Fotografico

• Osteologia

• Zoologia

• Chimica

• Ceroplastica anatomica

• Ceroplastica botanica

• Lito mineralogia Villa

La Quiete Villa

Galileo

Curatori delle collezioni

Comitato Tecnico Consultivo Università degli Studi di Firenze

Area comunicazione d’ateneo Consiglio Scientifico Presidente Direttore Dirigente Personale tecnico e amministrativo

Visitatori

Servizi didattici Ricercatori in visita di studio

MiBACT e Soprintendenze

Finanziatori pubblici e privati Utenti sito web e pagine social

Associazioni culturali

Fornitori di servizi esternalizzati Regione Toscana e amministratori locali Altri Musei Comunità Europea

Associazioni di volontari

condo gli standard ministeriali definiti dall’I-stituto Centrale per il Catalogo e la Documen-tazione (ICCD). Il personale dell’Orto botani-co si è preso cura di 4000 piante, alcune delle quali di importanza storica. A Villa La Quiete sono stati completati i restauri di un dipinto di Ridolfo del Ghirlandaio, di alcuni elemen-ti dei due saloni affrescaelemen-ti, della porta nel Ri-cetto della Campana e della “Fontana della Samaritana”.

Collezioni e ricerca scientifica

Le collezioni naturalistiche del MSN sono og-getto di studio e ricerca da parte di curatori e di numerosi studiosi provenienti da tutto il mondo. Nel 2019, 168 studiosi esterni hanno consultato le collezioni per un totale di 699 giorni di presenza nei locali del museo (incre-mento del 30% rispetto al 2018). Le ricerche scientifiche condotte dai curatori hanno por-tato alla pubblicazione di 91 articoli scientifi-ci (43 in riviste con fattore d’impatto), 16 ca-pitoli di libri e 4 libri. Principali settori di ricer-ca sono sistematiricer-ca zoologiricer-ca, botaniricer-ca e pa-leontologica, ecologia e paleoecologia, strati-grafia, esoplanetologia, museologia e storia della scienza. Il MSN si è occupato del moni-toraggio di specie animali in Direttiva Habitat e condotto ricerche sulla diversità della vege-tazione in Toscana. Inoltre, ha pubblicato ri-cerche per la valorizzazione delle collezioni museali in ambito paleobiologico (“museum

dark data”). All’estero le ricerche hanno ri-guardato la fauna di Gibuti e Vietnam e la flo-ra dei Balcani, in collaboflo-razione con alcuni Di-partimenti dell’Ateneo fiorentino.

Il personale del museo risponde ogni anno al-le numerose richieste di riproduzioni fotogra-fiche e di prestito. Il patrimonio naturalistico del MSN è stato concesso in prestito per mo-stre in città italiane ed estere, coinvolgendo i curatori per svolgere le pratiche di movimen-tazione di 137 opere provenienti dalle colle-zioni botaniche, zoologiche, etnoantropolo-giche, paleontologiche e ceroplastiche. So-no stati concessi in prestito circa 6000 esem-plari per motivi di studio e ricerca, di cui 5000 esemplari entomologici.

Mostre, conferenze ed eventi

Il SMA ha organizzato mostre tematiche temporanee sia presso le proprie sedi sia in sedi esterne. La mostra dedicata a Leonardo Da Vinci, nel 500° anniversario della morte, ha visto collaborare curatori di collezioni paleon-tologiche, botaniche, zoologiche e dell’Orto botanico per allestire un percorso espositivo e didattico attraverso il Museo di Geologia e Pa-leontologia e l’Orto botanico (13/4-26/5, 1700 visitatori). La mostra “Natura Collecta, Natu-ra Exhibita”, inauguNatu-rata il 10 dicembre 2019, è dedicata alla storia del collezionismo natu-ralistico dalle origini medicee ai nostri gior-ni. Allestita nel Salone Donatello (Basilica di

San Lorenzo), essa nasce dalla collaborazione tra Università di Firenze, Opera Medicea Lau-renziana e Basilica di San Lorenzo, in conco-mitanza con la chiusura al pubblico del Mu-seo ‘La Specola’ per lavori di ristrutturazione.

L’allestimento ha coinvolto un curatore del-la Specodel-la e 29 unità di personale, sia interne sia esterne all’SMA. 172 opere del MSN espo-ste sono spiegate da 66 didascalie e 15 pan-nelli didattici. A conclusione di un progetto nell’ambito di “Valore Museo” della Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Firenze, in collabora-zione con associazioni, imprese e un artista contemporaneo, per la promozione della Sa-la delSa-la Balena e del tema delSa-la sostenibilità ambientale, è stato realizzato un capodoglio a grandezza naturale in materiale poliaccop-piato per packaging, esposto dentro l’Orto bo-tanico con grande successo di pubblico (è sta-to espossta-to dal 6 settembre al 6 otsta-tobre 2019).

Altre sei mostre sono state ospitate nei locali della Specola e a Villa Galileo.

Didattica e divulgazione

Nel 2019 sono state condotte 875 visite gui-date alle diverse collezioni e 288 visite te-matiche di approfondimento per un totale di 884 attività e un numero stimato di 17.680 partecipanti. Di queste attività, 18 sono sta-te richiessta-te da gruppi privati e 862 da gruppi scolastici di ogni ordine e grado, dalla mater-na alle secondarie, e anche da studenti

uni-versitari. I gruppi scolastici provenivano dal territorio fiorentino, regionale e nazionale, ma anche da istituti internazionali con sede a Firenze e da scuole con sede all’estero. Con le sue attività didattiche il MSN ha partecipato al progetto “Chiavi della Città”, coordinato dal Comune di Firenze.

I visitatori del Museo di Storia Naturale Le collezioni aperte al pubblico sono state Antropologia ed Etnologia, Geologia e Pale-ontologia, Orto Botanico, Zoologia e Ceropla-stica (fino al 31 agosto), per un totale di cir-ca 20.000 m2 di esposizione, di cui 15.000 costituiti dagli spazi aperti dell’Orto Botani-co. Le esposizioni sono state visitate nel 2019 da 84.847 visitatori. L’analisi dei dati relativi all’ultimo quinquennio evidenzia un decre-mento dal massimo di 125.823 visitatori

regi-strati nel 2016, al vertice di una tendenza di crescita.

A parziale spiegazione dell’inversione di ten-denza viene rilevata la chiusura del Museo di Litologia e Mineralogia nel maggio 2017, nel-la sede storica di Via La Pira, e delnel-la Speconel-la nell’agosto 2019 in vista della ristrutturazio-ne e di un nuovo allestimento. La distribuzio-ne per fasce d’età, ricavabile dai dati di vendi-ta dei biglietti suddivisi per tipologie, mostra che il Museo di Antropologia è visitato per il 37% da bambini e ragazzi in fascia 3-14 anni, per il 59% da adulti in fascia 14-65 anni e per il 4% da persone con più di 65 anni. Questi va-lori si invertono al Museo di Geologia e Pale-ontologia in 56% e 40% rispettivamente per le prime due fasce d’età, mentre rimangono invariati per la terza.

Villa La Quiete e Villa Galileo (Il Gioiello)

so-no visitabili solo su preso-notazione e con visita guidata. Nel 2019 sono stati registrati 1.328 visitatori a Villa La Quiete e circa 500 visita-tori a Villa Galileo.

Per rilevare la soddisfazione dei visitatori nel 2019 è stata realizzata un’indagine attraver-so la attraver-somministrazione di 3.461 questionari nei musei di Geologia e Paleontologia (1687, uno ogni 14 visitatori in media), Antropologia e Etnologia (558, uno ogni 18 visitatori) e La Specola (1216, uno ogni 24), numeri che con-sentono una più accurata valutazione rispet-to al 2018. I dati raccolti hanno permesso di delineare un identikit del visitatore medio del MSN in termini di età, sesso, titolo di studio e provenienza geografica. La distribuzione per fasce di età, calcolata sommando i que-stionari somministrati agli adulti e ai bam-bini, conferma la fruizione del MSN da

par-2014 2015 2016 2017 2018 2019

Orto Botanico 20165 27105 28477 30537 31986 21777

Antropologia e Etnologia 8325 12878 11060 10759 11435 9955

La Specola 40834 45695 56565 47358 41473 28768

Geologia e Paleontologia 18536 20751 23141 23039 23449 24347

Mineralogia e Litologia 2394 5256 4564 2348 0 0

Totale 90254 111685 123807 114041 108343 84847

• Totale visitatori dal 2014 al 2019

te dei ragazzi in età 3-14 (56% per Geologia e Paleontologia; 37% per Antropologia e Et-nologia; 45% per la Specola). Il Museo di An-tropologia e Etnologia è maggiormente fre-quentato nella fascia di età 14-65 anni (59%).

Il titolo di studio è stato calcolato sulla som-ma di questionari somministrati a persone adulte, la maggior parte delle quali possiede una laurea (Museo di Geologia e Paleontolo-gia 68%; Museo di AntropoloPaleontolo-gia ed EtnoloPaleontolo-gia 47%; Specola 38%), o un diploma (in media il 22%). La gran parte dei visitatori è costituita da cittadini di Firenze o del comune, mentre la maggior quota di visitatori provenienti da fuori Toscana si registra alla Specola. Un’al-ta percentuale delle persone intervisUn’al-tate ha visitato il museo per la prima volta, aven-do saputo della sua esistenza o casualmen-te o per passaparola. Circa il 25% conosceva già il museo e lo ha visitato di nuovo. Si è no-tevolmente innalzata rispetto al 2018 la per-centuale di coloro che ne sono venuti a cono-scenza tramite web o social media. Rispetto ai precedenti mezzi di comunicazione è risul-tato trascurabile il ruolo informativo di guide turistiche, pubblicità cartacea o via etere. L’a-nalisi dei questionari ha messo in luce il gene-rale gradimento dell’offerta al pubblico. Punti di forza dell’offerta sono la cortesia e

compe-tenza del personale di biglietteria e degli ope-ratori dei servizi didattici e la qualità degli al-lestimenti, aspetti particolarmente graditi al Museo di Geologia e Paleontologia. Sono sta-ti ovunque indicasta-ti in media come punsta-ti de-boli dell’offerta la segnaletica per giungere al museo e il materiale informativo.

Il visitatore medio di Villa La Quiete è don-na, con età compresa tra 46 e 65 anni di età, cittadina di Firenze, interessata alle vicende storiche e artistiche legate a questo impor-tante patrimonio culturale. Come per il visita-tore medio del Museo di Storia Naturale, an-che per Villa La Quiete il mezzo di comunica-zione più efficace è costituito dai canali web e dai social media.

La Sentiment Analysis, mirata ad ascoltare i Social network e il web in generale, rileva i se-guenti indici di soddisfazione:

• 97,8% Villa La Quiete

• 94,2% Museo di Antropologia e Etnologia

• 86,7% Museo di Geologia e Paleontologia

• 84,7% La Specola

• 69% Orto botanico.

Le insoddisfazioni più rilevanti riguardano al-lestimenti, cura dell’Orto botanico e vetustà dei luoghi. In alcuni casi si lamenta la man-canza di apparati di sala in inglese e di segna-letica.

ne con DidaCommunicationLab, che pone al centro un elemento iconografico distintivo per ciascuna identità museale.

La dimensione finanziaria

Le attività amministrative e gestionali sono di coordinamento e supporto a tutte le altre attività e sono svolte dal personale della Se-greteria Amministrativa cui attualmente af-feriscono otto unità, compreso il responsa-bile. La Segreteria Amministrativa assicura il raccordo costante tra le diverse sedi, garan-tendo la correttezza e la trasparenza dell’a-zione amministrativa.

Per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali il Sistema Museale dispone di:

1. Proventi propri, costituiti dai corrispettivi di vendita dei biglietti di ingresso alle Sedi SMA, dei prodotti dei bookshop, da svolgi-mento di attività didattiche e dall’accesso alle mostre temporanee. Tali entrate costi-tuiscono una fonte importante di finanzia-mento per SMA. Esse vengono totalmen-te reinvestitotalmen-te per avviare nuove attività o progetti di miglioramento.

2. Contributi di ricerca, costituiti dai finan-ziamenti concessi da Comuni sul territorio provinciale o da partecipazione a bandi in-ternazionali, europei, nazionali, regionali o provinciali e da soggetti privati, destinati alla ricerca scientifica.

3. Risorse finalizzate, costituite da somme concesse dall’Ateneo, da Enti pubblici o soggetti privati e diretti al finanziamento di specifici progetti.

4. Stanziamento annuale dell’Università de-gli Studi di Firenze, costituita dalla dota-zione ed eventuali assegnazioni aggiunti-ve che annualmente il Consiglio di Ammi-nistrazione dell’Ateneo assegna al SMA.

Queste entrate permettono al SMA di gesti-re in autonomia l’acquisto di beni di consu-mo e servizi, l’acquisto di arredi e attrezzatu-re. Il SMA annovera tra le sue attività princi-pali la didattica per le scuole: organizza visi-te guidavisi-te alle sale espositive, laboratori

de-•• Ricavi del Sistema Museale (valori in €)

dicati alle scienze naturali, progetti speciali per le scuole superiori, nonché un program-ma didattico per i bambini che frequentano la scuola primaria. Nell’ottica di raggiungere l’o-biettivo di aumentare le risorse acquisite dai punti vendita, il SMA ha diversificato l’offer-ta in termini di prodotti in vendil’offer-ta: pubblica-zioni, minerali e oggettistica specifica ineren-te ai ineren-temi delle varie Sedi del Museo.

Per il perseguimento delle finalità previste dall’art. 2 del proprio Regolamento, il Siste-ma Museale riceve contributi per ricerca e contributi finalizzati che rappresentano som-me concesse dall’Ateneo, da Enti pubblici o soggetti privati e diretti al finanziamento di specifici progetti. Nel 2019 ulteriori proventi sono relativi a utilizzo spazi, prestiti per mo-stre, royalties su foto e video ed altri proventi.

Il Sistema Museale da sempre si impegna a gestire in maniera efficiente le risorse finan-ziarie a sua disposizione, attraverso una at-tenta programmazione dei progetti di spesa, con particolare riguardo alla scelta delle at-tività da finanziare ed all’acquisto dei beni e

servizi strettamente necessari alla loro rea-lizzazione. La programmazione delle attività e delle risorse necessarie al loro svolgimento sono proposti e discussi nel Comitato Tecnico e approvati dal Consiglio Scientifico.

In generale, oltre alle spese fisse ed istituzio-nali, le decisioni di investimento considerano prioritari la conservazione ed il restauro delle collezioni, l’attività educativa, le mostre e i ri-allestimenti, e la ricerca. Si tende comunque a privilegiare, oltre alla conservazione, l’in-sieme di attività che porta il Sistema Musea-le a confrontarsi con l’esterno, per farsi cono-scere, apprezzare e, soprattutto, riconoscere dalla comunità circostante come riferimento costante per il suo ruolo culturale, educativo e sociale.

Di seguito si riportano i dati sulla composizio-ne dei costi.

Ai fini di una lettura più immediata del da-to, nel grafico seguente viene rappresenta la composizione percentuale dei costi sostenu-ti nel 2019.

3.6 Il Sistema bibliotecario

Il Sistema bibliotecario di Ateneo è a servi-zio della comunità accademica, studente-sca, degli studiosi e dei cittadini. La sua

fun-La funzione primaria del Sistema Bibliotecario di Ateneo è quella di favorire lo sviluppo della ricerca, della didattica e della conoscenza su temi di alto valore e attualità scientifica. Il Sistema possiede una collezione di volumi e articoli molto ricca, nonché l’abbonamento a numerose riviste scientifiche e banche dati, messe a disposizione del personale docente e degli studenti per aiutarli nelle loro ricerche scientifiche e nel loro percorso di studi.

Questa enorme ricchezza culturale è messa a disposizione di tutti, offrendo anche un servizio di prestito al Polo Universitario Penitenziario, e servizi di accessibilità alle risorse per persone con disabilità, non vedenti e dislessici.

•• Costi del Sistema Museale (valori in €) Assegni di ricerca, borse di

ricerca, collaborazioni esterne 146.423,15 Missioni e spese per didattica

e ricerca 35.108,38

Spese generali di gestione 186.035,82 Materiale inventariabile 48.580,29 Messa in sicurezza e restauro

opere, manutenzione collezioni e giardini

258.770,06 Manutenzione macchinari e

attrezzature 17.435,01

Forniture e servizi per biglietterie, sorveglianza e servizi didattici

174.423,53 Forniture e servizi eventi

culturali 280.696,93

Altri costi 13.102,70

SMA Shop 44.483,06

Ricavi da progetti conto terzi 46.908,50 Ricavi da progetti di ricerca 48.839,09 Ricavi da progetti finalizzati 243.685,00 Canoni e royalties 6.420,00

Ricavi da progetti finalizzati;

243.685,00

Canoni e royalties;

6.420,00

Ricavi da progetti di ricerca; 48.839,09 Ricavi da progetti conto

terzi; 46.908,50 SMA Shop; 44.483,06 Attività educative;

52.821,50

Altri costi 1%

Assegni di ricerca, borse di ricerca, collaborazioni 13%

Missioni e spese per didattica e ricerca 3%

Spese generali di gestione 16%

Materiale inventariabile 4%

Restauro opere, manutenzione collezioni e giardini, messa in sicurezza 22%

Manutenzione macchinari e attrezzature 2%

Forniture e servizi per biglietterie, sorveglianza e servizi didattici 15%

Forniture e servizi eventi culturali 24%

zione primaria è quella di favorire lo sviluppo della ricerca, della didattica, della conoscen-za su temi di alto valore e attualità scienti-fici, nonché di supportare l’alta formazione per i professionisti di domani. Assicura l’ac-crescimento, la conservazione e la fruizione del patrimonio librario e documentale dell’U-niversità, anche in formato digitale, oltre al trattamento e diffusione dell’informazio-ne bibliografica. Si articola in cinque biblio-teche ‘di area tematica’ (Biomedica, di

zione primaria è quella di favorire lo sviluppo della ricerca, della didattica, della conoscen-za su temi di alto valore e attualità scienti-fici, nonché di supportare l’alta formazione per i professionisti di domani. Assicura l’ac-crescimento, la conservazione e la fruizione del patrimonio librario e documentale dell’U-niversità, anche in formato digitale, oltre al trattamento e diffusione dell’informazio-ne bibliografica. Si articola in cinque biblio-teche ‘di area tematica’ (Biomedica, di