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Bioedilizia e sostenibilità del sistema a secco

CARATTERISTICHE DEL CANTIERE DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO: CANTIERE SECCO

8.2 Le costruzioni a secco: evoluzione costruttiva sostenibile La costruzione a secco di un edifico è la tecnologia più ecologica e naturale

8.2.2 Bioedilizia e sostenibilità del sistema a secco

Il termine bioedilizia si riferisce all'applicazione di criteri ecosostenibili nel campo dell'edilizia e può essere sinonimo di bioarchitettura.

La bioedilizia sfrutta prodotti naturali per la realizzazione di strutture, opere ed edifici realizzati in materiali ecocompatibili. Un buon esempio moderno sono le case ( di solito villette ), realizzate interamente in legno di pino o altri materiali, scelti a seconda della facilità di reperimento nelle varie nazioni e realizzate con pareti esterno-interno con camera d'aria isolante, composte da travi di legno disposti a sandwich. Queste strutture, se ben costruite, riescono a riprodurre le pareti e le strutture di abitazioni tradizionali.

La bioedilizia prevede l’utilizzo nel nostro Paese di strutture portanti, realizzate per la maggior parte in laterizio, l’eventuale uso di isolanti traspiranti, ottenuti da materie prime naturali o anche la realizzazione di semplici camere d’aria all’interno dei muri. Molto importante è che i muri abbiano uno spessore di almeno 45-50 cm e nei casi di pareti rivolte a sud, est ed ovest anche un camera d'aria; ciò contribuisce ad aumentare il risparmio energetico fino al 40% in più rispetto ai muri che hanno uno spessore minimo.

Dunque, una costruzione a secco ha il vantaggio:

- di essere realizzata con materiali ecocompatibili ed in parte anche riciclabili;

- di garantire un maggior risparmio energetico, grazie all’ottimo isolamento termico ed acustico e al ridotto consumo di acqua ed energia già nella fase di costruzione dell’edificio;

- di richiedere un minor tempo e dei minori costi per la realizzazione dell’edificio;

- di durare a lungo nel tempo;

- di avere elevate prestazioni antisismiche;

- di essere realizzata con strutture flessibili che possono essere modificate nel tempo per adattarsi alle mutate esigenze del proprietario.

La tecnologia della stratificazione a secco si presenta come alternativa efficace ai sistemi costruttivi tradizionali, perché è ecosostenibile, in quanto minimizza l’uso dei materiali che in gran parte sono riciclabili e consentono, per le loro caratteristiche prestazionali, un elevato risparmio energetico.

L’ecosostenibilità del sistema di costruzione consiste, dunque, nel miglior rapporto tra costruzione, funzionamento e mantenimento, dismissione e impatto che tutti questi cicli hanno sull’ambiente

La sostenibilità è un concetto molto ampio, che coinvolge molti aspetti della vita degli edifici, dal processo di nascita dei componenti, al loro assemblaggio in cantiere, dalla vita dell'edificio una volta che viene utilizzato, alla sua demolizione. La sostenibilità non si esaurisce, quindi, nel concetto di risparmio energetico, ma la sua definizione e il suo raggiungimento sono molto più complessi e coinvolgono una serie di aspetti che non possono prescindere dalla sua storia costruttiva, dalla gestione dell'edificio e dalla sua riqualificazione o demolizione finale.

Poiché i consumi energetici sono, dunque, calcolabili e controllabili in ogni loro fase di vita, dalla nascita dei suoi componenti, all’assemblaggio, dalla gestione dell’edificio, alla sua demolizione, con questo non si rinuncia agli stili dell’architettura contemporanea.

Esistono, dunque, alcuni punti fondamentali che devono essere rispettati nelle costruzione a secco:

Assemblabilità: i componenti devono essere maneggevoli e collegabili con facilità e devono essere assemblati anche in previsione della loro smontabilità e del loro riutilizzo.

Flessibilità: i componenti devono consentire anche modifiche in fase di esercizio, come per esempio il cambiamento della distribuzione degli spazi interni di un edificio.

Reversibilità: vi deve essere la possibilità di dismissione di un’opera con riferimento all’eventuale possibilità di riuso, riciclo o smaltimento delle parti, per consentire un ridotto uso delle materie prime per la produzione di nuovi componenti.

In un contesto in cui l'architettura moderna, finalmente anche in Italia, guarda con particolare attenzione ed entusiasmo all'utilizzo di sistemi costruttivi di

elevato contenuto tecnologico, per far fronte alle esigenze funzionali ed estetiche dell'opera, ma anche ad esigenze organizzative e gestionali del processo di costruzione, la prefabbricazione a secco viene ad assumere un ruolo fondamentale, grazie agli elevati livelli raggiunti dai sistemi, dai materiali in commercio e dalle tecniche di lavorazione e montaggio.

Con il termine costruzione a secco si individua, così, l'impiego nella realizzazione di un'opera di materiali e componenti prefabbricati attraverso un processo industrializzato; rispetto alle metodologie tradizionali, che prevedono lavorazioni di vera e propria produzione in cantiere , di strutture in c.a., solai a travetti, murature, tavolati, ecc…, si garantisce la perfetta rispondenza dell'opera finita ai requisiti prestabiliti a progetto e si ottengono importanti vantaggi:

- Pianificazione e controllo capillare del processo di costruzione e utilizzo di materiali e componenti di qualità garantita e certificata.

- Riduzione e certezza dei costi e dei tempi di costruzione.

- Piena libertà di pensiero nella progettazione architettonica per forme, geometrie e requisiti.

- Riduzione dei tempi, con conseguente calo dei costi, del cantiere e delle sue infrastrutture e con riduzione dell'impatto di esso sul contesto urbano limitrofo.

- Riduzioni delle opere di fondazione grazie alla maggior leggerezza delle strutture.

- Riduzione degli ingombri e notevoli distanze tra i pilastri, con conseguente aumento degli spazi interni e maggior duttilità degli stessi.

- Raggiungimento di ambiziosi obiettivi certificabili per i requisiti di isolamento termico, acustica, antincendio, con l'eliminazione di ponti termici ed acustici nell'edificio.

- Integrabilità con le reti tecnologiche, ispezionabilità ed accesso agli impianti meccanici ed elettrici, che vengono realizzati secondo schemi e passaggi precisi, senza la consueta discrezionalità di cantiere e senza necessità di demolizione alcuna.

- Piena rispondenza, senza alcun costo aggiuntivo, alle nuove esigenze antisismiche ( D.M. 14/01/2008 ).

- Durabilità e ridotta manutenzione delle opere ( nulla nella maggior parte dei casi ).

- Flessibilità massima e facilità esecutiva nel momento di rivisitazione degli spazi, di ampliamento o cambio di destinazione d'uso dell'edificio o di singole parti di esso.

- Abbattimento del costo di demolizione delle opere che risultano altamente riciclabili.

Il cantiere, che principalmente è un cantiere di carpenteria, diventa, quindi, luogo dell’assemblaggio di componenti di alta qualità, in cui operai specializzati compongono quello che è un “sistema meccanico”, tutto realizzato a priori dal progettista.