8.3.1 Calcestruzzo
Il calcestruzzo adottato ha Rck 30 N/mm2 .
Le caratteristiche e le resistenze di calcolo sono le seguenti, con riferimento al diagramma tensioni deformazioni tipo βstress blockβ.
Resistenza caratteristica cubica a compressione Rck 30 N/mm2
Resistenza caratteristica cilindrica a compressione ππππππ= ππ, πππππΉπΉππππ fck 25 N/mm2
Resistenza a compressione di progetto ππππππ= πΆπΆππππ ππππππ/πΈπΈππ con πΆπΆππππ=
ππ, ππππ πΈπΈππ= ππ, ππ
fcd 14,17 N/mm2
Resistenza a compressione di progetto ridotta ππβ²ππππ= ππ, ππ ππππππ fβcd 7,08 N/mm2
Resistenza media a trazione semplice ππππππππ= ππ, ππππ ππππππππ/ππ fctm 2,56 N/mm
2
Resistenza caratteristica a trazione ππππππππ= ππ, ππ ππππππππ fctk 1,80 N/mm2
Resistenza tangenziale caratteristica di aderenza ππππππ= ππ, ππππ πΌπΌ ππππππππ fbk 4,04 N/mm2
Resistenza tangenziale caratteristica di aderenza di calcolo ππππππ= ππππππ/πΈπΈππ con πΈπΈππ= ππ, ππ
fbd 2,69 N/mm2
Tensione normale di trazione nella fibra piΓΉ sollecitata ππππ= ππππππππ/ππ, ππ Οt 2,14 N/mm2
Modulo elastico istantaneo π¬π¬ππππ= ππππππππππ(ππππππππππ)
ππ
ππ con ππππππ= ππππππ+ ππ Ecm 31476 N/mm
2
Deformazione prima del cls Ξ΅c4 0,0007 0,70%
8.3.2 Acciaio per armatura
Le barre utilizzate per il cemento armato, sono ad aderenza migliorata, acciaio classe B 450 C.
Per il diagramma tensione-deformazione si fa riferimento al modello elastico- perfettamente plastico indefinito.
Tensione caratteristica snervamento acciaio fyk 450 N/mm2
Tensione snervamento di progetto acciaio ππππππ= ππππππ/ππ, ππππ fyd 391,30 N/mm2
Tensione ammissibile acciaio Οs,adm 260 N/mm2
Modulo elastico acciaio Es 210000 N/mm2
Deformazione acciaio snervato πΊπΊππππ= πΊπΊππππ/π¬π¬ππ Ξ΅yd 0,00186 N/mm2
Coefficiente di omogeneizzazione n 15 N/mm2
9 Modellazione della struttura
Il modello della tridimensionale della struttura deve rappresentare in modo adeguato le effettive distribuzioni di massa, rigidezza e resistenza relative al modello architettonico. Per questo, ho utilizzato il programma SAP2000 (Structural Analysis Program) che consente una buona simulazione di quanto prima descritto. La modellazione passa attraverso lβanalisi del progetto architettonico; sul quale vengono identificati gli elementi dello schema strutturale da inserire nel modello SAP (fig.14).
Travi e pilastri, sono considerati come elementi monodimensionali di tipo prismatico e modellati in SAP con il comando frame.
I solai, costituiti da struttura mista in legno cemento, vengono modellati con elementi bidimensionali del tipo a lastra/piastra, gli shell. Anche i setti in cemento armato della struttura dellβascensore sono modellati con il comando shell.
Il collegamento tra le travi ed i rispettivi pilastri, avviene nei nodi, in SAP detti joints che per simulare al meglio il tipo di struttura incernierata sono stati svincolati ad M3; mentre per quanto riguarda i nodi di attacco a terra dei pilastri alla platea di fondazione, il vincolo inserito Γ¨ di tipo ad incastro.
Fig.16 Vista tridimensionale del modello di calcolo in SAP2000
I nodi di ogni impalcato sono uniti tra loro da vincolo rigido di piano; il diaphragm, che blocca gli spostamenti dei nodi atra loro connessi facendo si che questi non possano ne avvicinarsi ne allontanarsi nel piano. Questo simula al meglio il solaio misto in legno-cemento ed in zona sismica rispetta le prescrizioni del Β§7 delle NTC. La modellazione SAP prevede anche lβinserimento delle caratteristiche geometriche e meccaniche degli elementi componenti lo schema strutturale. Tramite il comando define sections ho disegnato la sezione trasversale assegnandole il tipo di materiale con le sue caratteristiche definito con il comando define materials.
Definito il modello, definite le sezioni, definiti i materiali, ho poi definito i casi di carico agenti sulla struttura che saranno poi gravati dei valori calcolati nellβanalisi dei carichi.
Tramite il comando define load patterns i casi di carico definiti sono i seguenti: β’ DEAD (peso proprio degli elementi strutturali come modellati)
viene calcolato in automatico dal programma in funzione del materiale e della sezione di ogni elemento
β’ G1 (peso proprio degli elementi strutturali non modellati in SAP) G2 (peso proprio degli elementi non strutturali)
QL (carico accidentale vita) QS1 (carico accidentale neve)
QS2 (carico accidentale neve in presenza di vento)
sono carichi assegnati agli elementi frame tramite lo shell di competenza con il comando assign shell distribuited loads from frame, o in caso di carico lineare distribuito lβassegnazione Γ¨ stata fatta direttamente su ogni singolo frame con il comando assign frame distribuited loads.
β’ Qwx (azione vento in direzione x) Qwy (azione vento in direzione y) β’ SISMA X (azione sismica in direzione x) β’ SISMA Y (azione sismica in direzione y)
Definiti i casi di carico ho impostato le combinazioni secondo normativa (Β§2.5.3 delle NTC) tramite il comando define load combination.
10 Azioni sulle costruzioni
Nella definizione delle sollecitazioni degli elementi strutturali, singolarmente e nel complesso del telaio tridimensionale, Γ¨ da considerare lβeffetto delle azioni. Riportando quanto scritto nella NTC, al Β§2.5 si definisce azione ogni causa o insieme di cause capaci di indurre stati limite in una struttura. La normativa tecnica ne fa alcune classificazioni:
Classificazione delle azioni in base al metodo di esplicarsi dirette: forze concentrate, carichi distribuiti, fissi o mobili;
indirette: spostamenti impressi, variazioni di temperatura e di umiditΓ , ritiro,
precompressione, cedimenti di vincolo, ecc.; degrado (endogeno ed esogeno)
Classificazione delle azioni secondo la risposta strutturale
statiche : azioni applicate alla struttura che non provocano accelerazioni
significative della stessa o di alcune sue parti;
pseudo statiche: azioni dinamiche rappresentabili mediante un azione statica
equivalente;
dinamiche: azioni che causano significative accelerazioni della struttura o dei suoi
componenti;
Classificazione delle azioni secondo la variazione della loro intensitΓ nel tempo
Permanenti (G): azioni che agiscono durante tutta la vita nominale della costruzione, considerate constanti nel tempo perchΓ© di variazione di intensitΓ nel tempo piccola e lenta;
G1 peso proprio di tutti gli elementi strutturali, del terreno quando pertinente e forze indotte dallo stesso, forze risultanti dalla pressione dellβacqua;
G2 peso proprio di tutti gli elementi non strutturali; spostamenti e deformazioni imposti;
P pretensione e precompressione;
ritiro e viscositΓ ;
spostamenti differenziali;
Variabili (Q): azioni sulla struttura o sullβelemento strutturale con valori istantanei che possono risultare sensibilmente diversi da loro nel tempo:
di lunga durata: agiscono con intensitΓ significativa, non continuamente per un tempo non trascurabile rispetto alla vita nominale della struttura;
di breve durata: azioni che agiscono per un periodo di tempo breve rispetto alla vita nominale della struttura;
Eccezionali (A): azioni che si verificano solo eccezionalmente nel corso della vita nominale della struttura:
incendi; esplosioni; urti e impatti;