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I cambiamenti del processo di armonizzazione alla luce del New Public Governance

U II Uscite per partite di giro

2.7 I cambiamenti del processo di armonizzazione alla luce del New Public Governance

L’obiettivo di questo paragrafo è dimostrare come il processo di armonizzazione, a seguito della descrizione nel dettaglio delle norme, segue i principi e le linee guida definiti dal NPG.

E’ compito dello Stato, secondo l’approccio teorico del NPG, svolgere due ordini di funzioni manageriali per garantire alla collettività il perseguimento dei risultati: di political management e di operational management.

È evidente come il processo di armonizzazione cerchi di perseguire la prima funzione di political management: la stimolazione di comportamenti virtuosi. Si è visto, infatti, che la legge 31 dicembre 2009, n. 196, ed i successivi decreti legislativi, introducono un set di indicatori di valutazione delle performance delle amministrazioni pubbliche.

Questa è un’innovazione tipica del NPM, tuttavia può essere ricollegata alla volontà, da parte dello Stato, di responsabilizzare la governance pubblica in modo da garantire il raggiungimento degli obiettivi predefiniti, elemento fondante del NPG.

Questa intenzione dello Stato deve necessariamente essere preceduta dall’uniformità dei dati contabili raggiunta alla conclusione del processo di armonizzazione, e della conseguente possibilità di confrontare i risultati perseguiti dalle diverse amministrazioni pubbliche. Fiorentino parlando della legge 196/2009, afferma che «una tale impostazione del bilancio potrà consentire una valutazione comparativa di programmi di spesa simili effettuata da più regioni e quindi un giudizio sulla qualità e l’economicità dell’azione amministrativa da parte non solo degli organismi tecnici a ciò proposti ma anche dei cittadini»33.

33 Fiorentino, L. “Il lento coordinamento della finanza pubblica”, Giornale di diritto amministrativo, Vol.7, 2010, pag. 670.

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La seconda funzione che deve perseguire lo Stato, secondo le linee guida del NPG, è quella di creare le condizioni di contesto per favorire la guida e il coordinamento dei servizi verso il perseguimento delle finalità istituzionali. In Italia già da tempo si avvertiva questa esigenza, come afferma D’Alessio: « Il bisogno di coordinamento dei conti nelle diverse amministrazioni pubbliche del Paese è un’esigenza da molto tempo in evidenza, che richiede un processo adeguato nelle forme e nei contenuti ed idoneo a sviluppare un nuovo sistema di informazioni amministrative di natura finanziaria, economica e patrimoniale»34. L’armonizzazione, con l’unificazione di tutti i sistemi contabili e la conseguente possibilità di interpretazione dei dati, è una delle soluzioni scelte per creare un contesto italiano in cui il legislatore abbia la possibilità di coordinare «il rispetto di una serie di obiettivi economici e finanziari di carattere istituzionale poiché sempre più i diversi soggetti istituzionali prendono decisioni con spiccato senso di autonomia e crescente discrezionalità su tutto il territorio nazionale» 35.

Inoltre, con l’approvazione della legge 196/2009, il Governo cerca di interpretare il ruolo di “Stato strumentale”, il cui compito è quello di focalizzarsi sulla guida del network e influenzare i comportamenti dei diversi attori partecipanti, definendo gli obiettivi istituzionali da raggiungere.

Con l’istituzione del Documento di Economia e Finanza, in cui si delinea la politica economica pluriennale, cioè le regole e i criteri dell’andamento economico e finanziario dello Stato, i risultati da raggiungere e i tempi di realizzazione dei risultati finali, il legislatore comunica al sistema delle autonomie locali gli obiettivi programmatici ed economici da perseguire durante l’anno.

Inoltre, grazie all’armonizzazione, lo Stato cerca di interpretare anche il ruolo “istituzionale”, ovvero di gestore della rete di soggetti pubblici che producono servizi al cittadino, ruolo impossibile da interpretare prima dell’avvio del

34 D’Alessio,L., “Logiche e criteri di armonizzazione nelle recenti normative di riforma della contabilità pubblica”, Azienda Pubblica, Vol.1, 2012, pag.26

35 D’Alessio,L., “Logiche e criteri di armonizzazione nelle recenti normative di riforma della contabilità pubblica”, Azienda Pubblica, Vol.1, 2012, pag.30.

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processo di armonizzazione. Infatti lo Stato, in precedenza, non era in grado di capire quali fossero i servizi offerti dalle varie amministrazioni pubbliche e con quali costi questi fossero prodotti.

Inoltre, si può affermare che l’introduzione di misure per la trasparenza e la controllabilità della spesa delle amministrazioni pubbliche locali, favorisca il ruolo dello Stato di gestore della rete in quanto facilita il monitoraggio, il controllo e la verifica degli andamenti tra l’altro potenziati con l’istituzione di strutture e strumenti di controllo specifici. «La collaborazione con le amministrazioni centrali dello Stato serve a garantire gli strumenti per la verifica dei risultati raggiunti, rispetto agli obiettivi indicati, per monitorare l’efficacia delle misure adottate per il loro conseguimento, e di quelle disposte per incrementare l’efficienza»36.

L’utilizzo della contabilità finanziaria secondo cassa per redigere il bilancio previsionale autorizzatorio e il piano dei conti integrato sono ulteriori elementi innovativi introdotti dalla normativa che indirizzano il processo verso le linee guida del NPG. La contabilità finanziaria secondo cassa risponde all’esigenza di monitoraggio e controllo poiché permette di conoscere facilmente i debiti effettivi delle amministrazioni pubbliche e il loro reale livello di stato economico. Consente inoltre di non approvare investimenti che comportino fondi non disponibili e di rafforzare la programmazione di bilancio favorendo la modulazione dei debiti secondo gli effettivi fabbisogni.

Il piano dei conti integrato, invece, è «contemporaneamente rispondente sia alle dettagliate esigenze conoscitive dei centri di responsabilità di ogni

amministrazione pubblica, sia alle sintetiche esigenze di chi è addetto al monitoraggio dei conti pubblici complessivi»37.

36 Perez, R., “L’accentramento della decisione finanziaria”, Giornale di diritto amministrativo, Vol. 7, 2010, pag. 682.

37 D’Alessio,L., “Logiche e criteri di armonizzazione nelle recenti normative di riforma della contabilità pubblica”, Azienda Pubblica, Vol.1, 2012, pag.31.

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