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Come è già stato introdotto nelle precedenti sezioni, l’analisi che verrà descritta nel seguito di questo capitolo ha interessato un campione di imprese appartenenti al Settore Agricolo italiano. Le imprese e l’insieme delle informazioni necessarie all’implementazione del modello sono state ricavate del database AIDA del Bureau van Dijk319, una banca dati che raccoglie le informazioni finanziare, anagrafiche e commerciali delle società italiane320.

La ricerca, all’interno del database, delle imprese agricole che andranno a costituire i campioni sottoposti ad analisi in questo elaborato si è basata, in primo luogo, sulla selezione delle imprese relativamente alla “classe merceologica” di riferimento. Sono state individuate a tal fine le imprese

318 Si veda: Banyiovà T. - Bielikovà T. - Piterkova A. Prediction of Agricoltural Enterprises Distress Using Data

Envelopment Analysis, in European Financial Systems 2014: Proceedings of the 11th International Scientific Conference,

Masaryk University, 1° edition 2014, pp. 18-24.

319 https://aida.bvdinfo.com/

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classificate, secondo il nuovo sistema di classificazione delle attività economiche ATECO 2007321, come appartenenti alla classe A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca, che ricomprende le imprese che svolgono le seguenti attività:

01. Coltivazioni Agricole e Produzione di Prodotti Animali, Caccia e Servizi Connessi; 02. Silvicoltura e Utilizzo di Aree Forestali;

03. Pesca e Acquacoltura.

La ricerca è stata svolta in data 22 dicembre 2014 ed ha portato all’individuazione di 22.630 imprese. Una serie di operazioni di selezione sono state poi realizzate su tale estrazione al fine di andare a comporre i quattro campioni finali oggetto di valutazione in questo elaborato. La Tabella 5.1 riassume la composizione di tali campioni relativamente a quanto concerne la componente “imprese in dissesto finanziario” e la componente “imprese sane”.

La scelta di analizzare i campioni descritti nella Tabella 5.1 si è basata sulle evidenze riscontrate relativamente alle analisi svolte dai nostri autori di riferimento. La scelta di costruire 4 campioni composti in proporzione 1 a 20 da imprese in dissesto finanziario e da imprese sane è stata, inoltre, influenzata dall’attuale congiuntura economica, che con la crisi finanziaria ha visto aumentare le difficoltà e le tensioni finanziarie per le imprese agricole italiane, in particolare a partire dall’anno 2012 (come è stato evidenziato nel 1° capitolo). Tale proporzione è quindi sembrata più idonea e coerente rispetto all’analisi di campioni che includono solo una impresa fallita.

L’obiettivo dell’analisi svolta relativamente ai quattro campioni appena descritti è quello, quindi, di osservare le capacità predittive del modello per anno di interesse (2012 - 2013 - 2014) evitando in questo modo eventuali distorsioni nei risultati legate al diverso contesto economico che caratterizza gli anni in oggetto. Per mezzo dell’ultimo campione, infine, si vogliono invece valutare le performance del modello dato un campione che incorpora dati di bilancio relativi a periodi diversi al fine di valutare l’eventuale influenza del fattore “congiuntura economica” nella valutazione dei risultati: nella costituzione del 4° campione viene comunque mantenuta la proporzionalità definita per i campioni 1, 2 e 3 tra imprese sane e imprese in dissesto finanziario e i rispettivi anni di riferimento per la rilevazione dei dati di bilancio.

321 ISTAT. Classificazione delle Attività Economiche ATECO 2007, derivata dalla Nace Rev. 2, Istituto Nazionale di

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Tabella 5.1: I campioni di riferimento

IMPRESE IN DISSESTO FINANZIARIO IMPRESE SANE

1) Imprese la cui procedura ha avuto inizio nel 2012 e per le quali gli indici economico / finanziari impiegati nella valutazione sono stati costruiti sulla base dei dati del bilancio relativo all’anno precedente l’inizio della procedura (2011).

1) Imprese attive nel 2012 selezionate in misura tale da consentire il rispetto della proporzione 1 a 20 tra imprese in dissesto finanziario e sane costituenti il campione. Per consentire la corrispondenza tra le due classi di imprese anche per le imprese sane l’anno di riferimento dei dati di bilancio per la costituzione degli indici è il 2011.

2) Imprese la cui procedura ha avuto inizio nel 2013 e per le quali gli indici economico / finanziari impiegati nella valutazione sono stati costruiti sulla base dei dati del bilancio relativo all’anno precedente l’inizio della procedura (2012).

2) Imprese attive nel 2013 selezionate in misura tale da consentire il rispetto della proporzione 1 a 20 tra imprese in dissesto finanziario e sane costituenti il campione. Per consentire la corrispondenza tra le due classi di imprese anche per le imprese sane l’anno di riferimento dei dati di bilancio per la costituzione degli indici è il 2012.

(3) Imprese la cui procedura ha avuto inizio nel 2014 e per le quali gli indici economico / finanziari impiegati nella valutazione sono stati costruiti sulla base dei dati del bilancio relativo all’anno precedente l’inizio della procedura (2013).

(3) Imprese attive nel 2014 selezionate in misura tale da consentire il rispetto della proporzione 1 a 20 tra imprese in dissesto finanziario e sane costituenti il campione. Per consentire la corrispondenza tra le due classi di imprese anche per le imprese sane l’anno di riferimento dei dati di bilancio per la costituzione degli indici è il 2013.

(4) Le imprese costituenti i gruppi 1, 2 e 3. (4) Le imprese costituenti i gruppi 1, 2 e 3.

Fonte: Elaborazione personale

Data l’estrazione iniziale, quindi, l’individuazione delle imprese che andranno a comporre i quattro campioni è stata influenzata da una serie di considerazioni. Osserviamo in primo luogo le informazioni contenute nella Tabella 5.2 che riporta la suddivisione delle imprese del campione

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complessivo estratto dal database AIDA, prima della realizzazione di qualsiasi attività di selezione, relativamente allo stato giuridico delle stesse alla data d’estrazione.

L’individuazione della componente “imprese sane” è stata realizzata selezionando tra le 19.629 imprese in stato giuridico “Attiva” alla data del 22 dicembre 2014, quelle per le quali non risultava essere in corso alcun tipo di procedura: sono quindi state escluse a priori le imprese in stato giuridico “Attiva (Amministrazione Controllata)” e “Attiva (Stato di insolvenza)”.

Tabella 5.2: Classificazione del campione per Stato Giuridico

Stato Giuridico Nr. di

imprese

Attiva 19.629

Attiva (Amministrazione Controllata) 3 Attiva (Stato di insolvenza) 37

Cessata 449

Cessata (Fusione) 251

Cessata (In liquidazione) 636

Cessata (Scissione) 5

In liquidazione 1.620

Totale 22.630

Fonte: Elaborazione personale su dati AIDA Bureau van Dijk

Il database AIDA contiene informazioni che descrivono fino a 10 anni di storia delle imprese in esso registrate. Questo ci ha permesso di osservare per le imprese in stato giuridico “Attiva” nel 2014 quali sono state interessate nel corso della loro vita dall’implementazione di una determinata procedura distinguendo tra procedure “in corso” e procedure, invece, terminate alla data in cui è stata realizzata l’estrazione dei dati. Si è deciso, in questa sede, di escludere dall’analisi le imprese attive per le quali è in corso una data procedura, indipendentemente dalla tipologia, ma anche quelle che sono state interessate, nel corso della loro vita, da una qualche procedura, che risulta però terminata alla data di estrazione. Questo processo di selezione ci ha permesso di individuare un iniziale campione composto da 19.140 imprese in stato giuridico “Attiva” non interessate, o che non sono state interessate nel corso della loro vita, da alcuna procedura: tali imprese andranno a costituire l’insieme di “imprese sane” di riferimento dal quale attingere per la composizione dei nostri 4 campioni.

Il processo di selezione delle imprese attive non finisce, tuttavia, con le operazioni fin qui descritte. Prima di fornire ulteriori indicazioni sulle modalità di selezione di questa classe di imprese ci

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soffermiamo sulla selezione delle imprese fallite o in situazione di dissesto finanziario che andranno ad alimentare la componente “imprese in dissesto finanziario”. Tra le procedure che sono state considerate rappresentative di una situazione di instabilità e crisi aziendale si individuano:

 accordo di ristrutturazione dei debiti;  amministrazione controllata;

 concordato preventivo;  fallimento;

 liquidazione coatta amministrativa;  liquidazione giudiziaria;

 stato di insolvenza.

La scelta delle procedure è stata interessata da un lato dalle previsioni riportate nella Legge Fallimentare322 che identifica il fallimento, il concordato preventivo, la liquidazione coatta amministrativa e l’amministrazione controllata quali procedure che vengono riconnesse allo stato di insolvenza. Le rimanenti procedure sono state individuate quali procedure idonee ad essere applicate nel caso in cui un’impresa si trovi in uno stato di tensione e instabilità finanziaria.

Una volta che il campione iniziale di 22.630 imprese è stato filtrato in modo tale da riportare indicazione delle sole imprese che sono state interessate nel corso della loro storia da almeno una di queste procedure, si è proceduto individuando i gruppi di imprese che andranno a costituire i primi tre campioni d’interesse. L’attività di selezione così realizzata ha portato all’identificazione di 7 imprese per il 1° campione, di 22 imprese per il 2° campione e di 14 imprese per il 3° campione, per un totale di 43 imprese fallite di cui si dispone delle informazioni di bilancio complete, relativamente agli anni d’interesse, per la costruzione degli indici che andranno a rappresentare le variabili di input e di output del nostro modello.

Possiamo ora tornare al processo di selezione delle imprese attive per ogni campione. Come già precedentemente definito, ogni campione sarà composto in proporzione 1 a 20 da imprese in dissesto finanziario e da imprese sane. Dato il numero di imprese in dissesto individuate per campione, le imprese attive sono state selezionate in modo casuale a partire dal campione di imprese sane ottenuto attraverso le operazioni di selezione precedentemente descritte. L’estrazione è stata realizzata

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attraverso la generazione casuale di valori interi per mezzo della funzione excel “Analisi dati – generazione di un numero casuale”. I quattro campioni risulteranno quindi essere composti da:

 1° campione: 147 imprese, di cui 7 anomale e 140 sane;  2° campione: 462 imprese, di cui 22 anomale e 440 sane;  3° campione: 294 imprese, di cui 14 anomale e 280 sane;  4° campione: 903 imprese, di cui 43 anomale e 860 sane.