• Non ci sono risultati.

La scelta delle variabili da includere nel modello è stata realizzata con riferimento alle evidenze riscontrate nei lavori degli autori a cui è stato fatto riferimento nella realizzazione di questo elaborato.

Tabella 5.3: Le variabili selezionate

VARIABILI INPUT 𝐶𝑎𝑠ℎ 𝐹𝑙𝑜𝑤 𝑇𝑜𝑡𝑎𝑙 𝐴𝑠𝑠𝑒𝑡 𝑁𝑒𝑡 𝐼𝑛𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑇𝑜𝑡𝑎𝑙 𝐴𝑠𝑠𝑒𝑡 𝑊𝑜𝑟𝑘𝑖𝑛𝑔 𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑎𝑙 𝑇𝑜𝑡𝑎𝑙 𝐴𝑠𝑠𝑒𝑡 𝐸𝐵𝐼𝑇 𝑇𝑜𝑡𝑎𝑙 𝐴𝑠𝑠𝑒𝑡 𝐸𝐵𝐼𝑇 𝐼𝑛𝑡𝑒𝑟𝑒𝑠 𝐸𝑥𝑝𝑒𝑛𝑠𝑒 𝐶𝑢𝑟𝑟𝑒𝑛𝑡 𝐴𝑠𝑠𝑒𝑡 𝑇𝑜𝑡𝑎𝑙 𝐴𝑠𝑠𝑒𝑡 𝐵𝑜𝑜𝑘 𝑣𝑎𝑙𝑢𝑒 𝑜𝑓 𝐸𝑞𝑢𝑖𝑡𝑦 𝐵𝑜𝑜𝑘 𝑉𝑎𝑙𝑢𝑒 𝑜𝑓 𝐷𝑒𝑏𝑡 VARIABILI OUTPUT 𝑇𝑜𝑡𝑎𝑙 𝐷𝑒𝑏𝑡 𝑇𝑜𝑡𝑎𝑙 𝐴𝑠𝑠𝑒𝑡 𝐶𝑢𝑟𝑟𝑒𝑛𝑡 𝐿𝑖𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑖𝑒𝑠 𝑇𝑜𝑡𝑎𝑙 𝐴𝑠𝑠𝑒𝑡

Fonte: Elaborazione personale su informazioni estrapolate da Premachandra I.M. - Bhabra G.S. - Sueyoshi T. DEA as a tool for bankruptcy assessment: A comparative study with logistic regression technique, European Journal of Operational Research, Vol. 193, 2009, pp. 412-424

La Tabella 5.3 riassume le principali variabili di input e di output incluse nel modello, le quali possono venire ricondotte principalmente ai contributi di Premachandra et al. (2009 e 2011). L’unica differenza riguarda l’inclusione della variabile 𝐵𝑜𝑜𝑘 𝑣𝑎𝑙𝑢𝑒 𝑜𝑓 𝐸𝑞𝑢𝑖𝑡𝑦

𝐵𝑜𝑜𝑘 𝑉𝑎𝑙𝑢𝑒 𝑜𝑓 𝐷𝑒𝑏𝑡 quale variabile integrativa, inclusa invece nelle analisi realizzate da Hampel, Janova e Vavřina (2012 e 2013)323.

5.2.1 Le variabili di “input”

Nell’ottica del modello Negative DEA, quale modello che porta attraverso la sua implementazione, all’identificazione della “frontiera dei fallimenti”, vengono selezionate come variabili di input quelle variabili per le quali a valori sempre minori delle stesse viene riconnessa una situazione che si

323 Hampel D. - Janova J. - Vavřina J. DEA as a tool for bankruptcy assessment: the agribusiness case study, Acta

166

avvicina sempre di più, o coincide, al dissesto finanziario. Vengono al riguardo individuate le seguenti sette variabili324:

 Cash Flow/Total Asset (CFTA), quale indice espresso dal rapporto tra il Flusso di Cassa di Gestione (Cash Flow) e il Totale Attività (Total Asset) di cui dispone un’impresa, dove la componente al numeratore risulta definita dalla sommatoria tra l’Utile/Perdita di esercizio e le voci di bilancio relative agli Ammortamenti e alle Svalutazioni.325 Tale indicatore è espressivo della liquidità d’impresa e definisce, in particolare, quanto le attività impiegate dall’impresa sono produttive nel generare guadagni nella forma di flussi di cassa. Esso mostra, quindi, in che intensità i guadagni dell’impresa sono convertiti in flussi di cassa al fine di produrre / incrementare la liquidità dell’impresa. In tal senso l’indicatore esprime se l’impresa è in grado di autofinanziare la sua operatività quotidiana attraverso la produzione di flussi di cassa sufficienti.326

 Net Income/Total Asset (NITA), quale indice espresso dal rapporto tra l’Utile / Perdita d’esercizio (Net Income) e il Totale Attività (Total Asset). Esso esprime in particolare, quanto le Attività Totali contribuiscono a generare l’Utile / Perdita di esercizio. Elevati valori di tale indice vengono ricondotti ad imprese sane, in grado di utilizzare le loro attività in modo profittevole, rappresenta quindi un indice di redditività aziendale.

 Working Capital/Total Asset (WCTA), quale indice espresso dal rapporto tra il Capitale Circolante Netto (Working Capital) e il Totale Attività (Total Asset), dove la componente al numeratore è stimata per mezzo della differenza tra le voci di bilancio relative alle attività correnti e alle passività correnti. Tale indicatore è espressivo del livello di liquidità d’impresa, e misura in particolare la capacità di generare Capitale Circolante Netto. A valori più elevati di tale indicatore si associa una maggiore capacità dell’impresa di fronteggiare le obbligazioni a breve termine, disponendo di risorse liquide in eccesso per soddisfare le esigenze che potrebbero manifestarsi nel corso dell’operatività quotidiana. Da un punto di vista alternativo l’indicatore esprime se la gestione caratteristica di una impresa può svolgersi senza necessità di ricorrere al credito bancario.327

324 http://www.businessinformation.it/help/bilanci_riclassificati_3.htm 325 http://www.businessinformation.it/help/bilanci_riclassificati_3.htm

326 Shetty U. - Pakkala T.P.M. - Mallikarjunappa T. A modified directional distance formulation of DEA to assess

bankruptcy: An application to IT/ITES companies in India, Expert Systems with Applications 39, 2012, pp. 1988-1997.

327 Shetty U. - Pakkala T.P.M. - Mallikarjunappa T. A modified directional distance formulation of DEA to assess

bankruptcy: An application to IT/ITES companies in India, Expert Systems with Applications 39, 2012, pp. 1988-1997.

167

 Current Asset/Total Asset (CATA), quale indice espresso dal rapporto tra le Attività Correnti (Current Asset) e il Totale Attività (Total Asset), dove la componente al numeratore risulta definita dalla sommatoria tra la componente di Stato Patrimoniale rappresentativa dell’Attivo Circolante e i Ratei e Risconti attivi. Tale indicatore esprime quanto l’impresa è in grado di utilizzare le Attività Totali per generare attività liquide. Un elevato livello di Attività Correnti mostra, infatti, che l’impresa è riuscita a usare le Attività Totali nella forma di Liquidità Immediate, Differite e Disponibilità quali componenti liquide che permettono all’impresa di fronteggiare le obbligazioni a breve termine. Tale indicatore è quindi espressivo del livello di liquidità dell’impresa.328

 Earnings before interest and taxes/Total Asset (EBTA), indice espresso dal rapporto tra il Reddito Operativo (Earnings before interest and taxes o EBIT) e il Totale Attività (Total Asset). Esso è rappresentativo della redditività d’impresa ed esprime, in particolare, quanto le Attività Totali contribuiscono a generare il Reddito Operativo. Esprime, inoltre, se una impresa è in grado di sostenere la sua operatività quotidiana attraverso la produzione di un surplus adeguato329.

 Earnings before interest and taxes/Interest Expense (EBIE), indice espresso dal rapporto tra il Reddito Operativo (Earnings before interest and taxes o EBIT) e il totale degli Oneri Finanziari (Interest Expence). Tale indicatore è un indice che esprime il grado di sostenibilità degli Oneri Finanziari, ossia la capacità dell’impresa di far fronte agli Oneri Finanziari sulla base del Reddito Operativo che produce. In termini di valutazione del suo valore, si può affermare che più tale indice è elevato più l’impresa è stabile e in grado di sostenere le spese per interessi. Tensioni ed instabilità possono cominciare a farsi sentire a mano a mano che l’indice scende sotto un valore pari a 1, che caratterizza la situazione di perfetta coincidenza tra EBIT e Oneri Finanziari.330

 Book value of Equity/Book value of Total Debt (EQTD), indicatore espresso dal rapporto tra il Patrimonio Netto (Book value of Equity) e il Totale Debiti (Total Debt). La scelta è ricaduta su tale indicatore in quanto è risultato che una sola impresa delle 22.630 imprese estratte risulta essere quotata in borsa alla data di valutazione. Tale indice è un indicatore di

328 Shetty U. - Pakkala T.P.M. - Mallikarjunappa T. A modified directional distance formulation of DEA to assess

bankruptcy: An application to IT/ITES companies in India, Expert Systems with Applications 39, 2012, pp. 1988-1997.

329 Shetty U. - Pakkala T.P.M. - Mallikarjunappa T. A modified directional distance formulation of DEA to assess

bankruptcy: An application to IT/ITES companies in India, Expert Systems with Applications 39, 2012, pp. 1988-1997.

330 Biffis P. Analisi del Merito di Credito, EIF-e.Book, 4° edizione, Venezia, 2009.

168

solidità patrimoniale espressivo del “rapporto di indebitamento” dell’impresa e fornisce una misura del ricorso all’indebitamento esterno per unità di capitale proprio.331

5.2.2 Le variabili di “output”

Sempre nell’ottica del modello Negative DEA, vengono individuate come variabili di output, invece, quelle variabili per le quali a valori sempre maggiori delle stesse viene riconnessa una situazione che si avvicina sempre di più o coincide con il dissesto finanziario. Vengono al riguardo individuate le seguenti due variabili quali indici espressivi della solidità aziendale delle nostre imprese:

 Total Debt/Total Asset (TDTA), quale indicatore espresso dal rapporto tra il Totale Debiti (Total Debt) e il Totale Attività (Total Asset). Questa variabile fornisce una misura indicativa del livello di leverage dell’impresa, nell’ottica di indebitamento finanziario a lungo termine. Più è alto il valore associato a tale indice più l’impresa viene considerata instabile e prossima al dissesto: maggiore è infatti l’esposizione al debito, maggiori sono le probabilità future che l’impresa non disponga di flussi di cassa sufficienti a ripagarlo, rendendo l’impresa più propensa all’insolvenza.

Current Liabilities/Total Asset (CLTA), quale indicatore espresso dal rapporto tra le Passività Correnti (Current Liabilities) e il Totale Attività (Total Asset), dove la componente al numeratore risulta definita dalla sommatoria tra le componenti di Stato Patrimoniale rappresentative dei Debiti a Breve termine e dei Ratei e Risconti passivi. Elevati valori di tale indice vengono ricondotti ad una situazione che vede l’impresa disporre di flussi di cassa insufficienti. In tal senso l’impresa potrebbe trovarsi di fronte a difficoltà nel gestire la sua attività quotidiana in termini di ridotta flessibilità nel reperimento del Capitale Circolante Netto. Al crescere, quindi, del valore di tale indicatore, cresce anche la le probabilità per una impresa di diventare insolvente.332