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(MI: 97→ MII 97- 3A)

Testimoni principali

MI

Sigle mss. Consistenza testuale Organizzazione testuale

FG13.2 95 Stanze non numerare da 1 a 62, da 64 a 90,

da 92 a 97 (assenti 63 e 91). Stanze invertite: 67-66

BG 97 e argomento introduttivo Stanze invertite: 67-66

Stanze inserite successivamente 63 e 91

FGI13.1 97 e argomento introduttivo Stanze invertite:

[67-66] <66-67>

COL 97 e argomento introduttivo

MII

Sigle mss. Consistenza testuale Organizzazione testuale

FGII

13.1 MI 97 MII 3 annotazioni Annotazioni alle stanze: 32, 33, 35

Testimoni frammentari

MII

Sigle mss. Sigle Consistenza testualew Organizzazione testuale

FG13.2C [90r-91r] Aa 2 Segnalate ottave: 32, 33 FG13.2/2 [62r-67r] Ac 2 32, 33, 35 (interpolata in un secondo momento) MI

2.6: FG13.2 quella cervellina BGFG13.1 questa cervellina FGII13.1 quella cervellina; 4.4: FG13.2 distinguere BGFG13.1 discernere; 4.7: FG13.2 detti magri BGFG13.1 magri detti; 5.4: FG13.2 dov’io tocchi] dov’io brocchi (l.c) FG13.1 dov’io brocchi14] ciò ch’io tocchi; 5.8:

FG13.2 a star con le monache] a intrattener le monache; 6.3: FG13.2

ogni sera BGFG13.1 la sera; 7.1: BG non andava alla conversazione15] non partia per la conversazione; 7.8:

FG13.2 ginocchiata due credi ha recitati BG due credi, ginocchioni, ha recitati; 9.4: FG13.2 come la gatta al

14 Verso segnalato dal revisore: «Significa dov’io voglia andar a ferire. Broccare io non mi ricordo d’averlo veduto adoperare che in luogo di spronare, di pungere, parlando di cavalli, e non so se possa star col dove».

lardo e peggio ancora] come la gatta al lardo, ch’assapora; 13.3: FG13.2 delle scuse ha usate] delle scuse addotte ha; 14.6: FG13.2 ambasciata BG FG13.1 staffetta; 14.7: FG13.2BG e dice FG13.1 e disse; 15.2: FG13.2 un certo risolino BG FG13.1 un strano risolino; 15.5: FG13.2 Ite, aspettate] Ite in malora; 15.6: FG13.2 in greco, in turco, e in latino BG FG13.1 in greco, in volgare, e in latino; 17.1: FG13.2 Disse Marfisa BG FG13.1 Marfisa disse; 18.1: FG13.1 Rugger] Questi; 18.2: FG13.2 del matrimonio e il ver della cosa] Del matrimonio, e della trama il vero; 19.6: FG13.2 ch’avrà disonorata Santa Rosa] ch’avrebbe screditata Santa Rosa; 20.4: FG13.2 del maritaggio le sarte e le vele BG FG13.1 del maritaggio l’ancore, e le vele; 20.6: FG13.1 strugger per un capriccio le candele16] strugger miseramente le candele; 27.2:

FG13.2 presto la prende BG FG13.1 lesto la

prende; 27.4: FG13.2 Adamo faceva rilevare] Adamo faceva osservare; 31.6: FG13.2 tremare i denti BG FG13.1 tremare i venti; VI.32.5: FG13.2 Marco poeta per tutto schiamazza] Marco poeta è per tutto e schiamazza

{FG13.1 tutto] tutto,}; 34.4: FG13.2 ed adduceva qualche ragion] Qualche argomento va facendo; 34.7-8: FG13.2

8-7] 7-8 (inversione versi); 35.1: FG13.2 Contro Dodon [eran imbestialiti infieriti] <irati eran tutti imbestialiti>] Contro Dodon irati, imbestialiti; 35.5: FG13.2 que’ vati sbalorditi BG FG13.1 que’ vati fuorusciti; 35.6: FG13.2 Que’ paldin] I parigin; 38.2: FG13.2 poteva BG FG13.1 doveva {FG13.1 doveva] dovea}; 38.3: FG13.2 come donna avea provisto] come femmina ha provisto {FG13.1 femmina] femmina,}; 38. 8: BG perch’egli taccia,/ era un contegno, ed una brusca faccia] perch’ei stia muto,/ era un contegno serio, e pettoruto; 41.5: FG13.2 Di padron gli par esser servitore] Di padron divenuto è servitore; 41.8: FG13.2 un messo, od una trombetta] un birro, od una trombetta (l.c) BGFG13.1 un birro, od una trombetta; 42.2: FG13.2 mille scherzi lascivi e vezzi ed atti] vezzi, lusinghe, e gran stringer di mani; 42.4: FG13.1 sospiri veneziani17] sospiri oltramontani; 43.2: FG13.2 se avean dolor del tedio] se del caso hanno tedio; 45.8: FG13.2 Dio [se l’ha ritolte] <se l’ha raccolte>] Dio se l’ha tolte (l.c) FG13.1 Dio se l’ha raccolte18] Dio ce l’ha tolte; 46.1: FG13.2 sessant’anni di penuria] cinquant’anni di penuria; 46.8: BG13.1 ma d’un riposo al mondo mai fu degno] ma giammai d’un riposo egli fu degno; 47.8: FG13.2 troppo fessa] unta e fessa BG FG13.1 orrida, e fessa; 48.4:

FG13.2 onnipotente BGFG13.1 onnipossente; 49.5: FG13.2 ogni giorno andar di male in peggio] ogni giorno va

di peggio in peggio; 50.4: BG e il medicume che di me fa straccio] e il medicume, mio perpetuo laccio;

51.5: FG13.2 ballestre] canestre (l.c)BG FG13.1canestre; 52.1-2: FG13.2 2-1] 1-2 (inversione versi); 53.2: FG13.2 non mi dar tormento BGFG13.1 non mi chieder questo; 53. 7: FG13.2 non ho più fiato, è matta mia sorella] io ardo, io scoppio, è matta mia sorella; 56.2: FG13.2 un altro in altra guisa] un altro in nuova guisa; 56.8:

FG13.2 che non è morta affatto la giustizia] che non è spenta affatto la giustizia; 57.6: FG13.2 Ruggero un

piede in terra sta battendo] Rugger le labbra si [va morsicando] <stava mordendo>; 57.6: FG13.2 mezza la gente è dal palagio uscita BGFG13.1 mezza la gente dal palagio è uscita; 59.4 e7: FG13.2 sicch’ogni cosa .../ [sicché] <donde> chi allegro BG [donde] <sicch’>ogni cosa .../ donde chi allegro; 61.8: FG13.2 o farò ciascheduno mal contento] diceva, o ciaschedun farò scontento; 62.6: FG13.1 non ci sarà nessun richiamo] non ci sarà alcun richiamo; 64.3: FG13.2 Ulivier nelle femmine BGFG13.1 A Ulivier nelle femmine; 64.4: FG13.2 va’ bucherando [<guadagnando l.c.>] ognuno] va bucherando a’ signor; 67.7: FG13.2 e sbranar Gano, ed appiccare al foco/ al parlamento] e sbranar Gano, e foco minacciava/ al parlamento; 68.2: FG13.1 le lettre19] lettere; 69.8: FG13.2 sembrava d’aver le coscie rotte] malediva i votanti, e le pallotte FG13.1 malediva i votanti e le pallotte] maledicea i votanti e le pallotte; 71.6: FG13.2 egli avea mangiato] egli avea consunto (l.c); 71.7:

FG13.1 la rozza] il rozzon; 72.3: FG13.2 ne fece torto BGFG13.1 non fece torto; 74.1: FG13.2 il poveruom] il

meschinel BGFG13.1 quel meschinel; 75.2: FG13.1 sfrato20] esilio; 75.4: FG13.2 per Filinor di Gan tal cortesia] che Gano a Filinor sì amico sia; 76.8: FG13.2 in una melma, e fu tratto co’ buoi BGFG13.1 Si che il trassono a stento un pai di buoi {FG13.1 pai] paio}; 77.4: FG13.2 spazzata e apparecchiata BG FG13.1 spazzata, e in apparecchio; 77.7-8: FG13.2 dov’eran certi frati che il migliore/ che avesser, del vestito era il colore] dov’eran certi frati che nel core/ erano, col vestito, d’un colore; 78.2: aveano que’ fraticelli di ricchezza] aveano, e arredi di ricchezza immensa; 78.6-7: FG13.1 perocchè l’alma ha intensa/ a fare un’opera santa21] che a noi tutto dispensa./ Vo’ fare una sant’opra; 79.2: FG13.2 finita la funzion, a voi le dono] finita la funzion, vostre poi sono {BG FG13.1 fonzion}; 79.3: FG13.2 anche cento zecchini ci saranno] e più, mille ducati, [in questo borsel stanno] <pronti stanno> BG FG13.1 e più: Mille ducati pronti stanno; 81.3: FG13.2 e domaschi, e veluti BGFG13.1 e velluti, e domaschi; 81. 7: FG13.1 suononsi le campane] gridano le campane; 81.8: FG13.1 perchè vadan le turbe al tempio drento22] o turbe, o turbe, al tempio; drento, drento; 82.7: FG13.2 ogni persona BGFG13.1 ogni buon’alma; 82.7-8: FG13.2 un fondo/ donde gettar le vanità del mondo] un 16 Verso segnalato dal revisore: «La costruzione è questa. E si veda strugger davante le candele per un capriccio».

17 Verso segnalato dal revisore: «Mi par troppo».

18 Verso segnalato dal revisore: «Al date sarebbe miglior contrapposto l’ha tolte, che pur farebbe rima». 19 Verso segnalato dal revisore: «Non si potrebbe dire? Per lettere venute di».

20 Verso segnalato dal revisore: «Per non cader in sospetto di aver voluto dar troppo in alto, lascerei nella penna quel con uno sfrato».

21 Verso segnalato dal revisore: «Quest’alma intensa in verità non mi piace e non mi piacerà mai» 22 Verso segnalato dal revisore: «Quel drento io lo dono a chi ‘l vuole»

fondo/ da seppellir le vanità del mondo; 83.5: FG13.2 la folla è immensa] la folla è grande (l.c); 84.8: FG13.2 candelette BGFG13.1 candeluzze; 85.4 FG13.2 le panche FG13.1 le banche] le panche; 90.5: FG13.2 Dote non ho, che di pianti e sciagure BG Datemi signor mio se pianti e sciagure] Dote non ho, che di pianti e sciagure; 93.3: BG nel sentirsi nell’orecchio] dal sentirsi nell’orecchio; 94.1: FG13.2 posti da una parte in lunga fila] posti in lunga fila da una parte; 95.3: FG13.2 dicea qui son ma mi pesan le natiche] dicea qui son ma pesanmi le natiche BGFG13.1 dice: Qui son ma pesanmi le natiche {FG13.1 son] son, }

MII

Annotazioni

32.a: Ac L’orazion di Santo Alipio è una di quelle orazioni in versi trivialissimi che i pitocchi e i ciechi cantano per le vie, e sotto alle finestre per avere qualche elemosina. FG13.1 L’orazion di Sant’Alipio è una di quelle poesie di versi trivialissimi, che i pitocchi e i ciechi cantavano per la strada, e sotto alle finestre

delle case accompagnando il canto loro con un chitarrone per trarre qualche elemosina.; 33.b: Ac ottava

trentatrè FG13.1 ottava trentesima terza; 35.c: (non segnalata in Aa , interpolata l’ottava di riferimento, ma non l’annotazione in Ac): Ac <Alludesi etc.> FG13.1 Alludesi a’ due partiti infiammati divisi de’ partigiani del Chiari, e del Goldoni. I garbugli, i sottomani, gli occulti uffizi, che facevano quei due partiti onde non fossero licenziate per le stampe le composizioni dell’ autore della Marfisa, facetamente derisorie le poesie del Chiari, e del Goldoni, erano instancabili e furenti.