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Mi

resta a favellare dellairrigazione , chefin dal principioho accennato. Tale articoloesige tutta Tattenzione. Concios-siachè quantodi giovamentoarrechi alle praterie, altrettanto riescedannosa, se .

non sarà ben diretta.

Ma

prima che

sidiscendaa siffatta disamina, è neces-sitàdi brevemente premettere alcune no-zioni.

Avvi nellepianteuna virtù, mediante la quale i succhi attinti dalla terra, e

dall’atmosfera sidigeriscono, ed assimi-lansi9 formandosidifferenti prodotti

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6t conrio lanatura di essi, e la diversità degli organi.

La

«perienza ci haassicu>

ratodi questainterna forza alterante,ed assimilatrice. Ella è sorprendente,sesi consideri, che quantunqueil

comun

pa-scolo de' vegetabili fosse'semplicissimo, di aria,e di acqua presso a pocoj tut-tavolta formavari, edinfiniti prodotti

.

E’incontrastabile, che senza1’acqua non esisterebbevegetazionenellepiante.

Assolutamente alle stesseènecessaria nel-lo stato elastico,e fluido.

La

sua influen-za è cosìgrande, che serve distimolo

,

e dimeccanico mezzo, dacui dipende laenergia vitale

^e'1grado di tensione, necessario all’assimilazione degli umori

.

Di più questo potentissimo agente viene impiegato dallaimpercettibile catena del-runiverso perdiscioglier 1’ossicarbonico, le terre,e moltiossidi metallici,

come

eziandio per dar moto alle affinità chi-mico-organiche.'D’ altronde non tutt’i vegetabili ne richiedon la stessa quanti-tà.

Ha

inessila Natura disposto difle-renti organi aproporzione del bisogno,

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chehandello anzidettoalimento; il qua-lediverrà più o

meno

giovevole a misu-radellasua purità, siccomeildotto

Ha-lesconuna lunga seriedi esperimenti

ha

dimostrato.

E

poiché l'acquaè ilgran discioglien-te; cosìscorrendo dentro terra, e per

la superficie della medesima

decompóne

lepartipiùsolide dellepietre,isali ter-rosi, l'aria, igas saliniec. In conse-guenza nonè maijuira. Contiene sempre dellesostanzeeterogenee, la cui presen-za conosce daldifficile riscaldamento, o raffreddamento; dal sapore insipido, terroso o crudojdalla difficoltà di bol-lire,di cuocere i legumi, o sciogliere il sapone. Quanto piùsi allontana dalle divisate proprietà, estraneeal suo essen-ztal carattere, maggiormente è pura. Ip-pocrate osservò, cheuno de'distintivi della bontà dell’ucqua siè,quando deri-vi dalla sorgente opposta all’Oriente,

o

scorra sul terreno quarzoso, cb’è in contattòcoll’aria.

Pi

qui seguejche sono funesteai

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ti le acque ferruginose,vitrioliche, mi-nerali,petrifìcanli

,viscose, crude

, fred-de, e quelle,che scatuiiscouo immedia-tamentedalla fusione dellenevi. Questo ultime in particolarità intorpidiscono il

corso del sugonutritivo

, essendo sprov-vedute di aria atmosferica di combina-zione.

Sebbene Tacquapura sia la più ac-concia allepiante,divieneancoralle stes-se favorevole , qualora sia carica degli avanzi dellesostanze animali , e vegeta-bili decomposte.

Da

ciò sorge la pra-tica di mescolare delconcimenell’acqua.

Questa in effetto è il primario veicolo del nutrimento dellepiante. Tuttele so-stanzeessenzialiallavegetazione,non

esclu-' sa la stessa materia carbonata,non pos-,sono esserintrodotte nellepiante,senon sieno nello stato di soluzione.

Fa

d'uopoavvertire,cheloinnaillamento debb’esser conarteeseguito,affinchè tut-toil prato neprofitti in conformità del sito,della natura delsuolo,della diver-saindole delle piante, e della loro età

.

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^4

Quelle vecchie , ed in fiore ne abbiso-gnano più chelegiovani,e lesuccoleiiii.

Nelterreno, in cuipredominila silice ,

si dee sparger V acqua in maggiore quantità, che doveprevalga1*allumina

,

ola calce. Sibaderà, che non ristagni jn qualche punto, nè tampoco i fon-di bassi divengan paludosi. Uguale dili-geni'a si adopri dintMi farla uscirefuor del prato: inqual casoil gas ossida di

‘septono , e tutto altro somministratole dalla dissoluzione de'corpi organici, sr proficuo ai vegetabili

, saràaltrove stra-portato.

Tralasciam di occnparci deltempo, e del

modo

d' innaffiare,de’ mezzi di con-durre l'acqua, edegli espedienti di cor-reggerla, o prevenire qualche guasto

,

che accader suole dietro le procellose piògge^ stantecbè profondamenteilSig..

'Bertrand neha trattato.

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CAP. xxvir.

65 DELLAUTILITÀ’ DE’PRATIARTIFICIALI.

Sarebbe superfluo, se volessi

fermar-mi

a dimostrare lautilità de' prati arti-ficiali. Il solo titolo di appartenere al vasto

campo

delle scienzenaturali basta a formarne l’apologià. Tra gl’innumere-volivantaggi,che rendonoall’agricoltura, edalla pastorizia, non debbotacere gli agi , che nedesumonparticolarmente i pastori. Essi non sarebbero nelladura necessità di andar vagando alla foggia degli Arabi, e di allontanarsidalle pro-priecapanne per cercare

un

miserabile pascolo, o bavoso residuo di altri ani-mali. Chiignora, che lavagabonda pa-sturasia stata sempre distruttiva dell’agri-coltura, e degliuomini (ib) ? Qualora

(i6)Prescindeadoigraviincomodi

,chene

viseatonlagreggia, edi custodi della stessa Fi

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66

_

l\greggecotldianameote dee

camminare

unaestesa superficiedi terreno, distrug-geuna infinità diutili piante, e

poco

sinutrisce.

IlSig.

Duhamel

hadimostrato,che

un

moggio di prato artificiale equivale a trentasei di terreno a stoppie, ed in-grassaquattro volte di più. Effettiva-mente unanotabile diffeienza scorge tra il bestiamenutritodi foraggioverde, osecco diprato, e quello , cbe vjve vagando.

Or

se in questa Provincia,ilc»i suo-loè fertilizs!,ato da

un 4

i

»a

temperato, dallavaria sua posizione, dacinque

fiu-mi

(17),eda imnmnse sorgentidi lim-pideacque , sipromot^sseroiprati

<ar-esponendosi agliorrori unavitaerrante^ i proprietari privansidel piaceredi^tenerlasottola lorovigilanza,epardonilbenefìcio dèiletame.

(17) Meritan di esser annoveraliilfiume Sabbato,ovvero Sabbario,ilCalore,Ofanto, Cervaro,Caprella.Glialtrisonodipeeo

mo-mento.

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tifìclali

, qualprofitto non sitrarrebbe dalla estensione di quattrocento ottanta-sette mille settecento settantasei moggia diseminatorio , condannatoai maggesi, c di cento ventiquattro mille ottocento scssantasci moggia di terreno incolto? Novella base dipermanente, emaggiore ricchezza!

I prati artificiali sono di tanta in-fluenza sulla felicitànazionale, talmente che rimane cambiata laeconomica,e po-litica situazione, facendo prosperare e uomini, e bestiame, e campi.

Qualunque sia il risultato del mio tenue lavoro, che sottometto al savio vostro giudizio, ornatissimi accademici

,

saràsempre per

me

soddisfacentediaver secondato lebenefiche mire di questa rispettabile Regale Società Economica .

Per talriguardo almeno giova lusingarmi, che videgnereteapplaudirlo.

FINE.

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INDICE

DE*

CAPITOLI.

)

CAP. I. .1 relìmimtresui Pratiartìfir doli

.

P®8* * IT.Definizione del Prato. ,

ITT. De Requisiti. .

IV.Dellasituazione delSuolo. -V.Della naturadel Terreno.

Vi.Del Clima.

VII. DellePiantePrative.

Vili.PiantedellaFamìglia Le^Ur minosa.DellaSulla.

IX. DeltaLupinella.

X. DeltErbaMedica.

XI.DelTrifoglio

.

XII.DelCitiso

.

XIIf. Del FienoGreco.

XIV. Della Famiglia Gramignea.

DelCAgrostide.

XV.DellaLogtierella.

XVI. DellaFienarola.

XVII. DelFleodiprato. 44

XVI

li.Delle Festuche. 4^

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M

m pOO^0)U1

CAP. Delter^tg detletGtiinéa. ^6 XX.JjellaFamiglia diOrtaggio

Fo/rtodi terrà

.

jj8

XXI. Della Barbabietola Camper

jT/'if .

XXII. DellaSpergola. 5i XXUI.DellaPimpinella.

^

XXIV.£nttntera£ion6 diedite

pian-teprative. 53

XXV

.DellePiatitepi^atiyeda pre-54 X'XVl.DellaIrrigazione.

^

XXVII. DellaUtilitàdéPrati

ar-tificiali. 65

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ERRORI

CORREZIONI

pag. 3.r.i3.dell! dei

3. 22.iutroduzione introduzione 22.allorché allorche 2 b. i4-diM. delsignor 3i. i5.quanto quando.

43. 11.Culmi Culmini

4S. *•nxultiplici moltiplid

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