• Non ci sono risultati.

Caratteristiche delle unità di produzione

Nel documento 6° CENSIMENTO AGRICOLTURA 2010 rapporto (pagine 53-58)

CAPITOLO 4. L’AGRICOLTURA IN SICILIA: I PRINCIPALI RISULTATI TERRITORIALI

4.2 Caratteristiche delle unità di produzione

In Sicilia, nel censimento del 2010, si sono rilevate 219.677 aziende agricole, che costituiscono il 13,6% del totale nazionale. La distribuzione per singola provincia (Fig. 4.1), vede prevalere Palermo con quasi il 18% delle aziende dell’Isola, seguita da Agrigento, con il 15,4%, da Trapani, con il 13,3%, da Catania, con il 13% e da Messina, con l’11,9%. Contribuiscono, al totale regionale, a una certa distanza la provincia di Caltanissetta, con l’8,2%, quella di Enna, con il 7,9%, quella di Siracusa, con il 6,7% e, in coda, quella di Ragusa, con il 5,8%.

1. Elaborazioni dell’Ufficio Regionale di Censimento sulla base dei report del CORERAS. 2. Vedi : http://dati-censimentoagricoltura.istat.it/Index.aspx?lang=it

Fig. 4.1 – Aziende agricole per provincia in Sicilia

Fonte: elaborazione su dati Istat

Nell’Isola, le aziende con meno di 5 ettari di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) costituiscono il 76% (166.760 unità) del totale regionale. Le grandi aziende (> 50 ettari), di contro, risultano pari a poco più del 2% (Fig. 4.2). Tali condizioni generali fanno emergere la dicotomia fra classi dimensionali estreme tipica dell’agricoltura italiana e meridionale. La distribuzione delle aziende per classi di SAU evidenzia una situazione multiforme. Tuttavia, in tale contesto emerge chiaramente che la provincia nella quale il tessuto produttivo dell’agricoltu-ra è maggiormente composto dalle micro e piccole aziende (< 5 ettari) è Messina, con un’incidenza relativa di questa tipologia pari all’85,5% mentre, al contrario, Enna risulta essere quella nella quale maggiore è l’aliquota delle aziende di grandi dimensioni (> 50 ettari) pari al 4,6% del totale provinciale.

Fig.4. 2 – Ripartizione delle aziende per classi di SAU e provincia

Fonte: elaborazione su dati Istat

Per quanto attiene alla distribuzione delle aziende per classi di superficie to-tale (Fig. 4.3), è possibile rilevare fenomeni non dissimili -che evidenziano a livello regionale un contributo delle micro e piccole aziende (< 5 ettari), pari al 73,7% (161.847 unità), del dato regionale in complesso. Inverso il contributo di quelle grandi (> 50 ettari), che incidono per il 2,4% (5.276 unità) del totale. È da ricordare che la superficie totale è ottenuta dalla somma tra la SAU, la superficie forestale e le “tare”. Queste ultime due componenti hanno un ruolo non indifferente nella composizione del reddito aziendale che tende a decrescere all’aumentare dell’incidenza di queste sulla superficie totale dell’unità di produzione.

Fig. 4.3 – Distribuzione delle aziende per classi di superficie totale in Sicilia (N. e %)

Fonte: elaborazione su dati Istat

Un fenomeno sostanzialmente analogo, a quanto già rilevato nella ripartizione delle aziende per classi di SAU e provincia, si riscontra nella distribuzione delle aziende per classi di superficie totale. In questo caso, tuttavia, le piccole azien-de azien-della provincia di Messina raggiungono l’83,3% (aree con una rilevante inci-denza “forestale”) mentre, la provincia di Enna rafforza il proprio peso nell’am-bito delle grandi aziende, evidenziando un peso del 5,1% sul totale provinciale. L’analisi delle superfici agricole utilizzate nell’Isola rileva una consistenza delle stesse pari a 1.387.521 ettari (10,8% del totale nazionale). In Sicilia (Fig. 4.4), la provincia di Palermo si attesta nettamente al vertice regionale contribuendo con il 19,2% delle superfici complessive, seguita da Enna, con il 13,2%, da Ca-tania, con il 12,2%, da Messina, con l’11,7% e da Agrigento, con il 10,9%. Mino-re incidenza hanno la provincia di Trapani con il 9,9%, quella di Caltanissetta con l’8,4%, quella di Siracusa con l’8% e, ultima, quella di Ragusa con il 6,5%.

Fig. 4.4 – Superficie agricola utilizzata per provincia in Sicilia (ettari)

Fonte: elaborazione su dati Istat

Per quanto attiene alla ripartizione delle superfici per classi di SAU e provin-cia (Fig. 4.5), si rileva un fenomeno diametralmente opposto a quanto già registrato sulla consistenza delle aziende. Infatti, le superfici che attengono alle piccole unità di produzione (< 5 ettari) costituiscono il 18,5% (256.917 tari), mentre, quelle ascrivibili alle classi di dimensione più elevate (> 50 et-tari) si attestano intorno al 33% (454.534 etet-tari) del totale regionale. La distri-buzione delle superfici per provincia e classi di SAU evidenzia, comunque, una situazione assai composita con le piccole aziende che intercettano aliquote variabili di superfici, sul totale delle rispettive province, comprese tra un minimo del 10,1%, di Enna (18.470 ettari), e un massimo del 30,1%, di Agrigento (45.444 ettari). Invece, nel caso delle classi di superfici più ele-vate (> 50 ettari), il range evidenzia variazioni ben più ampie e comprese tra un minimo del 13,2%, di Trapani (18.159 ettari), e un massimo del 55%, di Messina (89.219 ettari).

Fig. 4.5 – Ripartizione della superficie agricola utilizzata per classi di SAU e provincia in Sicilia (ettari)

Fonte: elaborazione su dati Istat

La superficie totale in Sicilia risulta, nel 2010, superiore del 10,4% rispetto a quella agricola utilizzata regionale, attestandosi intorno a 1,55 milioni di etta-ri. La consistenza, per singola provincia (Fig. 4.6), risulta ovviamente superiore rispetto alla rispettiva SAU, con aliquote comprese tra un 6,7%, di Trapani, e un 15,7%, di Messina.

Le aziende agricole in Sicilia sono condotte, nella stragrande maggioranza dei casi, direttamente dal coltivatore (207.234 unità), con un’incidenza pari al 94,3% del totale regionale. Tale aliquota, che risulta in linea con quanto rilevato a livello nazionale (95,4%), evidenzia il ruolo fondamentale dell’im-presa coltivatrice quale cardine dell’agricoltura italiana. Il modello “con sa-lariati” assume, invece, una posizione di rincalzo, incidendo solo per il 5,5% (12.004 unità) sulle aziende siciliane. Praticamente inesistenti le “altre forme di conduzione” pari allo 0,2%.

A livello provinciale, emergono differenze che risultano abbastanza conte-nute con un range (min-max) della conduzione diretta che varia dall’89,4%, di Caltanissetta, al 96,4%, di Enna, mentre per quanto attiene alla conduzio-ne con salariati il campo di variabilità risulta oscillare tra il 3,4%, di Trapani, e il 10,5%, di Caltanissetta (Fig. 4.6).

Fig. 4.6 - Aziende per forma di conduzione e provincia in Sicilia

Fonte: elaborazione su dati Istat

Per quanto concerne la superficie agricola utilizzata, quella gestita dal col-tivatore in conduzione diretta costituisce nettamente l’aliquota più cospi-cua incidendo per l’85,6% (1.187.299 ettari) sul totale regionale. A livello nazionale, il peso di tale forma di conduzione risulta più contenuto (-2,8%), rispetto all’Isola, risultando pari all’82,8%. Le superfici condotte “con salaria-ti” si attestano al 13,1% del totale regionale. Solo l’1,3% è l’incidenza delle superfici attinenti alle “altre forme di conduzione”. Anche in questo caso, a livello provinciale, emerge una composizione multiforme con differen-ze, in questo caso, più marcate, rispetto a quanto rilevato per le aziende (Fig.4.7). I range rilevati (min-max), attinenti alla conduzione diretta, varia-no dall’81,7%, di Messina, al 91,2%, di Enna, mentre per quanto attiene alla conduzione con salariati il campo di variabilità oscilla tra l’8,4%, di Enna, e il 16,3%, di Caltannissetta.

Fig. 4.7 - Superficie agricola utilizzata (SAU) per forma di conduzione delle aziende e provincia in Sicilia (ettari)

Fonte: elaborazione su dati Istat

Riguardo alla ripartizione della superficie totale per forma di conduzione del-le aziende e provincia, in Sicilia si ridel-levano, sia a livello regionadel-le che provin-ciale, valori non distanti da quanto precedentemete riportato per la SAU, evidenziando una robusta componente legata alla forma di conduzione di-retta (80,4%), che risulta poco influenzata dalle variazioni determinate dalle superfici totali.

In Sicilia, la grande maggioranza delle aziende (175.661 unità), svolge la pro-pria attività in terreni “solo in proprietà” (80,1% dei casi), mentre, le aziende solo con terreni in affitto risultano il 4,5% e, quelle con terreni solo in uso gra-tuito il 3,8%. I titoli di possesso a modalità mista risultano l’11,6% del totale regionale. L’attività aziendale viene svolta su terreni in “parte in proprietà e parte in uso gratuito” nel 5,7% dei casi, su quelli in “parte in proprietà e parte in affitto” nel 4,9%, mentre minore rilevanza si riscontra per la combinazione “parte in proprietà, parte in affitto e parte in uso gratuito” e “parte in affitto e parte in uso gratuito”, rispettivamente rilevati nello 0,8% e 0,2% dei casi. Queste diverse combinazioni risultano strettamente connesse con gli inter-venti di politica agricola comunitaria e/o nazionale, riguardanti il premio uni-co aziendale (PUA) e l’imprenditoria giovanile, quest’ultima specialmente per i corpi aziendali in “uso gratuito”. Molto eterogenea risulta, comunque, la ripartizione delle aziende per titolo di possesso e provincia, anche in rela-zione ai range più o meno ampi che i valori assumono in relarela-zione alle diffe-renti tipologie di possesso (Fig.4.8). In generale è possibile rilevare campi di

variazione abbastanza limitati per la “proprietà”, con valori che variano tra il 78,1% (Trapani e Palermo) e l’86,7% (Catania), e per “l’uso gratuito”, con valori tra il 5,3% (Palermo) e il 2,7% (Messina). Variazioni sensibilmente più am-pie si registrano, invece, per “l’affitto”, con valori tra l’1,4% (Trapani) e il 12,4% (Ragusa); per il possesso “parte in proprietà e parte in affitto”, con range compresi tra il 2,2% (Trapani) e il 10% (Enna) e per quello “parte in proprietà e parte in uso gratuito”, con valori che oscillano tra il 2,8% (Siracusa) e il 12% (Trapani). Minime le variazioni riscontrabili per le restanti condizioni di titolo di possesso dei terreni, nelle province siciliane.

Fig. 4.8 - Aziende per titolo di possesso dei terreni e provincia in Sicilia

Fonte: elaborazione su dati Istat

Con riferimento alla superficie agricola utilizzata, relativamente al titolo di possesso, in Sicilia si rileva che la sola “proprietà” interessa il 53,2% (737.981 ettari) delle superfici complessive, seguita da “parte in proprietà e parte in affitto”, che riguarda il 18,1% (250.255 ettari) delle stesse e dal solo ’“affitto” che intercetta il 12,6% (174.337 ettari) della SAU. Meno diffuso risulta, il titolo di possesso, “parte in proprietà e parte in uso gratuito” che riguarda il 7,9% (109.749 ettari) e il solo “uso gratuito” che interessa il 4,5% (61.900 ettari) delle superfici complessive.

Poco rilevanti, nell’Isola, risultano le condizioni di titolo di possesso dei terreni nei casi in cui l’azienda abbia superfici “parte in proprietà, parte in affitto e parte in uso gratuito”, pari al 3%, e “parte in affitto e parte in uso gratuito”, pari allo 0,8%. Anche in questo caso, abbastanza complessa risulta la

ripar-tizione della SAU per titolo di possesso e provincia (Fig.4.9), con campi di va-riazione che risultano spesso ampi. Non è così per l’“uso gratuito”, con valori compresi tra il 3,3% (Messina, Catania e Siracusa) e il 7,4% (Palermo), per il possesso in “parte in affitto e parte in uso gratuito”, con valori oscillanti tra lo 0,5% (Enna e Catania) e l’1,2% (Messina) e per il possesso “parte in proprie-tà, parte in affitto e parte in uso gratuito”, con valori che variano tra l’1,9% (Catania) e il 4,1% (Trapani). Ma le altre modalità di titolo di possesso eviden-ziano un divario d’incidenza, per singola provincia, decisamente più elevato con la sola “proprietà”, che assume valori che variano tra il 50,8% (Siracusa) e il 62,9% (Caltanissetta), il solo “affitto”, con valori tra l’3,3% (Trapani) e il 23,1% (Messina), e il possesso “parte in proprietà e parte in affitto”, con range compreso tra il 5,6% (Trapani) e il 30,7% (Enna) e “parte in proprietà e parte in uso gratuito”, con valori che oscillano tra il 3,5% (Enna) e il 18,7% (Trapani).

Fig. 4.9 - Superficie agricola utilizzata (SAU) per titolo di possesso dei terreni e provincia in Sicilia (ettari)

Fonte: elaborazione su dati Istat

Riguardo alla ripartizione della superficie totale per titolo di possesso dei ter-reni sia a livello regionale che provinciale si registrano valori non distanti da quanto precedentemente riportato per la SAU, con conseguente similarità di commenti. In generale, nel decennio intercensuario, il titolo di possesso registra variazioni significative per l’effetto combinato del pagamento uni-co aziendale e del premio all’“imprenditoria giovanile”: la superficie totale aziendale in proprietà diminuisce in modo significativo sia in valore assoluto

che relativo (rispettivamente pari a -234.051 ettari e -18,5%) ed in termini d’in-cidenza sulla superficie totale (66,6% nel 2010 rispetto all’87% nel 2000). È l’af-fitto ad avvantaggiarsi in modo consistente delle modifiche intervenute (più 244.494 ettari e +196%) incrementando la sua incidenza sul totale, dall’8,6% del 2000 al 23,8% del 2010. L’uso gratuito cresce del 128,6% registrando un’in-cidenza del 9,6%, contro il 4,4% del 2000.

Nel documento 6° CENSIMENTO AGRICOLTURA 2010 rapporto (pagine 53-58)