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1. Foreign aid: una panoramica sulla genesi degli aiuti occidentali e cinesi a

2.8 Aiuti cinesi all’Asia: dove e quanto?

2.8.1 Case study: Cambogia Laos e Vietnam, una prospettiva tedesca

Alcuni ricercatori tedeschi di un progetto di ricerca sul campo nel Sud Est Asiatico, commissionato dal Ministero tedesco dello Sviluppo e la Cooperazione Economica nel novembre / dicembre 2009, hanno indagato l’impatto degli aiuti cinesi in quelle regioni anche dal punto di vista dell’opinione pubblica238.

Hanno riportato che i rappresentanti del governo, nonché agenzie multilaterali di aiuto in questi paesi (Laos, Cambogia e Vietnam) in genere hanno una percezione positiva delle attività di aiuto della Cina. Gli ufficiali di governo sembrano aver accolto con grande favore gli impegni di aiuto cinese per diversi motivi: (1) assenza di condizioni economiche e/o politiche imposte, (2) il focus cinese sui progetti infrastrutturali che sono in grande bisogno in tutti e tre i paesi, (3) l'assistenza

235 T. Lum, op. cit., (2008), Comparing Global Influence: China’s and U.S. Diplomacy, Foreign Aid, Trade, and

Investment in the Developing World, pag. 86.

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Organization for Economic Cooperation and Development (OECD), http://www.oecd.org/home/ ultimo accesso 16 aprile 2015.

237 Chin, Gregory T. e B. Michael Frolic, op. cit., pag. 12.

238 M. Schüller, M. Brod, D. Neff and M. Bünte, China’s Emergence within Southeast Asia’s Aid Architecture: New

Kid on the Block?, GIGA German Institute of Global and Area Studies, Institute of Asian Studies, Hamburg,

Germany, 2010,

http://www.academia.edu/837127/Chinas_Emergence_within_Southeast_Asias_Aid_Architecture_New_Kid_on_th e_Block.

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allo sviluppo è complementare agli stretti rapporti commerciali e d'investimento con la Cina. In ultimo la cooperazione con un donatore non tradizionale è inteso come parte del South-South

Cooperation ed è di più facile gestione viste le affinità culturali .

Analizzando l’impegno dei paesi DAC nella regione, dalle loro ricerche è emerso che tra il 2000 e il 2008:

• il Vietnam, il paese più grande e popolato, ha ricevuto impegni di aiuti pari a US $ 11,678 miliardi dai primi 10 donatori DAC, seguito dalla Cambogia, che ha ricevuto impegni di aiuto di US $ 2,441 miliardi, e il Laos, con aiuti pari a di US $ 1,299 miliardi. Tra i primi 10 donatori DAC, il Giappone era il donatore più importante. Nel periodo 2000-2008 il contributo del Giappone per gli aiuti è stato il 57% per il Vietnam, il 42% per il Laos e il 33% per la Cambogia. Dopo il Giappone, gli Stati Uniti occuparono la seconda posizione come donatore in Cambogia, mentre la Francia è seconda in Laos e in Vietnam.

• Per quanto concerne la distribuzione settoriale degli impegni degli aiuti dei donatori DAC, aiutandoci con i dati Plaid scopriamo una concentrazione sui seguenti settori: in Cambogia primeggiano settore sanitario, i progetti governativi e sociali, e l'istruzione, seguiti da trasporti e settore agricolo. In Laos, l'educazione al primo posto, seguito dal trasporto, il settore agricolo, sanitario, i progetti governativi e sociali. Il settore dei trasporti è al primo posto in Vietnam, seguita da aiuti umanitari di emergenza. Il settore sanitario è al terzo posto tra gli impegni di aiuto verso il paese, seguita da istruzione e settore agricolo.

Il rapporto tra la Cina e Sud Est Asiatico è una complessa miscela di interessi politici ed economici. Come paese più grande e più sviluppato in Asia Orientale, la Cina è stata tradizionalmente accettata come la principale potenza territoriale239. Già all’inizio dell’800, essa non era solo il maggiore stato dell’Asia Orientale, ma per secoli aveva coltivato la certezza della sua superiorità culturale rispetto al resto del mondo240. Le popolazioni dell’Asia centrale e settentrionale erano state sottomesse definitivamente del XVIII secolo e gli stati confinanti, come

239 Le unità politiche confinanti dell’Asia Orientale antica in effetti, oltre ad essere politicamente o militarmente più deboli, nella seconda metà del Settecento, erano organizzate fra loro in un sistema di relazioni, le quali erano basate su concetti o “codici” appartenenti alla cultura cinese.

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l’Annam (attuale Vietnam), il Siam o la Corea, praticavano il vassallaggio241 verso Pechino. Le politiche economiche in declino della tarda dinastia Qing, l’irruzione delle potenze coloniale, che hanno mandato in frantumi la concezione sinocentrica che per secoli aveva ispirato l’azione del regime imperiale verso i paesi stranieri (visti come semplice periferia242), nonché espansione politica del Giappone prima e l'ascesa degli Stati Uniti poi, avevano sconvolto la società cinese ed indebolito quel ruolo, da paese dominante, che per tradizione si collocava al centro del mondo, si era trasformata in una “vittima”. Dopo un arretramento dell’influenza cinese registrato negli anni ’60 (guerra sino-indiana nel 1962, la guerra del Vietnam, al quale Mao non riesce a fornire le risorse militari necessarie per competere con gli USA, il colpo di Stato in Indonesia con a capo una giunta militare ostile alla Cina nel 1965, rapporti tesi con la Birmania, dove la Bandiera bianca, fazione dissidente del partito comunista locale, è appoggiata da Pechino243) all'inizio degli anni ’80-‘90, dopo la fine della subordinazione cinese che secondo l’autrice Berger termina con la rottura dell’alleanza sino-sovietica degli anni 1950-60244, in Cina è riemersa la sensazione, l’idea che la Cina stesse emergendo come un potere politico ed economico nell’area regionale asiatica, ma non solo. Nell’ottica di questo obiettivo probabilmente la Cina si è avvicinata a iniziative di cooperazione regionali esistenti, in particolare l'Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico (ASEAN), l’iniziativa del Greater Mekong Subregion (GMS) e ha stabilito nuovi organizzazioni regionali come l'Organizzazione di Cooperazione di Shanghai e il Pan- Beibu Gulf Economic Cooperation. Cambogia, Laos e Vietnam sono membri dei paesi dell'ASEAN e partner nei GMS, il Vietnam appartiene a quei paesi che fanno parte della regione del Golfo Pan-Beibu.

La cooperazione allo sviluppo con la Cambogia, il Laos e il Vietnam sono esempi di successo delle relazioni Sud-Sud in cui l'aiuto ha un ruolo complementare agli investimenti e il commercio. Pertanto, la mossa della Cina verso l'integrazione nella aid architecture esistente affronta diverse sfide. Le regole DAC, si basano su un insieme di valori diversi che legittimano la condizioni richieste. Ciò contrasta nettamente con i principi della Cina di non interferenza negli affari interni del paese destinatario.

241 Il sistema di vassallaggio cinese non andava in genere oltre una sottomissione nominale e portava come unica conseguenza che se uno dei re vassalli fosse stato minacciato da ribellioni, la Cina si riservava di intervenire per proteggerlo.

242

M.C. Bergere, op. cit., pag. 324.

243 Per un approfondimento sulla politica estera cinese degli anni ’60, vedasi M.C. Bergere, op.cit. 244 M.C. Bergere, op. cit., pag. 324.

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Tutti i loro intervistati, riferiscono i ricercatori, hanno confermato che gli aiuti della Cina sono sempre on demand e senza troppa burocrazia. In secondo luogo, gli aiuti dei donatori DAC di solito assumono la forma di untied aid e grants, mentre gli aiuti della Cina consistono principalmente in tied aid e prestiti agevolati. I governi accolgono gli impegni di aiuto della Cina in settori in cui altri donatori bilaterali si espongono meno, soprattutto nelle infrastrutture.

Qualche intervistato ha criticato l’impatto negativo dei tied aid cinese nel settore privato, altri all’impatto ambientale altri per la rilocazione forzata.

Interessantemente, i ricercatori tedeschi hanno notato che la Cina si sta muovendo verso l'integrazione con l'architettura degli aiuti in corso nel SEA. Non solo i rappresentanti cinesi hanno recentemente partecipato a tavole rotonde dei donatori, ma il governo cinese ha anche firmato la dichiarazione sull'efficacia degli aiuti (per il Laos) e ha fornito (alcuni) dati statistici sui flussi degli aiuti.

Cambogia

In Cambogia, i ricercatori hanno notato un “shift towards greater openness and transparency on

the part of the Chinese government is under way. In Cambodia, Chinese aid commitments are registered in the CDC databank and thus accessible by the public245”.

Nel 2007 e nel 2008, superando il Giappone, la Cina è diventata il più grande donatore alla Cambogia, dal 2004 c'è un salto notevole in Cina il volume degli scambi con la Cambogia che può essere correlato alla miscela degli aiuti, commercio e investimenti

La maggior parte dei progetti finanziati dalla Cina sono focalizzati sul settore dei trasporti principalmente per la costruzione di ponti e la riabilitazione di varie strade nazionali. Impegni più piccoli sono stati segnalati per il settore governativo e sociale, per le infrastrutture sociali e per le comunicazioni. La maggior parte dei progetti registrati in Cambogia sono tied aid, e nel caso di concessional loans o grants richiedono l’utilizzo di materiale cinese246.

245 M. Schüller, M. Brod, D. Neff and M. Bünte, op. cit., pag. 19. 246 Chin e Frolic, op. cit., pag. 11.

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Comparando il contributo in percentuale rispetto agli aiuti DAC, la Cina negli anni 2004-08, ha contribuito per il 66 per cento del totale degli impegni nei trasporti, per il 47 per cento degli impegni in infrastrutture, e per il 18 per cento degli impegni nel settore delle comunicazioni247.

La struttura del finanziamento degli impegni di aiuto cinesi in Cambogia sembra essere in linea con la struttura generale dei finanziamento a SEA. Mentre la maggior parte degli aiuti consistono in prestiti agevolati, i grants (contributi a fondo perduto) sono estremamente inferiori e minori rispetto agli impegni degli altri donatori ODA. Oltre ai prestiti agevolati, l’alta quota di investimenti sponsorizzati dal governo, principalmente in infrastrutture e lo sfruttamento delle risorse naturali.

Laos

I dati sugli aiuti allo sviluppo del Laos sono pubblicati dal Committee of Planning and Investment (CPI) nella sezione ‘Foreign Aid Reports’. Tuttavia l’accesso agli aiuti su specifici donatori (Tailandia e Vietnam sono altri due donatori non tradizionali del Laos) non è ancora facile. Le complesse relazioni con questo paese sono oltre che tra stato- stato anche tra partito- partito.

Nel caso di assistenza allo sviluppo cinese al Laos, può essere osservato un focus simile nel settore dei trasporti. Dall’ esborso complessivo di aiuti per il 2005/06, circa il 65 per cento sono stati destinati a questo settore, mentre il 16 per cento al settore delle comunicazioni, il 12 per cento per il settore sanitario, e il 7 per cento per il settore dell'istruzione.

Vietnam

La cooperazione allo sviluppo della Cina con il Vietnam è aumentata soprattutto negli ultimi anni, ma i dati non sono trasparenti. Sulla base di notizie di stampa provenienti da Vietnam e Cina, i ricercatori hanno tentato di ricostruire dei dati che hanno rivelato che un gran numero di progetti è designato al settore dei trasporti, all'energia e alla modernizzazione dell'industria pesante del Vietnam.

95 Capitolo terzo

Indagine su un modello cinese per gli aiuti: linee guida

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