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Casi particolari: i rubricari d’autore (?)

All’interno della tradizione manoscritta della lirica in lingua d’oc bisognerà infine richiamare alcuni casi particolari, che sarebbe riduttivo relegare nelle categorie sopra individuate. Il caso più eclatante, e anche quello più studiato, è senza dubbio quello del liber di Guiraut Riquier (trasmesso con modalità differenti da C e R), ma qualcosa di simile avviene anche nelle ben più modeste sezioni dedicate dal canzoniere C ai due trovatori di Béziers, Joan Esteve e Raimon Gaucelm; a questi si affianca, anche se con caratteristiche diverse, il corpus di testi di Cerveri de Girona, così come ci viene trasmesso da Sg. In questi casi l’apparato paratestuale è molto più di un insieme di rubriche attributive o di genere; esso diventa elemento fondamentale e strutturante della sezione d’autore, fornendo informazioni riguardanti l’autore, il genere lirico (dispiegando una varietà di etichette davvero sorprendente) e, caso pressoché isolato all’interno della

tradizione lirica provenzale, la data (con l’anno e talvolta persino il m del testo.

Quello di Guiraut Riquier è stato ormai riconosciuto come un vero e proprio canzoniere d’autore: se il progetto risale alla volontà del trovatore, le rubriche non svolgono solo il ruolo di dare compattezza e consequenzialità

tassonomica riflettono quella che doveva essere la coscienza distintiva dell’autore. Già nella rubrica (presente solo in C) che inaugura il raggruppamento di testi del trovatore narbonese e in cui si afferma di aver att

elencati i generi da lui frequentati:

I generi presi in considerazione sono canzoni,

le cui etichette rientra gran parte dei testi radunati nel ca

di C infatti troviamo citati: ventisette canzoni (di cui due casi di venticinque vers, un planh

un descort, un breu doble

canzone di contenuto religioso, è illeggibile nella sua prima parte a causa di un guasto materiale che coinvolge la carta 211 del canzoniere C: impossibile quindi risalire designazione del genere).

127 Cfr. D. Billy, La canso redonda 369-378.

tradizione lirica provenzale, la data (con l’anno e talvolta persino il mese) di composizion

Quello di Guiraut Riquier è stato ormai riconosciuto come un vero e proprio canzoniere d’autore: se il progetto risale alla volontà del trovatore, le rubriche non svolgono solo il ruolo di dare compattezza e consequenzialità al liber, ma con la loro precisione tassonomica riflettono quella che doveva essere la coscienza distintiva dell’autore. Già nella rubrica (presente solo in C) che inaugura il raggruppamento di testi del trovatore narbonese e in cui si afferma di aver attinto ad una fonte diretta ed autografa, vengono elencati i generi da lui frequentati:

C f. 288r

I generi presi in considerazione sono canzoni, vers, pastorelle, retroenchas gran parte dei testi radunati nel canzoniere d’autore. C infatti troviamo citati: ventisette canzoni (di cui due casi di

planh, tre retroenchas, sei pastorelle, due albe (di cui una religiosa), breu doble, una serena. (La rubrica che introduce l’ultimo testo, una canzone di contenuto religioso, è illeggibile nella sua prima parte a causa di un guasto materiale che coinvolge la carta 211 del canzoniere C: impossibile quindi risalire

canso redonda ou les déconvenues d’un genre, in «Medioevo romanzo», XI/3 (1986), pp.

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ese) di composizione

Quello di Guiraut Riquier è stato ormai riconosciuto come un vero e proprio canzoniere d’autore: se il progetto risale alla volontà del trovatore, le rubriche non svolgono solo il , ma con la loro precisione tassonomica riflettono quella che doveva essere la coscienza distintiva dell’autore. Già nella rubrica (presente solo in C) che inaugura il raggruppamento di testi del trovatore into ad una fonte diretta ed autografa, vengono

retroenchas e descortz, sotto nzoniere d’autore. Nelle rubriche C infatti troviamo citati: ventisette canzoni (di cui due casi di canso redonda),127

, sei pastorelle, due albe (di cui una religiosa), rubrica che introduce l’ultimo testo, una canzone di contenuto religioso, è illeggibile nella sua prima parte a causa di un guasto materiale che coinvolge la carta 211 del canzoniere C: impossibile quindi risalire alla

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La versione del liber trasmessa da R è diversa: i testi lirici e l’apparato paratestuale si interrompono infatti dopo la copia delle tre retroenchas; le rubriche sono inoltre prive della numerazione ordinale (presente invece in C) che procede in maniera indipendente per le varie categorie di genere (abbiamo quindi una prima, una seconda, una terza... canzone; un primo, un secondo, un terzo... vers; e così via); R trasmette tuttavia la produzione didattica di Guiraut Riquier, di cui C non conserva traccia.128

La disposizione delle rubriche e dei generi all’interno della versione del liber trasmessa dal canzoniere C (quello più completo) è la seguente:

Genere Canz. C: RUBRICA (cfr. BEdT): citato:

canso f. 288v La primeira canso de. Gui/raut riquier de narbona. facha/en l'an de la encarnacion de Ih(e)s(u)/[...].M.c./ [...]Liiii. canso f. 288v La secu(n)da/canso de .Gr'. riquier facha en/lan .M.cc.Lv. canso f. 289r La tersa canson den .Gr'. ri/quier facha en lan .M.cc.Lvi. canso f. 289v La quarta canso de .Gr'./riquier. en lan .M.cc.Lvii. canso f. 289v La q(ui)nta canson de .Gr'. riq(ui)er/lan .M.cc.Lvii. canso f. 290r La .vi~. canso de .Gr'. riquier/lan .M.cc.Lviii. canso f. 290v La .vii~./canso de .Gr'. riq(ui)er. lan .M.cc./Lviiii. canso f. 291r La octaua canson de .Gr'. ri/quier. lan .M.cc.Lx. vers f. 291r Lo primier uers de/.Gr'. riquier. lan. M.cc.Lxi. canso f. 291v .La Nouena/canson den .Gr'. riq(ui)er. lan .M./cc.Lx. canso f. 292r La .x~. canson que fe .Gr'. riq(ui)/er de la maire de dieu. en

lan/.M.cc.lxiii.

vers f. 292r Lo se/gon uers den .Gr'. riquier. lan/ .M.cc.lxiiii. canso f. 292v La .xi~. canson den .Gr'./riquier. lan .M.cc.Lxv.

canso f. 293r La .xii~. canso den .Gr. riq(ui)er/facha en lan .M.cc.Lxvi. canso f. 293r La .xii~. canson den/.Gr'. riq(ui)er. Lan .M.cc.Lxviiii. canso f. 293v La .xiiii~. canson/den .Gr'. riq(ui)er. lan .M.cc.Lxviiii.

128 Per una trattazione esauriente di tutti gli aspetti legati l’apparato di rubriche in esame e per l’edizione dei paratesti si rimanda a V. Bertolucci Pizzorusso, Il canzoniere di un trovatore: il «libro» di Guiraut Riquier, in V. Bertolucci Pizzorusso (a cura di F. Cigni), Morfologie del testo medievale II: nuova raccolta di saggi e articoli, Ariccia, Aracne, 2017, pp. 233-266.

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vers f. 294r Lo terz uers/den .Gr'. riq(ui)er. lan .M.cc.lxx.129

planch f. 294v Planch que fe .Gr'./riquier. del senhor de narbona/lan .M.cc.lxx. en dezembre.

canso f. 294v La .xv~. canson den .Gr'. riq(ui)er/Lan .M.cc.lxvi. canso f. 295r La .xvi~. canson de(n)/.Gr'. riq(ui)er .M./.cc.lxxii. vers f. 295v Lo q(ui)nt uers den .Gr'./riquier. lan .M.cc.lxxiii. vers f. 295v Lo .vi. uers den .Gr'./riquier lan .M.cc.lxxiiii. canso f. 296r La .xvii~./canson den .Gr'. riquier. lan/.M.cc.lxxv. vers f. 296v Lo sete uers den .Gr'. riquier/fag en lan .M.cc.lxxv.

canso f. 297r La .xviii~./canso den .Gr.'. riquier facha en/lan .M.cc.lxxvi. en genouier.

vers f. 297r Loctau uers/den .Gr'. riquier .lan. .M.cc./Lxxvi. en jenier. canso redonda f. 297v La redonda canson den .Gr'. ri/quier. lan .M.cc.lxxvi.

un/mati. xiii. (kalendas)/de martz.

canso f. 298r La .xx~ canson den .Gr'. riq(ui)er/lan .M.cc.lxxvi. en .i. iorn. canso f. 298v La .xxi~. canson den .Gr'. ri/quier. lan. Mcc.lxxvi. en .i./iorn

.xi. (kalendas) d(e) M(a)rz.

vers f. 298v Lo .viiii. uers den .Gr'. riq(ui)er/lan .M.cc.lxxvi. en .i. iorn./.x. (kalendas) d(e) M(a)rz.

vers f. 299r .Lo .x./uers den .Gr'. riquier. lan .M./.cc.lxxvi. en desembre. vers f. 299r Lo .xi. uers den .Gr'. riquier./fach en lan .M.cc.lxxvii. canso f. 299v La .xxii. canson den .Gr'. riq(ui)er/facha en lan .M.cc.lxxvii. vers f. 300r Lo. xiii. uers/den .Gr'. riquier lan .M.cc.lxxx./en decem/bre cansoredonda f. 300v Canson redonda (et) encadena/da ...

vers f. 300v Lo .xiiii. uers den .Gr'. riquier./lan .M.cc.lxxxiii. e noue(m)bre

vers f. 301r .Lo .xv. uers den .Gr'./riquier. lan .M.cc.lxxxiii. en/decembre vers f. 301r Lo .xvi./uers den .Gr'. riquier. fach en la(n)/.M.cc.lxxxiiii. en

jenouier.

canso f. 301v La/.xx~iiii~. canson den .Gr'. riq(ui)er/lan .M.cc.lxxxiiii. en feb(ri)er.

129 Diversa la rubrica di R (f. 105r), in cui la designazione di genere è un’altra: «Canso d’e(n) Gr. Riq(u)ier l’a(n) m.cc.lxx.». Il testo in realtà si adatta meglio alla definizione vers fornita da C.

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vers f. 302r Lo .xvii. uers den .Gr'. riq(ui)er./fach en lan .M.cc.lxxxiiii./el mes de martz.

vers f. 302r Lo./.xviii. uers que fes .Gr'. riq(ui)er./.v. iorns al intrada doctobre./lan .M.cc.lxxxviiii.so fon lo/di jous apres sant Miquel.

vers f. 302v Lo .xviiii. uers den .Gr'. riq(ui)er./lan .M.cc.lxxxv. lo iorn de/sant bres.

canso f. 303r La .xx~v~./canson den .Gr'. riquier. lan/ .M.cc.lxxxv. en decembre.

vers f. 303r Lo .xx'. uers den .Gr'. ri/quier. lan .M.cc.lxxxvi. en febri/er. vers f. 303v Lo .xxi. uers den/.Gr'. riq(ui)er. lan .M.cc.lxxxvi.

en/noue(m)bre

vers f. 304r Lo .xxii./uers den .Gr.' riquier en ca/denat e retrogadat... vers f. 304r Lo .xxiii. uers den .Gr. riquier./lan .M.cc.lxxx./vii. en

de/.cembre.

canso f. 304v La .xxvi. canson den .Gr'. riq(ui)er/lan .M.cc.lxxxviii. e mars. vers f. 305r Lo .xxiiii./uers den .Gr'. riquier .lan. .M./.cc.lxxxviii. en

nouembre.

canso f. 305v La .xxvii. can/son den Gr'. Riquier lan .M./.cc.lxxxviiii. e mars.

vers f. 307r130 Lo .xxv./uers den .Gr'. riquier. fach en/lan .M.cc.lxxxx. en

abril.

vers f. 307r Lo .xxvi./uers den .Gr'. riquier. lan .M./.lxxxxi. el mes dabril. vers f. 307v Lo/.xxvii. uers den .Gr'. riquier./lan .M.cc.lxxxxii.

retroencha f. 306r La primeira retroencha den .Gr'./riquier. facha en lan .M.cclxii.

retroencha f. 306r La segonda/retroencha den .Gr'. riquier. la(n)/.M.cc.Lxv. retroencha f. 306v La tersa retroencha de(n)/.Gr'. riquier. lan .M.cc.lxx./.viiii.

en dece(m)/bre.

pastorella f. 306v La primeira pastorella den .Gr'./riquier. facha en lan .M.cc.lx

130 Una carta risulta spostata: la numerazione antica delle carte (CCCV-CCCVI-CCCVII) viene corretta da una mano successiva in 305-307-306.

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pastorella f. 308r La segunda pastorella den .Gr.'/riquier. facha lan .M.cc.lxii. pastorella f. 308v La terssa/pastorella den .Gr'. riq(ui)er. la/.M.cc./.lxiiii. pastorella f. 309r La quarta pastorella/den .Gr'. riquier. lan .M.cc.lx./vii. pastorella f. 309r La q(ui)nta pastorella den .Gr'. ri/quier. lan .M.cc.lxxvi. pastorella f. 309v La .vi~. pastorel/la den .Gr'. riq(ui)er. lan .M.cc./.lxxxii. alba f. 310r La primeira alba que fes .Gr'./riquier. lan .M.cc.Lvii. descort f. 310v Descort que fe .Gr'. riq(ui)er. la(n)/.M.cc.lxi.

breu doble f. 310v Breu doble den .Gr'. riq(ui)er. lan/.M.cc./.lxv. serena f. 310v Serena den/.Gr'. riquier. lan .M.cc.lxiii.

alba f. 311r Alba de la maire dieu que fe/.Gr'. riquier. lan .M.cc.lxvi. - f. 311r [...]/fes[...]/riquier per un son amic. lan/.M.cc.lxxxv.

Un primo grande raggruppamento è dedicato a canzoni e vers, generi che secondo l’autore condividono ormai lo stesso prestigio e meritano entrambi una posizione di rilievo. Le sequenze ordinate e numerate dei due generi rimangono indipendenti, ma le due categorie di testi si compenetrano, sebbene sia individuabile una maggior concentrazione di canzoni all’inizio e di vers verso la fine. Solo un planh si inserisce a interrompere la sequenza, ma viene probabilmente assimilato ai vers, nella cui sequenza va ad occupare il posto di un non esplicitato ‘quarto vers’ (la numerazione di questa tipologia di testi passa infatti dal terzo al quinto). Seguono le tre retroenchas e poi, in gruppo compatto, le sei pastorelle. La zona terminale del liber è invece riservata ai generi minori e meno rappresentati: albe, descort, breu doble, serena e una non meglio identificata canzone religiosa.

La separazione tra le varie sezioni di genere è confermata da un sapiente uso degli spazi bianchi, che non sfugge all’analisi di V. Bertolucci Pizzorusso:

un inizio a capoverso con stacco di un rigo in bianco dal testo precedente (come si verifica per le rubriche relative rispettivamente alla prima retroencha, alla prima pastorella e alla prima alba, cf. nn. 55, 58, 64) funziona da segnalatore di raggruppamenti interni per generi e sottogeneri.131

Il criterio di genere, reso esplicito dall’apparato di rubriche, gioca un ruolo fondamentale (insieme a quello cronologico) nella strutturazione della raccolta. Il caso di Guiraut Riquier

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non è quindi notevole solo per la precisione e la consapevolezza con cui vengono usate le etichette e disposti gli esemplari dei vari generi, ma anche per la luce che questa importante testimonianza d’autore getta sui principi tassonomici che dovevano essere in vigore nelle ultime fasi di produzione della lirica trobadorica.

Sebbene costituisca il caso più eclatante (soprattutto per l’esplicita dichiarazione che riconosce nella costituzione del liber la volontà dell’autore), quello che coinvolge l’opera di Guiraut Riquier non è un fenomeno del tutto isolato: una ventina di carte dopo la trascrizione del suo corpus testuale, infatti, il canzoniere C trasmette i testi di due trovatori corredati di rubriche molto simili: si tratta delle liriche di Joan Esteve de Bezers (BEdT 266) e di Raimon Gaucelm de Beziers (BEdT 401).

Riportiamo qui l’apparato paratestuale associato all’opera dei due autori:  JOAN ESTEVE DE BEZERS132

Genere Canz. C: RUBRICA (cfr. BEdT): citato:

- f. 328r Aissi comensa den Johan esteue de bezers que hom appellaua olier de bezers

pastorella f. 328v pastorella que fes iohan esteue en lan .M.cc.lxxv. pastorella f. 328v La .II. pastorella q(ue) fes ioha(n) esteue .M.cc.lxxxiii. vaqueira f. 329r Uaquieyra q(ue) fes Joha(n) esteue .M.cc.lxxxi.

retroencha f. 329v Retroencha que fes Johan esteue .M.cc.lxxxi. planh133 f. 329v planch que fes johan esteue lan .M.cc.lxxx.iiii.

sirventes f. 330r Siruentes q(ue) fes johan steue en lan .M.cc.lxxxiiii. sirventes f. 330v Siruentes de(n) johan esteue .M.cc.lxxxvi.

pregueira f. 330v Preguieyra q(ue) fes Johan este lan .M.cc.lxxviiii.

planh f. 331r Planch que fes Joha(n) esteue del senhor de narbona lan .M.cc.lxx.

planh f. 331v Planch q(ue) fes Johan esteue den G.de lodeua lan .M.cc.lxxxix.

132 S. Vatteroni, Le poesie del trovatore Johan Esteve, Pisa, Pacini Editore, 1986. Alle rubriche del canzoniere C sono dedicate in particolare le pp. 18-22.

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RAIMON GAUCELM DE BEZIERS134

Genere Canz. C: RUBRICA (cfr. BEdT): citato:

sirventes f. 332r Lo primier siruentes que fes R. gaucelm de bezers en lan .M.cc.lxv. e mars

sirventes f. 332r Siruentes den R. gaucelm lan .M.cc.lxviii.135 sirventes f. 332v Lo ters siruentes den R. gaucelm lan .M.cc.lxx. sirventes f. 333r Lo ters siruentes den R. gaucelm lan .M.cc.lxx.136 cobla f. 333v So son coblas que fes R. gaucelm q(ua)n fo malautes.

cobla f. 333v So son .ii. coblas que fes R. Gaucelm del senhor d’uzest q(ue) auia nom aissi quon elh R. gaucelm

sirventes f. 334r Sirue(n)tes den R. gaucelm

planh f. 334r Planch q(ue) fes R. gaucelm en lan q(ue) hom comtaua .M.cc.lxii. p(er) un borzes de bezers lo qual auia nom Gr...z. de lunhan.

Il canone frequentato dai due trovatori di Béziers è differente da quello del trovatore narbonese: di Joan Esteve si trasmettono esemplari di pastorella (e vaqueira), sirventese, planch, retroencha e pregueira; a queste si aggiunge una canzone, collocata in prima posizione e priva di designazione nella rubrica iniziale, che annuncia l’inizio della sezione esplicitando solo il nome del trovatore e l’appellativo di famiglia. Di Raimon Gaucelm vengono invece tramandati quattro sirventesi, due coblas e due planhs (le discrepanze con le autodesignazioni nei paratesti sono legate all’erronea ripetizione della terza rubrica, che è andata probabilmente a sostituirne una in cui doveva essere citato il genere del planh, a cui appartiene il quarto testo). La composizione dei testi del primo autore oscilla tra il 1270 e il 1289, mentre le composizioni di Raimon Gaucelm si collocano tra 1262 e 1270, anche se alcune non sono datate in rubrica. In entrambi i casi la disposizione dei testi sembra seguire una (non del tutto rispettata) cronologia interna per generi e sottogeneri; il corpus lirico di Joan Esteve mette al primo posto la non meglio specificata canzone, le pastorelle,

134 A. Radaelli (a cura di), Raimon Gaucelm de Béziers. Poesie, Firenze, La nuova Italia Editrice, 1997. Alle rubriche del canzoniere C sono dedicate in particolare le pp. 28-36.

135 In seguito a ricognizione sul manoscritto correggo «.M.cc.lviii» segnalato nella scheda del canzoniere nella BEdT con la forma corretta: «.M.cc.lxviii».

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la quasi equivalente vaqueira e una retroencha, riservando invece la seconda parte a sirventesi, planhs e testi religiosi. Nel caso di Gaucelm, invece, il primo posto è riservato ai sirventesi, che costituiscono anche il genere più rappresentato all’interno del corpus. Il tratto più significativo, soprattutto se messo a confronto con la terminologia usata all’interno del liber di Guiraut Riquier, è la rilevanza data proprio al genere del sirventese e al termine che designa tale categoria.

A questo punto non si può fare a meno di nominare anche il caso di Cerveri de Girona, il cui corpus è trasmesso più o meno ampiamente dai canzonieri CRVeAgSg. È solo quest’ultimo, tuttavia, il testimone che ci interessa in questa sede: esso infatti conserva ben centoquattro componimenti (novantasette in attestazione unica) del trovatore catalano, accompagnati (con poche eccezioni) da un fitto apparato di rubriche di genere. La loro fisionomia è molto differente da quella dei paratesti di C appena analizzati; si tratta per lo più di brevi didascalie che possono contenere l’indicazione del genere da sola oppure associata al nome dell’autore; c’è poi qualche caso di rubrica un po’ più elaborata su cui avremo modo di ritornare. Vediamo qualche caso a titolo esemplificativo:

f. 1r Canço

f. 1v lo uers del pessamen

f. 4r Canço de madona s(an)ta maria f. 4v lo uers deles rimes soltes

f. 8v Retronxa

f. 15v lo uers q(ue) ditz p(er)q(ue) auia celatz tan los uers e las xanços f. 21r Mig uers e miga canço

f. 32r lo plant den .R. de cardona q(ue) feu en cerueri

f. 32v la cobla den cerueri q(ue) sa dona dix q(ue) noli daria un bays | si son pare no lam pregaua.

f. 33v Siruentes dança den cerueri f. 33v Ayço es uiadeyra

Come si può notare da questa molto parziale esemplificazione, le rubriche di Sg non hanno nulla dell’organicità che caratterizzava quelle dei corpora di Guiraut Riquier o dei due

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trovatori di Béziers. Ma senza dubbio sono rilevantissime per la quantità e la varietà dei generi che vi vengono indicati:137

vers 43 occ. (+ 3 mig vers ) canso 12 occ. (+ 1 miga canço) sirventes 7 occ. (+ 2 mig sirventes) estempida 4 occ.

pastorela 4 occ.

cobla 2 occ. (+ 1 cobla esparsa) descort 2 occ.

plant 2 occ. aniversari 2 occ.

1 occ.: dança, sirventes dança, dança balada, balada, alba, retronxa, pistola, viadeyra, sopni, gelosesca, peguesca, desirança, recepta de xarob, libel, acuyndamen, espingadura.

Un’estrema varietà di termini, dunque, solo in minima parte derivabili dalle autodefinizioni interne ai testi. Le rubriche, eseguite dalla medesima mano che copia le liriche, o sono frutto di una particolare propensione alla classificazione del copista/allestitore del codice o sono derivate dal modello, forse un esemplare vicino ad una raccolta che potrebbe essere stata organizzata da Cerveri stesso. Ci troviamo in ogni caso di fronte ad una sensibilità distintiva davvero sorprendente, non solo per la varietà dei generi e sottogeneri che vi si citano (anche in attestazione unica, o quasi, all’interno dell’intera tradizione manoscritta provenzale), ma anche per la creazione di categorie miste, nate dall’intersezione di più generi, come nel caso del sirventes dança e della dança balada, e per l’estensione a più testi delle etichette mig vers, mig sirventes e miga canço, che in un solo caso trovano corrispondenza in un’autodefinizione d’autore (BEdT 434a,32 si autodesigna mig ver). La disposizione dei generi non sembra mettere in evidenza un progetto complessivo e coerente: vers e canzoni ricoprono senz’altro un ruolo di primo piano ed occupano le prime

137 In merito ai generi frequentati dal trovatore catalano si rimanda all’ampia panoramica fornita in S. Asperti, Generi poetici di Cerveri de Girona, in V. Beltrán Pepió – M. Simó – E. Roi (a cura di), Trobadors a la Península Ibèrica: homenatge al Dr. Marti de Riquer, Atti del Convegno di Barcellona, ottobre 2005, Barcelona, Publicacions de l'Abadia de Montserrat, 2006, pp. 29-71.

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posizioni, anche se poi li ritroviamo anche nelle altre parti della raccolta d’autore; i generi minori tendono invece a presentarsi in piccoli gruppi compatti: tre estampidas, due descorts, sette sirventesi, quattro pastorelle, due planhs, tre coblas, etc.

Uno sguardo al resto del codice può forse darci qualche indizio in più sulla figura a cui va attribuita la stesura di tale apparato paratestuale; la grande disparità nello stile delle rubriche presenti nelle tre parti del codice ci porta infatti a concludere che i paratesti non possono essere stati ideati dall’allestitore di Sg, ma sono stati derivati dalle fonti. Se infatti il vasto raggruppamento di testi del trovatore catalano è accompagnato dalle sintetiche (ma

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