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Rubriche associate a singoli testi

Non è infrequente all’interno dei canzonieri provenzali rinvenire delle rubriche associate a singole composizioni al solo fine di specificarne il genere lirico. Il più delle volte la distribuzione di questo tipo di paratesti sembra mancare di una precisa progettualità, dal momento che all’interno del medesimo codice la presenza di tali rubriche appare decisamente poco sistematica: da una parte ci sono singoli casi sparsi, dall’altra etichettature ‘di massa’. Tra queste ultime il caso più eclatante è sicuramente quello che coinvolge numerose sezioni di testi dialogici: c’è infatti una diffusa tendenza ad

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accompagnare i singoli testi con una rubrica di genere, anche quando questi costituiscono già un raggruppamento ben individuabile e circoscrivibile.

Si deve innanzitutto osservare che la terminologia utilizzata varia: ci sono canzonieri in cui viene usato esclusivamente il termine ‘tenzone’ e altri invece in cui si utilizzano anche termini come ‘partimen’ e ‘torneiamen’ (in T abbiamo anche un’attestazione del termine ‘tensoneta’).

Nei canzonieri aMOQRT e K – quest’ultimo limitatamente alla seconda metà della sezione dialogica – i testi, raggruppati in gruppi più o meno consistenti e compatti, sono tutti accompagnati da una rubrica contenente il termine tenso, che si ripete (con pochissime eccezioni) prima di ogni singola composizione. Il termine viene affiancato anche a testi che, secondo la classificazione moderna derivata dalle Leys d’Amors, andrebbero classificati come partimen.

aKO fanno seguire all’indicazione di genere il nome dei due (o più) trovatori coinvolti nel dialogo:

a f. 554

K f. 146v

Nella sezione di tenzoni del canzoniere K che inizia a carta 138r, i testi sono introdotti talvolta dai nomi di entrambi i dialoganti, talaltra solo da quello del primo dei due partecipanti; ma a carta 146v i testi cominciano

tenzo(n) de...», che rimane presente in tutti i testi dialogati fino alla fine della sezione (a carta 148v), anche dove lo spazio lasciato per la rubrica era molto ridotto. Le due modalità di rubrica sono fedelmente

Un confronto con il codice ‘gemello’ I mette in evidenza come le sole 249a,1 (I f. 162r), 313,1 (I

comprendente la designazione del genere K) esibiscono solo l’indicazione del o

MQRT, invece, non affiancano all’indicazione relativa al genere alcuna informazione relativa agli autori; questo avviene indipendentemente dal fatto che il resto del canzoniere presenti le rubriche attributive per ogni singolo testo; in M i testi dialogati sono gli unici a non avere l’indicazione dell’autore e la stessa cosa vale anche per quasi tutte le composizioni di Q e di R. In questi codici la rubrica di genere sembra sostituire la normale rubrica attributiva:

Nella sezione di tenzoni del canzoniere K che inizia a carta 138r, i testi sono introdotti talvolta dai nomi di entrambi i dialoganti, talaltra solo da quello del primo dei due partecipanti; ma a carta 146v i testi cominciano ad essere introdotti dalla rubrica «la tenzo(n) de...», che rimane presente in tutti i testi dialogati fino alla fine della sezione (a carta 148v), anche dove lo spazio lasciato per la rubrica era molto ridotto. Le due modalità di rubrica sono fedelmente riportate anche nella tavola incipitaria:

K f. VIIv (tavola incipitaria)

Un confronto con il codice ‘gemello’ I mette in evidenza come le sole

I f. 162v) e 306,2 (I f. 163r) vengano introdotte da una comprendente la designazione del genere, mentre tutti gli altri testi (che

zione del o degli autori.

invece, non affiancano all’indicazione relativa al genere alcuna informazione questo avviene indipendentemente dal fatto che il resto del canzoniere presenti le rubriche attributive per ogni singolo testo; in M i testi dialogati sono gli unici a non avere l’indicazione dell’autore e la stessa cosa vale anche per quasi tutte le sizioni di Q e di R. In questi codici la rubrica di genere sembra sostituire la normale

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Nella sezione di tenzoni del canzoniere K che inizia a carta 138r, i testi sono introdotti talvolta dai nomi di entrambi i dialoganti, talaltra solo da quello del primo dei due ad essere introdotti dalla rubrica «la tenzo(n) de...», che rimane presente in tutti i testi dialogati fino alla fine della sezione (a carta 148v), anche dove lo spazio lasciato per la rubrica era molto ridotto. Le due modalità

Un confronto con il codice ‘gemello’ I mette in evidenza come le sole tenzoni BEdT ano introdotte da una rubrica che pur la riportano in

invece, non affiancano all’indicazione relativa al genere alcuna informazione questo avviene indipendentemente dal fatto che il resto del canzoniere presenti le rubriche attributive per ogni singolo testo; in M i testi dialogati sono gli unici a non avere l’indicazione dell’autore e la stessa cosa vale anche per quasi tutte le sizioni di Q e di R. In questi codici la rubrica di genere sembra sostituire la normale

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In E, nonostante la rubrica iniziale di sezione, ora resa illeggibile da una lacuna materiale, dovesse includere con ogni probabilità l’espressione «[tenso]s e partimens», i testi che seguono vengono tutti affiancati

nome dei trovatori coinvolti, sebbene il resto del canzoniere associ costantemente i singol testi all’indicazione dell’autore:

M f. 253r

R f. 24r

T f. 69v

In E, nonostante la rubrica iniziale di sezione, ora resa illeggibile da una lacuna materiale, ere con ogni probabilità l’espressione «[tenso]s e partimens», i testi che

affiancati dalla sola rubrica tenso, anche qui non accompagnata nome dei trovatori coinvolti, sebbene il resto del canzoniere associ costantemente i singol testi all’indicazione dell’autore:

E f. 211r

In E, nonostante la rubrica iniziale di sezione, ora resa illeggibile da una lacuna materiale, ere con ogni probabilità l’espressione «[tenso]s e partimens», i testi che , anche qui non accompagnata dal nome dei trovatori coinvolti, sebbene il resto del canzoniere associ costantemente i singoli

Al contrario di quanto rilevato finora, il canzoniere L dimostra una maggiore sensibilità nel distinguere alcune varianti tipologiche all’interno del raggruppamento (ben poco compatto, in realtà) di testi dialogici: essi si collocano in tre punti diversi della raccolta, spesso inframmezzati ad altri generi. Le rubriche di L (probabilmente non previste fin dall’inizio, dal momento che non è stato lasciato loro nessuno spazio particolare, motivo per cui si collocano nei margini o negli spazi bianchi rimasti tra un componimento e l’altro) vengono eseguite da due mani diverse, ma probabilmente contemporanee: la prima, quella che trascrive anche i testi, esegue le rubriche in inchiostro rosso, mentre la seconda, appartenente ad un correttore, interviene in inchiostro nero, spesso aggiungendo rubriche attributive e talvolta anche indicazioni di genere.

alternano le rubriche tenso

449,4) e partimen (otto occorrenze: BEdT

432,2), non sempre seguiti dai nomi dei due dialoganti. Abbiamo poi un’attestazione della rubrica partimen ab tenchon

vengono designate da una rubrica di mano del correttore come

collocazione le allontana, anche se non di molto, dai testi dialogici, inserendole in un piccolo raggruppamento di

Al contrario di quanto rilevato finora, il canzoniere L dimostra una maggiore sensibilità nel distinguere alcune varianti tipologiche all’interno del raggruppamento (ben poco compatto, dialogici: essi si collocano in tre punti diversi della raccolta, spesso inframmezzati ad altri generi. Le rubriche di L (probabilmente non previste fin dall’inizio, dal momento che non è stato lasciato loro nessuno spazio particolare, motivo per cui si llocano nei margini o negli spazi bianchi rimasti tra un componimento e l’altro) vengono eseguite da due mani diverse, ma probabilmente contemporanee: la prima, quella che trascrive anche i testi, esegue le rubriche in inchiostro rosso, mentre la seconda, appartenente ad un correttore, interviene in inchiostro nero, spesso aggiungendo rubriche attributive e talvolta anche indicazioni di genere. Per l’identificazione dei testi dialogati si

tenso (sette occorrenze: BEdT 458,1 323,4 97,7

(otto occorrenze: BEdT 163,1 194,16 372,03 238,2 236,8 366,30 218,1 ), non sempre seguiti dai nomi dei due dialoganti. Abbiamo poi un’attestazione della

partimen ab tenchon (BEdT 414,1), mentre due tenzoni fittizie (BEdT vengono designate da una rubrica di mano del correttore come conseill

collocazione le allontana, anche se non di molto, dai testi dialogici, inserendole in un piccolo raggruppamento di salutz e domnejaire):

L f. 3r

L f. 3v

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Al contrario di quanto rilevato finora, il canzoniere L dimostra una maggiore sensibilità nel distinguere alcune varianti tipologiche all’interno del raggruppamento (ben poco compatto, dialogici: essi si collocano in tre punti diversi della raccolta, spesso inframmezzati ad altri generi. Le rubriche di L (probabilmente non previste fin dall’inizio, dal momento che non è stato lasciato loro nessuno spazio particolare, motivo per cui si llocano nei margini o negli spazi bianchi rimasti tra un componimento e l’altro) vengono eseguite da due mani diverse, ma probabilmente contemporanee: la prima, quella che trascrive anche i testi, esegue le rubriche in inchiostro rosso, mentre la seconda, appartenente ad un correttore, interviene in inchiostro nero, spesso aggiungendo rubriche Per l’identificazione dei testi dialogati si 458,1 323,4 97,7 286,1 97,4 384,1 163,1 194,16 372,03 238,2 236,8 366,30 218,1 ), non sempre seguiti dai nomi dei due dialoganti. Abbiamo poi un’attestazione della ttizie (BEdT 409,3 372,4) conseill (ma la loro collocazione le allontana, anche se non di molto, dai testi dialogici, inserendole in un

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Questo il quadro complessivo delle r

possibilità di effettuare un confronto con la classificazione moderna ricavata dalla

L17 f. 3r 163,1 L18 f. 3v 458,1 L19 f. 4r 194,16 L20 f. 4v 372,3 L102 f. 42r 409,3 L105 f. 48v 372,4 L106 f. 51v 323,4 L114 f. 64v 97,7 L116 f. 65v 238,2 L118 f. 67r 236,8 L119 f. 67v 366,30 L120 f. 68r 286,1 L121 f. 68v 414,1 L122 f. 69v 218,1 L125 f. 80v 432,2 L126 f. 81v 97,4 L127 f. 82v 384,1 L128 f. 83r 449,4 L f. 42r L f. 68v

Questo il quadro complessivo delle rubriche di L associate ai testi dialogici, possibilità di effettuare un confronto con la classificazione moderna ricavata dalla

RUBRICA DI L GENERE

partimenz tenzone fittizia

tencho(s) tenzone

pa(r)timentz scambio di coblas

partimentz sirventese

consel [rubr. del correttore] tenzone fittizia

conseill [rubr. del correttore] tenzone fittizia

tencho(n)(s) tenzone

tencho(n)(s) tenzone

partim(en)z tenzone (partimen) pa(r)time(n) tenzone (partimen) pa(r)timentz tenzone (partimen)

tencho(s) tenzone

partim(en) ab te(n)cho(n) tenzone

pa(r)tim(en) tenzone (partimen) pa(r)tim(en) tenzone (partimen) a tencho(n)(s) tenzone (partimen) tencho(n)(s) tenzone (partimen) tencho(n)(s) tenzone (partimen)

i testi dialogici, con la possibilità di effettuare un confronto con la classificazione moderna ricavata dalla BEdT:

GENERE BEdT tenzone fittizia scambio di coblas sirventese tenzone fittizia tenzone fittizia tenzone (partimen) tenzone (partimen) tenzone (partimen) tenzone (partimen) tenzone (partimen) a tre tenzone (partimen) tenzone (partimen) tenzone (partimen)

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Una simile sensibilità distintiva la ritroviamo anche nel canzoniere C; l’ultima porzione della raccolta, dedicata ai testi dialogati (anche se il raggruppamento non è segnalato né da una rubrica di sezione, né da uno stacco rispetto ai testi che lo precedono), vede nelle rubriche, oltre all’alternanza tra tenso (4 occorrenze) e partimen (22 occorrenze), anche il termine torneyamen impiegato per designare i due testi in cui dialogano tre trovatori, i cui nomi vengono riportati regolarmente nelle rubriche:

C f. 387r

C f. 388r

C f. 389v

La designazione di genere fornita dalle rubriche concorda in gran parte con quella delle classificazioni moderne (anche se BEdT non usa l’etichetta ‘torneiamen’):

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RUBRICA DI C GENERE BEdT

C1167 f. 386v 231,3 tenso tenzone

C1168 f. 387r 422,2 tenso tenzone

C1169 f. 387v 238,2 te(n)so tenzone (partimen)

C1170 f. 387v 142,3 partime(n) tenzone (partimen)

C1171 f. 388r 16,15 partimen tenzone (partimen)

C1172 f. 388r 449,1 partime(n) tenzone

C1173 f. 388v 197,1b partimen tenzone (partimen)

C1174 f. 389r 225,14 partime(n) tenzone (partimen) C1175 f. 389v 295,1 partimen(n) tenzone (partimen) C1176 f. 389v 392,15 torneyame(n) tenzone (partimen) a tre C1177 f. 390r 437,10 partime(n) tenzone (partimen) C1178 f. 390v 184,1 partime(n) tenzone (partimen) breve

C1179 f. 391r 384,1 partimen tenzone (partimen)

C1180 f. 391v 218,1 partime(n) tenzone (partimen) C1181 f. 391v 432,2 torneyame(n) tenzone (partimen) a tre C1182 f. 392r 10,28 partime(n) tenzone (partimen) C1183 f. 392v 236,8 partime(n) tenzone (partimen) C1184 f. 393r 194,2 partime(n) tenzone (partimen)

C1185 f. 393r 392,29 partime(n) tenzone

C1186 f. 393v 192,5 partime(n) scambio di coblas

C1187 f. 393v 88,2 tenso tenzone

C1188 f. 394r 386,1 scambio di coblas

C1188a f. 394r 386,1b cobla con tornada

C1189 f. 394r 386,3 sirventese

C1190 f. 394v 197,1a partime(n) tenzone (partimen)

C1191 f. 394v 111,1 partimen tenzone (partimen)

C1192 f. 395r 194,16 partime(n) scambio di coblas

C1193 f. 395r 227,7 partimen tenzone (partimen)

C1194 f. 395v 16,16 tenzone (partimen)

C1195 f. 396r 167,47 partime(n) tenzone (partimen) C1196 f. 396v 10,19 partime(n) tenzone (partimen) C1197 f. 396v 366,17 partime(n) tenzone (partimen)

I testi dialogati non sono accompagnati da rubriche di genere solo quando si trovano in apposite sezioni o in raggruppamenti consistenti; sono numerose anche le attestazioni di didascalie associate a singoli testi dialogati sparsi all’interno delle raccolte liriche:

canz. F f. 11v Tensons den sordel eden montan. f. 61r Tenzo deguigo ede b(er)tran dalaman~.

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canz. G f. 91r d(e) Saua/ric e d(e)gan/selm e da/migon/tenzos. canz. J f. 12r Tenso. canz. N f. 275v Pa(r)time(n)z canz. Q f. 4r Te(n)ço(n). f. 16v Te(n)ço. f. 24r Te(n)ço(n). f. 38r Te(n)ço(n). f. 42r Te(n)ço(n). canz. R f. 143v .tenso. f. 144r .tenso.

f. 144r te(n)so de(n) Brt~. de laman[....]

Lasciando il caso specifico dei testi dialogati, esaminiamo ora le altre occorrenze delle rubriche di genere associate a singoli componimenti. Come abbiamo già visto per le tenzoni, ci sono casi in cui i paratesti accompagnano liriche che già si trovano all’interno di sezioni di genere più o meno segnalate; la loro presenza risulta a volte quasi superflua o ridondante.

Prendiamo ad esempio il canzoniere A: abbiamo già visto come, pur essendo evidentemente ripartito in tre sezioni di genere, conservi solo una rubrica di sezione, quella delle tenzoni; nella gran parte del codice i singoli testi sono preceduti dal solo nome dell’autore in inchiostro rosso; tuttavia, una trentina di testi conservati all’interno della sezione dei sirventesi è accompagnata da una vera e propria rubrica di genere, costituita dalla dicitura sirventes, che si giustappone alla rubrica attributiva; in questo modo viene segnalata la presenza di testi di natura diversa dalla canso e viene in un certo senso compensata, almeno in parte, l’assenza della rubrica di sezione:

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Non le classifichiamo come rubriche attributive estese perché mancano dell’organicità insita in una formula complessa del tipo «Ici comencent li sirventes...». Le due informazioni sono più che altro giustapposte e inoltre si riferiscono ad un singolo testo, senza introdurre una sezione d’autore. Il fenomeno è del tutto asistematico, dal momento che i testi interessati appartengono ad autori diversi e non si susseguono in maniera compatta. Qualcosa di molto simile avviene nel canzoniere B, in cui tuttavia i testi accompagnati dalla rubrica sirventes sono solamente quattordici e coincidono solo molto parzialmente con quelli interessati dal fenomeno in A.

Nel canzoniere J quasi tutti i testi contenuti nella sezione di coblas esparsas, preceduta, lo ricordiamo, da una chiara rubrica di sezione, sono rubricati con il termine cobla, che sembra in qualche modo sostituire le didascalie attributive che figurano nel resto del codice, dal momento che tutte le coblas risultano adespote.

In M sono presenti due raggruppamenti di testi che presentano rubriche di genere associate ad ogni singolo componimento: avviene sia per il gruppo di cinque descorts, sia per i ventisette testi dialogici che seguono. Ogni lirica è affiancata rispettivamente dalla rubrica «Descort» o «Tenson».

Un altro tipo di ‘etichettatura’ è quello che coinvolge testi sparsi all’interno dei codici. Nonostante la dispersione che caratterizza queste rubriche, i paratesti di questo tipo sono fondamentali nel mettere in evidenza la particolare sensibilità di alcuni rubricatori (o allestitori di codici) per la classificazione dei testi in base al genere. La presenza di una rubrica di questo tipo denuncia infatti che è stata avvertita l’esigenza di segnalare la categoria a cui appartiene un determinato testo, che evidentemente merita di essere distinto da quelli che lo circondano. Troviamo esempi di questo tipo in varie raccolte.

In C, oltre a quanto già menzionato nei paragrafi precedenti, troviamo le seguenti rubriche: f. 362r So es us planchs que fes/po(n)s santolh de tholoza. den .G./de

montanhagol. lo qual .G./auia sa seror per molher. f. 367r Us caualiers del/temple so est siruentes

f. 370r descort den au/gier de sant donat. en uianes. f. 382v Resposta de peire saluatge.

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Più sporadiche le attestazioni in altri codici: canz. J f. 12r Orat.

canz. N f.14v Novas inp(er)ials f. 21r Com iat

f. 24v De bons salu/ts

canz. O f. 21 Contencio Rambaut (et) albertet.

canz. P f. 9v Le plor denbaral seigners de marsella/le qual fez folket de marsellha. canz. Q f. 3r Doniare f. 4v Balada. f. 5r Balada. f. 5r Balada. f. 5v Balada. canz. T f. 68v qeste f. 80v cobla f. 86r alba

Anche i generi non lirici sono spesso resi più facilmente individuabili grazie ad una rubrica; è quello che avviene ad esempio nei canzonieri cIK per l’enseignamen Razos es e mezura (BEdT 30,VI) di Arnuat de Maroill:

canz. c f. 23r Lensegnament darnald / de miroill

canz. I f. 48r Aquest es lenseingnamenz den Arnautz de/maruoill. canz. K f. 35r Aquest es lenseingname(n)s den Arna/ut de/maroil.

Ma diverse rubriche associate a testi che appartengono a generi non lirici sono rinvenibili anche nei canzonieri R e L:

canz. R f. 134r Ensenhame(n) den ar.w./de marsan.

f. 141v Lensenhamen del guarso fach lan de nostre senhe M ccc xx e vi lo cal fec caualier/lunel demo(n)teg

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f. 146v Aiso es lessenhame(en) dela do(n)zela/Den amanieu de sescas.

canz. L f.1r Chastel d[amo]r(s) f.5r do(m)nejaire f.39r do(m)nejaire f.42v salutz f.45r salutz f.49v do(m)nejaire f.52r conplainta f.56r salutz f.57v conjat

La sensibilità del rubricatore di L nel distinguere nel gruppo dei salutz d’amors i vari tipi testuali di domnejaire, salut, conjat e conplainta va di pari passo con la particolare inclinazione ‘distintiva’ che già avevamo visto all’opera nel rubricare i testi dialogici (cfr. supra).

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