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CAPITOLO 5. Il sistema algologico territoriale dell‟U.L.S.S 8 Asolo

5.7. Il Centro Occupazionale Diurno Sonda

La persona che per anni mantiene uno stile di vita legato all‟alcol lentamente inizia ad accusare difficoltà fisiche e sociali di notevole impatto. L‟uso prolungato della sostanza porta il soggetto ad avere varie patologie organiche e psichiche che, a lungo andare, si riversano nella sempre maggiore incapacità di reggere un lavoro di qualsiasi natura esso sia. Di conseguenza la famiglia con problemi alcol-correlati solitamente attraversa momenti di grossa difficoltà economica, oltre alla forte sofferenza interiore dei vari membri della famiglia stessa.

Partendo da queste considerazioni è nata, negli anni, l‟esigenza di avere uno spazio lavorativo protetto dove le persone che intraprendono il trattamento del problema alcolico possano avere la possibilità di accedere ad un vero e proprio “posto di lavoro” fisico, dove siano rispettati gli orari, le assegnazioni lavorative, le regole e dove sia possibile la relazione tra persone che hanno la stessa difficoltà.

Fondamentale diventa la presenza di una èquipe di educatori-operai che lavorano al fianco delle persone in trattamento con lo scopo di stabilire una relazione sana, dove vengono dati spazi di comunicazione efficaci per il soggetto. L‟aspetto educativo è parallelo all‟aspetto produttivo- lavorativo, infatti ogni esperienza del “qui e ora” viene verificata e comunicata in linea di lavoro, o in altri termini, la persona si racconta e si sperimenta in un dialogo costruttivo mentre ristabilisce, tramite il lavoro manuale, una funzionalità oculo-manuale, organizzativa e prassile deteriorata in

52 tutto o in parte dall‟uso prolungato della sostanza. Risponde a tali esigenze la Cooperativa Sonda con il Centro occupazionale diurno (C.O.D.).

Da un punto di vista storico il centro diurno di “Sonda”, cooperativa sociale di tipo A, nasce nel 1995 a distanza di due anni dalla costituzione di “Il portico”, cooperativa di tipo b: questo ha permesso di diversificare la proposta lavorativa alle persone in trattamento. Il centro di “Sonda” ha la caratteristica di un primo livello lavorativo, mentre il “Portico” ha la possibilità di assumere le persone che si sono già sperimentate per un periodo iniziale presso “Sonda”. Le ragioni di questa ulteriore specializzazione nascono dalla convinzione dell‟importanza dell‟aspetto educativo accanto a quello lavorativo nelle prime fasi dell‟intervento, quando la complessità (nuovo ambiente di lavoro, nuova situazione relazionale, astinenza dall‟uso di sostanze) rischia talvolta di ostacolare più che favorire il cambiamento. Progettare e realizzare un ambiente specifico per le prime fasi del trattamento si è rivelata la scelta vincente nel ridurre la frequenza degli abbandoni precoci e nel facilitare il coinvolgimento nel processo di cambiamento della famiglia intera che si sente così maggiormente accolta nella sua richiesta d‟aiuto.

In questo modo la famiglia è maggiormente libera di indirizzare le proprie energie non più nell‟accudire il congiunto, ma bensì nel partecipare ai vari momenti formativi e terapeutici del percorso.

Sin dall‟inizio si è impostata la grande valenza motivazionale dell‟attività di ergoterapia: gli evidenti ed immediati miglioramenti delle capacità produttive e fisiche, dovuti all‟inizio della scelta di astinenza dalle bevande alcoliche, si riversano nell‟esperienza complessiva del trattamento.

All‟inizio della loro permanenza al centro le persone vivono una sensazione di benessere e di riacquisita salute fisica. Successivamente, grazie al continuo impegno lavorativo e al percorso che tutta la famiglia attraversa all‟interno del sistema alcologico, la persona inserita al centro acquista maggiore fiducia verso di sé, si riscopre capace ed attiva, cambia lentamente il suo ruolo all‟interno del nucleo familiare. Anche attraverso la dimensione lavorativa si va formando una nuova e diversa identità relazionale e sociale della famiglia e dell‟individuo.

L‟elemento che risulta determinante in questa fase del processo di cambiamento è l‟astinenza o la presa di posizione netta di tutta la famiglia verso l‟uso di sostanze in genere (farmaci, droghe o alcolici): solo un fronte comportamentale compatto permette di cogliere i forti segnali delle riconquistate abilità e permette di mantenere un‟alta soglia motivazionale.

Le dinamiche di gruppo, con la compresenza di persone che vivono fasi diverse dal trattamento, danno significato ai comportamenti di singoli nella logica del mutuo aiuto. L‟approvazione del resto del gruppo, la conquista della fiducia degli altri e degli operatori, l‟assegnazione di incarichi o lavori particolari sono fasi successive di un unico percorso di cambiamento; fondamentale risulta la

53 presenza di spazi dove possa avvenire la verbalizzazione di queste azioni ( l‟importanza del pranzo, delle pause, delle restituzioni da parte degli operatori riguardo produzione e comportamento). Proprio per facilitare il radicamento di questo nuovo stile di vita si propongono anche attività del tempo libero, quali escursioni, rappresentazioni teatrali, iniziative di sensibilizzazione.

5.7.1 L’organizzazione dei Centri Diurni (CD)

All‟interno dei centri di “ Sonda” (Centro di Lavoro Guidato e Centro Occupazionale Diurno) è stato creato un ambiente protetto ma con l‟impronta di un luogo produttivo, vicino a quello di qualsiasi azienda. Dall‟arredo alle attrezzature usate, alla struttura tipo capannone, tutto tenta di ricreare un ambiente di lavoro. L‟impronta diventa anche parte effettiva dell‟organizzazione degli spazi e del lavoro, grazie alla presenza di figure educative con esperienze provenienti de vari ambiti produttivi e con elevata sensibilità educativa, accresciuta tramite percorsi personalizzati di formazione interna. Tale scelta si è rivelata efficace per le specifiche finalità dei centri: l‟inserimento sociale e lavorativo.

La cooperativa sociale “Sonda” gestisce un centro di Lavoro Guidato (CLG) e un Centro Occupazionale Diurno (COD).

La distinzione di queste due realtà nasce dalla necessità di definire due modalità di intervento riabilitativo per target nasce dalla necessità di definire due modalità di intervento riabilitativo per target diversi: il CLG è destinato a persone che in un periodo medio breve, definito individualmente, hanno la possibilità di un reinserimento lavorativo, il COD è per persone che necessitano di tempi medio lunghi o che richiedono altre soluzioni (attualmente questi posti sono occupati dalle persone con comorbilità psichiatrica). Ciò che li accomuna è la scelta dell‟ergoterapia e della condivisione di spazi e attività, dove poter sfruttare le dinamiche di gruppo offerte dalla presenza di persone con gradi di autonomia e con esperienza di trattamento diversi.

La compresenza di persone con diverse esperienze lavorative e formative permette un mix nuovo ed efficace: accanto ad educatori professionali e psicologi sono presenti esperti di produzione, provenienti da aziende private. Il comune denominatore è l‟ appartenenza al sistema alcologico, la formazione specifica e l‟esperienza lavorativa in aziende private.

Essere contemporaneamente operaio ed educatore permette di stare in una relazione positiva per la persona e fornire un modello di stile di vita. Permette alla persona in trattamento di confrontarsi con un‟altra che le sta vicino, che sta lavorando con lei, che sta facendo fatica con lei.

Ciò che l‟utenza coglie è la compresenza nel centro del lavoro vero e proprio con tutti gli aspetti educativo-sociali necessari per una buona convivenza civile e sana non solo in un ambiente lavorativo, ma in tutti i contesti della vita quotidiana.

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5.7.2 Il centro di lavoro guidato

Il Centro di Lavoro Guidato è un luogo di riabilitazione al lavoro per persone con problemi alcol correlati che stanno o hanno già effettuato un percorso terapeutico comunitario.

Il Centro prevede modalità di inserimento dell‟utente diversificate sulla base dello stato di avanzamento del percorso terapeutico.

Pertanto le presone vengono inserite con modalità part-time in integrazione alle attività svolte presso la comunità terapeutica e per tutto il tempo di permanenza, in modalità full-time al termine del percorso terapeutico e in risposta alle necessità di consolidamento delle abilità acquisite e in vista di un possibile inserimento lavorativo in cooperative di tipo b o altre imprese.

L‟obiettivo del Centro di Lavoro Guidato è quello di ripristinare le abilità lavorative, sociali, l‟attenzione alla cura di sé e il rispetto delle regole comportamentali di convivenza deteriorate dall‟uso di alcol e sostanze.

Gli educatori lavorano insieme alle persone inserite e veicolano attraverso il lavoro in gruppo regole comportamentali e stili di vita sani a consolidamento di quanto già affrontato sul piano educativo in comunità.

Tutte le lavorazioni svolte sono scelte in base alle capacità reali delle persone inserite per tale motivo optano per lavori di assemblaggio con materiale in plastica, metallo, stoffa, cartotecnica e lavori di termo retrazione e confezionamento in genere.

3.7.3 Il centro occupazionale diurno

Il Centro Occupazionale Diurno è un luogo di riabilitazione al lavoro per persone che presentano una doppia diagnosi che oltre ai problemi alcolcorrelati hanno una comorbilità psichiatrica. Anche in questo caso il caso il Centro si rivolge a persone che stanno effettuando un percorso terapeutico comunitario.

Il Centro Occupazionale Diurno rappresenta un percorso riabilitativo alternativo in risposta all‟esigenza di accogliere persone con maggiori difficoltà di recupero delle proprie abilità lavorative.

L‟obiettivo del Centro Occupazionale Diurno è quello di mantenere o sviluppare le abilità lavorative, sociali, l‟attenzione alla cura di sé, il rispetto delle regole comportamentali di convivenza e la capacità di gestione della crisi deteriorate dall‟uso di alcol e sostanze aggravate dalla patologia psichiatrica.

Anche in questo caso gli educatori lavorano insieme alle persone inserite e veicolano attraverso il lavoro in gruppo regole comportamentali e stili di vita sani a consolidamento di quanto già affrontato sul piano educativo in comunità.

55 Le attività previste sono semplici e prevedono lavori di assemblaggio plastico, cartonaggio o legno. L‟integrazione delle attività semplici avviene attraverso il coinvolgimento graduale della persona in mansioni con maggiore grado di complessità.