• Non ci sono risultati.

AOU PISA € 34.187.337 AOU CAREGGI € 34.015.887 ASL AREZZO € 29.761.846 ASL LIVORNO € 24.740.928 AOU SIENA € 22.634.840 ASL PRATO € 19.356.815 ASL GROSSETO € 17.648.646 ASL FIRENZE € 17.385.015 ASL LUCCA € 15.991.032 ASL PISTOIA € 14.398.432 ASL EMPOLI € 14.285.154 ASL MASSA € 12.618.577 ASL VIAREGGIO € 11.844.699 ASL SIENA € 10.599.766 ASL PISA € 7.217.582 AOU MEYER € 1.749.259

Tabella 6.3.4 Spesa per acquisti diretti dei farmaci antineoplastici e immunomodulatori per Azienda erogatrice. Regione Toscana-anno 2016

Come dicevamo il valore ottenuto è per entrambe giustificato perché sono Aziende di carattere sperimentale in cui, come già detto in precedenza, sono più frequenti casi di somministrazioni di farmaci biotecnologici e casi di pazienti più complessi. Inoltre è bene ricordare ancora un a volta che il dato ricavato dal flusso include la spesa per gli

84 extraregione. È importante perché generalmente la mobilità riguarda pazienti che esige un trattamento complesso e che tende a recarsi in centri ospedalieri a maggiore carattere sperimentale. Al terzo posto e quarto posto si trovano le ASL di Arezzo e di Livorno pur non essendo universitarie. Questo dato potrebbe essere giustificato in parte dal vasto bacino di utenza di entrambe le Aziende (dipendente anche dalla loro disposizione geografica), superato solo dall’ASL di Firenze che per modello organizzativo si fa carico della distribuzione diretta di Careggi. Non è presente il dato della Fondazione Monasterio perché per natura37 (specialistica cardiologica) non tratta i pazienti oncologici.

In base ai risultati ottenuti non è possibile fare una stima sulla qualità del servizio offerto al cittadino: non è detto che l’Azienda “X” che spende di più, spende peggio. È possibile che questa offra un migliore trattamento all’utente, assicurandogli tutti i farmaci che necessita. D’altra parte le Aziende che spendono meno potrebbero aver attivato delle politiche interne di gestione secondo cui si riescono a massimizzare i benefici per il paziente pur minimizzando le spese. Tuttavia una così grande variabilità è sintomo di un utilizzo di criteri di valutazione dell’appropriatezza e /o protocolli differenti. A tal proposito la Regione Toscana a partire dal 2017 ha attivato dei tavoli di lavoro dove i professionisti si confrontano sui protocolli di trattamento con farmaci immunomodulatori e antineoplastici38.

Lo scopo è proprio quello avere un’omogeneità di trattamento sul territorio, a differenza da quanto evidenziato dalle analisi per il 2016, in difesa del principio di equità.

La somministrazione della maggior parte dei farmaci antineoplastici e immunomodulatori, tra cui tanti oncologici, ha bisogno di un setting a maggiore controllo al fine di maggiore sicurezza dell’utente sottoposto a possibili gravi effetti collaterali che ne derivano. Sono erogati all’utente in modi differenti e dunque diverse sono le relative spese. Il setting di erogazione d’elezione è quello ambulatoriale che rappresenta il giusto compromesso tra la spesa e la sicurezza per il paziente. Infatti quando si prendono in esame le modalità di erogazione bisogna considerare sia i costi diretti, quindi quelli relativi alla cessione del farmaco, sia quelli indiretti, tutto ciò che di contorno è necessario per l’erogazione39. Ad esempio, la distribuzione diretta non prevede molti altri costi aggiuntivi rispetto agli altri

setting oltre a quella del farmaco perché è un’erogazione che il paziente può gestire da solo

al proprio domicilio, l’erogazione in Day Hospital, oltre al costo del farmaco, prevede costi aggiuntivi come quelli per esempio per il personale specialistico legato al “posto letto”. La stessa cosa si può dire del ricovero ordinario e per l’ambulatoriale. È necessario trovare il giusto compromesso fra efficienza, efficacia, outcome (sicurezza) e costi.40 L’appropriatezza comporta implicazioni dirette e indirette riguardanti la procedura corretta sul paziente giusto al momento opportuno e nel setting più adatto. Per l’anno 2016, per tali farmaci la distribuzione diretta ha manifestato una spesa di € 190.954.312 (tabella 6.3.5) e

37 www.ftgm.it- Sito ufficiale Fondazione Monasterio.

38 Informazione diretta da settore politiche del farmaco Regione Toscana.

39 A. Foglio. Il marketing sanitario. Il marketing per aziende sanitarie, ospedaliere, centri salute, ambulatori

e studi medici. Edizione Franco Angeli, 2007.

40 Manuale di formazione per il governo clinico: appropriatezza. DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL’ORDINAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA Ufficio III ex D.G.PROGS.

85 un’incidenza pari a 54,8% (figura 6.3.5) dove il 100% è la spesa per tutte le erogazioni dei farmaci di classe L. Subito dopo si trova la spesa per erogazione in Day Hospital con un’incidenza pari al 33,6% (figura 6.3.5) per un valore di € 117.022.497 (tab. 6.3.5). Al terzo posto si trova l’erogazione in ambulatorio con un’incidenza del 8,4% (figura 6.3.5) e un valore di € 29.261.206 (tab. 6.3.5).

Figura 6.3.5 Spesa per acquisti diretti secondo modalità di erogazione dei farmaci antineoplastici e immunomodulatori. Regione Toscana-anno 2016

Tabella 6.3.5 Spesa per acquisti diretti secondo modalità di erogazione dei farmaci antineoplastici e immunomodulatori. Regione Toscana-anno 2016

I farmaci antineoplastici e immunomodulatori hanno strutture chimiche e metodi di preparazione molto differenti e di questo ne deve tener conto un’analisi di spesa complessiva. Un farmaco biotecnologico, anche se meno utilizzato, può avere un costo superiore di un altro di natura differente anche se quest’ultimo è più erogato41. D’altra parte gli utenti a cui vengono somministrati i farmaci biotecnologici necessitano di una maggiore sicurezza da cui deriva l’aggiunta di costi indiretti42. Dall’analisi effettuata per la tesi risulta

41 T. Kim. The price of Healt: the cost of new developing new medicines-30/03/2016.

86 che i dieci farmaci che hanno maggiore impatto (figura 6.3.6) sulla spesa per acquisti diretti dei farmaci antineoplastici e immunomodulatori hanno un’incidenza del 13,6% per una valore di € 152.772.702. Possono essere fatte due considerazioni importanti. La prima riguarda la tipologia di tali farmaci: ben 4 si identificano come anticorpi monoclonali e di questi 3 sono utilizzati nella cura contro il cancro. Essi sono il Trastuzumab, il Bevacizumab e il Rituximab che occupano rispettivamente la prima, la terza e la quarta posizione in termini di spesa.

Figura 6.3.6 Spesa per acquisti diretti dei primi 10 farmaci antineoplastici e immunomodulatori a maggiore impatto economico. Regione Toscana-anno 2016

La seconda importante considerazione deriva da uno studio più approfondito realizzato sulle modalità di erogazione di tali primi dieci principi attivi: sono confermate le analisi iniziali poiché emergono per spesa la distribuzione diretta e l’erogazione in Day Hospital. Ad esempio per il Trastuzumab l’incidenza dell’erogazione in Day Hospital è del 89,3% (figura 6.3.7a), per l’Etanercept la Diretta ha un’incidenza del 96,8% (figura 6.3.7d). Come il Trastuzumab anche l’Adalimumab (figura 6.3.7b) e il Bevacizumab (figura 6.3.7c) sono principalmente erogato in Day Hospital.

Figura 6.3.7a Percentuali di spesa per acquisti diretti del Figura 6.3.7b Percentuali di spesa per acquisti diretti Trastuzumab secondo modalità di erogazione. del Pemetrexed secondo modalità di erogazione. Regione Toscana-anno 2016 Regione Toscana-anno 2016

87

Figura 6.3.7c Percentuali di spesa per acquisti diretti del Figura 6.3.7d Percentuali di spesa per acquisti diretti Bevacizumab secondo modalità di erogazione. del Adalimumab secondo modalità di erogazione. Regione Toscana-anno 2016 Regione Toscana-anno 2016

Figura 6.3.7e Percentuali di spesa per acquisti diretti del Figura 6.3.7f Percentuali di spesa per acquisti Etanercept secondo modalità di erogazione. diretti del Lenalidomide secondo modalità di Regione Toscana-anno 2016 erogazione. Regione Toscana-anno 2016

Figura 6.3.7g Percentuali di spesa per acquisti diretti del Figura 6.3.7h Percentuali di spesa per acquisti Imatinib secondo modalità di erogazione. diretti dell’Interferone beta 1-A secondo modalità di Regione Toscana-anno 2016 erogazione. Regione Toscana-anno 2016

Figura 6.3.7i Percentuali di spesa per acquisti diretti del Figura 6.3.7l Percentuali di spesa per acquisti diretti Abiraterone secondo modalità di erogazione. del Bortezomib secondo modalità di erogazione. Regione Toscana-anno 2016 Regione Toscana-anno 2016

88 Le informazioni contenute nel flusso FES hanno permesso di dare una spiegazione alle differenze tra le modalità di erogazione riscontrate. Infatti attraverso l’analisi dei codici Minsan43 è risultato che non tutti i farmaci hanno delle formulazioni che il paziente può utilizzare a casa. Se così fosse, la distribuzione diretta sarebbe la modalità di erogazione più vantaggiosa in termini di risparmio economico. In particolare, il Trastuzumab si trova sia come polvere per infusione endovenosa, sia come soluzione iniettabile per uso sottocutaneo, ma entrambi possono essere somministrate solo da un medico o da un infermiere44.

L’Adalimumab, il Bevacizumab, il Bortezomib si trovano in commercio come soluzione iniettabile per infusione endovenosa con le stesse specifiche del Trastuzumab. Invece per l’Etanercept esistono formulazioni iniettabili sottocute che possono essere utilizzate anche a casa45, Per gli altri farmaci (Rituximab, Lenalidomide, Interferone 1- alfa, Abiraterone, e Imatinib), oltre a formulazioni iniettabili e sottocute, esistono anche formulazioni orali46.

Per avere informazioni sui valori in termini di spesa di tutte le modalità di erogazione dei 10 farmaci a maggiore impatto economico si possono consultare le tabelle 6.3.6, 6.3.7, 6.3.8 che seguono.

Tabella 6.3.6 Spesa per modalità di erogazione di Trastuzumab, Adalimumab, Bevacizumab, Rituximab, Etanercept. Regione Toscana-anno 2016

43 Numero che il Ministero della Salute assegna ad ogni farmaco quando viene registrato prima di essere messo in commercio. Il codice del prodotto deve essere obbligatoriamente indicato su tutte confezioni di farmaci. 44 FONTE AIFA, Banca dati- foglietto illustrativo Trastuzumab.

45 FONTE AIFA, Banca dati- foglietto illustrativo Etanercept. 46 Www. farmaci.agenziafarmaco.gov.it

89 Tabella 6.3.7 Spesa per modalità di erogazione di Lenalidomide, Imatinib, Interferone beta 1A.

Regione Toscana-anno 2016.

Tabella 6.3.8 Spesa per modalità di erogazione di Abiraterone e Bortezomib. Regione Toscana-anno 2016

90 Le modalità di erogazione riferite all’ambulatorio, al ricovero ordinario e al Day Hospital nel complesso costituiscono l’erogazione che viene fatta a livello ospedaliero. Dunque sfruttando la selezione per queste tre erogazioni dal flusso FES è possibile analizzare la spesa ospedaliera nel suo complesso.

La spesa ospedaliera effettuata per l’anno 2016 è stata pari a € 338.356.843e l’analisi di spesa per classe di farmaco e per Azienda vede privilegiare ancora una volta i farmaci antineoplastici e immunomodulatori e i farmaci antinfettivi ad uso sistemico. Dalla spesa per questi ultimi non sono stati eliminati il Sofosbuvir e il coniugato con Ledipasvir. Quindi quasi tutte le Aziende presenti in Toscana investono la maggior parte delle proprie risorse economiche ospedaliere per i farmaci appartenenti alla classe L: solo Careggi ed Empoli spendono di più per categorie differenti di farmaci.

Di seguito è possibile analizzare Azienda per Azienda la spesa per classe di farmaco erogato in ospedale (figura 6.3.8, figura 6.3.9, figura 6.3.9).

Figura 6.3.8 Spesa ospedaliera per classe di farmaco dell’ASL di Siena, Grosseto, Firenze, Empoli, Viareggio. Regione Toscana-anno 2016

91 Figura 6.3.9 Spesa ospedaliera per classe di farmaco dell’ASL di Massa, Lucca, Pistoia, Prato, Pisa, Livorno. Regione Toscana-anno 2016

Figura 6.3.10 Spesa ospedaliera per classe di farmaco dell’AOU di Pisa, Siena, Careggi, Meyer. Regione Toscana-anno 2016

Poiché dall’analisi per classe di farmaco e per Azienda erogatrice si evidenzia un forte impatto sulla spesa ospedaliera della classe degli antineoplastici e immunomodulatori il prossimo paragrafo sarà dedicato all’approfondimento di tale classe. Quindi saranno ricercate le cause delle spese così alte in ospedale. L’impatto della classe L viene considerato di maggiore interesse perché l’altra classe prevalente (classe J) include il Sofosbuvir e il coniugato che rientrano nel fondo speciale dei farmaci innovativi (come sottolineato più volte) e dunque non concorrono al raggiungimento del tetto di spesa.

92 6.3.1 La spesa ospedaliera dei farmaci antineoplastici e immunomodulatori

La spesa ospedaliera per gli antineoplastici e immunomodulatori nel 2016 è stata pari a € 156.008.789. In particolare i primi 30 principi attivi a maggior costo appartenenti alla classe L hanno un’incidenza pari a 28,9% (figura 6.3.11) sulla spesa ospedaliera complessiva. Infatti la spesa di tali L ha un valore di € 156.008.789.

Figura 6.3.11 Percentuale di spesa ospedaliera dei primi 30 farmaci antineoplastici e immunomodulatori a maggiore impatto economico sulla spesa ospedaliera complessiva. Regione Toscana 2016

Analizzando nel dettaglio quali siano le tipologie dei primi 30 principi attivi a maggiore spesa appartenenti alla classe L si evidenzia che (figura 6.3.12):

- nei primi 30 farmaci antineoplastici e immunomodulatori a maggiore spesa ospedaliera, 17 sono anticorpi monoclonali;

- nei primi 10, 8 sono anticorpi monoclonali; - nei primi 30, 24 sono utilizzati contro il cancro.

93 Figura 6.3.12 Primi 30 principi attivi appartenenti alla classe degli antineoplastici e immunomodulatori a maggiore impatto in termini di spesa ospedaliera. Regione Toscana-anno 2016

I due principi attivi a maggiore spesa risultano essere il Trastuzumab con un costo netto pari a € 21.495.701 (tabella 6.3.9) e il Bevacizumab con un costo pari € 20.467.193 (tabella 6.3.9). Segue il Rituximab con una spesa di € 18.121.962 (tabella 6.3.9).

94 Tabella 6.3.9 Primi 30 principi attivi appartenenti alla classe degli antineoplastici e immunomodulatori a maggiore impatto in termini di spesa ospedaliera. Regione Toscana-anno 2016

Tutti e tre (Trastuzumab, Bevacizumab e Rituximab) sono farmaci oncologici. I valori ottenuti non sono da riferire solo al consumo, ma al costo importante del singolo farmaco. Non è un caso che le prime tre spese ospedaliere in graduatoria riguardino anticorpi monoclonali. Si invita il lettore a consultare la tabella 6.3.9 per confrontare le spese degli altri anticorpi monoclonali e di quei farmaci con differente struttura chimica.

Infine, ancora una volta si vuole porre l’attenzione sulle modalità di erogazione utilizzate all’interno delle strutture ospedaliere. Complessivamente i 30 farmaci hanno un maggiore valore di spesa per l’erogazione in Day Hospital con un’incidenza pari a 79,6% (figura 6.3.13) (dove il 100% è la spesa ospedaliera dei primi 30 suddetti farmaci) con un valore di € 109.554.261, in ambulatorio un’incidenza pari a 15,4% (figura 6.3.13) con un valore di € 21.252.118 e il ricovero ordinario un valore di spesa di € 6.755.275.

95 Figura 6.3.13 Percentuali delle modalità di erogazione ospedaliere in termini di spesa dei primi 30 principi attivi appartenenti alla classe degli antineoplastici e immunomodulatori a maggiore impatto in termini di spesa ospedaliera. Regione Toscana-anno 2016

Tabella 6.3.10 Spesa ospedaliera secondo modalità di erogazione ospedaliere in termini di spesa dei primi 30 principi attivi appartenenti alla classe degli antineoplastici e immunomodulatori a maggiore impatto in termini di spesa ospedaliera. Regione Toscana-anno 2016

L’alta spesa degli antineoplastici e immunomodulatori occupa una grossa fetta delle risorse per acquisti diretti. Dalle precedenti analisi risulta che i farmaci protagonisti sono gli anticorpi monoclonali e di questi soprattutto quelli oncologici. Come conseguenza della loro natura i dati confermano che il principale luogo di erogazione è l’ospedale e dunque determinano il relativo innalzamento della spesa ospedaliera. Per la maggior parte esistono formulazioni iniettabili che, dunque, è possibile utilizzare solo in presenza di personale specializzato. Sono pochi quelli che l’utente può assumere al proprio domicilio.

6.4 Confronto spesa farmaceutica Regione Toscana 2015-2016.

Dopo una panoramica dettagliata di come la Regione Toscana gestisca le spese sia in regime convenzionato sia in acquisti diretti, appare utile procedere con un confronto con l’anno precedente per evidenziare i principali trend in crescita poiché sono quelli che destano una maggiore preoccupazione.

Nel 2016 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata pari a €1.515.864.559 in media per ogni cittadino Toscano la spesa per farmaci è ammontata a circa € 404,90 euro

96 (dato epidemiologico da ISTAT aggiornato al 30/09/2016). La spesa farmaceutica a regime convenzionato è in aumento rispetto all’anno precedente del + 4,0%: nel 2016 la spesa è ammontata a € 527.099.964, nel 2015 a € 548.163.034. La spesa per acquisti diretti nel 2016 è stata pari a €988.764.595, ossia il 65,2% della spesa farmaceutica complessiva. Tale spesa ha registrato, rispetto all’anno precedente, un aumento del +6,5%: un aumento significativo di un valore di spesa che risulta essere di per sé già molto alto. La spesa farmaceutica convenzionata ha visto nel 2016 un aumento di spesa per tutte le categorie di farmaci eccetto i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo (figura 6.4.1) di cui si è avuta una diminuzione di spesa del -3,6%. I farmaci dell’apparato cardiocircolatorio, ampiamente utilizzati, hanno registrato un aumento del +5,9% rispetto all’anno precedente, quelli del sistema nervoso dello +9,3% e quelli dell’apparato respiratorio del +21,4%. Di seguito si possono visualizzare i rispettivi valori di spesa convenzionata per classe di farmaco (tabella 6.4.1) e il relativo grafico a barre (figura 6.4.1) che dà una consapevolezza più immediata del dato.

97 Tabella 6.4.1 Confronto 2015-2016 dei valori di spesa convenzionata per classe di farmaco.

Regione Toscana

I principi attivi a maggiore spesa nell’anno 2016 rimangono quelli utilizzati per le ulcere gastriche e duodenali e quelli utilizzati come broncodilatatori come nel 2015, ma rispetto all’anno precedente è aumentata la spesa del Salmeterolo e Fluticasone è diminuita dello - 31,0%, del -11,2% per il Lansoprazolo e del -12,2% per il Rabeprazolo (figura 6.4.2). Questo potrebbe essere una conseguenza delle misure restrittive da parte della Regione sull’utilizzo inappropriato di tali farmaci. Al contrato è aumentata del +6,4% la spesa per l’Atorvastatina (figura 6.4.2).

98 Figura 6.4.2 Primi 30 principi attivi a maggiore impatto in termini di spesa per erogazione in regime

convenzionato: confronto 2015-2016. Regione Toscana

Tabella 6.4.2 Primi 30 principi attivi a maggiore impatto in termini di spesa per erogazione in regime convenzionato: confronto 2015-2016. Regione Toscana

99 Allo stesso modo la spesa per acquisti diretti ha evidenziato un aumento per tutte le classi di farmaci tranne quelle dei farmaci dell’apparato cardiocircolatorio, dell’apparato respiratorio e dell’apparato tegumentario e pelle. In particolare gli antineoplastici e gli immunomodulatori hanno registrato un aumento del +7,1%, gli antinfettivi ad uso sistemico del +6,4% e i farmaci appartenenti alla classe del sangue e dell’emopoiesi del +4,6%. L’aumento dei farmaci antineoplastici e immunomodulatori è dovuto con tutta probabilità alla continua immissione in commercio di anticorpi monoclonali e dunque al loro crescente utilizzo. Di seguito la tabella 6.4.3 con i valori di spesa degli anni 2015 e 2016 e il relativo grafico a barre.

100 Figura 6.4.3 Spesa per acquisti diretti per classe di farmaco: confronto 2015-2016. Regione Toscana

Ma anche le modalità con cui i farmaci erogati direttamente manifestano un aumento in termini di spesa: la distribuzione diretta è in aumento del +6,4% e il Day Hospital del +5,2%. I farmaci erogati in regime ambulatoriale manifestato un incremento del +15,2% in termini di spesa: dato certamente positivo, indice del fatto che si prospetta un utilizzo più ragionato e appropriato del budget sanitario. In questo senso è anche la spesa per l’erogazione in regime di ricovero ordinario per cui si registra un calo del -2,9%. Di seguito il grafico a barre che rappresenta il relativo confronto 2015-2016 (figura 6.4.4).

Figura 6.4.4 Spesa per acquisti diretti secondo modalità di erogazione: confronto 2015-2016. Regione Toscana

In tabella 6.4.4 sono riportati i valori di spesa delle modalità di erogazione per i due anni messi a confronto.

101 Tabella 6.4.4 Spesa per acquisti diretti secondo modalità di erogazione: confronto 2015-2016

Regione Toscana

Considerando i primi 30 principi attivi a maggiore impatto sulla spesa per acquisti diretti si verifica un aumento di spesa per il Sofosbuvir del +31,7% e per il coniugato con Ledipasvir del +3,9% che dunque continuano ad occupare le prime posizioni, il Trastuzumab ha subito un incremento del +4,5% e al contrario l’Adalimumab un calo del -3,1%. Inoltre si evidenzia che nella classifica dei 30 principi attivi a maggiore spesa vi è stato l’ingresso di sette nuovi farmaci (Dimetil Fumarato, Emitricitabina, Tenofovir Disoproxil e Rilpividina, Bortezomib, Rivaroxaban, Pemetrexed, Apixaban e infine Ombitasvir, Paritaprevir e Ritonavir) che dunque sono andati a sostituire quelli dell’anno precedente (figura 6.4.5).

Figura 6.4.5 Primi 30 principi attivi a maggiore impatto in termini di spesa per acquisti diretti: confronto 2015-2016. Regione Toscana

La tabella 6.4.5 permette di visualizzare i valori netti di spesa per ogni farmaco e per alcuni casi farne il confronto con la spesa relativa all’anno 2015.

102 Tabella 6.4.5 Primi 30 principi attivi a maggiore impatto in termini di spesa per acquisti diretti: confronto 2015-2016. Regione Toscana

I farmaci antineoplastici e immunomodulatori, come nell’anno precedente, nel 2016 occupano il primo posto in graduatoria tra le categorie a maggiore impatto sulla spesa per acquisti diretti. Se si considerano i primi dieci i farmaci appartenenti a tale classe che registrano maggiori incrementi rispetto all’anno precedente sono il Lenalidomide indicato per il trattamento del mieloma multiplo, con un incremento del +16,0%, il Rituximab un incremento pari a +9,3 %, l’Interferone beta 1A con un incremento del +5,2%, il Trastuzumab indicato per il trattamento del tumore alla mammellacon un incremento del +4,6% (tabella 6.4.6 figura 6.4.6).

103 Figura 6.4.6 Primi 10 farmaci antineoplastici e immunomodulatori a maggiore impatto sulla spesa per acquisti diretti: confronto 2015-2016. Regione Toscana

Figura 6.4.6 Primi 10 farmaci antineoplastici e immunomodulatori a maggiore impatto sulla spesa per acquisti diretti: confronto 2015-2016. Regione Toscana

Rispetto al 2015 la spesa ospedaliera di tali farmaci registra un aumento del +13,9% e tra i primi 30 principi attivi primi cinque si è speso di più nel 2016. Al contrario si ha un’evidente diminuzione di spesa per l’Ipilimumab, utilizzato per il melanoma avanzato pari a -197,5%. Ciò potrebbe essere legato all’introduzione nel mercato italiano di molti nuovi farmaci per il medesimo trattamento (ad esempio Nivolumab). Entrano a far parte di tale classifica 6 nuovi farmaci in sostituzione di quelli dell’anno precedente. Essi sono: Nivolumab, Ramucirumab, Pembrolizumab, Decitabina, Alemtuzumab, Arsenico triossido. Tutti sono utilizzati per il cancro (figura 6.4.7).

104 Figura 6.4.7 Primi 30 farmaci antineoplastici e immunomodulatori a maggiore impatto sulla spesa

ospedaliera: confronto 2015-2016. Regione Toscana

Nella tabella 6.4.7 sono riportati i singoli valori di spesa ospedaliera per farmaco relativi

Documenti correlati