• Non ci sono risultati.

Il Codice Marittimo della Repubblica Popolare Cinese (中华人民共和国海商法Zhōng huá rénmín gònghéguó hǎishāngfǎ) (MCC) è stato promulgato il 7 novembre 1992 durante la ventottesima riunione del comitato permanente del VII Congresso Nazionale del Popolo.1

Il Codice è entrato in vigore il 1 luglio 1993: esso rappresenta il testo principale nel diritto marittimo cinese: è un corpo normativo composto da 15 capi suddivisi a loro volta in sezioni, per un totale di 298 articoli.

La parte introduttiva comprende, secondo la tradizionale tecnica normativa, i principi generali offrendo una definizione dei termini fondamentali utilizzati nel Codice (nave, equipaggio, trasporto marittimo ecc.) precisando inoltre le finalità del legislatore:

为 了 调 整 海 上 运 输 关 系 、 船 舶 关 系 , 维 护 当 事 人 各 方 的 合 法 权 益,促进海上运输和经济贸易的发展,制定本法。

(Wèile tiáozhěng hǎishàng yùnshū guānxì, chuánbó guānxì, wéihù dāngshìrén gè fāng de héfǎ quányì, cùjìn hǎishàng yùnshū hé jīngjì màoyì de fǎ zhǎn, zhìdìng běn fǎ).

Questo codice è emanato al fine di regolare i rapporti derivanti dal trasporto marittimo e quelli relativi alle navi, ad assicurare e proteggere i diritti e gli interessi delle parti legittime interessate, e di promuovere lo sviluppo del trasporto marittimo, l'economia e il commercio (art. 1 MCC).

Oltre le mere dichiarazioni di intenti, è evidente la consapevolezza dei compilatori del compito strategico che è chiamato a svolgere il traffico marittimo nello sviluppo dell’economia e dei rapporti commerciali con l’estero.

Tuttavia le navi straniere non possono compiere nessuna attività portuale in territorio cinese, ivi compreso l’utilizzo delle infrastrutture e delle facilities, se non hanno ricevuto in precedenza l’autorizzazione delle autorità competenti (art. 4 MCC).

1 Zhōngguó shèwài lǜshī wǎng

中国涉外律师网 (The business lawyer of China), “Zhōng huá rénmín gònghéguó

hǎishāngfǎ” 中华人民共和国海商法 (il Codice Marittimo della RPC),

Il Codice inoltre afferma che solamente le navi registrate nel rispetto delle leggi cinesi hanno il consenso di navigare “under the national flag of People’s Republic of China” godendo della protezione derivante dal possesso della nazionalità cinese. Nel caso in cui una nave batte bandiera cinese senza essere stata previamente autorizzata, il proprietario sarà punito da parte delle autorità amministrative con una pena pecuniaria (art. 5 MCC). Esauriti i principi generali, composti da 6 articoli, il Codice Marittimo Cinese continua con il definire le più comuni figure di trasporto marittimo, i contratti di time e voyage charter party, il trasporto multi-modale e si conclude con due sezioni dedicate ai contratti di assicurazione marittima ed alle regole appropriate a risolvere le controversie giudiziali e stragiudiziali insorte con gli stranieri.2

Figura 21: Il Codice Marittimo della RPC

3.1.1 Definizione di nave

本法所称船舶,是指海船和其他海上移动式装置,但是用于军事 的、政府公务的船舶和20总吨以下的小型船艇除外。

(Běn fǎ suǒ chēng chuánbó, shì zhǐ hǎi chuán hé qítā hǎishàng yídòng shì zhuāngzhì, dànshì yòng yú jūnshì de, zhèngfǔ gōngwù de chuánbó hé 20 zǒng dùn yǐxià de xiǎoxíng chuán tǐng chúwài).3

L’articolo 3 dei principi generali del Codice Marittimo Cinese definisce il concetto di nave: è considerata tale ogni “Sea-going Ships and other Mobil Units” ma non comprende gli overcraft, le imbarcazioni usate per scopi militari o per servizio pubblico né quelle inferiori alle venti tonnellate. Inoltre il codice aggiunge che solamente le navi con bandiera cinese possono eseguire il trasporto da uno scalo cinese all’altro.

3.1.2

L’armatore, il comandante e l’equipaggio

La prima sezione del secondo capitolo definisce il ruolo dell’armatore (船舶所有人 Chuánbó suǒyǒurén), colui che ha il diritto di possedere legalmente, utilizzare, trarre profitto o smaltire una nave di sua proprietà (art 7 MCC). Se invece si tratta di una nave di proprietà dello Stato gestita quindi da un’impresa statale ovvero dal popolo, questa è considerata una persona giuridica e ad essa sono applicate le disposizioni relative all’armatore (art. 8 MCC). L’articolo 9 regola le operazioni di acquisizione, trasferimento o estinzione della proprietà di una nave: tali devono essere registrate presso l’ufficio di immatricolazione navale e nessuna di queste può avvenire nei confronti di un terzo che non sia registrato.4

La figura del comandante (船 长 船 舶 Chuánzhǎng chuánbó) invece è estremamente importante anche nel diritto cinese in quanto deve assicurare la sicurezza della nave e delle persone trasportate e nel caso in cui nasca o muoia qualcuno, deve darne tempestivo avviso attraverso un certificato redatto alla presenza di due testimoni.

Gli ordini impartiti dal comandante devono essere eseguiti dall’equipaggio, dai passeggeri e da tutte le persone che si trovano a bordo (art. 35 MCC). Per garantire la

3 Bǎikē

百科 (Encinclopedia), “Zhōng huá rénmín gònghéguó hǎishāngfǎ” 中华人民共和国海商法 (il Codice

Marittimo della RPC), http://baike.baidu.com/view/414722.htm.

4 Zhōngguó shèwài lǜshī wǎng

中国涉外律师网 (The Business Lawyer of China), “Zhōng huá rénmín gònghéguó

hǎishāngfǎ” 中华人民共和国海商法 (il Codice Marittimo della RPC),

sicurezza dei passeggeri, il comandante ha anche il potere di adottare le misure che ritiene necessarie per limitare le azioni di coloro che hanno commesso crimini o violato leggi a bordo della nave e deve accertarsi che non occultino, falsifichino o distruggano le prove (art. 36 MCC). Se accade un incidente, il comandante insieme all’equipaggio deve adoperarsi al massimo per soccorrere gli eventuali feriti; tuttavia se il naufragio diventa inevitabile, il capitano deve disporre un piano ordinato di evacuazione di tutte le persone a bordo, e poi in ultimo può abbandonare la nave. L’abbandono però deve essere approvato dall’armatore salvo in casi di emergenza (art. 38 MCC).

L’equipaggio (船 员 Chuányuán), regolato dall’art. 31 MCC, comprende l’intero personale della nave, incluso il comandante. Tutti i membri dell’equipaggio devono essere in possesso di adeguati certificati di competenza (art. 32 MCC), inoltre un equipaggio cinese impegnato in viaggi internazionali deve possedere il libretto di navigazione e altri relativi documenti rilasciati dalle autorità portuali della Repubblica Popolare Cinese (art. 33 MCC). 5