La Giunta Regionale con DGR 3637/2002 ha fornito le specifiche tecniche e le linee guida per la redazione della cosidetta “compatibilità idraulica”.Sulla base di tali indirizzi è stato elaborato lo studio di compatibilità idraulica a supporto del PAT in oggetto. Lo studio, redatto dallo STUDIO HMR srl, conformemente al dettato della legge R.
11/2004, ha verificato per ogni Ambito Territoriale Omogeneo (A.T.O.), art. 13 L.R. 11/2004, la compatibilità degli interventi alla tutela idraulica del territorio.
E, quindi, la compatibilità con:
- il dimensionamento degli A.T.O.;
- i limiti fisici dello sviluppo insediativo previsto per le singole destinazioni residenziali, industriali, commerciali, direzionali, turistico ricettive (art. 13/1K L.R. 11/2004). (Si veda la Tavola 4.12.1 di sovrapposizione con gli interventi previsti dal progetto).
Vengono di seguito indicati gli strumenti attualmente vigenti sul territorio comunale di Cologna Veneta finalizzati ad individuare le zone di vulnerabilità idraulica presenti e le relative norme di attuazione da seguire in fase di sviluppo urbanistico.
- Progetto di Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Brenta – Bacchiglione - Piano Territoriale Provinciale della Provincia di Verona
- Piano Generale di Bonifica. Nel territorio del Comune di Cologna Veneta hanno competenza territoriale i seguenti tre Consorzi di Bonifica:
• Consorzio di Bonifica Zerpano Adige Guà
• Consorzio di Bonifica Euganeo
• Consorzio di Bonifica Riviera Berica
VULNERABILITÀ IDRAULICA
Come richiesto nell’allegato A della DGR n° 1841 del 19/06/2007 viene di seguito caratterizzata la vulnerabilità idraulica del territorio comunale, analizzando le singole Zone Territoriali Omogenee individuate (ATO, DIM n°1444 del 2/4/1968) e segnalando gli interventi previsti dal PAT che ricadono in aree soggette a rischio, pericolosità o criticità idraulica.
L’autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione e il Consorzio di Bonifica Euganeo non individuano nessuna area a rischio o pericolosità idraulica all’interno del Comune di Cologna Veneta.
Le Zone Territoriali Omogenee e le aree di pericolosità e criticità idraulica individuate dai piani vigenti sono riportate nella tavola “VCI02 – Fragilità Idraulica”.
A.T.O. 1
La Zona Territoriale Omogenea n° 1 (superficie 2.7 Km2), situata a nord ovest del Comune, comprende il territorio delimitato dal fiume Fratta, dal canale L.E.B. e dal confine con i Comuni di Zimella e Veronella; il reticolo idrografico presente risulta quasi esclusivamente di proprietà privata.
La Provincia di Verona (Piano Territoriale Provinciale) individua un’area di Attenzione Idraulica che interessa circa il 10 % della superficie di questa ATO. L’art. 11 del PTP identifica come ambiti di Attenzione Idraulica le aree soggette a fenomeni di sifonamento e le aree situate in corrispondenza di particolari depressioni topografiche, paleoalvei e zone vallive, soggette a sommersione per innalzamento della falda o ristagno idrico superficiale per difficoltà di drenaggio.
Nessuno degli interventi previsti dal PAT è collocato in questa Zona Territoriale Omogenea.
A.T.O. 2
La Zona Territoriale Omogenea n° 2 (superficie 9.6 Km2), situata a nord-est al confine con i Comuni di Zimella e Orgiano, è delimitata dal fiume Guà e dalla linea ferroviaria Legnago - Treviso e comprende le frazioni di Baldaria e Spessa.
Il Consorzio di Bonifica Riviera Berica individua una piccola zona a pericolosità idraulica posizionata a sud est della frazione Spessa. Inoltre lo stesso Consorzio individua un tratto di canale (scolo Albaria) con pericolo di esondazione senza però indicare la relativa area allagabile (tavola VCI02).
In questa ATO sono previsti gli interventi n° 8-9-16 (tavole VCI03A e VCI03B) per complessivi 6 ettari di superficie soggetta a trasformazione.
L’intervento n° 16, posizionato nelle vicinanza della frazione di Spessa, si trova in prossimità del tratto di canale Albaria indicato dal Consorzio come soggetto a pericolo di esondazione.
La Tabella riporta invece per ciascun intervento previsto dal PAT l’indicazione dell’eventuale pericolosità o criticità idraulica prevista dai piani sopra indicati (la localizzazione degli interventi è visibile nella cartografia allegata alla VCI).
7.1 Indicazioni per l'attenuazione del Rischio
Sulla base delle informazioni a disposizione, si indicano i volumi della seguente tabella per mitigare i nuovi carichi idraulici prodotti dagli interventi previsti dal PAT allo studio.
I volumi di compenso necessari a garantire l’invarianza idraulica per le due tipologie analizzate variano secondo i valori della tabella seguente:
E’ necessario sottolineare che i volumi indicati sono stati ottenuti considerando, per singola tipogia d’intervento analizzata, i valori di utilizzo del suolo più gravosi in termini di formazione dei carichi idraulici. Inoltre, i volumi indicati sono stati determinati senza considerare il possibile apporto di strutture disperdenti nel sottosuolo.
I volumi precisi da attribuire ai singoli interventi, verranno comunque calcolati in dettaglio in fase di pianificazione operativa, quando sarà completamente definito l’uso del suolo e l’assetto plano-altimetrico del reticolo di drenaggio.
7.2 Raccomandazioni per l’attuazione degli interventi
La valutazione di compatibilità idraulica del PAT individua, all'interno del territorio, alcune aree a rischio sulle quali i singoli P.I. dovranno focalizzare l'attenzione.
Si riportano di seguito le indicazioni necessarie al raggiungimento dell’invarianza idraulica:
• limitare al massimo le impermeabilizzazioni del suolo, in particolare le pavimentazioni dei parcheggi devono essere realizzate con materiali drenanti;
• realizzare i volumi d’invaso valutati per le differenti destinazioni d’uso, in modo da attenuare le portate scaricate nella rete di bonifica o fognaria;
• gli invasi necessari a laminare le portate di piena dovranno essere ricavati principalmente adottando le seguenti metodologie:
- bacini di laminazione inseriti in aree verdi e realizzati con vasche in terra collegate alla rete drenante con dispositivi che limitino le portate scaricate ai valori di progetto;
- vasche volano in calcestruzzo poste a valle della rete di fognatura ordinaria;
- vasche volano in calcestruzzo poste in derivazione sulla rete di fognatura ordinaria;
• i volumi di invaso potranno essere ottenuti anche attraverso il sovradimensionamento delle condotte per acque meteoriche;
• prevedere per le nuove infrastrutture dei fossi di raccolta delle acque meteoriche, adeguatamente dimensionati, in modo da compensare la variazione di permeabilità;
• realizzare una manutenzione costante sui fossi di guardia esistenti.
Per gli interventi (n° 5 e n° 17) situati in aree depresse, definite dal PTP come “Ambiti di Attenzione Idraulica”, è necessario migliorare la condizione attuale di drenaggio mediante la predisposizione di un efficiente sistema di scolo dell’area soggetta a trasformazione. In queste aree è opportuno fissare i piani di imposta dei fabbricati ad un livello sempre superiore di almeno 15-20 cm rispetto al piano stradale o a circa 40 cm da quello medio della campagna circostante.
I Consorzi di Bonifica sottolineano inoltre la necessità di uno sviluppo urbanistico nel rispetto delle norme di Polizia Idraulica, che trovano il loro fondamento sui vigenti Regi Decreti n° 368 del 08/05/1904 e n° 523 del 25/07/1904.
Esaminata la “Relazione di Compatibilità Idraulica” e le tavole allegate a firma dell’Ing. Mauro Resenterra i Consorzi di Bonifica aventi competenza nel territorio del PAT hanno espresso parere favorevole alla approvazione del P.A.T.
del Comune di Cologna Veneta,limitatamente al territorio di competenza di ciascuno di essi.
Ad integrazione delle raccomandazioni sopra elencate, ogni ente ha indicato proprie osservazioni e prescrizioni (Allegati alla presente V.A.S, come documenti esterni del Comune).