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Capitolo 4: Il caso Seat Pagine Gialle

4.4 I competitors di Seat Pagine Gialle

I principali competitors di Seat nel mercato italiano delle directory sono rappresentati da Pagine Sì e Guida Monaci Spa.

Pagine Sì è un’azienda umbra che opera nel settore dell’industria pubblicitaria multimediale e dell’annuaristica telefonica dal 1996. E’ da sottolineare come essa sia un’azienda che vive di una crescita continua da circa una decina d’anni; infatti a partire dal 2005 ha ottenuto incrementi medi annui del fatturato del 20%.

Pagine Sì, fin dal primo momento, ha focalizzato la propria attenzione sulle attività online che rappresentano il 20% del proprio business. La propria offerta si caratterizza, fin dall’inizio, per la diffusione di servizi ed informazioni gratuite, sia a livello cartaceo che online; questo ha consentito all’impresa di ampliare rapidamente la propria base clienti.

E’ un’impresa che punta molto anche sui new media; infatti essi rappresentano il 20% del proprio mercato di riferimento. E’ attiva anche nel mercato dell’editoria specializzata per quanto riguarda il settore della casa e del turismo enogastronomico. I fattori distintivi della propria offerta sono: la flessibilità e la tempestività nell’individuare la comunicazione online; questi hanno permesso all’impresa di ottenre ricavi crescenti.

Guida Monaci Spa, è un’impresa che nasce nel 1870 e che opera nel sottore del business to business. Sicuramente un suo punto di forza è stato quello di stare al passo con l’evoluzione del settore; in particolare, essa è riuscita a tenere il passo dell’innovazione, focalizzando la propria attenzione sul sito web. Quest’ultimo è diventato un vero e proprio portale e un importante punto di riferimento per le aziende, grazie a strumenti quali “Servizi Informativi per le aziende”, video clip promozionali, le sezioni “Comunicati, e “Articoli”. L’insieme di tali strumenti offrono alle imprese un’ulteriore occasione di carattere promozionale.

La società nel corso del tempo ha ridefinito il proprio ambito di attività, ridimensionando le proprie attività nell’ambito dell’editoria cartacea e suddividendo le linee operative in due diversi segmenti: Business Intelligence e Pubblishing. Le due linee si caratterizzano per andamenti diversi; infatti la prima ha risentito del pessimo contesto economico, mentre la seconda è cresciuta, in termini di fatturato del 33% dal 2009 al 2010.

Considerando il più ampio mercato pubblicitario a livello nazionale, Seat PG Spa compete con i media locali, quali giornali, televisione e radio e con le forme di comunicazione utilizzate dalle piccole medie imprese, quali ad esempio, direct marketing, sponsorizzazioni, oggetti promozionali, ecc.. Secondo la Borsa Italiana, Seat risulta la terza società media in Italia per la raccolta pubblicitaria, dopo le due grandi concessionarie televisive Publitalia (Gruppo Mediaset) e Sipra (Rai).

Anche il mercato pubblicitario su internet si caratterizza per un’elevata concorrenza, in quanto vede la presenza di operatori altamente specializzati, quali motori di ricerca e portali. Nonostante sempre più soggetti siano spinti ad entrare all’interno di tale mercato a causa della forte crescita del settore e della crisi dei media tradizionali, Seat rimane comunque un leader. Infatti, c è da sottolineare come sia stata una delle prime imprese a lanciare un sito internet dedicato alla ricerca di prodotti e servizi. Ad oggi Seat detiene una quota di mercato della pubblicità online pari circa al 19 – 20%.

Per cercare di contenere gli effetti della crisi, Seat ha cercato di utilizzare il segmento dell’ online essendo un mercato caratterizzato da un’ elevata crescita in termini di ricavi. In particolare, nel 2009 ha ampliato il proprio mercato di riferimento, introducendo il comparto prodotti e servizi di marketing online e vendita di pacchetti multimediali. Inoltre, il gruppo ha posto in essere una serie di azioni strutturali basate sul contenimento delle spese correnti e sulla ridefinizione dei principali processi operativi con la finalità di ridurre i costi operativi. Nonostante le azioni intraprese, i risultati economici sono però negativi: le vendite risultano essere complessivamente in calo; tuttavia questa diminuzione risulta però essere controbilanciata dal buon andamento dei ricavi derivanti dal settore online.

Anche a livello europeo, i principali players hanno dovuto affrontare gli effetti della crisi internazionale che ha portato ad una riduzione dei ricavi. Le risposte intraprese per fronteggiare la contrazione dei ricavi si basano sulla definizione di nuove strategie di rafforzamento dei prodotti e dei servizi basate sulla piattaforma internet.

Le principali directory a livello europeo sono rappresentate dal gruppo francese Pages Jaunes e dalla britannica Yell Group.

Così come le altre imprese del settore, anche il gruppo francese ha visto i propri ricavi diminuire a causa della crisi internazionale. Questo porta il gruppo a focalizzarsi sui servizi internet; ciò ha consentito al gruppo di attenuare la diminuzione.

L’azienda ha individuato in internet, sia fisso che mobile, una delle principali opportunità di crescita, insieme anche ai servizi di localizzazione urbana.

La britannica Yell Group, è una delle principali directory internazionali operante nel mercato pubblicitario in Uk, Stati Uniti, Spagna e America Latina facendo leva sulle attività cartacee, online e telefoniche.

Anche in tal caso, a controbilanciare la riduzione dei ricavi del gruppo, dovuta interamente all’andamento negativo delle “printed” directory, è stata la performance positiva ottenuta nel segmento di attività in internet. Inoltre la società ha intrapreso una serie di strategie volte alla riduzione dei costi; queste hanno consentito da un lato di ridurre l’impatto della riduzione dei ricavi e dall’altro di compensare le maggiore risorse dedicate ad investimenti finalizzati alla ripresa.

Inoltre, Yell Group ha adottato un piano di sviluppo per i prossimi cinque anni che ha come obiettivo quello di diventare leader di mercato nei Paesi emergenti e Marketplace per consumatori e piccole medie imprese. Nell’ultimo periodo le proprie risorse sono focalizzate sul segmento del digitale che dovrebbe diventare il segmento preponderante in termini di ricavi, arrivando a rappresentare circa il 75% dei ricavi totali.