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Il concetto di guanxi e di mianzi

3.7 Comprendere la Cina

3.7.2 Il concetto di guanxi e di mianzi

Il concetto di guanxi (

关系

“relazioni” ,“connessioni”) è presente in Cina come in altri paesi asiatici e ha a che fare con la posizione di centralità rivestita dalle relazioni all’interno delle società orientali. La traduzione letterale risulta insuf- ficiente, considerate la complessità e le implicazioni del concetto che questo termine rappresenta, ma si può definire come una rete di connessioni personali costruita in accordo con regole etiche e sociali predefinite. Stabilire guanxi è il risultato di un lungo percorso di conoscenza reciproca che porta alla fiducia e al rispetto, tutto il contrario di un rapido scambio di biglietti da visita. Le rela- zioni che intercorrono tra imprese all’interno dell’ambiente cinese sono molto spesso permeate da relazioni professionali create tramite guanxi individuali. Contrariamente a quanto avviene in Occidente, in Cina ciò che distingue due relazioni non è l’ambiente in cui queste relazioni si sviluppano (p.e. luogo di lavoro, ambiente universitario), piuttosto la loro autenticità, perciò persone co- nosciute in un ambiente di lavoro ma ritenute degne di grande fiducia possono arrivare ad essere considerate al pari dei familiari più stretti. Il peso conferito al- le relazioni fa sì che in Cina vi sia una netta linea di demarcazione tra i rapporti con persone interne alla propria rete e quelli con persone al di fuori di essa; al- l’interno della rete si possono distinguere relazioni più intense e da cui derivano maggiori obblighi, come quella che lega i membri del nucleo familiare, da rela- zioni altrettanto vincolanti ma al di fuori della famiglia, come quella tra compa- gni di università o tra soci, tutte regolate da specifici schemi comportamentali e comunicativi. Questa concezione del guanxi contribuisce alla creazione di un “noi” molto forte tra i membri di una rete, che riduce la possibilità di cadere in

conflitti interni e che permette di preservare l’armonia nel gruppo.

In passato le deboli infrastrutture giuridiche cinesi consentivano di attingere al guanxi come alternativa o scorciatoia rispetto ai canali burocratici tradizionali, ma questo concetto, che si basa su un fondamento di fiducia reciproca e che non ha prezzo, è spesso degenerato in fenomeni di corruzione, soprattutto in ambito politico e giudiziario. Sebbene il sistema giudiziario oggi sia comples- sivamente ben organizzato ed efficiente, i giudici in balia delle decisioni degli organi politici locali, che li nominano, li controllano e li revocano, tengono con- to dei guanxi almeno quanto delle leggi[17].

Indubbiamente l’approccio italiano alle relazioni non differisce totalmente da quello cinese. L’importanza di coltivare le relazioni è sentita in modo abbastan- za intenso, talvolta anche in modo morboso: entrare nelle grazie di una persona di potere facilita, proprio come in Cina, certi percorsi burocratici o l’incontro di un’opportunità. Una delle principali differenze tra le connessioni italiane e il guanxi cinese sta probabilmente nella dimensione temporale: nella cultura italiana si prevede uno scambio di favori reciproci orientato al breve termine, senza necessariamente uno sviluppo prolungato nel tempo; al contrario, tesse- re dei guanxi richiede un interesse sincero e non strumentale, che prevede la costruzione di un rapporto di fiducia reciproca nel lungo periodo[77]. La fidu- cia personale è un fattore molto importante nelle relazioni cinesi, talvolta più rilevante di un contratto formale, e la rottura di questa fiducia può portare a tensioni e instabilità fatali per un’alleanza strategica.

Figura 3.2: Connessioni e contatti, Occidente Vs Oriente. Tratto dall’infografica sulle differenze etno-culturali tra Occidente e Oriente dell’artista Yang Liu

Strettamente legato al guanxi, il concetto di mianzi (

面子

“faccia”) assume un ruolo ugualmente centrale nella società cinese e ne costituisce un ulteriore ele- mento di interpretazione. Per mianzi si intende la reputazione positiva che un individuo si costruisce nel tempo all’interno della propria cerchia di contatti: ancora una volta l’elemento relazionale stabilisce le norme sociali da osserva- re, elevandosi ad arbitro e giudice dei comportamenti altrui. Poiché la “faccia” non è un concetto statico ma viene costantemente rinnovata e rivalutata dai componenti della rete, “perdere la faccia” significa perdere parte della credi- bilità acquisita di fronte al gruppo, cosa che può avvenire anche a causa del comportamento di altre persone nella propria rete. Allo stesso modo, agire per “salvare la faccia” a una persona di fiducia va a beneficiare la stima nei confronti di entrambi: di conseguenza, salvare la propria reputazione è tanto importante quanto salvare quella altrui, ed è in questo clima di reciprocità che si possono mantenere l’armonia e il consenso all’interno della rete. Eventuali disaccordi e problematiche non vengono discussi apertamente e i rifiuti non sono mai di- retti, ma mascherati da impossibilità non imputabili direttamente all’interlocu-

tore, soprattutto se in presenza di una persona estranea al gruppo. Qualora il conflitto fosse inevitabile, il mantenimento di un senso di armonia rimarrebbe l’obiettivo primario: ricercare un intermediario, evitare il rifiuto diretto, utiliz- zare espressioni allusive, non rispondere direttamente alle critiche e mantenere uno stato di calma sono tutti atteggiamenti coerenti con questa logica e che, agli occhi inconsapevoli di un occidentale, possono creare perplessità e frustrazio- ne.

In conclusione, le organizzazioni cinesi sono permeate da una serie di elemen- ti informali che possono influenzare, anche in maniera significativa, il funzio- namento della struttura formale, fino a prevalere su di essa, p.e. la fedeltà nei confronti del proprio “capogruppo” può superare quella per il diretto superio- re nell’organigramma aziendale. Per comprendere meglio le dinamiche ricor- renti all’interno della cultura cinese, quindi, risulta particolarmente importante riconoscere l’ascendente che l’elemento relazionale ha sui comportamenti del singolo.