La maggior parte delle patologie oggetto di esame in questo studio, e in particolare quelle caratteristiche del cane anziano, sono accumunate dal fatto di essere progressive e croniche. Ciò significa che, per garantire una buona qualità di vita per il paziente affetto, è necessaria una terapia corretta e soprattutto costante nel tempo, pena l’aggravamento della sintomatologia causata dalla patologia. I proprietari dovrebbero perciò essere adeguatamente informati sull’andamento della malattia e sul fatto che le terapie prescritte non rappresentano sempre una cura definitiva, bensì talvolta solo un trattamento atto a migliorare le condizioni dell’animale e preservarne la funzionalità visiva, per quanto possibile.
L’età avanzata dei pazienti rappresenta un fattore fortemente limitante per alcune opzioni terapeutiche, in particolare per quanto riguarda quelle chirurgiche. I proprietari stessi, infatti, in molti casi rifiutano questa possibilità prediligendo una terapia medica meno invasiva, sebbene in alcuni casi risulti di minor efficacia.
Le patologie la cui insorgenza è strettamente correlata con l’età avanzata del soggetto sono la cheratopatia calcifica e la degenerazione endoteliale senile; per le altre patologie osservate nella nostra indagine retrospettiva, infatti, la senescenza non è il fattore predisponente prevalente allo sviluppo della malattia. Infatti patologie come la cherato-congiuntivite secca o le erosioni corneali indolenti possono essere diagnosticate anche in cani giovani o adulti.
È interessante notare, infine, come la frequenza nella diagnosi della cheratopatia calcifica sia aumentata nel tempo (considerando in particolare gli ultimi quattro anni del periodo di osservazione di questa tesi) e sarebbe
auspicabile indagare l’ipotesi se esista anche un’influenza di tipo ambientale, correlata magari con l’alimentazione, come fattore predisponente o scatenante per questo tipo di alterazione corneale.
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Ringraziamenti
Il giorno della mia laurea rappresenta un traguardo che sogno di raggiungere da una vita. In questi anni non è sempre stato semplice e a volte è sembrato quasi impossibile. Eppure eccomi qui.
Vorrei ringraziare tutta la commissione di laurea e in particolare il mio relatore, il Dottor Giovanni Barsotti, per l’insegnamento che mi ha impartito durante tutto il periodo di tirocinio, per la pazienza, il sostegno e l’aiuto (fondamentale) che mi ha dato per completare questo lavoro e, soprattutto, per avermi fatto conoscere più a fondo questa interessante branca della medicina veterinaria: l’oftalmologia. Grazie di tutto.
Ringrazio inoltre la mia controrelatrice, la Professoressa Gloria Breghi, per la cortesia e la dolcezza dimostratami sin dalle prime lezioni frontali e la mia correlatrice, la Dottoressa Angela Briganti, per la comprensione e la disponibilità che ha avuto nei miei riguardi, soprattutto negli ultimi giorni di stesura di questa tesi.
Grazie a tutti i compagni tesisti, Virginia, Francesca, Valeria, Paolo, Silvia, Ginevra e Samantha per il supporto e la complicità, le risate e le chiacchierate in ambulatorio, fare i turni con voi è sempre stato un divertimento!
Grazie ai miei compagni di corso, specialmente quelli con cui ho condiviso lo stress degli esami e la mancanza di sonno durante i tirocini, a tutti quelli che hanno avuto un pensiero o una parola di incoraggiamento, soprattutto in questi ultimi giorni.
Grazie ai “vecchi” amici, quelli che dai tempi delle superiori, nonostante tutto, ci sono ancora. Grazie a Sara, per le nottate a chiacchierare fino alle 4 del mattino. E grazie a tutto il gruppo di teatro e alla Dora, che mi hanno regalato tante risate e tante lacrime, momenti bellissimi e amicizie vere. Grazie al gruppo dei “Fantastici Quattro”, siete alcune delle poche certezze rimaste in questi anni: alla Silvia, che nonostante l’impegno con la sua di tesi ha trovato il tempo per
incitarmi e regalarmi sorrisi, e alla Gaia, una delle persone più forti e instancabili che conosca, ma allo stesso tempo dolce e gentile. Infine, un particolare ringraziamento, va ad Alice: sempre presente e attenta, disponibile anche dall’Inghilterra per aiutarmi. Vi voglio bene.
Grazie ai “nuovi” amici, quelli conosciuti a Pisa, che mi hanno accolta quando ero sola in una città nuova. Grazie a tutto il gruppo del Fight-club, a chi è presente e anche a chi purtroppo non si fa più molto vedere. Grazie al mio gruppo di veterinaria: a Fede, per esserti sempre ricordato il mio nome e per esser sempre stato pronto a raccogliere ogni mia richiesta d’aiuto; a Vivi, per i grattini sulla schiena tra una lezione e l’altra e i pomeriggi passati insieme come se casa tua fosse anche la mia; a Gaia, per esser venuta a lezione da sola quel giorno, quando ti ho abbordata per il pranzo e per tutti i tuoi scusa… e grazie, in particolare, a Ema, per i pranzi a mensa, per i nostri Giovedì sera di cibo e sorrisi e anche per tutto l’aiuto che mi hai dato con questa tesi. Grazie a Valli, sei stata per me l’amica da cui andare in qualsiasi momento, quella con cui ho passato alcuni dei momenti più belli di questi 8 anni.
Un grande ringraziamento va a tutta la mia famiglia, anche la parte allargata, che mi ha supportato fino a questo momento. Grazie a mia sorella, Jessica, per le litigate, per le risate e per la complicità che abbiamo sviluppato negli ultimi dieci anni, è bello avere una sorella maggiore come te. E grazie ai miei genitori, senza cui questo giorno non sarebbe mai arrivato; mi avete incoraggiata sempre, anche quando non volevo ascoltarvi; mi avete sopportata e, soprattutto, supportata con fermezza e dolcezza. Non riuscirò mai a ringraziarvi abbastanza.
Infine, ma non per importanza, grazie a Giorgio. Grazie. È specialmente grazie a te se sono riuscita ad arrivare fin qui. Non mi hai solo incoraggiata ogni giorno, consolata nei momenti difficili e sopportata durante le lunghe ore di sconforto, mi hai aiutata in tutti i modi possibili durante ogni fase di stesura di questa tesi. Non so come avrei fatto senza te. Grazie.