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Conclusioni finali.

Capitolo 4. Disciplina della dispensazione al pubblico dei medicamenti in Francia ed in Italia.

4.5. Conclusioni finali.

Dispensazione dei farmaci Francia Italia

Farmaci dispensabili senza ricetta.

- Farmaci “Conseils” (SOP). - Farmaci “Grand

Piblique”(OTC).

- Medicinali di

automedicazione (OTC) - Medicinali senza obbligo di

prescrizione (SOP). Farmaci soggetti a ricetta

medica e classificazione specifiche delle tabelle o liste.

Sono prescritti i farmaci elencati nelle::

- “Lista I”: (sostanze “veneneuses”) sostanze che presentano rischi di diversa entità; in questa lista sono elencate le sostanze con rischi maggiori rispetto alla “liste II”.

- “Liste II” (sostanze “veneneuses”) ma con tossicità minore rispetto a quelle della “lista I”. - “Liste des stupefiants” in cui

sono iscritte le sostanze stupefacenti e psicotrope.

Sono prescritti i farmaci che interessano la dispensazione i medicinali elencati nelle seguenti tabelle della F.U.: - Tabella 4: elenco dei

prodotti che il farmacista non può vendere se non in seguito a presentazione di ricetta medica.

- Tabella 5: elenco dei prodotti la cui vendita e’ subordinata a presentazione medica da dimostrare volta per volta e da ritirare dal farmacista. - Tabella 7: elenco delle

sostanze, loro Sali e preparazioni ad azioni stupefacenti e psicotropa.

Tabella 11. Confronto della dispensazione dei farmaci in Francia ed Italia.

Dalla tabella precedente, è possibile comprendere come la dispensazione dei farmaci nei due Paesi sia molto simile. Esiste una distinzione solo per quel che riguarda i diversi

gradi di rischio e tossicità dei medicinali che, in Italia, sono organizzati in “Tabelle”, mentre in Francia sono organizzati in “Liste”. Questo serve per permettere ai due Paesi di riconoscere le medesime caratteristiche dei farmaci (rischio, tossicità, ecc.), rendendoli in linea con le Direttive Europee. È possibile permettere la medesima dispensazione in entrambi i Paesi.

Francia Italia

Tipi di Ricette e validità.

1. Ricetta “Classica”: ha una validità di 12 mesi. Fanno eccezione i farmaci di lista I e II per cui la validità è di 4 settimane.

2. Ricetta “Bi-zone”: validità 12 mesi ad eccezione dei farmaci di lista I e II che hanno validità di 4 settimane.

3. Ricetta “Securisees”: validità 28 giorni, con possibile frazionamento di 7 e 14 giorni.

4. Ricette per i farmaci o prodotti e prestazioni eccezionali: come nelle ricette classiche e bi-zone.

1. Ricetta ripetibile (RR): validità 6 mesi

2. Ricetta non ripetibile (RNR): validità 30 giorni.

3. Ricetta limitativa (RL) prescritta da specialisti , se ripetibile 6 mesi, se non ripetibile 30 giorni.

4. Ricetta ministeriale a ricalco (RMR): validità 30 giorni.

Tabella 12. Confronto dei diversi tipi di ricette in Francia ed in Italia.

Anche per quel che riguarda le ricette, come è possibile notare dalla tabella precedente, esistono molte similitudini; in Francia i farmaci rimborsabili dal SSN devono essere prescritti dal medico o da uno specialista, su carta bianca, chiamata “ricetta classica” (fanno eccezione gli stupefacenti), che insieme alla “carta vitale” deve essere consegnata al farmacista per poter ottenere il rimborso. In Italia, invece, c’è la necessità di prescrizione su ricetta “ministeriale” (ad eccezione delle sostanze stupefacenti) che permette il rimborso al farmacista.

In Francia, l’uso della “carta vitale” sta permettendo ai farmacisti anche di sperimentare il dossier pharmaceutique, che contiene i dati sui medicinali prescritti negli ultimi

potrebbero portare danni al paziente stesso. La Francia quindi, rispetto all’Italia, utilizza molto di più l’informatizzazione dei dati e già da diversi anni. L’Italia ha cominciato questo processo solo recentemente.

Un’altra differenza può essere riscontrata nella validità delle ricette, in quanto in Francia la ricetta “classica”, equivalente alla ricetta ripetibile italiana, è valida dodici mesi, mentre in Italia, in previsione dell’adeguamento alle norme europee, la validità delle ricette è passata nel 2006 da tre mesi a sei mesi.

Francia Italia

I vari tipi di documenti professionali e la loro conservazione nelle farmacie.

- “L’ordonnancier”: registro in cui il farmacista deve registrare le preparazioni magistrali; i medicinali ad uso umano o veterinario sottoposti al regime delle sostanze appartenenti alle liste I e II. Inoltre devono essere iscritti i medicinali contenenti sostanze stupefacenti. Questo registro deve essere conservato dieci anni.

- Registro degli stupefacenti: dove sono scritte le sostanze

stupefacenti e psicotrope. Tale registro deve essere conservato 10 anni.

- Registro dei medicinali derivati del sangue umano: deve essere conservato per 40 anni. - Copie delle ricette in cui sono

prescritti i medicinali stupefacenti: devono essere conservato per 3 anni.

- “Carnet a Souche” cioè il registro che riguarda le operazioni di cessione e acquisto delle sostanze stupefacenti, che è da conservare 3 anni.

- Registro degli stupefacenti: (registro entrate e uscite), deve essere conservato per 5 anni dal giorno

dell’ultima registrazione. - Bollettario o formulario

buono-acquisto: che viene usato per l’acquisto, la vendita e la cessione delle sostanze stupefacenti o psicotrope iscritte nelle Tabelle I e II sezione A, B, C, D e E della Tabella 7 della farmacopea. Deve essere conservato per 5 anni.

- Copie delle ricette

ministeriali a ricalco (RMR) e le ricette non ripetibili, che contengono medicinali nella Tabella II sezione A, B, C, ed E, devono essere conservate per 2 anni. - Copie delle ricette non

ripetibili, che contengono medicinali della Tabella II sezione D, devono essere conservate per 6 mesi.

La tabella precedente mostra come in Francia ed in Italia la dispensazione dei medicinali contenenti stupefacenti sia molto simile. Entrambi i Paesi fanno uso di un bollettario per la cessione e l’acquisto di queste sostanze, ed hanno un registro degli stupefacenti che ne permette la registrazione. Questo è dovuto all’armonizzarsi di entrambi i Paesi alle Convenzioni Internazionali, che sono alla base dei regolamenti in questo settore.

Per quanto riguarda gli altri registri è interessante rilevare come nelle farmacie francesi esista un “ordonnancier”, che in Italia non è ancora presente. Questo registro permette, a mio parere, di avere una migliore rintracciabilità ed un migliore controllo dei medicinali considerati “a rischio”, perché gli “ordonnanciers” devono essere conservati per molti anni permettendo di risalire più agevolmente alle fonti di prescrizione.

IL SISTEMA FARMACIA IN FRANCIA: UNO STUDIO

COMPARATIVO.