un’indagine empirica macroregionale sui bilanc
6. Conclusioni e implicazion
Per contribuire a una più approfondita conoscenza del fenomeno delle start-up innovative, questa ricerca quantitativa ha analizzato il trend dei principali indici reddituali (RQ1) e patrimoniali (RQ2) dei bilanci di un significativo campione di 3.821 società con fatturato superiore agli € 800.000, operanti in diversi comparti dell’economia, in tutto il territorio nazionale, per quattro anni consecutivi (2014-2017). Accanto al dato nazionale, si è anche fornita un’analisi disaggregata per macroaree geografiche (Nord, Centro e Sud Italia) (RQ3), utilizzando anche alcuni strumenti tipicamente statistici per meglio interpretare il fenomeno. Ciò nonostante le informazioni disponibili ed elaborabili sono state notevolmente inferiori al numero delle società investigate.
La redditività generale d’azienda e quella imputabile alla sola gestione caratteristica sono mediamente crescenti in Italia e nelle sue tre macroaree, nonostante alcune ovvie distinzioni derivanti dalle caratteristiche territoriali e dalla numerosità del campione. Questa tendenza conferma quella già emersa nelle statistiche ufficiali nelle quali, nonostante la diversità del campione indagato, emerge che le start-up fanno registrare “indicatori di redditività molto superiori alla media delle altre società di capitali, e generano un valore aggiunto superiore” (Calenda, 2017, pag. 81). Ciò dovrebbe soddisfare i soci, considerando che l’elevata redditività è stata indicata quale seconda ragione per costituire una start-up innovativa (62,9% per cento delle risposte), subalterna solo al desiderio di realizzare prodotti o servizi originali (77,6% delle risposte) (Mise-Istat, 2018, pag. 28).
Deve invece essere oggetto di adeguato approfondimento la costante e comune tendenza ad incrementare l’indebitamento aziendale a scapito del capitale proprio. Le numerose e articolate forme di finanziamento previste per le start-up, e dunque il vivace mercato dei capitali che ne deriva, potrebbero aver indotto a rischiare di meno propri capitali, attingendo a quelli di terzi, pure approfittando di tassi di interesse particolarmente bassi. In altri termini, il costo del denaro contenuto potrebbe aver sviluppato investimenti
68
redditizi con fondi di terzi. Il divario tra Roi e oneri finanziari stabilmente a favore del primo potrebbe costituire la classica, legittima giustificazione a tale tendenza.
La struttura patrimoniale di breve periodo appare comunque soddisfacente e in tendenziale miglioramento. Giudizio mediamente positivo anche per la copertura degli investimenti strutturali, soprattutto se si eccettua una delle macroaree geografiche.
L’eterogeneità del campione di imprese appartenenti a diversi settori non consente valutazioni più analitiche, possibili solo effettuando indagini analoghe per comparti merceologici omogenei.
Avendo presentato le risposte alle tre domande di ricerca che hanno condotto la verifica empirica, si possono sostanzialmente confermare le ipotesi iniziali di questa ricerca. Si constata quindi, innanzitutto, una redditività positiva ed elevata, presumibilmente perché le start-up innovative operano in ambiti caratterizzati da un alto valore aggiunto (H1).
Relativamente soddisfacente anche la dimensione dell’equilibrio finanziario e patrimoniale (H2) pur se è preoccupante la tendenza all’incremento dell’indebitamento presumibilmente giustificata dai bassi tassi di interesse rispetto all’elevato rendimento degli investimenti.
Emergono differenze territoriali (H3) evidenziate da Anova che, tuttavia, non sono estremamente marcate, come era verosimile aspettarsi, considerando i gravi squilibri strutturali, economici e sociali che caratterizzano il nostro Paese.
Il limite principale di questo studio è la sua natura quasi esclusivamente quantitativa basata su dati di bilancio di aziende con almeno € 800.000 di fatturato. Un quadro più esauriente della situazione italiana si potrebbe avere estendendo il campione anche alle imprese più piccole, soprattutto a quelle a dimensione familiare che potrebbero essere numerose. Si auspica, inoltre, una maggiore disponibilità di dati elaborabili, ora notevolmente inferiore al numero di aziende analizzate. Anche l’ampliamento del numero degli indici potrebbe fornire esiti più dettagliati e significativi. Migliorerebbe l’osservazione anche l’analisi dei trend degli indici per coorti di aziende, tracciando trend per attività avviate nello stesso anno, prestando attenzione alle più giovani, considerando le caratteristiche e i rischi tipici delle società neocostituite (Nicolò, 2017; Nicolò and Nania, 2017; Nicolò and Ricca, 2019). Le considerazioni da bilancio dovrebbero, poi, integrarsi anche con analisi di tipo qualitativo, intercettando anche variabili che sono notoriamente trascurate nell’ambito della rendicontazione economico-finanziaria. Tutto dovrebbe essere correlato a una valutazione interdisciplinare, considerando che le start-up hanno anche funzione sociale e occupazionale, oltre che ad essere talvolta presenti in settori connessi a problematiche ambientali ed ecologiche. A tal fine potrebbero aiutare ulteriori e più approfonditi confronti con i citati reports statistici disponibili (Calenda, 2017 e Mise-Istat, 2018).
Auspicabile, ma non facile soprattutto per le differenti norme vigenti, anche un confronto internazionale con metodologia simile. Lo studio proposto in questa pubblicazione può avere diverse implicazioni.
Può essere utile sicuramente, nel metodo, per gli sviluppi di ricerche empiriche relative ad aziende pubbliche o private, purché abbiano dati di bilancio disponibili per un lasso di tempo sufficiente. Esso favorisce analisi basate su dati e dunque sviluppa una cultura della comparazione, favorendo l’individuazione di possibili svantaggi della singola azienda rispetto alla media di settore. Così si rivaluta anche l’importanza del bilancio a fini gestionali per tessere opportune strategie di risposta alle crisi o anche di crescita e sviluppo.
Esso, inoltre, può anche essere utile a chi governa il settore che può basare le proprie scelte di intervento su informazioni sicuramente significative, tratte direttamente dalle realtà aziendali, più che non da meri dati statistici o solo di tipo econometrico.La ricerca contribuisce pure alla conoscenza della situazione italiana che, tuttavia, può essere considerata un riferimento utile per tutti i Paesi che volessero sviluppare esperienze simili. Lo scritto, infine, implementa il materiale scientifico disponibile per le ricerche scientifiche e la didattica dei corsi accademici e di alta formazione relativi alle nuove frontiere del management.
Questo studio è parte di un progetto più ampio di analisi delle performance delle aziende italiane prima, durante e dopo la crisi economica del 2008. Il progetto ha investigato le aziende società cooperative italiane (Fusco e Migliaccio, 2015, 20161, 20162, 2018 e 2019), con particolare attenzione alle cooperative sociali che gestiscono residenze socio-assistenziali per anziani (Migliaccio e Losco, 2018). Più recentemente, analoga metodologia, mutatis mutandis, è stata estesa anche a società di capitali appartenenti a diversi settori rilevanti per l’economia italiana: turismo (Iovino e Migliaccio, 20181 e 20182; Migliaccio, 2018), plastica (Migliaccio e De Blasio, 2017), concia (Migliaccio e Arena, 20181 e 20182), energia (Iovino e Migliaccio, 2019). Sono attesi esiti di ricerche simili relative alle imprese sociali, all’industria sportiva del calcio, alla rete di distribuzione dei carburanti, ecc. L’ambizioso obiettivo del progetto è sviluppare una comparazione intersettoriale per valutare differenze e analogie che potrebbero indurre a focalizzare le strategie di maggior successo, anche utili nella malaugurata ipotesi di nuove crisi.
Bibliografia
Audretsch, D.B., Santarelli, E. e Vivarelli, M. (1999). Start-up size and industrial dynamics: Some evidence from Italian manufacturing. International Journal of Industrial Organization, 17(7), 965-983.
Baldissera, A. e Bonaventura, B. (2015). Start up marketing. Trasformare le idee in opportunità di business. Errori da evitare e strategie da seguire. Milano, Italia: Franco Angeli.
69
Calenda, C. (a cura di) (2017). Relazione Annuale al Parlamento sullo stato d’attuazione e l’impatto delle policy a sostegno di startup e PMI innovative, Ministero dello Sviluppo Economico - Agenzia Nazionale per l’attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa, Roma, Italia, 1-79.
Campagnoli, G. (2019). Riusiamo l’Italia. Da spazi vuoti a start-up culturali e sociali. Il Sole 24 Ore. Milano, Italia.
Capozza, C., Salomone, S. e Somma, E. (2018). Local industrial structure, agglomeration economies and the creation of innovative start-ups: evidence from the Italian case. Entrepreneurship and Regional Development, 30(7-8), 749-775.
Caramiello C., Di Lazzaro F. e Fiori G. (2003). Indici di bilancio: strumenti per l’analisi della gestione aziendale. Milano, Italia: Giuffrè.
Caselli, S. (2018). Da start-up a scale-up: è tempo di cambiare narrativa. Economia & management, 2, 85-90. Cassandro, D. (2016). Il latinorum delle startup. Disponibile 13 giugno, 2019, da internazionale.it.
Colombo, M.G. e Grilli, L. (2006). Supporting high-tech start-ups: Lessons from Italian technology policy. International Entrepreneurship and Management Journal, 2(2), 189-209.
Confimprenditori - Centro Studi (2016). Startup: tanto rumore per nulla? Disponibile 13 giugno, 2019, da confimprenditori.it.
De Massis, A., Minola, T. e Viviani, D. (2012). Entrepreneurial learning in Italian high-tech start-ups: An exploratory study. International Journal of Innovation and Learning, 11(1), 94-114.
De Stefanis, C. (2017). Startup innovative. Come costituire e modificare on line un atto costitutivo di start-up srl senza notaio. Fisco e Tasse. Sant’Arcangelo di Romagna, Italia: Maggioli.
Del Monte, A. e Scalera, D. (2001). The life duration of small firms born within a start-up programme: Evidence from Italy. Regional studies, 35(1), 11-21.
Fava, C.F. (2010). Start-up. Manuale per giovani imprenditori nell’era della globalizzazione. Milano, Italia: Egea.
Filion, L.J., Brenner, G.A., Ramangalahy, C. e Menzies, T.V. (2003). Business start-up by the Chinese, Italians and Sikhs in Canada: Some empirical results. Journal of Small Business and Entrepreneurship, 16(3-4), 41- 65.
Fini, R., Grimaldi, R. e Sobrero, M. (2009). Factors fostering academics to start up new ventures: an assessment of Italian founders’ incentives. Journal of Technology Transfer, 34(4), 380-402.
Fregonara, E. (2013). La start up innovativa. Uno sguardo all’evoluzione del sistema societario e delle forme di finanziamento. Milano, Italia: Giuffrè.
Fusco, F. e Migliaccio, G. (2015), “Cooperatives and global economic crisis 2008-2013: financial dynamics. Some Considerations From Italian Context”, in Vrontis, D., Weber, Y, and Tsoukatos, E. (Eds), Conference readings book proceedings, 8th Annual Conference of the EuroMed Academy of Business: Innovation, Entrepreneurship and Sustainable Value Chain in a Dynamic Environment, Verona, September 16th-18th, 2015, EuroMed Press: Cyprus, 877-890.
Fusco, F. e Migliaccio, G. (20161), “Cooperatives and Crisis: Financial Dynamics on the Italian Primary Sector Cooperatives”, in Marchi, L., Lombardi, R, Anselmi, L. (Eds.), Il governo aziendale tra tradizione e innovazione, FrancoAngeli, Milano, Italia, pp. VII 99-114.
Fusco, F. e Migliaccio, G. (20162), “Profitability of Italian cooperatives: the impact of geographical area and business sectors”, in Vrontis, D., Weber, Y., Tsoukatos, E. (Eds), Conference readings book proceedings, 9th Annual Conference of the EuroMed, Varsavia, September 14th-16th, 2016, EuroMed Press: Cyprus, 757- 770.
Fusco, F. e Migliaccio, G. (2018), Crisis, Sectoral and Geographical Factors: Financial Dynamics of Italian Cooperatives. Euromed Journal of Business, 13(2), 130-148.
Fusco, F. e Migliaccio, G. (2019), Cooperatives and Crisis: Economic Dynamics in Italian Context. International Journal of Business and Globalisation, 22(4), 638-654.
Gu, C. (2013). Smoothing Spline ANOVA Models, II ed.. New York, USA: Springer.
HackerJoel, M.J. e Angiolillo-Bent, S. (1981). A BASIC package for N-way ANOVA with repeated measures, trend analysis, and user-defined contrasts. Behavior Research Methods & Instrumentation, 13(5), 688-688. Innocenti, N. e Zampi, V. (2019). What does a start-up need to grow? An empirical approach for Italian innovative start-ups. International Journal of Entrepreneurial Behaviour and Research, 25(2), 376-393. Iovino, F. e Migliaccio, G. (20181), “Profitability dynamics of tourism companies during the crisis period 2007-2015”, in Vrontis, D., Weber, Y. and Tsoukatos, E. (Eds), Conference readings book proceedings, 11th Annual Conference of the EuroMed, Valletta, Malta, September 12th-14th, EuroMed Press: Cyprus, 663-677.
Iovino, F. e Migliaccio, G. (20182), “Financial dynamics of tourism companies, travel agencies and tour operators, during the crisis period”, in Conference Proceedings: 2nd International Scientific Conference on Economics and Management - EMAN 2018, Ljubljana, Slovenia, March 22, Printed by: All in One Print Center,
70
Iovino, F. e Migliaccio, G. (2019), Financial Dynamics of Energy Companies During Global Economic Crisis. International journal of Business and Globalisation, 22(4), 541-554.
La Rosa, S. (2017), Start-up. Le straordinarie capacità di un’idea. Esperienze e riflessioni tratte da fatti reali. Roma, Italia: Aliberti.
Liao, Q. e Li, J. (2018). An adaptive reduced basis ANOVA method for high-dimensional Bayesian inverse problems, arXiv:1811.05151 [math.NA].
Lukeš, M., Longo, M.C. e Zouhar, J. (2018). Do business incubators really enhance entrepreneurial growth? Evidence from a large sample of innovative Italian start-ups. Technovation, in press.
Migliaccio, G. (2018), The profitability of Italian hotels during and after the 2008 Economic Crisis. African Journal of Hospitality, Tourism and Leisure, 7(6), 1-21.
Migliaccio, G. e Arena, M.F. (20181), “Economic and financial balance of Italian tanning manufacturers during the crisis (2007-2015)”, in Vrontis, D., Weber, Y. and Tsoukatos, E. (Eds), Conference readings book proceedings, 11th Annual Conference of the EuroMed, Valletta, Malta, September 12th-14th, EuroMed Press: Cyprus, 949-964.
Migliaccio, G. e Arena, M.F. (20182), “La redditività delle industrie conciarie italiane durante la crisi (2007- 2015)”, in Corbella, S., Marchi, L. e Rossignoli, F. (Eds.), La comunicazione agli stakeholders tra vincoli normativi e attese informative. Milano, Italia: Franco Angeli, 1237-1264.
Migliaccio, G. e De Blasio, V. (2017), V., “Economic and financial balance of italian plastic manufacturers during the crisis (2008-2015)”, in Vrontis, D., Weber, Y. and Tsoukatos, E. (Eds), Conference readings book proceedings, 10th Annual Conference of EuroMed, Roma, September 13th-15th, EuroMedPress: Cyprus, 1056- 1070.
Migliaccio, G. e Fusco, F. (2018), Gli equilibri finanziari delle cooperative di assistenza sociale e sanitaria durante la crisi, in Corbella, S., Marchi, L. e Rossignoli, F. (a cura di), La comunicazione agli stakeholders tra vincoli normativi e attese informative. Milano, Italia: Franco Angeli, 1265-1293.
Migliaccio, G. e Losco, F. (2018), “Balance of assets of social welfare home during the crisis period (2007-2015)”, i n Vrontis, D., Weber, Y. and Tsoukatos, E. (Eds), Conference readings book proceedings, 11th Annual Conference of the EuroMed, Valletta, Malta, September 12th-14th, EuroMed Press: Cyprus, 965- 979.
Mise-Istat (2018), Ministero dello Sviluppo Economico - Istituto Nazionale di Statistica, Startup Survey 2016, La prima indagine sulle neoimprese innovative in Italia, Istituto nazionale di statistica, Roma, Italia, 1-79. Nicolò, D. (2017). Young Firms Sustainability and Corporate Reputation: A Comparison of the Survival Rates in the US and EU, in Andrei Jean Vasile, A.J. and Nicolò, D. (Eds), Sustainable Entrepreneurship and Investments in the Green Economy, Hershey, PA, USA: IGI Global,1-27.
Nicolò, D. e Nania, I. (2017). Risk, Capitalization and Survival of Young Firms: Empirical Survey on Italian Companies, DIEM - Dubrovnik International Economic Meeting, 3(1), 2-15.
Nicolò, D. e Ricca, B. (2019). Under-Capitalization and Other Factors that Influence the Survival of Young Italian Companies. International Journal of Advances in Management and Economics, 8(2), 37-51.
Nosella, A., Petroni, G. e Verbano, C. (2006). Innovation development in biopharmaceutical start-up firms: An Italian case study. Journal Of Engineering And Technology Management, 23(3), 202-220.
Pais, I., Peretti, P. e Spinelli, C. (2018). Crowdfunding. La via collaborativa all’imprenditorialità. Milano, Italia: Egea.
Palmisano, A. (2015). Startup Italiane – tutti i numeri dietro al grande carrozzone patinato. Disponibile 13 giugno, 2019, da palmisano.biz.
Pavan, A. (2015). Le start-up innovative, gli incubatori certificati ed il crowdfunding. Milano, Italia: Altalex. Peruffo, E., Franco, S., Cappa, F. e Pinelli, M. (2018). Competenze dei fondatori e performance delle start-up: un’analisi empirica. Piccola impresa, 1, 59- 80.
Powell, W.W., Koput K.W. e Smith-Doerr L. (1996). Interorganizational collaboration and the locus of innovation: Networks of learning in biotechnology. Administrative Science Quarterly, 41(1), 116-145.
Quirk, T.J. (2012). One-Way Analysis of Variance (ANOVA), in Quirk, T.J. (Ed.), Excel 2010 for Social Science Statistics. A Guide to Solving Practical Problems. New York: Springer, 175-193.
Registro imprese.it – I dati ufficiali delle Camere di commercio (2019), La startup innovativa. Guida sintetica per utenti esperti sugli adempimenti societari, redatta dalle camere di commercio con il coordinamento del ministero dello sviluppo economico, versione 8, Roma, Italia: CCIAA, 1-33.
Ricci, S. e Palma, I., (2018). Controllo e analisi delle performance nelle start up. Controllo di gestione, 15(2), 5-15.
Rickman, C. (2016). La start-up digitale. Guida pratica step by step. Dall’idea al mercato per il successo: dall’idea all’exit. Milano, Italia: Franco Angeli.
Ross, A. e Willson V.L. (2017). One-Way Anova, in Ross, A. and Willson V.L. (Eds.), Basic and Advanced Statistical Tests. Rotterdam, Olanda: SensePublishers.
Santarelli, E. (1998). Start-up size and post-entry performance: the case of tourism services in Italy. Applied Economics, 30(2), 157-163.
71
Santarelli, E. e Piergiovanni, R. (1995). The determinants of firm start-up and entry in italian producer services, Conference: 20th Annual E A R I E Conference Location: Tel Aviv, Israel, SEP. 04-07, 1993. Small Business Economics, 7(3), 221-230.
Scarpa, D. (2017). Start up e PMI. Milano, Italia: Giuffrè.
Solari, A., Salmaso, L., Pesarin, F. e Basso, D. (2009). Permutation Tests for Stochastic Ordering and ANOVA. Theory and Applications with R, New York, USA: Springer-Verlag.
Strang, H.R. (1980). A BASIC factorial ANOVA program with a repeated-measures option for microprocessors. Behavior Research Methods & Instrumentation, 12(4), 477-478.
Teodori C. (2000). L’analisi di bilancio. Torino, Italia: Giappichelli.
Tognazzo, A. e Mazzurana, P.A.M. (2017). Friends Doing Business. An Explorative Longitudinal Case Study of Creativity and Innovation in an Italian Technology-Based Start-Up. Journal of entrepreneurship management and innovation, 13(2), 77-103.
Trigilia C. (2007). La costruzione sociale dell’innovazione. Economia, società e territorio, Quaderni della Biblioteca del Polo Universitario di Prato, 4. Firenze, Italia: Firenze University Press.
Ulijn, J., Aaltio, I., Guerra, G. e Uhlaner, L. (2011). Cooperation and teamwork in technology start-ups: Reflected in some Italian, British, Dutch and German findings. International Journal of Entrepreneurship and Small Business, 14(1), 100-126.
72