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Conclusioni Meno risorse più sapere

Nel documento Ri-FIUTO. Occasioni e Azioni di Ricerca (pagine 117-121)

Ciò che accomuna le azioni svolte e in corso è la ricerca di un equilibrio fra in- novazione e manutenzione, sperimentando l’uso delle proprie mani e dei propri mezzi. Essere maker, o artefici, oltre ad una professionalità, è una attitudine. Essere artefici è un modo per comprendere come funzionano le cose per trasformarle, pensare facendo, con passione. Essere artefici è lavorare individualmente o in co- munità condividendo conoscenze e esperienza. La conoscenza legata al fare e al saper fare è una delle risorse più importanti che abbiamo.

L’approccio proposto per i progetti e la didattica è un esercizio di sensibilizza- zione: è necessario prendersi cura delle persone e delle cose, dando avvio ad un nuovo ciclo in cui si può ripartire dalla bellezza per comunicare senso di apparte- nenza, qualità del nostro quotidiano. Prendersi cura di ciò che viviamo e vediamo trasmette fiducia della cura anche di ciò che non si vede.

Il ruolo della formazione universitaria è prima di tutto quello di sviluppare il pen- siero critico, e l’applicazione ed il coinvolgimento pratico hanno messo in evidenza la motivazione, la consapevolezza di come il proprio contributo, il proprio progetto possa influire sul comportamento delle persone e sulla qualità del nostro quotidia- no e del nostro ambiente.

La strategia perseguita, orientata a stimolare il protagonismo degli studenti, ha fatto della collaborazione un punto di forza del cambiamento, coltivando quei va- lori indispensabili per far crescere i designer come leader di comunità, artefici di soluzioni con ricadute sulla vita sociale, producendo con-senso. Un equilibrio che ha a che fare con la manutenzione e con la cura, oltre che con l’innovazione, dato che obiettivo del design è risolvere problemi nel modo più intelligente, più sempli- ce e meno dispendioso.

Attraverso l’estetica le buone pratiche alimentano le politiche, e l’attuazione delle politiche dipende dalla capacità di trasformare i contenuti e le azioni in mo- tivazione al cambiamento. Le politiche hanno bisogno di mobilitazione e coinvol- gimento, piuttosto che di sistemi di costrizioni, e diverse politiche pubbliche sono fallite sottostimando questo aspetto. Le buone politiche lavorano sull’energia po- sitiva che scaturisce dalla motivazione, piuttosto che sulle procedure formali impo- ste dall’alto.

Lavorando fra innovazione e manutenzione, attraverso l’assunzione di respon- sabilità e la pratica della cura si contribuisce a prefigurare un’immagine del futuro, si partecipa alla costruzione di ciò che si vuole migliorare. Tutto ciò comporta un impegno minuzioso e quotidiano insieme alla capacità di mettersi in gioco di fron- te alla complessità e alla molteplicità delle emergenze in cui ci si trova ad agire, con la determinazione di poter influire sul corso delle cose, di ottenere effetti, di con- trastare il malessere che deriva dall’individualismo e dalle dinamiche di esclusione, attraverso il seminare e far crescere forme di alleanza. Facendo perno su riciclo, innovazione e cura ci si muove nell’ambito dell’economia circolare, un modello di sviluppo in cui si usano meno risorse e più sapere.

Note

1 Ezio Manzini, Convegno La cura delle cose, XVIII Triennale di Milano 1992. p.48

2 Riportato da Fondazione Symbola, I.T.A.L.I.A. – Geografie del nuovo made in Italy – I.T.A.L.I.A., la ricerca

che racconta l’Italia, a cura di Ferruccio Dardanello – Unioncamere Marco Fortis – Fondazione Edison Ermete Realacci – introduzione, pag. 2. – http://www.symbola.net/html/article/italia2015, visitato il 29.09.2017

3 “To raise our awareness of the contradictions that become apparent between the socially desirable,

the technologically possible, the environmentally beneficial, the economically viable, and the culturally tenable should be one of the central goals of contemporary design ethics” in Groll, S., (2015) Traces and Hopes of Design Research: An Interview with Gui Bonsiepe,* Klaus Krippendorff, Siegfried Maser,* and René Spitz*, in Design Issues: Vol. 31, N. 1 Winter 2015 pag.18-31

4 Warhol, A. The philosophy of Andy Wahrol, (from A to B and back Again) Harcourt Brace Jovanovich,

New York 1975 (tr.it. di Ponte, R., Ferretti, F. La filosofia di Andy Warhol, Costa & Nolan, Genova 1983)

5 http://www.massimilianoadami.it/fossili-moderni.html

6 http://martinogamper.com/project/a-100-chairs-in-a-100-days/ – 100 Sedie in 100 Giorni, è una mo-

stra ideata nel 2005 divenuta poi itinerante e tutt’ora in corso.

7 Il Lab Re-Cycle Genova viene attivato nel 2013 all’interno della ricerca PRIN 2012-15 Re-Cycle Italy, che

ha strutturato la collaborazione fra le sedi creando in ognuna di esse un Laboratorio Re-Cycle. Le attività del Laboratorio comprendono lo studio e l’operatività sui temi introdotti dalla Ricerca Nazionale. Alcune delle attività svolte hanno coinvolto classi studenti nell’attività didattica, oltre che il team dei ricercatori coinvolti direttamente.

8 Corso di Laurea in Design, Scuola Politecnica Università di Genova, Laboratorio Design 3 A.A. 2015-16,

Docente Raffaella Fagnoni, con Silvia Pericu, Chiara Olivastri, Nicoletta Raffo e Elisa Angella.

9 Un artefatto è una entità ideata, progettata e costruita intenzionalmente per raggiungere uno o più

scopi (Manzini, 1990; Rizzo, 2000). Caratteristica peculiare degli artefatti è l’intenzionalità.

10 Bertirotti, A. Aspetti psicologici dell’evocazione visiva, lezione agli studenti del laboratorio di design 3,

8.10.2015.

11 Giuria: dott.ssa Anne Bonadrin, Amiu Smart Lab, prof. ing Adriana Del Borghi, DICCA-Unige, Ing. Fran-

cesca Ghio, Amiu SmartLab, ing. Fabio Magrassi, DICCA-Unige, ing. Alba Ruocco, Dirigente sistemi infor- mativi, Amiu, dott. Luca Sabatini, portavoce del Rettore, Unige.

12 http://www.comune.genova.it/content/palazzo-verde-la-mostra-ldquoripartire-dallrsquoesistenterdquo;

http://www.genovapost.com/Genova/Cultura-e-Spettacolo/Universita-il-riciclo-creativo-degli-99519.aspx

13 https://en.wikipedia.org/wiki/Slow_design; Fuad-Luke (2003) ‘Slow Designing the Eco (r)evolution,

Design, Vol 298, April 2003, Seoul, Korea

14 http://sanbenedetto.org

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