• Non ci sono risultati.

Rappresentazione e comunicazione

Nel documento Ri-FIUTO. Occasioni e Azioni di Ricerca (pagine 75-78)

Ogni dato in nostro possesso deve essere comunicato con chiarezza ed imme- diatezza mediante l’impiego del linguaggio più consono in relazione alla tipologia dei destinatari del messaggio stesso. Contesti diversi richiedono, inevitabilmente, un diverso approccio al tipo di comunicazione da adottare, privilegiando in modi differenti la sintesi, la precisione, l’esaustività delle informazioni veicolate. Talvolta temi piuttosto pesanti ed onerosi rischiano di essere trattati anche nella comunica- zione stessa con pesantezza e laboriosità, con il risultato di non riuscire a conqui- stare l’attenzione dell’utente a cui ci si sta rivolgendo. La conoscenza e il rispetto del target di riferimento sono infatti necessari per un efficace sviluppo della cam- pagna di comunicazione, ma troppo spesso non si considerano tutte le possibili tipologie di comunicazione che si potrebbero adottare.

Alla luce di quanto detto, di fronte alla necessità di introdurre agli studenti un tema legato alla sostenibilità ambientale, si è voluto, in via sperimentale, proporre un tipo di comunicazione più innovativa, dinamica e coinvolgente. Questo è stato possibile sviluppando una ricerca che era stata avviata in ambito teatrale coniu- gando la rappresentazione grafica a quella teatrale. Da un’idea dello scrivente, con la collaborazione di attori e registi professionisti, ha preso forma uno spettacolo teatrale che, partendo dall’esposizione del tema in modo tradizionale – per la verità piuttosto noiosa e soporifera – ha fatto ricorso alle doti di improvvisazione dei due attori che si sono così immersi in una narrazione fantasiosa, fantastica e divertente. Tutto nasce da un incidente tecnico che induce i due attori a improvvisare la narra- zione arricchendola di disegni realizzati sul momento a grandezza naturale diret- tamente sulle quinte scenografiche. Il climax massimo della rappresentazione tea- trale è coinciso con la presa di coscienza da parte del pubblico del reale problema che la narrazione ha trattato in modo divertente fino a quel momento. Il passaggio dall’estremo divertimento alla “cruda” realtà ha rappresentato un grandissimo po- tenziale per aumentare l’efficacia del messaggio comunicato3.

Il tema trattato dallo spettacolo è particolarmente pertinente a quanto in og- getto, al punto che si è voluta provare una trasposizione dello spettacolo teatrale in una vera e propria lezione accademica introduttiva al tema dell’inquinamento ambientale. Naturalmente l’intera narrazione è stata riadattata alle esigenze del nuovo pubblico composto da studenti universitari e ha preso il via come una nor- male lezione ex-catedra tenuta dal docente.

Successivamente il problema tecnico – questa volta la rottura del computer predi- sposto per la video presentazione – ha indotto il docente a cambiare il tipo di esposi- zione, continuando “a braccio” la presentazione, utilizzando le lavagne per visualizzare la narrazione che via via ha assunto i contorni di un racconto fantastico e divertente. Anche in questo caso, nel momento topico dell’esposizione – vero e proprio climax del- la lezione – il docente ha svelato il “il retro della medaglia”; l’altra faccia del racconto: il problema che realmente si nasconde dietro a quei personaggi e a quelle storie solo in apparenza fantastiche, ma fortemente legate alla realtà del nostro ambiente. L’ulteriore svolgimento della lezione, condotto in modo più tradizionale quando ormai l’attenzio- ne degli studenti era totale, si è avvalso di normalissime slide che, attraverso immagini e grafici hanno esposto i dati quantitativi della questione. Un ulteriore e differente ap- proccio comunicativo si è impiegato alla conclusione dell’intervento: il video conclusivo ha infatti unito la delicata musica di “no surprises” dei Radiohead alle crude immagini dei disastri ambientali connessi alla dispersione di materiali non degradabili nel mare in una contrapposizione dialettica che ha reso ancor più evidente e sentita la questione.

Questa lezione – vero e proprio connubio fra rappresentazione scenica e rappresen- tazione grafica – è stata svolta nell’ambito del Corso di Laurea in Digital Humanities presso il polo di Savona, in apertura del corso di Grafica per i Nuovi Media, per introdur- re il tema che gli studenti avrebbero affrontato e sviluppato durante l’anno e che avreb- be riguardato nello specifico la realtà universitaria genovese nel corso del successivo anno accademico. Recentemente (nel mese di ottobre del 2017) una analoga lezione è stata impiegata per mostrare agli studenti del workshop “Air Art Act Action”, svolto nell’ambito del Corso di Laurea in Design del Prodotto e della Nautica dell’Università di Genova4, i differenti tipi di comunicazione che si possono impiegare per divulgare

informazioni inerenti a temi di importanza sociale.

In precedenza questa presentazione è stata anche rivolta agli studenti di Uni.Te, l’Università di Ateneo della Terza Età (con un target evidentemente differente rispetto ai giovani universitari) confermando quanto siano necessarie la qualità e la tipologia della comunicazione per giungere a un’efficace e trasversale ricezione dell’informazione da parte degli utenti, per arrivare, in conclusione, ad una sensibilizzazione della collettività verso questi importanti temi sociali.

Scene e Locandina della prima edizione dello spettacolo “Diario da Stranalandia”, allestito dalla Compagnia dei Demoni su soggetto di Stefano Benni. La rappresentazione scenica si fonde nella rappresentazione teatrale per comunicare in modo efficace il tema dell’inquinamento degli oceani

Tavola di sintesi del progetto relativo al videogioco per smartphone “Splash bottle”, volto a sensibilizzare gli utenti sul tema sociale dell’inquinamento ambientale e, in particolare su quello marino. Studio del logo e dei personaggi della App, esempi di storyboard per lo studio dei diversi livelli di interfaccia, e proposte conclusi- ve. Progetto di Michela Bozzo, Federica Manca e Alice Nappi, realizzato nel corso di Grafica per i nuovi media nell’ambito del Corso di Laurea in Digital Humanities (A.A. 2015-16, docente prof. Massimo Malagugini)

Nel documento Ri-FIUTO. Occasioni e Azioni di Ricerca (pagine 75-78)