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3 ANALISI DI BILANCIO DI A.T.C S.P.A

3.3 A NALISI DELLA REDDITIVITÀ

3.3.6 Conclusioni

L’analisi di bilancio condotta ha evidenziato una struttura patrimoniale - finanziaria, e soprattutto economica, non troppo apprezzabile.

Mentre la composizione dell’attivo dello stato patrimoniale evidenzia l’avvio di un processo di elasticizzazione a fronte di un incremento dei crediti (liquidità differite), dal punto di vista della correlazione temporale fonti impieghi, la Società si trova in una situazione di incaglio finanziario.

Esaminando il capitale di finanziamento abbiamo notato un tasso di crescita dei debiti espressamente onerosi elevatissima (ricordiamo che l’incremento dei suddetti debiti dal 2005 è stato del 289%). Tale ricorso al prestito è la conseguenza di un incremento delle partite attive correnti, o meglio dei crediti, soprattutto verso controllanti. Dall’analisi della solidità-solvibilità la Società risulta sottocapitalizzata in quanto, non solo non riesce a finanziare le immobilizzazioni con i mezzi propri, ma neppure con tutto il passivo consolidato (rappresentato soprattutto da TFR): E’ costretta, perciò, a finanziare l’attivo fisso con le passività a breve termine, rappresentate sia da debiti di natura commerciale che da finanziamento bancario in c/c incorrendo nel rischio di insolvenza.

L’eccesso delle passività correnti, oltre a influire mediante gli oneri finanziari impliciti corrispondenti agli interessi di dilazione inclusi nei prezzi di acquisto e soprattutto mediante quelli espliciti rappresentati dagli interessi finanziari a fronte del ricorso al prestito di capitale, trasmette un disagio sul circolante e sulla redditività.

Infatti, dall’analisi della solvibilità, notiamo una carenza di mezzi monetari per estinguere le obbligazioni a breve termine; uno squilibrio tra crediti e debiti che se perdurasse nel tempo potrebbe condizionare gli investimenti necessari alla Società.

La situazione economica-finanziaria presenta numerosi sintomi di disequilibrio e la solidità va giudicata con molto rigore in quanto gli effetti della revoca dell’affidamento bancario sono probabili e la continuità della gestione sarebbe subordinata al reperimento, nel breve termine, di altre fonti finanziarie.

Il problema della solidità patrimoniale non riguarda la struttura finanziaria che, nonostante l’incremento dei debiti espressamente onerosi, risulta abbastanza equilibrata come rapporto capitale di credito capitale proprio (Df / Mp), in quanto tale quoziente è superiore al limite definito fisiologico (1-1.5). Il problema è nella correlazione nel medio - lungo periodo tra impieghi e fonti, ovvero la velocità di estinzione delle fonti di finanziamento. Ciò, quindi, per ora, non determina un impatto diretto sull’autonomia

finanziaria.

Il ricorso al finanziamento bancario aumenta l’esposizione al credito e l’onerosità del finanziamento stesso, con conseguenze sulla redditività della Società. Situazione finanziaria e situazione economica sono strettamente collegate, un non equilibrio finanziario si ripercuote in maggiori oneri finanziari per il maggiore ricorso al credito con una flessione del rendimento del reddito globale. Abbiamo però visto che la redditività della gestione operativa (R.O.I.) registra un tasso di crescita dell’89% nel triennio di riferimento. Questo evidenzia la capacità della Società di produrre ricchezza svolgendo un’attività tipica abbastanza redditizia.

Oltre all’analisi economica-finanziaria, dobbiamo sottolineare la capacità di innovazione e i continui investimenti messi in atto anche grazie a contributi Europei

La presente Società si sta adoperando per rinnovare il parco rotabile e soprattutto è la prima e unica società in Italia a sperimentare l’utilizzo del bioetanolo (con carburante denominato E95: 95% di etanolo derivato da prodotti agricoli e 5% di additivo) nel trasporto pubblico quale combustibile alternativo, per il migliore trasporto urbano, grazie ad un finanziamento dell’Unione Europea per 4 anni per avere aderito al progetto BEST (Bio Ethanol for Sustainable Transport). Obiettivo del Progetto BEST è promuovere lo sviluppo a livello europeo del bioetanolo come combustibile per l’alimentazione di flotte di autovetture di autobus e vetture in Europa.

Il progetto prevede la sperimentazione di flotte di veicoli alimentati ad bioetanolo (sia auto che bus). Al progetto partecipano numerosissime realtà europee e non solo: Stoccolma, Rotterdam, Somerset, Dublino, La Provincia Basca, Madrid, la città cinese di Nanyang e l’ente di ricerca Brasiliano. La spezia, nell’ambito del progetto, e in Italia, rappresenta quindi, in questo contesto, un vero e proprio laboratorio pilota per l’uso di combustibili derivanti da biomasse. Il Team Italiano è composto da:

- Provincia della Spezia; - Comune della Spezia; - A.T.C. S.p.A.;

- ETA Energie Rinnovabili; - Università di Pisa.

Le attività del progetto BEST, per il sito della Spezia, consistono nello sviluppo di una sperimentazione del bioetanolo come combustibile per la flotta di autobus e per una piccola

Amministrazione, da piccole e medie imprese e da privati.

Nell’ambito del Progetto BEST non sono previsti incentivi specifici ma Ford e da SAAB, che sono coinvolte anch’esse nel progetto, si sono già impegnate a praticare notevoli sconti sui prezzi di vendita.

L’Amministrazione Comunale e l’Amministrazione Provinciale hanno già acquisito le prime 10 vetture, due delle quali sono già state consegnate durante il mese di dicembre 2006.

L’obiettivo della sperimentazione consiste nella verifica dell’utilizzo di veicoli flexi - fuel (alimentati a bioetanolo) in diverse condizioni per confrontare performance tecniche, utilizzo pratico e soddisfazione da parte degli utenti.

In seguito, come già si diceva, saranno sviluppate azioni che consentano lo sviluppo di un parco fino a 100 vetture sul territorio, particolare attenzione sarà rivolta ai taxisti e a tutti coloro che svolgono un servizio pubblico.

Il servizio è partito dalla città di Sarzana dal 22 dicembre 2006 nelle corsie extraurbane, precisamente i tre autobus servono la tratta Lerci-La Spezia. Infatti nel locale deposito è stata collocata la pompa per l’approvvigionamento del carburante che per ora serve l’intera provincia: una cisterna di 25 mila litri accoglie il combustibile che giunge direttamente dalla Svezia, dove la produzione di bioetanolo è fatta rispettando l’ambiente. A Stoccolma, oltre a 15.000 auto private, l’intera flotta di autobus è alimentata a bioetanolo (con piccole percentuali di autobus alimentati a biogas e a idrogeno).

Se però dal punto di vista ambientale l’impatto è sicuramente minore, da quello economico un pò meno. Il costo di acquisto di un autobus a bioetanolo si aggira per la cifra di 195.000 Euro, 5-10% in più rispetto allo stesso mezzo a benzina. Dal punto di vista del carburante il bioetanolo costa leggermente più del gasolio (costa circa 1.02 Euro/litro: 0.57/l + 0.45/l accisa; contro i 0.85 cent/l del gasolio) e consente di fare appena pochi chilometri in meno (consuma ca. il 30% in più), anche se il motore è molto più reattivo perché il bioetanolo sviluppa più ottani.

A.T.C. S.p.A. ha inoltrato una richiesta al governo italiano perché consideri l’ipotesi di abbattere le accise per portare il prezzo del bioetanolo ai livelli molto più in linea con gli altri paesi. In effetti sono già diversi i Paesi che utilizzano biocarburanti: La Svezia in Europa è la capofila del progetto BEST (e il bioetanolo costa la metà: 0.70 cent. a litro), mentre in Brasile da diversi anni si viaggia col carburante verde.

Ma nemmeno il bioetanolo è esente da contraddizioni. Recentemente infatti è stato lanciato l’allarme perché per creare le immense piantagioni da cui ricavare biocarburanti