3 ANALISI DI BILANCIO DI A.T.C S.P.A
3.3 A NALISI DELLA REDDITIVITÀ
3.3.3 Redditività del Capitale Investito
Se si passa dalla valutazione finanziaria della redditività del patrimonio netto alla ricerca delle variabili che hanno influito sul raggiungimento di un certo livello di redditività dello stesso si svelano anche gli aspetti economici e operativi.
Infatti, la redditività del patrimonio netto esprime la redditività globale dell’impresa, sulla quale si riflettono gli influssi delle diverse aree di gestione:
- la gestione operativa (caratteristica e operativa); - la gestione finanziaria;
- la gestione straordinaria; - la gestione fiscale.
La redditività del patrimonio netto risente degli influssi di queste quattro aree dal momento che:
- al numeratore dell’indice si considera il reddito netto cioè quanto risulta dopo aver sottratto al risultato della gestione operativa i costi finanziari, straordinari e fiscali ed aver sommato i proventi straordinari;
- al denominatore dell’indice si considera il patrimonio netto, che rappresenta la differenza tra il totale delle risorse investite nell’attività operativa e le risorse che sono state reperite attraverso i mezzi di terzi.
3.3.3.1 L’analisi della gestione operativa
La gestione operativa costituisce normalmente la principale area di intervento per migliorare la redditività del patrimonio netto di un’impresa.
L’analisi della gestione operativa è volta a valutare la capacità di produrre risultati economici soddisfacenti a partire da un determinato ammontare di risorse impiegate nelle diverse attività aziendali e a individuarne le cause elementari.
E’ possibile procede attraverso due schemi di analisi più o meni razionali, più o meno approfonditi per lo studio della redditività della gestione operativa a seconda del criterio di riclassificazione di bilancio dal quale si ottengono i valori.
Redditività del Capitale Investito.
Uno schema di analisi più approfondito richiede la redazione di uno stato patrimoniale classificato secondo il criterio funzionale e una chiara individuazione nel conto economico dei ricavi e dei costi della gestione caratteristica, distinti dai proventi e dai costi della gestione accessoria - patrimoniale.
L’indice che ne deriva prende il nome di:
R.O.I. (Return on investment): R.o. / C.i.n.o.; dove:
“R.o.” per indicare il reddito operativo della gestione operativa (caratteristica e patrimoniale)
“C.i.n.o.” per indicare il capitale investito netto operativo.
Ovvero, in caso di utile U.o. / C.i.n.o.; in caso di perdita P.o ./ C.i.n.o.
Esprime il tasso di redditività del capitale investito, ovvero, quanto rende, in percentuale, il capitale investito nell’area operativa della gestione da tutti i finanziatori (di rischio e di credito).
Il calcolo di questo tasso prescinde dalla considerazione delle fonti di finanziamento: esso si limita a considerare il ritorno che la gestione operativa dà al capitale immesso in essa (indipendentemente dal modo di finanziamento).
Risulta dalla parte alta del conto economico, quella dedicata all’area operativa.
Mentre l’importo del capitale investito, si desume dallo stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio economico; prendiamo il valore del capitale investito netto operativo totale.
L’impiego della redditività del capitale investito come indicatore della gestione operativa consente anche di mettere a fuoco il contributo delle due aree gestionali che contribuiscono alla redditività operativa:
- la gestione caratteristica;
- la gestione accessoria - patrimoniale.
Possiamo analizzare tali contributi:
a) calcolando l’incidenza delle due aree sul valore totale del risultato operativo e sul valore totale del capitale investito;
b) utilizzando uno schema di analisi che faccia emergere il contributo e il peso della gestione caratteristica all’interno della gestione operativa.
Risulta chiaro che la redditività del capitale investito è data dalla somma:
- della redditività del capitale investito nella gestione caratteristica, pesata dall’incidenza della gestione caratteristica sul totale del capitale investito; - della redditività del capitale investito nella gestione patrimoniale, pesata
dall’incidenza della gestione patrimoniale sul totale del capitale investito.
Quindi una variazione della redditività del capitale investito nelle gestioni caratteristica e patrimoniale si riflette in misura più o meno forte sulla redditività complessiva del capitale investito a seconda del peso di ciascuna sul capitale investito.
Una volta individuata la redditività del capitale investito nella gestione caratteristica si può procedere all’individuazione delle sue determinanti che possono spiegarne l’andamento, quindi, ottenere una configurazione più analitica semplicemente moltiplicando numeratore e denominatore per l’importo delle vendite ottenute nell’esercizio Precisiamo che nel proseguo dell’analisi ci concentriamo sull’area caratteristica della gestione per cui, utilizziamo, e scomponiamo nelle sue determinanti, il relativo indice di redditività che chiameremo R.O.I della gestione caratteristica. Ovviamente l’analisi che andiamo a svolgere può essere condotta non solo per l’area caratteristica ma anche per l’area patrimoniale e per l’intera area operativa senza alcuna
distinzione nelle sue due aree gestionali.
R.O.I. gestione caratteristica = R.o.g.c. / C.i.n.g.c. ovvero [R.o.g.c./V] * [V/C.i.n.g.c.]; dove:
“R.o.g.c.” per indicare il reddito operativo della gestione caratteristica;
“C.i.n.g.c.” per indicare il capitale investito netto della gestione caratteristica, ovvero il capitale che ha contribuito a generare il reddito dell’area caratteristica, che si desume dallo stato patrimoniale funzionale;
“V” per indicare le vendite.
La prima frazione della formula è: R.O.S. (Return on sales) = R.o.g.c. / V
Esprime l’indice di redditività delle vendite: cioè il rendimento percentuale dell’importo relativo alle vendite effettuate nell’esercizio considerato.
Serve per dimostrare la redditività delle vendite, cioè quanto rimane, sul prezzo di vendita, dopo avere coperto tutti i costi dell’area caratteristica.
Utilizzando la redditività del capitale investito nell’area caratteristica si elimina l’influsso della gestione accessoria - caratteristica dal numeratore, cosicché si ha un risultato che è sempre direttamente correlato ai ricavi di vendita.
La seconda frazione della formula è: P.c.i. = V / C.i.n.g.c.
Esprime, l’indice di produttività del capitale investito (Pci); ovvero la capacità del capitale investito di produrre ricavi.
Si parla di rotazione, tournver degli investimenti.
Esso misura quante volte il capitale investito ruota per effetto delle vendite nel periodo considerato.
Si tratta di una rotazione figurativa: l’indice misura, infatti, quante volte nel corso dell’esercizio il capitale investito viene idealmente rinnovato attraverso al sua vendita e ricostruzione. In realtà alcune componenti (come i crediti o una parte delle scorte) vengono effettivamente rinnovate più volte nel corso dell’esercizio, mentre per altre componenti (come le immobilizzazioni) ciò non succede. E’ un indice di efficienza che esprime la capacità di generare volumi di attività (in termini di vendite) a partire da un dato
Diagramma del R.O.I.
L’approfondimento dell’analisi a partire dalla scomposizione della redditività del capitale investito nella gestione caratteristica può proseguire secondo un percorso analogo a quello visto del R.O.E. Le determinanti della redditività delle vendite possono essere individuate attraverso un conto economico a valori percentuali dove la riga del risultato operativo riporta proprio il valore della redditività delle vendite (cioè il risultato operativo in percentuale sulle vendite), quindi tutti i valori antecedenti rappresentano altrettanti valori di influenza sulla redditività stessa.
Sono in grado di evidenziare in che modo le diverse poste hanno influito sul raggiungimento del risultato operativo della gestione caratteristica.
Questo schema può diventare perciò molto utile per individuare l’incidenza dei costi operativi abbia influito sulla redditività delle vendite.
Tra i fattori che influenzano la redditività delle vendite vanno compresi tutti quelli che condizionano il risultato operativo e quindi il livello e la composizione delle vendite e delle diverse classi di costi.
L’utilizzo della tecnica degli indici avrà la funzione di indicare e circoscrivere la zona di criticità alla quale è necessario applicare un supplemento di indagine che coinvolge una molteplicità di funzioni e di centri di responsabilità all’interno dell’impresa. Infatti la ricerca delle cause determinanti l’entità e la composizione dei costi e dei ricavi coinvolge il complesso orientamento strategico dell’ impresa e l’organizzazione stessa; inoltre le variabili esterne di settore e di ambiente hanno un ruolo chiave nell’analisi che si deve condurre nel tentativo di migliorare il risultato della gestione tipica.
Le determinanti della rotazione del capitale investito nella gestione caratteristica vanno ricercate negli indici che esprimono la velocità dei processi aziendali.