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La configurazione del deposito

Nel documento Dottorato di Ricerca in Rischio Sismico (pagine 67-72)

Capitolo II. Impianti di deposito combustibili

2.3. La configurazione sottoposta a verifica

2.3.4. La configurazione del deposito

L’intera struttura è suddivisibile in blocchi, di forma approssimativamente rettangolare. La recinzione è costituita da un muro in cemento alto 4 m e spesso 60 cm e, oltre all’ingresso principale, sono presenti quattro aperture di emergenza e una per il passaggio dei carri ferroviari. In base alla direzione media del vento, i serbatoi sono stati posizionati sui lati Nord ed Est, mentre gli edifici e le altre unità frequentate dal personale si trovano sui lati Ovest e Sud. In particolare, nell’angolo Sud - Est è prevista l’ubicazione del magazzino fusti, che copre una superficie di circa 1000 m2, dotato di un locale adibito al travaso degli oli negli appositi fusti. Sul confine Sud si trova l’edificio principale che ospita gli uffici, la dogana, l’abitazione del custode e la mensa mentre un altro edificio, posto sul confine Ovest, è adibito ai servizi per i dipendenti e alla stazione antincendio. I serbatoi sono disposti su più righe e sono stati distanziati di una quantità pari alla zona di protezione, nel rispetto della normativa nazionale.

2.3.4.1. Serbatoi

I blocchi contrassegnati con la lettera “C” sono quelli relativi allo stoccaggio dei liquidi di Cat. C. La distanza tra i serbatoi e il confine è la minima ammissibile, cioè pari alla relativa

zona di protezione (3 m), come anche, essendo i serbatoi disposti in più file, quella “shell to shell” tra i serbatoi. Questi sono installati sul piano campagna e circondati, sebbene non vi siano specifiche prescrizioni di legge, da un muretto stagno dell’altezza pari a 80 cm e largo 60 cm. I due gruppi di serbatoi, uno contenente oli combustibili e l’altro contenente gasolio, sono circondati ognuno dal proprio argine e separati da una strada larga 10 m, per 1 m occupata da tubazioni, che termina in una delle 5 uscite. A confine con uno dei due blocchi, non essendoci particolari prescrizioni in merito alle distanze tra serbatoi e locali pompe, è posta la sala di pompaggio dei prodotti neri, nella quale convergono le tubazioni provenienti da ciascuno di tali serbatoi e si dipartono i tubi diretti alle pensiline di carico. Il blocco posto nello spigolo Nord-Est del deposito è, infine, separato dalle benzine da una strada larga 8 m, mentre la distanza tra i serbatoi adiacenti dell’uno e dell’altro blocco è pari a 20 m, ovvero alla zona di protezione relativa al liquido più pericoloso.

Le benzine (Cat. A) sono depositate nel blocco “A”, che si trova 2 m al di sotto del piano di campagna. Ciascun serbatoio è circondato da un bacino di contenimento di capacità pari a quella del serbatoio stesso, costituito da un muro alto 3.20 m e spesso 1 m sul quale è posta una passerella che consente l’accesso ai singoli bacini di contenimento attraverso scalette metalliche. All’interno di questi, i singoli serbatoi sono stati disposti in posizione più centrale possibile, in maniera tale da poter operare efficacemente con gli sprinkler in caso di incendio. Anche in tal caso, la distanza reciproca tra i serbatoi, quella rispetto ai serbatoi degli altri blocchi e quella con il confine è la minima ammissibile, cioè pari alla zona di protezione, ovvero, 20 m. Come previsto dalla legge, l’altezza dei serbatoi non supera di 12 m quella del bacino.

I liquidi di cat. B (petrolio e kerosene) sono depositati nel blocco “B”. La distanza “shell to shell” tra i serbatoi e quella tra questi e il confine è 10 m20, mentre la separazione con i serbatoi del blocco “A” è pari, come si è detto, a 20 m. Anche questi serbatoi poggiano su un piano posto 2 m al di sotto del piano campagna in modo tale da essere contenuti, essendo la capacità totale inferiore ai 12000 m3, in un unico bacino di capacità superiore a 1/3 di quella totale. A confine con tale blocco è posta la sala di pompaggio dei prodotti

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La nostra normativa permette, comunque, a seconda del volume dei serbatoi interessati, una distanza di qualche metro inferiore.

bianchi, che raccoglie i liquidi dei vicini blocchi “A” e “B” per dirigerli verso le pensiline. Essendo costituiti da più righe di serbatoi, è opportuno rendere questi due blocchi accessibili lungo tutto il loro perimetro. Tale accesso è costituito da una strada larga 7.5 m, che è adiacente ai lati nord ed est del blocco “A”, interamente contenuta nella zona di protezione ampia 20 m, relativa alle benzine e passante ad est del blocco “B”, nella zona di protezione dei liquidi di cat. B. La presenza di curve a 90° della strada adiacente rende opportuno un restringimento dei bacini in corrispondenza di tali gomiti.

2.3.4.2. Locali pompe

La legge italiana non prevede distanze minime da rispettare nei confronti dei locali di pompaggio21, ma è evidente che questi debbano essere posti al di fuori dei bacini di contenimento. I due locali di pompaggio, uno per i liquidi di cat. C e l’altro per liquidi di cat. A e B, sono stati posti, quindi, a ridosso dei bacini di contenimento relativi ai due tipi di liquidi, in modo da minimizzare l’uso di tubazioni di collegamento a ciascuno dei serbatoi. È interessante, a tal proposito, confrontare il punto di vista di IRI, che vuole i locali pompe a ben 75 m dal più vicino serbatoio.

2.3.4.3. Pensiline di carico

Il deposito è dotato di due pensiline di carico, una per le autobotti e l’altra per le cisterne ferroviarie. La prima è posta nel piazzale principale, a circa 20 m dall’edificio degli uffici, a 38 m dal più vicino serbatoio di benzina (il D.M. 1934 richiede solo 10m) e a 35 m dal serbatoio di kerosene (il D.M. 1934 si accontenta di 5m). La pensilina di carico delle ferrocisterne è posta a circa 28 m dal più vicino serbatoio di benzina, a 19 m dal confine di proprietà (la minima distanza ammissibile è 18 m), a 10 m dall’edificio dei servizi.

2.3.4.4. Tubazioni

Le tubazioni dell’oleodotto che collega la banchina al deposito giungono nel piazzale principale, da dove si dipartono verso i vari gruppi di serbatoi. A ciascuno di questi sono

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collegati due condotti, uno per l’ingresso e l’altro per l’uscita del liquido, quest’ultimo diretto verso il relativo locale di pompaggio da cui gli oli vengono trasferiti alle pensiline. Oltre a tali tubazioni, nel deposito sono presenti quelle dell’impianto antincendio. I diametri delle tubazioni sono compresi tra i 6 e 10 pollici.

2.4. Bibliografia

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Nel documento Dottorato di Ricerca in Rischio Sismico (pagine 67-72)